Adoro Luna ,quando ho pensato di scrivere una storia ho pensato subito
a lei.
Questa è la mia prima
fan fiction…vi prego recensite numerosi,ne va del mio
amor proprio ;)
SVEGLIA!!SVEGLIA!!SVEEEEEEEEEEEEEEGLIAAAAA!!!
-uh!oh!che è successo??...-
Luna Lovegood si destò di soprassalto -Dov’è?Dov’è?-
doveva spegnerla,doveva spegnere quell’aggeggio
infernale prima che si frantumasse a terra…di nuovo. Con la vista ancora annebbiata
dal sonno cercò la sveglia a tastoni sul comodino, ma
era molto difficile riuscire ad afferrarla perché quella continuava a strillare
e a sgambettare su e giù per il mobile fino a che…SBAM!
Era caduta…va
beh…almeno aveva smesso di suonare!...Papà e i suoi
regali strambi!
La ragazza si alzò
finalmente dal letto e andò in bagno,quel giorno i
capelli erano ancora peggio del solito,sparavano in tutte le direzioni…sospirò
rassegnata e iniziò a pettinarsi.
-Luna?-
-Si papà?-
-Per
favore cara sbrigati o
perderai il treno per Hogwarts!-
Ah…già…quello era il
suo primo giorno di scuola del quarto anno ad
Hogwarts,ma Luna non ne era molto entusiasta; non che la scuola non le
piacesse,purtroppo però non aveva molti amici lì.
A dire il vero non
aveva amici da nessuna parte,almeno a casa c’era papà…
Arrivata a King’s Kross notò però di essere
in anticipo.
-Avanti piccola ,andiamo- le disse il padre con voce gentile. Luna annuì e
oltrepassò la barriera di mattoni che la separava dal
binario 9 e 3/4-.
Sul binario non c’era
quasi nessuno ed il treno era ancora vuoto,la
locomotiva sbuffava debolmente;era stata accesa da poco.
-Mi dispiace tesoro,di lasciarti sola- aggiunse l’uomo passando dolcemente una
mano tra i capelli della figlia; -ma oggi hanno aperto la caccia agli Snorticoli Cornuti e non posso perdermela!Sono sicuro che
ne verrà fuori un buon articolo-
-Allora vai,non fare tardi papà…e avvisami quando ne avrai avvistato
qualcuno!-
-Ero sicuro che
avresti capito piccola mia-
-Certo papà,ci vediamo per le vacanze di Natale allora-
Padre e figlia si
abbracciarono e dopo qualche minuto,quando l’abbraccio
fu sciolto,l’uomo schioccò un sonoro bacio sulla guancia alla piccola e
aggiunse: -Fai la brava tesorino…e divertiti!-
-Certo papà,non preoccuparti- disse Luna,e si avviò verso il
treno,mentre l’uomo spariva oltre la barriera.
In fondo al
marciapiede,Luna notò una vecchia signora con un buffo
cappello impagliato che cercava di pulire il viso ,con un fazzoletto bagnato
della propria saliva, ad un ragazzino cicciotello che pareva decisamente
contrariato: -Dai nonna!Potrebbe vederci qualcuno!- esclamava;era rosso
dall’imbarazzo. Luna trattenne un sorriso e salì sul
treno.
Quasi tutte le
carrozze erano vuote,perciò la ragazza si diresse
verso il vagone di fondo e prese posto nell’ultimo scompartimento;lì non
avrebbe dovuto essere disturbata.
Sistemò i bagagli,poi aprì il numero del Cavillo
di settembre e ci scomparve dietro.
Il treno stava per
partire.
La lettura di Luna fu
interrotta da qualcuno che entrava nel suo scompartimento,era
Ginny Weasley…quella
ragazza le stava molto simpatica,era sempre così gentile!
Ma Ginny non era sola,con lei c’erano
anche un ragazzo occhialuto e uno piuttosto in carne…
-Ciao luna,possiamo sederci qui?- chiese Ginny
Luna fece un breve
cenno di assenso poi si voltò ed il suo sguardo si
fermò sul ragazzo con gli occhiali.
Era moro,con i capelli scarmigliati e due grandi occhi verdi;sulla
fronte aveva una cicatrice a forma di saetta.
Fu Ginny a distoglierla dai sui pensieri chiedendole se aveva passato una bella estate.
-Si- rispose Luna in tono sognante, per poi
rivolgersi al moretto. La bocca di luna parlò nel momento stesso in cui quel
pensiero si faceva spazio nella sua mente: -Sai- disse –tu sei Harry Potter-
-Lo so- rispose Harry-
Il tipo cicciottello ridacchiò e Luna si voltò verso di lui.
-E non so chi sei tu- disse lei.
-Nessuno- rispose Neville.
Pensò Ginny a fare le presentazioni: -Neville
Paciock…Luna Lovegood. Luna
è del mio anno ma è di Corvonero.-
-Un ingegno smisurato
per il mago è dono grato- canticchiò Luna e tornò a
seppellirsi nella sua lettura.
-Quel ragazzo è proprio strano- pensò la biondina.
-Quella ragazza è proprio strana- pensò Neville.
Il treno li aveva
portati ormai in aperta campagna.
Il ragazzo paffuto
interruppe il silenzio dello scompartimento per mostrare una pianta coperta di
bolle. –Il mio regalo di compleanno- disse –è una Mimbulus
Mimbledonia.-
Dopodiché si lanciò
in una dimostrazione pratica con la suddetta pianta,risultato:si
ritrovarono tutti coperti di un puzzosissimo liquido
color verde scuro. Neville pronunciò flebili scuse e dopo un attimo la porta
dello scompartimento si aprì e comparve Cho Chang, cercava Harry.
Luna notò che il
ragazzo era visibilmente imbarazzato,ma sinceramente
non ne capiva il motivo.
Dopo che Cho se ne fu andata,che Ginny ebbe ripulito tutti dalla puzzalinfa
e Neville si fosse scusato di nuovo,nello scompartimento ripiombò il silenzio.
Qualche tempo più
tardi entrarono un ragazzo con i capelli rossi e una
ragazza dalla folta capigliatura. –Devono essere loro amici- pensò Luna,soffermandosi a guardare il rosso lentigginoso.
- Tu sei andato al ballo del ceppo con Padma Patil- osservò rivolta a quest’
ultimo.
- Si
lo so- ribattè lui.
- Non si è divertita
un gran che- lo informò Luna –perché non hai voluto
ballare con lei. Io non credo che me la sarei presa. A me non piace molto
ballare.-
Sparì di nuovo dietro
il Cavillo.
Più tardi,mentre stava ridendo ad una battuta del rosso,Harry le chiese in prestito il giornale e lei glielo
lasciò.
Il filo dei pensieri
della biondina fu interrotto da Ron (il rosso si
chiamava così) che chiese ad Harry:
-C’è qualcosa di buono?- riferendosi al giornale. La
voce della ragazza dai capelli crespi (Herm…qualcosa)
lo interruppe: - No di certo,il Cavillo è solo spazzatura,lo sanno tutti.-
La rabbia montò
dentro Luna,che sbottò: -Scusa,mio padre è il
direttore-
Herm-qualcosa balbettò delle scuse ma
Luna decise che non voleva ascoltarla. – Me la riprendo,grazie
– tagliò corto e strappò la rivista dalle mani di Harry.
-Come poteva la gente
essere tanto sgarbata?- pensò la bionda –Credevo di poter fare amicizia ma non penso che sarà così.- E scomparve dietro il Cavillo.
Quando calò il buio e
le lampade si accesero negli scompartimenti,Luna
arrotolò il Cavillo,lo ripose nella
borsa e prese a fissare i compagni di viaggio. Il treno rallentò, Herm-qualcosa e Ron uscirono per
primi;loro erano prefetti.
Harry aveva molti bagagli e Luna decise di
aiutarlo,dopotutto,lui non era stato sgarbato.
-Io porto il gufo,se vuoi- disse accennando alla gabbia contenente un piccolo
gufetto grigio-
Uscita dal treno,però,la biondina perse di vista Harry
e Ginny,ma non se ne curò e puntò dritta verso una
carrozza libera,salutando gentilmente il “cavallo” che la tirava. Poverino!
Nessuno lo degnava di uno sguardo,eppure lui era così
mansueto!
Ma…un attimo…Harry sembrava essersi improvvisamente accorto del suddetto
cavallo che,a memoria, pensò Luna,era sempre stato lì.
-Che cosa sono quelle cose?Queli cavalli…-
stava dicendo a Ron,che però sembrava non capire.
Luna pensò che fosse
il caso di rincuorare il quattrocchi: -Stai tranquillo- gli disse –non stai
impazzendo,li vedo anch’io-
-Davvero?- le chiese Harry.
-Oh,si-
confermò Luna –li vedo dal primo giorno che vengo qui. Hanno sempre tirato le
carrozze,non preoccuparti…sei sano di mente quanto
me…-
E salì con grazia sulla carrozza.