Non mi sono mai resa conto che solo tu riuscivi a capirmi. Dopo scuola,  era mia abitudine sedermi su una panchina e rilassarmi una mezzoretta. Avevo pure una panchina preferita:  quella panchina che è a metà strada per andare a casa mia, piena di scritte d’amore, sotto l’ombra di una betulla, di fronte ad un prato con al centro una fontana bellissima che io ho sempre adorato. Anche tu ti sedevi con me. Mi parlavi, ma io non ti davo molta attenzione. Ti consideravo uno sfigato,  neanche degno di uno sguardo. Come mi sbagliavo. Tu però non perdevi la speranza ti poter essere almeno mio amico. Eri sempre così gentile, simpatico e generoso con me. Cavoli, sono io la sfigata, solo adesso mi sono accorta di te, di come eri premuroso nei miei confronti.
So che è troppo tardi, che mi rideresti in faccia se ti chiedessi il tuo aiuto, ma ho bisogno di te. Sto crollando, cadendo nel vuoto infinito. Mentre sto per perdere il controllo della mia vita, mi accorgo che ho bisogno di te. Solo adesso noto che mi manca la tua compagnia, le tue dolce parole e frasi, il tuo modo di appoggiare la tua mano calda sulla mia spalla pallida e intanto sentire la tua voce sussurrarmi nelle orecchie, mi manca tanto la tua voce. So che riesci ancora a capirmi con solo una occhiata, e per questo ti chiedo: per favore, asciuga le mie lacrime e riportami alla vita reale.
Sveglia la mia anima, nomina il mio nome e salvami dalla mia disperazione, perché mi sta divorando viva. Afferro il primo oggetto che trovo e lo scaravento sul pavimento. Mi manchi, io ti ho sempre amato,  ho sbagliato ad annegare i miei sentimenti. Ho nostalgia del tuo tocco, del tuo amore caro.
Sono senza un pensiero, senza una voce, senza più un’anima. Non lasciarmi morire qui ti prego. Ci deve essere qualcosa che potresti fare. Riportami in vita.
 

Questo brano inventato da me è ispirato
alla canzone “Bring me to life” degli Evanescence, la mia band preferita.
Grazie per averla letta, è la mia prima storia e mi fa piacere  che qualcuno
l’abbia letta. Spero che vi sia anche piaciuta.

Ciao, Emma (banana)