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Autore: Shadow_Edgeman94    11/05/2013    1 recensioni
ATTENZIONE: Spoiler per chi non ha visto ancora "Road to Ninja"
E poi c’era Naruto, un altro Naruto. Non poteva essere un clone, poiché i vestiti differivano totalmente da quelli indossati dal biondo, ma non poteva nemmeno essere lui.
Un altro colpo al cuore venne al biondo quando capì di chi si trattava.
“ Ti diverti proprio ad ammazzarti con i Bijuu, non è vero, Naruto?”
In meno di un istante l’altro Naruto gli fu addosso, afferrandolo per il mantello ancora fiammeggiante di chakra dorato ed alzandolo di peso. Naruto lo fissò in faccia, mentre gli altri li fissavano straniti.
“Non avrai pensato che il solo fatto di essere il Jinchuuriki del nove code ti permetta di battere cinque Bijuu, non è vero?” chiese il biondo appena sbucato fuori dal nulla.
Anche Kurama si alzò in piedi, fissandolo con astio. Il biondo resse lo sguardo per qualche secondo, poi si voltò verso Tobi, accigliandosi irato. Anche sotto la pesante giacca si potevano percepire i muscoli contratti per la rabbia.
“E tu, caro il mio Madara, non credere di passarla liscia"
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Naruto, Minato/Kushina
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Naruto Shippuuden
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Naruto fissò con astio quel tizio senza nome, ormai definito come Tobi, mentre insieme a Kurama e a Bee lottava contro i restanti bijuu. Una lotta impari, sei demoni contro due, ma la potenza devastante di Kurama sembrava sopperire a questa differenza di numeri. Pochi istanti prima una sola Bijuu-dama ne aveva distrutte cinque e adesso la gigantesca volpe dorata stava rispondendo colpo su colpo ad ogni attacco scagliatogli contro dai suoi fratelli. D’altro canto Naruto e Kurama non stavano combattendo al cento per cento, in quanto il loro scopo era semplicemente liberare i bijuu dal controllo di Tobi e del suo Rin’negan. Naruto saltò via dalla testa di Kurama per assaltare uno dei paletti che permetteva a Tobi di controllare il demone a cinque code, ricevendo però una testata di proporzioni apocalittiche che, se la vittima non fosse stata Naruto Uzumaki, avrebbe certamente fatto fuori una persona senza troppi problemi.
“ ‘ttebayo!” imprecò, a modo suo, il biondo. La situazione era piuttosto critica, sapeva che la sua trasformazione era limitata e che, se non fosse riuscito a strapparli dal controllo di Tobi, il Juubi sarebbe rinato e allora le speranze di vittoria avrebbero rasentato lo zero.
Poco più di un minuto, smuoviti ragazzo
La voce del bijuu gli rimbombò in testa, ricordandogli il pochissimo tempo a disposizione. Con rinnovata ferocia e determinazione, i due Jinchuuriki dell’Alleanza ninja caricarono i cinque bijuu rimanenti per strapparli al controllo degli avversari, ma ciò non sembrava affatto facile. Era come se due ninja da soli potessero sconfiggere un esercito. Strinse i pugni arrabbiato. Invece era possibile. Suo padre da solo aveva sconfitto un esercito e non aveva un bijuu dalla sua parte.
Ma cosa diavolo…
Una stranissima sensazione alla bocca dello stomaco lo colpì, una sensazione che ricordava benissimo ma di cui non ricordava la provenienza. Anche Kurama sembrava soffrirne e per questo venne centrato da una testata del cinque code che lo fece rotolare per terra assieme alla sua forza portante.
Naruto! Sta arrivando!
Naruto non riusciva a capire di cosa parlasse Kurama, finché non lo vide spuntare. Sopra di loro il cielo si era fatto cupo ed era diventato di un colore rosso acceso. Anche i rimanenti Bijuu e Tobi sembrarono sorpresi da quell’avvenimento. Stava succedendo qualcosa di strano e probabilmente irripetibile nella storia del mondo ninja, come se già in quel periodo non fossero già successe cose abbastanza strane. Ci fu una grossa esplosione nel bel mezzo dello scontro tra le bestie codate, abbastanza potente da scagliarle  lontano una ventina di metri. Il biondo cercò di concentrarsi per capire chi c’era in mezzo a quel casino che stava succedendo. Al centro dell’esplosione vi erano poco più di dieci persone, la maggior parte di loro vestita con una cappa che aveva imparato a temere da quando aveva dodici anni. Uno sfondo nero costellato da nuvole rosse. La cappa di Akatsuki. Riuscì a distinguere alcuni di loro, tra cui i troneggianti Pain e Itachi che con i loro dojutsu spiccavano per il terrore che incutevano. Si concentrò meglio e, tra il fumo, riuscì a scorgere altre figure. E quando le vide gli venne un colpo al cuore. La famiglia Uzumaki al completo svettava in mezzo ai delinquenti con Kushina a terra, che si lamentava e Minato che tentava di calmarla. E poi c’era Naruto, un altro Naruto. Non poteva essere un clone, poiché i vestiti differivano totalmente da quelli indossati dal biondo, ma non poteva nemmeno essere lui.
Un altro colpo al cuore venne al biondo quando capì di chi si trattava.
“ Ti diverti proprio ad ammazzarti con i Bijuu, non è vero, Naruto?”
In meno di un istante l’altro Naruto gli fu addosso, afferrandolo per il mantello ancora fiammeggiante di chakra dorato ed alzandolo di peso. Naruto lo fissò in faccia, mentre gli altri li fissavano straniti.
“Non avrai pensato che il solo fatto di essere il Jinchuuriki del nove code ti permetta di battere cinque Bijuu, non è vero?” chiese il biondo appena sbucato fuori dal nulla.
Anche Kurama si alzò in piedi, fissandolo con astio. Il biondo resse lo sguardo per qualche secondo, poi si voltò verso Tobi, accigliandosi irato. Anche sotto la pesante giacca si potevano percepire i muscoli contratti per la rabbia.
“E tu, caro il mio Madara, non credere di passarla liscia”
Madara? Evidentemente il nuovo arrivato doveva essersi perso qualche passaggio in tutto quel trambusto, ma a Naruto non importava, ormai aveva capito chi era il suo nuovo alleato.
“Tu sei…” chiese Naruto, senza poter finire la frase.
“Menma Namikaze, ex-Mukenin di rango S, attuale Jinchuriki di Kuroiama e tua controparte nella dimensione alternativa”
Aveva capito. Menma era in qualche modo riuscito ad arrivare nel suo mondo, ma come poteva essere possibile? Il mondo dove Menma esisteva era una illusione, non esisteva. Eppure adesso era accanto a lui, con lo sguardo deciso rivolto a Tobi. E con lui c’erano quelli che dovevano essere gli Akatsuki dell’altro mondo, i migliori mercenari sulla piazza. E c’erano i suoi genitori.
“Ma che sta succedendo?” sbottò Naruto “Voi non dovreste essere qui”
“Le chiacchiere a dopo, Naruto-kun” disse quello che nel mondo dove viveva Naruto era stato lo Yondaime Hokage “Adesso abbiamo cinque bijuu da abbattere, ti pare poco?”
Naruto fissò il padre. Lottare un’altra volte fianco a fianco con lui? Sembrava un sogno, probabilmente l’ultima botta che aveva preso era stata un po’ troppo forte. Eppure quando gli mise una mano sulla spalla riuscì benissimo a sentirne il calore e la pressione. Era così dannatamente vero.
Nel frattempo si era avvicinato anche Bee, anche lui poco più che confuso.
“E’ successo un bel casino, e sbucato fuori anche il pesciolino, e ancora il tizio con l’occhio cazzuto. E perché ci sono due Naruto?”
Le parole rimate(male) da Killerbee ebbero l’effetto di una secchiata gelida su Naruto. Se anche Bee le vedeva non poteva semplicemente aver dato di matto.
“Menma!”
Il biondo si girò verso la sua controparte dimensionale, incuriosito.
“Se io e Kurama da soli non possiamo farcela, forse servirebbero due Kyuubi no Yoko, non credi”
Menma sorrise selvaggiamente, approvando implicitamente la proposta di Naruto.
“Due Kyuubi?” chiese Bee, ancora più perplesso, dimenticandosi addirittura di rappare.
“Chiunque non sia un Jinchuuriki vada fuori dalle scatole” urlò il jinchuuriki della Volpe Nera “Adesso lasciate a noi la battaglia”
A quelle parole l’intera Akatsuki sparì all’istante, mentre Minato e Kushina lasciarono poche parole ai tre prima di sparire.
“Mettetecela tutta, ragazzi” e “Non fatevi troppo male” furono le raccomandazioni dei due genitori, prima di dislocarsi chissà dove.
Menma si schiaffò la faccia con una mano alle parole della madre. Probabilmente se suo padre non l’avesse trascinata via si sarebbe messa a urlare che non doveva fare l’eroe o frignate del genere. A volte sua madre sapeva essere imbarazzante.
“Non ti lamentare di tua madre, è sicuramente meglio che non averne” disse il biondo, quasi captando i suoi pensieri.
“Ne parliamo dopo, Naruto”
Ci fu un boato, due colonne di luce, una dorata ed una nera si sollevarono in cielo, visibili a tutto l’esercito dell’alleanza ninja.
 
 
“Che diamine succede, Inoichi?” chiese Shikaku, preoccupato.
Aveva visto due colonne di luce che salivano al cielo e ad Inoichi era venuto un malore, come se avesse percepito qualcosa di talmente potente da fargli male alla testa.
“Ce ne sono due, Shikaku!” urlò l’uomo, spaventato.
Shikaku non capì, nonostante i suoi quasi trecento di quoziente intellettivo, di cosa Inoichi stesse parlando. Notò però che tutta la squadra sensoriale era in subbuglio. Si tenevano la testa e urlavano “E’ impossibile”.
Shikaku, sempre più spaventato da ciò che stava succedendo, strattonò il suo eterno compagno di squadra per cercare di farlo riprendere. L’unica volta che lo aveva visto spaventato al solo sentire il chakra di qualcuno era stato durante lo scontro con la volpe quando aveva tentato di analizzare quello della volpe, scoprendolo illimitato e oscuro.
“Ce ne sono due di cosa?” chiese, spazientito.
“Due volpi, Shikaku, sul campo di battaglia ci sono due Kyuubi!”
 
“L’ha visto anche lei, Hinata-sama?” chiese Neji, cercando di capire di cosa si trattasse con il suo Byakugan. Sebbene il suo occhio potesse vedere a kilometri di distanza, la distanza era troppa anche per lui. Hinata annuì, preoccupata. Qualcosa le diceva che in tutta quella situazione c’entrava Naruto e, nel suo cuore, sperava che stesse andando tutto per il meglio. Non avrebbe sopportato la perdita di Naruto. Neji sembrò capire cosa stesse pensando, tanto che tentò di rincuorarla a modo suo.
“Quel Naruto, se non da spettacolo a mezzo mondo ninja non è contento” disse, come a consolarla. Hinata sorrise e annuì. Doveva credere in Naruto e nella sua Volontà del fuoco, come lui aveva creduto in lei e le aveva dato speranza. Doveva lottare anche per lui. Avvistò uno Zetsu che stava per attaccarla e lo colpì con un Juuken, squarciandogli il petto con una vistosa apertura.
 
Tobi fissò le due colonne di luce innalzarsi nel cielo cariche di potere. I suoi due Dojutsu non riuscivano a vedere cosa si celava sotto, tanta era la densità di quel chakra, ma lui non ne aveva bisogno. Sapeva già cosa sarebbe spuntato da quelle colonne. Due volpi, due Kyuubi no Yoko, due demoni di potenza fin troppo superiore a quelli sotto il suo controllo per poter essere semplicemente schiacciati dalla maggioranza numerica, che ora andava affievolendosi. Dal picco dal quale stava controllando le sue creature cominciò a sudare nonostante il forte vento dovuto allo spostamento d’aria di quei due mostri. Questo rischiava di rovinare tutto. Non poteva sconfiggere DUE volpi contemporaneamente, nemmeno con tutti i migliori Shinobi della storia al suo fianco. Certo, forse con l’aiuto di Madara Uchiha e dello Shodaime Hokage avrebbe potuto fare qualcosa, ma uno di essi era impegnato nello scontro con i  cinque Kage e l’altro era stato sigillato in eterno dal Sigillo del Diavolo. L’unica possibilità che aveva era la ritirata, la guerra era stata resa vana dall’arrivo di un jinchuuriki di troppo. Non poteva fare altro che andarsene ed aspettare un momento più opportuno per prendere Naruto da solo, senza che venisse Menma o l’Hachibi a rompergli le uova nel paniere. Non disse nulla nemmeno quando, dalle colonne di luce, sbucarono fuori i due bijuu, uno dal manto dorato ed uno dal manto nero. Il suo Kamui distorse lo spazio intorno a lui e ai jinchuriki da lui controllati, facendolo svanire nel nulla. Si maledisse da solo per aver fallito durante il loro primo scontro nello Tsukiyomi Limitato, cosa che gli aveva fatto fallire su tutta la linea la guerra. Ma non era finita. Un nuovo mondo lo attendeva e in quel nuovo mondo tutto il marcio sarebbe sparito e non ci sarebbe stato un’inconsapevole ipocrita come Naruto Uzumaki a lottare per una impossibile pace e per una libertà inesistente.
“Ci rivediamo presto, Uzumaki Naruto”


Qualcuno si chiederà come mi sia venuto in mente, a molti non glie ne fregherà nulla(e gli darei anche ragione), ma per quei pochi curiosi mi sento in dovere di dare qualche spiegazione. L'idea mi è venuta ieri guardando "Road to Ninja" e ovviamente lo scontro finale tra Menma e Naruto con la partecipazione dell'Akatsuki al gran completo. Mi sono chiesto cosa sarebbe successo se quei due si fossero alleati per pestare Tobi e da lì ne è seguito una serie di scene che ho poi compresso in un'unica fan fiction. Spero che l'idea vi piaccia e che vi entusiasmi quanto me. Ora una piccola annotazione sul Paring. Naru/Hina è sicuro come la morte, il "Crack Paring" sta ad avvertire che le coppie improbabili sono (quasi)sicure quando c'è di mezzo un gruppo di persone venuto da un mondo parallelo.
  
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