CAPITOLO 1 (PARTE 1) 'Hallie Styles in jeans aderenti! Che vista. Dio, come hai fatto a perdere peso? accumulavi cibo come se fosse il tuo lavoro'. Hallie non era d'accordo con quello che lei stava dicendo. Se fosse stato chiunque altro o altra, sulla sua faccia ci sarebbe più sangue di quanto ce ne sia stato nella seconda guerra mondiale. Ma era Alyssa, quindi era tutt'okay. Hallie era stata in Australia per tre anni, ed adesso, dopo tre anni, è tornata. La prima persona che Hallie chiamava per comunicare la buona notizia? La ragazza stesa sul suo letto, Alyssa Hawkins. 'Svegliati!' disse Alyssa. Aspetta..non sembrava Alyssa, sembrava più qualcosa come --- 'dai tesoro, alzati, so che adesso è diverso, ma ora devi alzarti, è il tuo primo giorno.' tubò Alyssa. Hallie aprì i suoi occhi, stava sognando, il che era deprimente per lei-- per un secondo lei aveva sperato che Alyssa fosse realmente là. Sua madre, Anne, stava ferma là sollecitando Hallie ad alzarsi. Hallie l'accontentò e la mamma iniziò a camminare per andar via dalla stanza, ma si fermò proprio in mezzo alla porta 'lo so che è difficile' - disse - 'ma cerca di rendere questo giorno un giorno migliore, nessuno si ricorderà di te, vedrai.' Hallie sorrise, 'sarebbe carino'. Sua mamma sorrise e prima di uscire dalla stanza si voltò esclamando 'ricordati di prendere tuo fratello!' 'lo farò!' rispose Hallie stendendosi di nuovo sul letto. Hallie aveva pregato ed aspettato che nessuno si ricordasse più di lei. Tre anni prima si era trasferita dalla sua città natale, Canterbury, Inghilterra. Era estremamente in sovrappeso (ai suoi occhi) e sicuramente i problemi di acne non l'aiutavano così come non l'aiutavano i capelli grassi. Harry, suo fratello, non aveva avuto la stessa sfortuna. Aveva il metabolismo più veloce conosciuto agli uomini, pelle impeccabile e un corpo terribilmente atletico. Hallie era stata adottata, per giunta era di pochi mesi più grande di harry, ma nonostante questo lui sembrava sempre il più grande ed il più maturo. Cercò qualcosa da mettere negli scatoloni ancora impacchettati, trovò un semplice vestito rosa che le arrivava sopra le ginocchia e se lo fece scivolare addosso. Si diresse verso il bagno solo per vedere Harry. 'Vai via!' gli ordinò. Lui la guardò, ma non rispose, continuò a fare quello che stava facendo. Hallie si lamentò ma permise ad harry di restare. A lei non dispiaceva la presenza di Harry, solo, si chiedeva perchè lui voleva sempre osservarla mentre si truccava e alla fine, quotidianamente lui le chiedeva come mai lo facesse. 'se tu potessi coprire ogni difetto, senza essere chiamato gay, lo faresti?' era sempre la risposta, e quest'ultima, riusciva quasi sempre a zittirlo. Oggi, però, non rispose alla domanda, sapeva quanto sarebbe stato duro oggi per Hallie e gli voleva abbastanza bene da non farla soffrire. Si pettinò i capelli, mise su del mascara e del blush sulle guance. "Sii pronto per le sette", disse ad harry che annuì come risposta. Mise il lucidalabbra ed andò giù per le scale, dritta in cucina. Anne le aveva preparato un toast imburrato, ed Hallie l'aveva divorato. "affamata, sorellina?" Chiese Harry. Hallie rise. "Sono andata a letto presto ieri sera, nienta cena. " Harry le sorrise, e aprì il frigorifero. "sono le 6:47, sono quasi pronto." «Dov'è il libro dei record? nuovo tempo", ha scherzato Hallie. Harry alzò gli occhi, e tirò fuori il succo di arancia. Girò il tappo, e ha iniziò aberlo. "Ricordami di non bere quella", disse Hallie, mentre prendeva le luccicanti scarpe dalla stanza. Sentì Harry ridacchiare dalla cucina. Sorridente, afferrò le scarpe, e le mise. Afferrò la borsa, le chiavi e libri. Controllò sopra un paio di volte, prima di rendersi conto che aveva dimenticato di fare la doccia la sera prima. L'orologio segnava le 6:53, il che le ha dato il tempo di fare la doccia, asciugare e stirare i capelli, poi riapplicare tutto il suo make up. Prese il suo profumo e lo spruzzò così da improfumare la sua stanza. Rimase lì per qualche secondo, e poi andò in bagno nuovo. Prese il suo deodorante e lo applicò sulle ascelle. Corse al piano di sotto, e guardò di nuovo l'orologio. 06:58. Harry era ancora in cucina. "Hai un odore strano," disse. "Overdose di profumo?" Hallie alzò gli occhi. "Ho dimenticato di fare la doccia ieri sera." "Hai un odore peggiore di prima," rise Harry. Hallie lo colpì leggermente al braccio. «Sali in macchina.>> "Pregherò per te, Hal."