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Autore: Kahei_chan    10/05/2013    1 recensioni
Breve one shot sugli avvenimenti dopo l'episodio "La Tragedia", così come si sono svolti nella mia testa.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena, Setsuna/Sidia | Coppie: Haruka/Michiru
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Terza serie
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DECLAIMER:
I personaggi presenti appartengono alla somma
 Naoko Takeuchi e
la storia non é scritta a scopo di lucro.

 

Buona Lettura.









La macchina filava liscia sull'asfalto e l'unico rumore udibile era quello del vento. Si erano da poco congedate dal gruppo delle Inner e come accadeva sempre non avevano alcuna voglia di parlarne oltre, sapevano quello che andava fatto e l'avrebbero fatto anche se contro il volere della principessa. Inoltre non era stata la migliore delle giornate anzi indubbiamente quel pomeriggio avevano affrontato una delle prove più dure per loro.

La calma apparente che si era creata nell'abitacolo fu improvvisamente spazzata via dalle parole di Setsuna -Siamo in un momento molto delicato e probabilmente le sorti del pianeta saranno decise dalle nostre prossime mosse. Il peso di quelle parole piombò sulle presenti come un macigno, Michiru si aspettava una qualsiasi reazione della compagna che però non arrivò. Haruka continuava a fissare la strada come se in quel momento fosse l'unico suo pensiero anche se, la guerriera di Nettuno ci avrebbe scommesso, nella testa della bionda in quel momento era in corso un tornado.

Michiru sospirò tra sé -Credo che la cosa migliore da fare in questo momento è aspettare la prossima mossa del nemico e restare unite il più possibile -fece una pausa- se siamo fortunate Eudial non ha rivelato a nessuno le nostre identità ma in ogni caso avvicinarsi ora alla Mugen sarebbe un suicidio. Setsuna concordò in pieno e finì di accordarsi con la guerriera di Nettuno, si sarebbe trasferita da loro a breve in modo da mantenere i talismani uniti in preparazione al prossimo scontro.

Arrivate a casa Michiru si immerse nell'acqua calda, di solito nel suo elemento riusciva a ragionare con più calma senza il peso delle responsabilità, come se una volta in acqua tutto il resto si dissolvesse, ma non quella volta. Come poteva rilassarsi quando la sua Haru si era chiusa in camera senza neanche rivolgerle uno sguardo? Certo non poteva darle tutti i torti, durante l'ultima battaglia infatti Michiru aveva trasgredito all'unica regola che si erano date come senshi, alla promessa sulla quale si fondava la loro missione. Ripensando a cosa era accaduto le lacrime cominciarono a scorrere copiose, se non fosse stato per l'intervento di Sailor Pluto sarebbero morte e con loro forse anche il futuro della loro amata Terra.

Improvvisamente sentì un tocco familiare, Haruka era lì al suo fianco, inginocchiata vicino alla vasca e le stava asciugando il viso con la mano. D'istinto si voltò dall'altra parte, odiava che la vedessero in quello stato, lei che veniva considerata una persona sempre elegante e composta. Ma Haruka non demorse e prendendole il viso tra le mani la fece girare verso di lei -Michi sono qui -le sussurrò dolcemente- siamo qui. La guerriera di Nettuno alzò lo sguardo e incrociò quello della compagna, anche lei, la stoica regina del vento, aveva pianto, a quel punto Michiru si sporse dal bordo della vasca e abbracciò l'altra più stretta che potesse.

Haruka ricambiò la stretta e rimasero come sospese nel tempo -Haru mi dispiace, mi dispiace tanto, io -cominciò cercando le parole -non avrei mai potuto lasciarti morire senza provare a fare qualcosa. La bionda sbuffò quasi divertita -Sai, sei stata l'unica che é riuscita a battermi in velocità. Quando ti ho vista imprigionata come eri la prima cosa che ho pensato era che dovevo venirti a liberare a qualsiasi costo- disse guardandola negli occhi -Non posso vivere un solo minuto in un mondo dove non ci sei.

Michiru a quelle parole ricominciò a piangere commossa e di tutta risposta Haruka la baciò a fior di labbra per poi stringerla di più a sé.

 

 

 

Prenderai un raffreddore se non ti togli quei vestiti bagnati- sorrise Michiru.

-Ai suoi ordini.









 

 

Salve a tutti, dopo tanto tempo sono tornata a scrivere qualcosa e spero che stavolta vada un po' meglio. Ne approfitto per scusarmi con tutte le persone che mi seguivano ma ho deciso di abbandonare le mie precedenti storie perché dopo anni che non ci mettevo mano é come se non mi rappresentassero piú, che volete fare si cambia. 
Passando alla shot, mi sono divertita molto a scriverla anche se nella mia testa ci sono circa altre quintilliardi di versioni, mi piaceva soprattutto l'idea di accostare i caratteri forti e coraggiosi in battaglia delle mie senshi preferite con il loro lato più fragile, anche se ammetto che con una storia breve come questa forse non sono riuscita ad esprimermi al meglio. 
Bene, vi ho già tediato abbastanza...au revoir. 

  
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