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Autore: evilqueen82    10/05/2013    2 recensioni
Sara Alyson Angels e Amanda Melody Rubens frequentano il penultimo anno alla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
La prima risiede nei Corvonero, è intelligente e studiosa , l'altra invece è una tassorosso impulsiva e un po' pasticciona.
Sarah pensa allo studio e finisce per una serie di rocambolesche circostanze nel mirino dell'interesse di Malfoy: il giovane Serpeverde che lei detesta non troppo cordialmente.
Mandy invece è innamorata senza speranza di Harry Potter che, tuttavia, sembra completamente ignorarne persino l'esistenza..
Tra complotti, bugie, incantesimi e gravi pericoli ,le vite dei quattro stanno per cambiare indissolubilmente e legarsi e cambiare per sempre.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Settembre – 1996.

Colazione e lezioni mattutine.


(Pov Sara)

Quella mattina la mia sveglia suonò puntualmente alle 7.30 e fui la prima del mio dormitorio ad alzarmi.

Mi stiracchiai pigramente e, dopo una breve doccia, indossai la divisa dai colori e decorazioni in blu e bronzo.

Sarah Alyson Angels, sedici anni compiuti a Settembre e Corvonero d’hoc.
Presi dal mio baule tutti i libri necessari alle lezioni di quel giorno e scesi dalla Torre della mia Casa per andare in Sala Grande a fare colazione.
Mi sedetti all’estremità del mio tavolo e appoggiai la borsa accanto al mio posto, per tenerlo occupato.

Mantenni gli occhi fissi sulle doppie porte, attendendo l’arrivo di Amanda, la mia amica di Tassorosso.



(Pov Amanda)

7 e 45

Accidenti!anche questa mattina sono in ritardo”. Imprecai tra i denti mentre mi svegliavo di soprassalto.

Mi alzai di corsa dal letto, mi lavai e mi vestii rapidamente.

Presi l’occorrente per le lezioni che avevo preparato la sera prima e scesi di corsa in Sala Grande a fare colazione

Sono Amanda Melody Rubens, ho sedici anni e frequento la scuola di magia di Hogwarts .

Sono al sesto anno e risiedo nella casa dei Tassorosso .

Da quando mi sono iscritta in questa scuola, non c’è mai stato giorno in cui io mi sia svegliata puntuale.

Infatti, anche questa mattina arrivai nella sala grande alle 7:55 , giusto in tempo per strozzarmi con la colazione.

Mi sedetti al mio tavolo dei Tassorosso e guardai verso i Corvonero per salutare la mia amica Sarah Angels.


(Pov Sara)

Controllai l’orologio e ridacchiai tra me: sicuramente, tanto per cambiare, Amanda era rimasta addormentata.

Presi la mia tazza di the e la sorseggiai salvo sorridere quando la vidi entrare in Sala Grande.
Inarcai le sopracciglia quando la vidi dirigersi al tavolo della sua Casa, voltandomi in sua direzione.

Vieni qui”. Le sorrisi e le feci cenno con la mano, spostando la mia borsa per consentirle di prendere posto accanto a me.

Sorrisi quando si accomodò ed osservai i suoi capelli un poco scarmigliati per il risveglio in ritardo e la fretta con cui si doveva esser vestita per venire a colazione.
“Come va?”. Le domandai mangiucchiando un toast con marmellata.


(Pov Amanda)
 Un disastro come tutte le mattine”. Allungai il braccio per prendere la mia porzione di porridge e succo di zucca: in questo momento ero troppo presa dalla priorità di mangiucchiare qualcosa e arrivare puntuale a lezione, per fare conversazione.

Soprattutto con il rischio di sfociare nei soliti discorsi o in una conversazione stimolante che avremmo dovuto rinviare per il poco tempo a disposizione.

E a te, come va?”. Domandai a mia volta.


(Pov Sara)

La guardai con il viso inclinato di un lato e ridacchiai conoscendo bene la sua difficoltà ad alzarsi presto il mattino per l’orario scolastico.

Tutto bene – replicai a mia volta con un lieve scrollo di spalle – a parte che Piton ci ha dato un compito quasi impossibile da fare entro Venerdì”.

Sospirai e mi portai una mano sulla tempia, massaggiandomela stancamente.
Stavo per aggiungere qualcosa quando uno schiamazzo improvviso attirò la mia attenzione: volsi lo sguardo al tavolo di fronte al mio – Serpeverde – e il mio viso si contorse in una smorfia.

Evidentemente Draco Malfoy doveva esser stato spiritoso, a giudicare dalla risata giuliva di Pansy Parkinson.

Alzai gli occhi al cielo ma non commentai nulla e mi volsi a guardare la mia amica.
“Oggi abbiamo Divinazione insieme”.


(Pov Amanda)

Ma cosa avrà mai da ridere quel muso da carlino!”. Sbuffai in direzione di Pansy.

E’ davvero una sciocca ”. Continuai dovo aver bevuto il mio succo di zucca prima di sentire quel commento sulla nostra lezione in comune.

Purtroppo sì, oggi abbiamo quell'altra rimbambita della Cooman”. Mi girai in direzione del tavolo dei Professori e la guardai con disprezzo.

Se non la smette di predire morte e catastrofi a Harry, gliela farò pagare ”.

Mi girai in direzione del tavolo dei Grifondoro e vidi l’oggetto dei miei desideri seduto vicino ai suoi inseparabili amici Ron ed Hermione e notai con disappunto quella smorfiosa di Ginny Weasley (sorella di Ron) fare la gattamorta con Harry .

Merlino quanto la detesto”. Bisbigliai all’orecchio di Sara.


(Pov Sara)

Ridacchia divertita per il modo in cui aveva apostrofato Pansy ed era stata fin troppo educata.
Carlino era davvero l’insulto più leggero che si potesse riservare ad una simile piattola.
Mi domandavo spesso come fosse possibile umiliarsi in quel modo, per un ragazzo egocentrico, narcisista, villano, superficiale ed arrogante come Draco Malfoy.
Scossi la testa tra me salvo riscuotermi quando vidi Amanda gettare uno sguardo in direzione del tavolo dei Grifondoro.

Osservai a mia volta, al centro della tavola, dove sedeva il magico Trio ma soprattutto il soggetto dei suoi desideri.

Harry Potter, diciassettenne forse più famoso al mondo: i capelli corvini e costantemente scarmigliati, quegli occhi verdi e quella cicatrice sulla fronte.
Sorrisi un poco teneramente per la devozione nello sguardo di Amanda salvo osservare Ginny Weasley con una vaga smorfia.

Ecco un altro comportamento femminile che mi dava sui nervi: quando è evidente che un ragazzo non ti ricambia, perché continuare ad assillarlo?

Ma non hanno un minimo di orgoglio e di dignità?! Pensai tra me alzando gli occhi al cielo.

Oh, non ti preoccupare di quella – borbottai facendo spallucce e sorseggiando ancora dalla mia tazza – non vedi che non la considera neppure di striscio?”. Le sorrisi quasi ad avvalorare le mie parole.

E’ solo perché è troppo educato ed è la sorella del suo migliore amico quindi deve mostrarsi gentile”. Commentai pacatamente.

In effetti, il ragazzo aveva colto l’occasione al volo per girarsi verso Ron e Seamus ed ero quasi certa stessero parlando di Quidditch visto che Hermione aveva infilato il naso nei suoi libri.



(Pov Amanda)

 Merlino è tardi è meglio che andiamo adesso”. Mi alzai da tavola mentre tutta la scolaresca cominciava a riversarsi fuori dalla Sala Grande per la prima lezione del mattino.

Alla prima, ho Antiche Rune… ci vediamo più tardi”. Mi congedai da Sarah e mi recai nell’aula: l’ora passò in fretta anche perché, nonostante fossi una ritardataria, ce la mettevo davvero tutta nello studio e me la cavavo abbastanza egregiamente.

Al suono della campanella, mi recai a Storia della Magia dove potevo sonnecchiare tra un appunto e l’altro.

Seguirono Pozioni, Difesa contro le Arti Oscure e, infine, l’ora prima di pranzo, la lezione di Divinazione in cui mi sedetti accanto a Sarah.



(Pov Sara)

Mi riscossi quando la sentii fare quell’esclamazione ed annuii, rendendomi conto che aveva ragione, mi pulii le labbra con il tovagliolo e la seguii fuori dalla Sala Grande. “Buona giornata… a più tardi”.

Fu una giornata abbastanza rilassante: Cura delle Creature Magiche, Incantesimi (la mia materia preferita) fino all’ora di Pozioni dove Piton aggiunse altri compiti che significavano un’altra lunga giornata di studio.

E questo week end c’era anche la gita ad Hogsmeade.

Il solito guastafeste, pensai imbronciata quando raggiunsi l’aula di Divinazione. Sorrisi alla ragazza.

Come va?”. Le domandai ma non feci in tempo a sentire la sua risposta perché la Cooman con i suoi molteplici scialli e bracciali – somigliava davvero ad una libellula gigante! – ci salutò con voce velata.

Dopodiché, con tono più simile a quello della professoressa McGrannith, alluse ancora una volta all’importanza della lettura delle sfere di cristallo.

Sospirai e osservai il piccolo globo argenteo, cercando di discernere qualcosa.

Oh… c’è qualcosa!”. Squittì la voce della Cooman facendomi saltare sul pouf.

Lo vedo mia cara… si avvicina…”.

Emise una sorta di ululato ed io arrossii quando tutti gli sguardi si posarono su di me. “Un uomo sta per entrare nella tua vita – esclamò con tono deciso – la tua vita è arrivata ad un bivio mio cara!”.

Concluse con voce enfatica.



(Pov Amanda)

E io prof… ce l’avrò un ragazzo?”. Domandai cercando di imitare il suo tono mistico.

In realtà, non credevo ad una parola di quello che diceva quella assurda donna che avevo come insegnante ma volevo togliere Sarah da quella situazione imbarazzante.



(Pov Sara)

Ringraziai mentalmente Amanda e mi passai una mano tra i capelli mentre il resto della classe mi osservava: chi divertito e chi annoiato.

Vidi Padma Patil dare di gomito alla sua amica e bisbigliare qualcosa osservandomi e sospirai, scuotendo il capo.

Non mi aveva mai perdonata perché Silente non l’aveva confermata come Prefetto ma aveva passato l’incarico a me.

Scossi la testa e mi volsi verso la Cooman che ora osservava il globo di Amanda.

Oh cara – assunse un tono lugubre – c’è un uomo nella tua vita…”. Le prese la mano e le diede due colpetti, consolatori, salvo sospirare.

Temo che però lui abbia un influsso negativo delle stelle”.


(Pov Amanda)

Un influsso negativo?”. Domandai in tono preoccupato mentre ingoiavo l’aria e una goccia di sudore freddo mi scivolava in fronte.

Oh Merlino , pensai tra me, non sarà mica Harry?!

Guardai Sarah con espressione preoccupata.

P-Potrebbe spiegarsi meglio?”.Pigolai in tono ansioso, rivolgendomi ancora all’insegnante.


(Pov Sara)

Notai l’espressione sorpresa e preoccupata di Amanda e le sorrisi, scuotendo la testa: ‘ricordi di chi stiamo parlando? Se ne azzeccasse una, Harry sarebbe già morto’. Pensai tra me e me come se potessi dirglielo telepaticamente.

La Cooman si sedette sul pouf tra noi due e consultò ancora la sfera.

Mm… come pensavo – commentò facendo tintinnare i bracciali e quasi colpendomi in faccia mentre gesticolava per dare enfasi alle sue parole – ti innamorerai di un ragazzo molto irrequieto… e sfortunato”.

Alzai gli occhi al cielo e quando la professoressa se ne fu andata mi sbrigai a scriverle un biglietto, ponendo per scritto quello che avevo pensato prima.

Alla fine della lezione, con tono molto meno mistico, ci assegnò compiti su compiti per revisionare la lettura della mano: avremmo dovuto leggere la mano ad almeno cinque persone diverse e riportare il tutto su pergamena.


(Pov Amanda)

‎“Dannata Cooman – esclamai appena uscite quando potei sfogare la mia irritazione – ogni tanto ci prende quella mezza matta ”. Bisbigliai nell’orecchio di Sarah.

Scendemmo insieme a pranzo ma non mangiai un granché: non avevo molto appetito.

Sarah mi parlava ma non le prestavo attenzione: guardavo Harry con trepidazione ricordandomi che da lì a poco saremmo stati nella stessa aula.


(Pov Sara)

Io non l’ho ancora vista dirne mezza esatta”. Commentai tra me e me e scendemmo a pranzo.

Stavo raccontando o meglio lamentandomi della mole di compiti e di studio ma notai lo sguardo assente di Amanda.

Infine sono andata con Baston nel bagno dei prefetti e lo abbiamo fatto per due ore nella vasca”. Commentai e la vidi sbattere le palpebre a più riprese, fissandomi mentre ridacchiavo divertita.

Pardon, ho disturbato la tua contemplazione di Harry – Favoloso – Potter?”. Le sussurrai complice ma prima che potesse rispondere, il mio gufo mi si avvicinò e mi porse la zampa.

Presi la pergamena e gemetti.

N-Non ci posso credere!”. Balbettai incredula e alzai lo sguardo sul tavolo dei Serpeverde, stringendo un pugno.

Stasera sono di ronda con Malfoy perché il Carlino è in punizione…”.

Tremai quasi di rabbia osservando il biondino che stava tenendo banco nel mezzo della tavola quasi fosse stata colpa sua.


(Pov Amanda)

Di ronda con Malfoy?”. Domandai a Sarah e scoppiai a ridere per la sua espressione che sfumava dalla pura e semplice disperazione alla furia omicida.

Huhuhu – sogghignai con fare malizioso – non trovi che sia una curiosa coincidenza?”. La guardai con un sorriso ancora più malizioso al suo sguardo interdetto.

Potrebbe essere lui il tuo futuro ragazzo”.

Le rammentai la ‘profezia’ della Cooman prima di scoppiare in un’altra sonora risata,


(Pov Sara)

Mi riscossi quando sentii la risatina divertita di Amanda e roteai gli occhi, sbuffando. “Lieta che almeno tu ti diverta”. Borbottai tra me e me salvo sgranare gli occhi ed arrossire a quella farneticazione. “MA NON SCHERZARE!”. Esclamai scandalizzata, rivolgendo ancora un’occhiata al ragazzo per poi scuotere la testa.

Preferirei baciare un ricciocorno schiattoso”. Commentai alludendo ad una delle fantomatiche creature amate da Luna.

Piuttosto… sembra che qualcuna non stia più nella pelle per la prossima lezione”. Sussurrai, guardandola con un sorrisetto malizioso volendo sviare la sua attenzione da me.


(Pov Amanda)

Mi dondolai sorridendo senza bisogno di risponderle: tra me e lei non c’erano segreti e a volte le parole non servivano.

Eravamo amiche fin dall’infanzia: Sarah malgrado le origini Purosangue aveva frequentato le mie stesse scuole elementari di Londra ed era stata una gioia immensa scoprire che eravamo entrambe streghe.

Questo forse giustificava quell’intensa profonda: ci sapevamo capire con un solo sguardo.

Guardai l’orologio e sorrisi: cominciai a sistemarmi i capelli e a lisciarmi la divisa.

Mi alzai da tavola, raccolsi le mie cose e, dopo aver salutato Sarah, mi diressi all’aula della professoressa McGrannith.


(Pov Sara)

Sorrisi osservandola e ricambiai il saluto.

Buona lezione”. Le dissi con un sorriso complice, strizzandole l’occhio ed osservandola avviarsi verso l’aula della McGrannith.

Osservai l’orologio e mi alzai a mia volta da tavola: avevo lezione di Erbologia e dovevo andare nella serra numero tre.

Mi alzai e mi misi la borsa sulla spalla, gettando per istinto uno sguardo al tavolo dei Serpeverde e sbuffai apertamente mentre Malfoy sogghignava parlando con i suoi tirapiedi.

Non c’è modo migliore di rovinarsi la serata, pensai con uno sbuffo, salvo uscire dalla Sala Grande e dirigermi con Luna nella serra.


(Pov Amanda)

Mi recai nell’aula di Trasfigurazione.

La professoressa ci attendeva in piedi davanti alla cattedra.

Aveva un cipiglio severo poco incline alle moine ma si poteva intuire, dietro alla facciata, un cuore grande.

Le volevo molto bene anche se non cercavo mai di arruffianarla in nessun modo .

La salutai consegnandole il compito che mi aveva assegnato e andai a sedermi tra i miei compagni.

Quel giorno iniziò spiegare come tramutare un sasso in un portagioie .

La classe era in assoluto silenzio prestando la massima attenzione ad eccezione del solito duo “Harry – Ron”, impegnato in una discussione sulla prossima partita di Quidditch che si sarebbe giocata tra qualche settimana.

Weasley, Potter – li richiamò la McGrannith con tono autoritario – volete fare silenzio, per favore?”.

I due ragazzi tacquero per un po’ per poi riprendere a chiacchierare sommessamente, cosa che fece adirare non poco l’insegnante che decise a quel punto di dividere i due ragazzi.

Potter, vada a sedersi accanto alla signorina Rubens”. A quelle parole il mio cuore fece una capriola nel petto.

Non riuscivo a crederci: Harry che veniva a sedersi accanto a me.

In quel momento, avrei abbracciato la professoressa e mi sarei messa a urlare di gioia ma non dissi una parola .

Assolutamente immobile e di marmo, cercai di non far trasparire in alcun modo la moltitudine di emozioni che stavo provando.

Una maschera di assoluta indifferenza.

Mi scostai un pochino per farlo accomodare meglio e per il resto della lezione né lo guardai e né gli rivolsi la parola.

A fine lezione ci alzammo e ce ne andammo ognuno per la sua strada senza nemmeno salutarci.

Mi recai di filato nella mia Sala Comune e vi rimasi a studiare per il resto del pomeriggio.

Poi all’ora di cena scesi nuovamente in Sala Grande e presi posto accanto alla mia amica, ansiosa di raccontarle di Harry.



(Pov Harry)

Si era avviato in aula di Trasfigurazione con incedere poco voglioso: tra poche settimane si sarebbe tenuta la partita che dava inizio al torneo di Quidditch.

Ma sopratutto l’ennesima sfida epocale tra Grifondoro e Serpeverde.

E quell’anno Harry Potter, il Capitano della squadra di Quidditch di Grifondoro sentiva più pulsante che mai la pressione all’avvicinarsi di quella data.

Avrebbe dovuto, infatti, sostenere i provini per i ruoli vacanti e confermare quelli passati tra cui il ruolo di portiere del suo migliore amico.

Era proprio di quello che stavano parlando durante la lezione della professoressa, distraendosi dall’esercizio che ella aveva assegnato alla classe.

Quel giorno gli era particolarmente difficile restare concentrato sul suo libro e a nulla valsero le occhiatacce e i “shhht!” bisbigliati da Hermione perché i due avevano continuato a parlottare tra loro.

Questo fino a quando non fu l’insegnante stessa ad intervenire, fino alla decisione finale di separare i due amici.

Sospirò quando la donna lo rimproverò seccamente un’altra volta e si avviò, come gli aveva intimato, a sedersi accanto ad una ragazza di Tassorosso.

Le sorrise un poco impacciato ma educatamente quando dovette prenderle posto accanto.

Non si erano mai parlati prima e neppure erano mai stati così vicini, per l’esattezza. Certo, si erano incrociati nei corridoi quasi quotidianamente ma non c’era mai stata occasione di uno scambio di parole.

E quella situazione era abbastanza imbarazzante.

La giovane si era un poco scostata per fargli posto e lui aveva sussurrato “Grazie”.

Ma la giovane non aveva fatto alcuna mossa né aveva ricambiato il sorriso.

Mentre prendevano appunti, ne studiò il profilo: i capelli neri e riccioluti, il viso chiaro e delicato con un leggero filo di trucco per carezzarlo senza appesantirlo, le belle labbra carnose e gli occhi di una bella tonalità cioccolato.

Profumava di vaniglia, si rese conto, prima di tornare a scrivere sulla sua pergamena. Si domandò perché di quel comportamento scostante che lo incuriosì un poco.

Ma non ci fu modo di parlarsi e si limitò a prendere appunti fino a quando la campanella non suonò e si allontanò coi suoi amici.

Si voltò prima di uscire e la osservò di nuovo per poi scrollare le spalle.

Continua...



Ciao a tutti, vi sarete chiesti come mai questa storia è stata scritta in prima persona se i personaggi principali sono 4.

rispondo subito.

Tre anni fa io e la mia amica ci siamo conosciute su una pagina di Harry Potter, lei amava Draco mentre io Harry, cosi abbiamo iniziato a fantasticare su come sarebbe stato bello essere iscritte alla scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.

Da li iniziammo a ruotare, lei interpretava Sarah ed Harry e io Amanda e Draco.

Senza che ce ne accorgessimo è nata questa sorta di fan fiction.

L'abbiamo sistemata e corretto l'ortografia , scegliendo però di non stravolgerne lo stile originale che è appunto lo scritto in prima persona.

Ero indecisa se pubblicarla o meno, so che è un po' inconsueta, che alla maggior parte dei fan piacciono le coppie standard o le alternative tipo Dramione o le Drarry.

Ma vi dirò che alcune persone a cui l'ho fatta leggere hanno detto che era carina, per cui ho trovato il coraggio. Grazie di cuore a coloro che l'hanno letta e a chi continuerà a

farlo. A chi (e sarebbe un grande onore) la metterà tra le preferite

o addirittura lascerà un commentino: risponderò alle vostre domande, e rispetterò il vostro parere qualunque esso sia, pur che lo esprimiate con educazione .Vi rimando al prossimo capitolo in cui vedrete Sarah alle prese con il bel serpe-verde in una ronda notturna che entrambi non dimenticheranno ... prometto che non resterete delusi .

Un salutone a tutti e un abbraccio strizza-reni alla mia beta nonché migliore amica e collaboratrice Kiki87 per il sostegno e l'affetto

con cui si prodiga a migliorarmi.

Alla prossima :D


(grazie al suggerimento di una lettrice, ho deciso di  aggiungere la sigla pov, accanto a ogni personaggio, in modo che qualora i caratteri diversi non bsatino a distinguerli , non vi confondiate:  spero che la cosa vi aggradi, fatemi sapere.. a presto gente :D ) 

   
 
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