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Autore: Paper Town    10/05/2013    4 recensioni
Harry Styles, 19 anni, persona normale tranne per un aspetto che alcuni troverebbero ‘scandalistico’. Volete sapere qual è? Beh vi accontento …. Lui è già padre. Ora vi starete domandando e chi è la madre? Beh Leggete la sua storia e lo scoprirete ….
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 Harry Styles, 19 anni, persona normale tranne per un aspetto che alcuni troverebbero ‘scandalistico’. Volete sapere qual è? Beh vi accontento …. Lui è già padre. Ora vi starete domandando e chi è la madre? Beh Leggete la sua storia e lo scoprirete ….
 
-No! Ti prego! Non lasciarmi! Ho bisogno ancora di te! Ho bisogno del tuo aiuto! Ti prego! Non morire … NO!- mi alzai di scatto mettendomi le mani tra i capelli. Oramai ci ero abituato, tutte le notti mi appariva in sogno il momento più triste della mia vita : la sua morte.
- Papi …. Pecchè piangi?- mi girai. Non mi ero accorto che la mia cucciola era nel mio letto. E francamente non mi ero accorto nemmeno di stare piangendo.
- Niente amore …. Tu dormi. Ora papà va un attimo in cucina e si prende da bere.- dissi accarezzandole quei capelli ricci e biondi.
- Potto venire ache io? Ho sete. – annuii e la presi in braccio. Lei era l’unica ragazza che avevo più abbracciato. Lei era nostra figlia. Lei si chiamava come voleva la madre. Lei si chiamava Charlotte. Lei era il mio unico motivo di vita.
Andammo in cucina e prendemmo l’acqua per tutti e due.
-Piccola ora papà ti mette nel tuo lettino e tu ti fai una bella dormita ok?- dissi mentre la guardavo muoversi a piccoli passetti per tutta la cucina.
- Ok ma io volevo domire con te …. – disse abbassando un po’ la testa. Per avere solo due anni era molto intelligente e sapeva parlare abbastanza correttamente come voleva lei
- Lo so piccola ma stasera papà ha un po’ di mal di schiena altrimenti ti avrei fatto dormire con me …. Ok?- dissi poco convinto. Il mal di schiena ce l’avevo ma non era quello il motivo reale. In realtà il vero motivo era che non volevo lei mi vedesse piangere o soffrire era troppo piccola per scoprire già questa parte della vita. La presi in braccio ancora una volta e la portai nella sua culletta. Io tornai in cucina.
* POCHE ORE DOPO *
NARRATORE ESTERNO
Nelle ore seguenti Harry bevve tutti gli alcolici che aveva in casa. Beveva per dimenticare, beveva per non ricordarsi che lei non poteva più abbracciarlo, baciarlo e parlargli con una voce che ad Harry sembrava quello di un angelo. Scese la piccola Charlotte, svegliata dal rumore delle bottiglie di vetro che si infrangevano toccando il suolo.
-Papà …. Cosa fai? – chiese quel piccolo angelo al papà che tutto era fuorchè pronto a risponderle senza ferirla. Infatti la colpì con uno schiaffo in viso facendola cadere a terra e scoppiare in un pianto di dolore.
- Piangi quanto vuoi tanto siamo soli in questa fottuttissima casa!!! Io sono da solo per sempre perché lei non tornerà … - Harry urlava e più lui urlava più lei piangeva, più lei piangeva più lui urlava.
Entrò in casa Niall che sapeva dove erano le chiavi della casa. Entrò e fu travolto da urli e pianti, pianti e urli.
NIALL
Entrai prendendo le chiavi da sotto lo zerbino. Appena misi piede in casa fui travolto da urli e pianti. Buttai tutto per terra e chiusi la porta di casa. Mi precipitai in cucina dove trovai Charlotte per terra con una guancia segnata dai polpastrelli di Harry e Harry con gli occhi rossi dal pianto e con un odore di alcool addosso che si sentiva già ad un paio di metri di distanza. Mi affrettai a prendere la bambina e la portai in salone chiudendo la porta della cucina  a chiave in modo da tenere Harry sotto controllo.
-Zio Niall pecchè papà fa così? Io volevo solo sapere cota stavo faceddo ma lui mi ha fatto male qui. – disse continuando a singhiozzare. Non mi piaceva vederla così. Odiavo vedere le persone soffrire.
- Piccola aspetta ora si sistemerà tutto …. Chiamiamo anche Zio Liam, Zio Louis e Zio Zayn ok? Così papà vedrà che siamo qui e si calma va bene piccola?- lei annuì flebilmente asciugandosi le lacrimucce e soffocando due o tre singhiozzi. Chiamai i ragazzi mentre la stringevo forte al petto.
- Ti voglio bene Zio Niall …. Papà tornerà come prima vero?- disse alzando la testa e concentrando i suoi occhioni azzurri dentro i miei. Harry batteva i pugni sulla porta della cucina ma io non volevo che lei sentisse e quindi la feci sdraiare con le mie cuffiette e le canzoni dello zecchino d’oro. Si riaddormentò poco dopo. Aspettai qualche minuto e arrivarono i ragazzi.
- Eccovi ragazzi finalmente!- dissi aprendo la porta.
- Dov’è la bimba?- chiese preoccupato Liam.
- E’ lì l’ho fatta stendere e le ho messo le canzoni che piacciono a lei. Si è addormentata poco fa …. – dissi guardandola. Era proprio una principessa. Aveva la pelle chiarissima, i capelli ricci come quelli di Harry e biondi come quelli della madre, ma la cosa più bella erano i suoi occhi. Erano di un azzurro mare mischiato con il verde smeraldo. Erano l’oggetto a cui Harry si aggrappava per ricordarsi di lei.
- Le ha fatto qualcosa?- chiese Zayn avvicinandosi al piccolo angelo.
- Zayn se ti do la risposta non sclerare ok?- dissi guardandolo.
- OK ora sbrigati.- disse freddo
- In realtà le ha dato uno schiaffo sulla guancia quando sono arrivato era a terra che piangeva e aveva tutta la guancia rossa.- dissi cercando di non incontrare gli occhi dei ragazzi.
- Vi giuro che ammazzo Harry!- urlò. Ecco lo sapevo, non dovevo dirglielo. Vidi Louis che lo prese giusto in tempo.
- Ora calmati subito Zayn l’unica cosa che non ci serve è un’altra mente ubriaca.- disse Lou. Ci avvicinammo alla cucina.
HARRY
Mi svegliai verso le 8:10. Erano passate quattro ore e dieci minuti da quando, ogni notte, mi svegliavo perché l’avevo sognata di nuovo. Mi faceva male la testa e intorno a me c’erano solo cocci di vetro e bottiglie di whisky vuote. Non ricordavo nulla ma soprattutto non ricordavo perché mi trovavo a dormire per terra in cucina. Mi sforzai di ricordare:
-Papà …. cosa fai? – mi girai di scatto e le diedi uno schiaffo sulla guancia. Cadde a terra mentre piangeva. Io urlavo, lei piangeva. Entrò Niall che mi chiuse dentro e portò via la mia piccola.
Mi misi le mani tra i capelli. Non potevo averlo fatto. Non potevo aver fatto male all’unica cosa che mi era rimasto di bello nella vita. Non potevo aver fatto male all’unica persona che mi ricordava con quegli occhi e la gioia di vivere lei. Mi alzai ma caddi. Le mie gambe erano deboli e la testa girava. Mi sentivo uno schifo. Mi trascinai fino alla porta. Provai ad aprirla ma non ci riuscii era chiusa a chiave.
-Ragazzi apritemi per favore. – dissi come quasi fosse una preghiera.
- Non so se mi posso fidare Harry non mi è piaciuto quello che ho visto … è tua figlia cazzo come puoi averle dato uno schiaffo ?!- scoppiai a piangere e lo riemplorai. La mia bambina era l’unica cosa di utile e bello che avevo fatto nella mia vita. Niall sentendo che piangevo mi aprì. Io mi buttai sul divano e spostai la mia testa vicino a quella della mia bellissima bambina. Arricciò il naso prima di aprire gli occhioni.
- Ciao papi …. Tai meglio?- chiese. Io per risposta la abbracciai e la strinsi più forte che potevo.
- Mi dispiace piccola. Papà prima non stava tanto bene … non volevo farti male. Fammi vedere la guancia.- dissi lei si staccò un po’ mettendosi seduta per bene sul divano. Io le girai la testa e vidi il livido che le avevo fatto. Era viola ormai.
- Cosa ho fatto … ragazzi mi aiutate a trovare una pomata? La usavo quando aveva imparato a gattonare vi ricordate? – loro annuirono e poi Louis tornò con un tubetto in mano.
- Grazie Louis.- dissi prendendo la pomata. Me la spremetti un po’ sulla mano e poi iniziai a spalmarla sulla sua guancia.
- Basta papi mi fa male!- gemette lei. Mi sentivo peggio di un verme solo al pensiero che gli avevo fatto io male in quel modo.
- Lo so piccina ma devo farlo …. Se fai la brava ti do il ciuccio con il miele ok?- dissi sapevo che se le proponevo il ciuccio non si poteva tirare indietro. Infatti annuì. Fece la brava per tutto il tempo.
- Ma che brava bimba che è la mia principessa! – disse Zayn dandole il ciuccio. Lei si prese il ciuccio e lo succhiò avidamente.
- Harry ci possiamo fidare a lasciarvi da soli?- io annuii.
- Che ne dite di vederci questa sera a quel ristorante elegante sotto casa mia e di Danielle?- noi acconsentimmo tutti. La mia principessina salutò tutti con affetto e poi ci mettemmo a guardare la tv mentre facevamo colazione.
* QUELLA SERA *
- Piccola dai fatti mettere il vestitino e le scarpe! Dai che poi Zio Liam se la prende con me!- lei solo allora si fece vestire. Andammo in macchina e ci dirigemmo al ristorante.
- Eccoci arrivati!- dissi scendendo dalla macchina e avviandomi verso lo sportello del passeggero. Slacciai la cintura alla piccola e la feci scendere. Camminammo un po’ ridendo e scherzando. Arrivammo un paio di minuti dopo al ristorante. Entrammo e un cameriere ci venne incontro.
- Salve signore ha prenotato?- chiese con garbo. Io mi guardai un po’ in giro e poi avvistai i ragazzi con Danielle, Perrie, Eleanor e Roxy, la nuova ragazza di Niall.
- Noi abbiamo prenotato con quei ragazzi.- dissi guardando il cameriere che stava ponendo delle domande a Charlotte.
- Oh certo vi stavano aspettando, prego e buona serata.- ringraziai e con la bambina ci avvicinammo al tavolo.
- Ciao Zii!!!!- urlò la piccola correndo incontro ai ragazzi e alle ragazze. Li abbracciò tutti e poi tornò de me. Le ragazze e i ragazzi si alzarono e mi vennero a salutare.
- Vieni piccina che ti metto sul seggiolone.- dissi incitandola. Lei corse verso di me e io la misi sul seggiolone. Ordinai per lei una pasta al pomodoro e successivamente io, i ragazzi e le ragazze ordinammo dei primi e dei secondi. Passammo una bella serata insieme e finito di mangiare decidemmo di andare a farci una passeggiata per le strade di Londra. Era una bella serata.
- Papà sono stanca mi potti in braccio?- chiese lei io la presi e me la misi sulle spalle. Ridemmo e scherzammo per tutto il resto del tempo. Arrivò però anche la fine di quella splendida serata e io e la piccola tornammo a casa. Lei già dormiva e la misi nel suo lettino dopo averle messo il pigiama. Io mi spogliai e mi coricai.
Mi trovavo in un posto pieno di nebbia sul pavimento. Mi alzai e cercai di capire dove mi trovavo. Non capivo proprio, sembrava che in quel luogo ci fossero solo nubi, nubi, nubi e ancora nubi.
-Harry ….. – qualcuno mi chiamò. Era da tanto che non sentivo quella voce …. Da ormai due anni.
- Harry …. Sono qui …. – disse di nuovo. Non riuscivo a capire da dove provenisse il suono. Il vento mi scompigliò i ricci. Era arrivato così dal nulla. Un attimo prima non c’era nulla nemmeno un soffio d’aria e subito dopo il vento che si aggirò impetuoso per la stanza per pochi secondi. Iniziai a camminare.
- Harry …. Non te ne andare …. Per favore ….. – di nuovo quella voce ma …. Ma stavolta era più vicina a me. Mi voltai di scatto e la vidi …. Era lì in piedi, immobile con un bellissimo vestito bianco, il suo solito sorriso che faceva perdere il fiato …. Lei era lì Camille era lì. Gli occhi iniziarono a pizzicare e le gambe a cedere. Dopo due anni l’avevo rincontrata in un sogno, ma finalmente non stava morendo.
- C …. Camille sei …. Sei proprio tu? – chiesi avvicinandomi e accarezzandole le guance.
- Si Harry sono io ….. Mi sei mancato anche se non me ne sono mai andata. – non resistetti più e la baciai. Fu un bacio lungo e atteso. Io lo attendevo da due anni e anche lei.
- Cosa intendevi per ‘ non me ne sono mai andata’ ? – chiesi mentre le fissavo gli occhi. Erano ancora dello stesso colore del ghiaccio.
- Ogni notte ero io che ti svegliavo. Solo alle quattro mi avevano dato il permesso di svegliarti per impedire che l’incubo si promulgasse per tutta la notte …. – disse lei un po’ in imbarazzo.
- Grazie amore ….. non sai quanto mi sei mancata ….. torna con me ti prego …. Io non posso vivere senza di te …. Io non posso crescere la bambina da solo …. Io non posso avere paura da solo … - dissi ricominciando a piangere. Anche lei iniziò e io la abbracciai forte a me.
- Harry io non so se è possibile …. Dobbiamo chiedere …. Sono riuscita ad incontrarti dopo che il Signore ha visto quanto soffrivi ma non so …. Possiamo solo  sperare … - disse prendendomi una mano e chiudendo gli occhi. Poco dopo ci trovammo in un altro posto. Sempre bianco e pieno di nuvole ….. solo che qui c’era un trono. Lei si inchinò e mi disse di fare lo stesso. Mi inchinai.
- Camille perché hai portato un mortale qui! E poi quel mortale! Lo sia che è proibito!! – disse con tono autoritario. Io mi stavo per alzare ma lei mi bloccò.
- Sì lo so e mi dispiace …. Ma io lo amo ancora e non posso sopportare di vederlo soffrire perché io non ci sono e non posso vedere mia figlia soffrire perché non ha mai avuto una madre.- disse facendo cadere una lacrima. Io prontamente gliela asciugai.
- Tutto bene amore?- chiesi alzandole il viso con due dita. Lei sorrise, annuì e mi abbracciò. Io la abbracciai fortissimo cercando poi le sue labbra.
- Bene ….. – disse Dio …. Che frase assurda lo so ma è la verità – Vieni qui ragazzo …. Se veramente la ami lo capirò …. E se veramente la ami non avrai paura ad affrontare una prova …. Non ti preoccupare tu non subirai nulla ma lei … a seconda del modo in cui reagirai io deciderò il da farsi …. – disse. Camille annuì e mi misi a guardare quello che stava accadendo. Portarono un martello e presero la piccola e dolce mano di Camille, la posarono per terra e stavano per buttarci il martello sopra ma io feci scansare la sua e misi la mia. Uno schiocco di dita e iòl martello si volatilizzò.
- Bene ….. Harry …. Sin da quando ti ho fatto nascere sapevo che avevi un gran coraggio …. E sapevo che avresti salvato la vita di qualcuno che amavi …. Mi restava solo da decidere chi …. Bene ora ho compiuto la mia scelta … - mi girai verso Camille e ci baciammo e ci abbracciammo.
- Devi solo tagliare un ricciolo alla bambina figlia tua e di Camille, prendere il più bel ricordo che hai di Camille e chiuderli in questa busta – mi porse una piccolissima bustina. Poi riprese
- Che sigillerai con un bacio …. Tu poi portalo sulla sua tomba e sotterralo lievemente ma sta’ attendo a far sporgere una scritta ‘con l’amore, la speranza e l’attesa si avrà tutto ciò di cui si ha bisogno’…. Fallo e lei tornerà.- tutto si fece sfocato e la mano di Camille ormai non toccava più la mia mano.
Mi svegliai di soprassalto e vidi tutti i ragazzi con la mia bimba che mi fissavano.
-Harry mentre dormivi ti muovevi e dicevi cose senza senso .- disse Niall guardandomi preoccupato.
- Aspetta ….. – mi misi una mano nella tasca del pigiama e non trovai il bigliettino che mi aveva dato il Signore.
- Oh no ….. era solo un sogno. – dissi abbassando la testa e lasciando che le lacrime invadessero il mio volto. Un soffio potente di vento entrò dalla finestra ma io non avevo lasciato né la finestra aperta né sapevo di avere un ventilatore. Il vento era entrato da non si sa dove ma mi fece spostare lo sguardo verso il mobile dove si trovavano i Jeans. Mi avviai verso di essi per poi controllare le tasche. I ragazzi erano ammutoliti e spaventati …. Poverini credevano che stavo impazzendo!! Controllai nella tasca di sinistra ma la trovai vuota …. Pregai con tutte le mie forze che nell’altra vi si trovasse la bustina …. Infilai la mano e la estrassi ma co qualcosa al suo interno ….. era proprio il bigliettino!
- Evvai!!! Evviva!!! Ragazzi posso farla tornare lei tornerà con me!!!!!!!! – urlai con ormai le lacrime agli occhi. Louis si avvicinò a me.
- Harry lei non può tornare … lei lo sai è morta e non potrà mai tornare per quanto noi lo vogliamo … - disse con un velo di amarezza Lou.
- Lou fidati di me …. Fammi almeno tentare …. Allora Charlotte vieni mi serve un tuo ricciolo, poi mi serve la foto che ho sul comodino Liam me la passi? Grazie, poi una penna per scrivere questa frase ‘con l’amore, la speranza e l’attesa si può avere indietro tutto’. Ecco fatto ora dobbiamo solo andare al cimitero …. – dissi i ragazzi, sempre più scioccati, mi seguirono, entrammo in macchina e ci dirigemmo verso il cimitero. Andammo alla sua tomba e io feci quello che il Signore mi aveva indicato. I ragazzi erano rimasti in macchina mentre io e Charlotte eravamo sulla tomba. Non successe nulla per un paio di minuti e io feci per andarmene. Forse i ragazzi avevano ragione, forse stavo impazzendo.
- Piccola fammi vedere se si vede che ti ho tagliato un ricciolo.- le guardai i capelli e la presi in braccio.
- Niente piccola ora andiamo dagli zii si potrebbero preoccupare. – dissi iniziando a camminare. Un vento al profumo di rose ruppe l’aria afosa dell’estate. Soffiava nella direzione opposta al mio viso e scompigliava i capelli a Charlotte.
- Ehi credo che tu abbia dimenticato qualcosa … - disse una voce dietro di me ….. era la voce era quella voce. Mi voltai di scatto.
- No credo che io abbia dimenticato qualcuno … - dissi per poi correre incontro alla mia Camille …. Lei era tornata, lei ora stava con me, lei ora sarebbe stata solo mia. La baciai. Le nostre lingue si inseguirono per diversi secondi compiendo una meravigliosa danza.
- Ti amo Camille …. – dissi guardandola negli occhi.
- Ti amo anche io Harry …. non sai da quanto tempo volevo dirtelo … non sai da quanto tempo volevo che tu smettessi di sognare quel momento durante la notte …. Non sai da quanto tempo volevo di nuovo essere tua e starti vicina veramente non sotto forma di angelo, invisibile a tutti. Io ti amo e questo non cambierà mai.- gli occhi pizzicavano ma non avevo paura di piangere davanti a lei, lei mi aveva sempre aiutato e davanti a lei avevo versato ogni sorta di lacrima. Lei mi aveva sempre capito e mai deriso, lei era il mio angelo sceso in terra.
- Papi chi è quetta ragazza?- chiese la nostra bambina. Camille si mise una mano davanti alla bocca.
- e’ diventata bellissima, complimenti Harry l’hai cresciuta proprio bene … - disse accarezzandomi la schiena.
- Io l’ho cresciuta solo come tu avevi sempre voluto.- dissi baciandola.
- Beh papi?? Chi è???- chiese ormai avvinghiata alla mia gamba.
- Lei è la tua mamma amore …. – dissi guardandola negli occhi.
- Ma mamma se n’era andata avevi detto … - disse con aria confusa.
- No io ti ho detto che mamma se n’era andata ma che era sempre con noi qui e un giorno sarebbe tornata …. Questo ti ho sempre detto non te lo scordare mai. – dissi a quella bambina dagli occhi ghiaccio smeraldo.
- Harry?! Ma si può sapere che cosa stai facendo?!- erano i ragazzi. Si bloccarono quando la videro.
- Ma …. Ma allora non stavi impazzendo lei è tornata davvero!!!! Vieni qui!!!! – urlarono insieme per poi abbracciarla forte.
- Mi siete mancati anche se io ero sempre con voi …. Vi voglio bene … - disse lei. Arrivarono le ragazze e per loro fu uno shock ancora maggiore.
-Ecco amore spero che la storia mia e della mamma ti abbia aiutato in qualche modo … - dissi a mia figlia. Il tempo era passato e lei ora aveva 17 anni. Io e Camille ne avevamo 36 e 35. Tutti quando accompagnavamo Charlotte a scuola ci dicevano che forse avevamo avuto una bambina da troppo giovani, ma ci eravamo abituati e non ci davamo peso. Comunque ormai Charlotte era grande e le piaceva un ragazzo ma non sapeva se dirglielo oppure no.
- Allora Charlotte cosa ti insegna la nostra storia? – disse Camille.
- Beh non so che cosa c’entri con la mia storia!.- sbottò.
- Ti dico solo una cosa ama e sarai amata, perdona e sarai perdonata, dà il tuo amore e gli altri lo daranno a te, aspetta e le cose si realizzano, sii te stessa e non cambiare mai per gli altri. Tu fallo e poi il resto si sistemerà.- lei mi abbracciò. Il campanello suonò. Andò Charlotte. Non feci in tempo a vedere chi era che Charlotte aveva richiuso la porta alle sue spalle.
- Shh sentiamo che dice!- dissi a Camille. Ci mettemmo ad origliare.
CHARLOTTE
Era lui era venuto e aveva una rosa bianca, il segno del vero amore.
-Beh Charlotte io volevo essere più di un amico per te …. Prendi questa rosa …. – disse. Non aspettai me lo ripetesse due volte presi la rosa e lo baciai. Mio padre e mia madre avevano ragione, con l’amore, la speranza e l’attesa si può avere tutto …
 
SPAZIO AUTRICE
Salveeeee. Grazie a tutti quelli che hanno inserito le mie storie tra le seguite!!!!!!! Un grazie speciale a che recensisce ….. ragazzi sembro una morta di fame ma vorrei sapere cosa ne pensate quindi recensioniiiii.
Bene questa OS è dedicata al nostro Hazza. Dovete sapere che io amo il genere fantastico ma la prossima OS non sarà così *si asciuga una lacrima*. Va beh comunque spero che vi piaccia. Non ho mai letto un’OS così quindi è tutta farina del mio sacco …. Lo so sono pazza ma vi prego recensite perché io mi deprimo a vedere le visualizzazioni (riferimento OS su Zayn) altissime, e per questo vi ringrazio, ma poi le recensioni 1 …. Quindi abbiate pazienza con questa povera ragazzina e recensioniiiii ok basta è meglio se vado. Si ma non vi lascio amanti di Liam tra poco arriva il suo momento …. Sì pubblico tra una mezz’ora un’OS sul nostro daddy Diretion!!!!! Ok ora vi sto proprio annoiando un bacione
Manu xx
   
 
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