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Autore: ScarlettIvyCH    10/05/2013    1 recensioni
Un presentimento strano ed un incontro che non avverrà mai.
“Io sono fuori dai suoi schemi, sono la sua bellissima coincidenza in un mondo fatto di orribili casualità.”
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Quella mattina quando mi ero alzata dal letto avevo avuto una strana sensazione, avevo poggiato un piede sul freddo marmo e semplicemente mi ero ritrovata a pensare che c’era qualcosa di strano e di sbagliato. Ora, capita a tutti di avere strani pensieri per la testa, no? E mentre alcuni passano in un battito di ciglia altri restano a tormentarci finché non capita qualcosa, giusto per avere poi la soddisfazione di dire a noi stessi “ah ah, lo sapevo!”.
Il pensiero che era nato in me la mattina non era arrivato nemmeno a poggiare il secondo piede a terra, una vita davvero breve per un così brutto presentimento.

Mi ero dunque alzata ed avevo aperto la finestra. Fuori v’era l’esatta combinazione di ciò che amavo sentire appena alzata: aria fresca che preannunciava l’arrivo dell’estate e di un acquazzone con tanto di tuoni. Quindi la giornata iniziava per il verso giusto, no?

Avevo quindi pensato al colore che quella giornata avrebbe preso e mi ero detta che il lilla sarebbe andato più che bene (trucco, intimo e forse anche la maglietta sarebbero stati di quel colore).

Quel giorno sarei  tornata a fare visita a Lei e i suoi occhi, il suo nome, la sua voce erano l’unica cosa a cui riuscivo a pensare.

Erano passati anni dall’ultima volta e mi chiedevo come sarei riuscita a riconoscerla nel marasma di gente alla stazione, ma con Lei sarebbe bastato il caso, era sempre stato così. Me l’aveva detto anche Lei più di una volta, l’aveva ripetuto quasi fosse una specie di motto tutto suo:

“Le coincidenze, my dearie, esistono. Tu potrai decidere qualsiasi cosa e al tempo stesso non potrai decidere mai nulla.” L’aveva detto con un tono serio, nel mezzo di un discorso stupido che nemmeno ricordo più, forse proprio perché rimanesse impressa nella mia memoria solo quella frase o forse per il semplice gusto di cogliermi di sorpresa.
“Oddio, spero di no, sarebbe orribile!” avevo risposto stranita.

Lei aveva riso e con lo sguardo perso chissà dove aveva detto semplicemente “Oh, dearie. Life is just one big coincidence... and not always wrong, look at us: we’re a beautiful coincidence. [1]

Quel giorno l’avevo abbracciata respirando a fondo il suo profumo come se quella fosse stata la mia ultima occasione d’averla lì tra le mie braccia ed eravamo rimaste una accanto all’altra con le mani intrecciate, sedute in silenzio a guardare davanti a noi senza davvero vedere nulla per un tempo che a me sembrò un’eternità, un momento di eterna perfezione.

Quella mattina mi ero preparata in modo automatico, mentre la mia mente era persa nei ricordi ed ero arrivata non so come alla stazione. Era un discorso quello che ricorreva spesso la mattina presto a scuola, come le lamentele per i compiti e le verifiche, l’avevo sentito ormai centinaia di volte: “quando hai la testa persa via arrivi col pilota automatico in certi posti poi ti guardi intorno e ti stupisci d’esserci già.”  

Ero salita sul treno che mi avrebbe riportata da Lei, ma non arrivai mai a destinazione e Lei non la rincontrai mai più.

Stranamente il suo viso fu comunque l’ultima cosa che vidi, una sua foto di tre anni prima, uno stupidissimo ammasso di pixel sul mio Ipod.
Era stata questione di cinque minuti a dir tanto. Avevo sentito all’improvviso tornare prepotente quell’orribile sensazione che la mattina stessa mi aveva a mala pena sfiorata e per calmarmi l’unica cosa che mi era venuta in mente era stata far partire il casuale sul mio Ipod e andare a riguardarmi la sua foto.
Poi c’era stato un rumore, una forte scossa, la musica si era interrotta, la foto che ritraeva Lei era uscita dal mio campo visivo e la mia testa era andata a sbattere contro qualcosa di incredibilmente duro e spigoloso con una forza tale che credevo la mia testa sarebbe andata in mille pezzi.

Non furono mille i pezzi, ma di certo non rimase intera.

Quel giorno non riabbracciai la mia Lei, non vidi il suo volto e nemmeno i suoi bellissimi occhi ed il colore non fu più il lilla, ma piuttosto un rosso intenso.

Quel giorno io morii, insieme alle altre persone in viaggio sul mio treno e su quello con cui si era scontrato.

Da dove sono ora mi capita di pensare a quali incredibili coincidenze mi abbiano portata sul quel treno e devo dire che sono così tante che è impossibile dire quale sia stata quella che mi è costata la vita. Probabilmente dovrei considerarle tutte delle brutte e colpevoli coincidenze, tutte meno una... Lei.

“Sai quella cosa che mi dici sempre delle coincidenze? Forse hai ragione... ” le avevo detto una sera di tre anni prima, mentre sdraiata nel suo letto accanto a lei osservavo una piccola crepa sul muro.
“Oh, ma davvero”  e nel dirlo non poté far a meno di ridere. Rideva spesso con me, diceva che sono l’unica capace di farla ridere veramente ed è un peccato perché la sua risata è qualcosa di stupendo e magico.

“Smettila, dico sul serio... dopotutto noi ci siamo conosciute per caso. L’unica cosa che non voglio includere nelle coincidenze penso sia la mia morte, sarebbe orribile se morissi perché è capitato così e basta, senza una vera ragione o senza poter decidere nulla.” dissi più alla crepa sul muro che a Lei.

“That’s what people do, they die and caring is not an advantage.[2] ” Non credo di averla mai sentita più seria e cupa come quando mi diede questa risposta, sembrava crederci davvero ed ora mi chiedo se saprà andare oltre anche alla mia di morte, se quella sua convinzione resterà in piedi.

No, aspetta, che domanda stupida! Deve proprio essere stata forte quella botta in testa... È ovvio che non ci riuscirà, non con me, io sono fuori dai suoi schemi, sono la sua bellissima coincidenza in un mondo fatto di orribili casualità... beh, lo ero.

_

Salve a tutti! Spero che questo racconto non vi abbia schifati troppo... In ogni caso grazie mille a chi l’ha letto fino alla fine XD

Lasciate pure un commentino (o quel che volete) se ne avete la voglia e il tempo! ;D

 

 Note:

1- Nata e cresciuta con la convinzione che tutti conoscono l’inglese (o almeno google translate) non sapevo se mettere la nota con la traduzione, per sicurezza eccola qua: “Oh, cara. La vita non è che una grande coincidenza... e non sempre sbagliata, guarda noi: siamo una bellissima coincidenza.”

2- Due citazioni prese dal telefilm della BBC “Sherlock”. Scusate, ma non ho resistito.

  
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