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Autore: Hermione92    29/11/2007    4 recensioni
Un trasloco a casa Malfoy. Hermione si trasferisce da Draco... con le sue cose piu' care: i libri. La sua passione per la lettura verra' accettata da Draco? O lui la rimproverera' per aver portato con se' valanghe di libri? Fatemi sapere cosa ne pensate, buona lettura, bacioni, Hermione92.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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BOOKS

-FORTUNATAMENTE C'E' SPAZIO...-


Un camion, rigorosamente Babbano, stava rovinando il perfetto vialetto del Malfoy Manor. Draco Malfoy guardava dubbioso quelli che considerava “aggeggi di proporzioni ippogrifiche”, tenendo le mani incrociate in petto, con un'espressione severa sul volto. La donna accanto a lui sorrideva, radiosa. Draco sbuffo', mentre due uomini cominciavano a scaricare un armadio, che aveva tutta l'aria di essere antico.

-Un armadio?- chiese, guardando Hermione.

-Non e' un armadio.- lo guardo', sorridendo -E' una cassettiera! Apparteneva a mia nonna... non la trovi stupenda?-.

-Ovviamente...- sibilo', a denti stretti, mentre cercava nella sua mente le definizioni di armadio e cassettiera, che per lui non avevano assolutamente nessuna differenza.

-Quella poltrona, invece...- disse, indicando un'enorme massa di un colore rosso sbiadito in mano ad un traslocatore -Apparteneva al mio bisnonno...-.

-Si vede...- bisbiglio' il mago, mentre il suo sopracciglio tornava ad alzarsi.

-Cosa intendi dire?- lo guardo' offesa -Draco... io...- gli punto' un dito contro al petto, cosa che succedeva molto spesso.

-Signore, mi scusi... dove possiamo mettere questi oggetti?- chiese uno dei due, paonazzo e senza fiato.

-Dica pure a me.- s'intromise Hermione.

Draco sospiro': Hermione non sarebbe mai cambiata.

Ora, tutti voi vi starete domandando come mai il rampollo di casa Malfoy aveva un'impresa di traslochi Babbana nel suo vialetto, vero? E' presto detto: aveva ceduto alle richieste della fidanzata, Hermione Granger. Le aveva proposto di trasferirsi da lui... per sempre, prima di sposarsi e di affermare definitivamente che facevano sul serio. Ovviamente la proposta non era stata galante, e nemmeno troppo romantica. Ma si sa: e' di Draco Malfoy che stiamo parlando! Hermione, nonostante la proposta fosse inusuale (in quanto assomigliava piu' ad un ordine che ad una proposta), aveva accettato. Ed erano iniziate le discussioni: ad lui non andava bene un'impresa Babbana, ma nemmeno fare il lavoro di persona (cosa che considerava a dir poco degradante); a lei, invece, non andava per niente bene sfruttare i poveri Elfi Domestici, ed aveva continuato a sostenere le tesi che avevano permesso al C.R.E.P.A. di essere fondato. Alla fine pero', dopo parecchie minacce da parte della riccia ( -Sei una mancata Serpeverde...- le aveva detto lui -Se non fossi figlia di Babbani... ti avrei vista con la divisa verde-argento- ), Draco aveva ceduto.

Ed ecco che, in quell'istante, si pentiva di averlo fatto.

E intanto, mentre lui si dava ripetutamente dell'idiota, il camion si svuotava. Una scrivania, una lampada, un divano, delle valigie... e molte altre cose, perfettamente inutili. “Cianfrusaglie”, ecco cosa pensava. Intanto non poteva fare a meno di chiedersi a cosa servissero tutti quegli oggetti, visto che il Maniero era arredato perfettamente. Hermione dava ordini, mentre i poveri traslocatori si spostavano da una stanza all'altra con cose che avevano l'aria di essere veramente pesanti.

Ecco una cosa che si poteva considerare come soddisfazione: almeno poteva divertirsi a guardare quei Babbani faticare per Hermione.

Alla fine, oggetto dopo oggetto, il camion si svuoto' completamente (con grande gioia per tutti gli uomini presenti).

-Signora... l'altro camion... sta per arrivare...-.

-Grazie.- Hermione sorrise, mentre l'espressione di Draco cambiava velocemente e passava da apparente sollevamento a totale confusione e sgomento.

-Hermione...- inizio', deglutendo.

-Si, Draco?- chiese, girandosi a guardarlo.

-Altro camion?-.

-Certo. Manca ancora una cosa fondamentale...- la riccia sorrise maggiormente e gli diede un bacio sulla guancia.

-Cosa?- domando', temendo la risposta.

-I miei libri, ovviamente.-.

Allora aveva immaginato bene.

E c'era seriamente d'avere paura.

-I tuoi libri...-.

-Esatto.- gli occhi le brillavano per l'emozione e per la contentezza -Ma ti immagini? Io e te a vivere insieme...- il suo sorriso si spense, mentre lei si girava verso l'uomo -Non cambieranno le cose, vero?-.

-No. Non cambieranno.-.

-Ti amo, sai?-.

-Mmm...- mormoro' solo, con la testa ancora rivolta al pensiero di tutti i libri della donna -Ma... Hermione...- inizio', con una punta di speranza nella voce -Quanti libri sono esattamente?-.

-Il minimo indispensabile...- rispose lei, con un'alzata di spalle.

-Bene...- disse, non molto convinto.

La sua idea di “minimo indispensabile” era seriamente discutibile.

***

FLASHBACK

Un libro atterro' con un tonfo sul tavolo della biblioteca, facendo sussultare Draco, seduto li' per puro caso. Un altro libro cadde sul primo, poi un altro e un altro ancora. Il ragazzo, ormai ripreso dallo spavento iniziale (anche se non l'avrebbe mai ammesso si stava addormentando guardando le figure del libro di pozioni e si era spaventato a sentire il rumore improvviso), alzo' un sopracciglio, confuso.

Di fronte a lui c'erano impilati dei libri, molti voluminosi libri.

-Draco...- la voce squillante di Hermione gli fece alzare la testa -Ti consiglio vivamente questi libri...- continuo' la ragazza, con un sorriso, prima di sedersi accanto a lui.

-Bene...- sibilo' lui, soffocando uno sbadiglio.

-Questo e' veramente perfetto: spiega la Trasfigurazione Avanzata in una maniera totalmente innovativa...-.

-Come se me ne fregasse qualcosa...- sbuffo' lui, contrariato.

-Non dire cosi': sono certa che troverai questo argomento molto utile!- si sedette accanto a lui -Poi c'e' questo...- indico' un volume, che doveva avere minimo tremila pagine -Questo e' una lettura leggera... che ho veramente apprezzato molto. E' stupendo!-.

-Ne sono certo...- commento', massaggiandosi le tempie.

-Questo, invece...- aggiunse la riccia -Questo e' un romanzo, che ho letto per puro interesse personale... ma che trovo molto significativo...-.

-Bene...- soffoco' un altro sbadiglio.

-Questi tre gli ho scelti appositamente perche' so che e' una cosa che ti appassiona veramente...-.

-Quidditch?- domando', speranzoso.

-Ovviamente no!- scosse la testa.

-Ah...- effettivamente gli era sembrata una cosa troppo strana, e troppo bella, per essere vera.

-Sono libri di Pozioni!- il libro che il ragazzo teneva in mano, cadde per terra.

Libri di Pozioni.

Scosse la testa, prima di guardare il volto della ragazza, i suoi occhi che esprimevano solo contentezza e il suo sorriso contagioso.

Libri di Pozioni.

-Ti piacciono? Volevo che tu... tu conoscessi le cose che mi appassionano...-.

-Meraviglioso...- disse, con voce bassa ed incerta.

-Qualche problema?- gli chiese, preoccupata.

Libri di Pozioni.

-No. Solo... la prossima volta...- indico' la pila di libri, che erano minimo dieci -Portamene uno per volta, ok?-. E le sorrise.

Dopotutto: avrebbe sempre potuto fingere di averli letti.

FINE FLASHBACK

***

Non avrebbe mai dimenticato il peso di quei libri, almeno per i pochi istanti in cui erano rimasti tra le sue mani. Dopo li aveva lanciati addosso a Blaise, che continuava a ridere di lui e di come si era fatto mettere i piedi in testa dalla Grifondoro, Mezzosangue, per giunta. Quei libri... gli erano costati: li aveva pagati tutti, uno per uno... e li aveva restituiti a lei, con un ghigno stampato sul viso. Li aveva dovuti ricomprare... visto come l'incontro con la testa di Blaise o con il muro, li aveva ridotti.

Non ne aveva letto nemmeno uno, non aveva letto nemmeno una pagina, una parola o una riga.

Il titolo... si', forse a quello aveva dato una piccola occhiata, ma niente piu'.

Hermione amava i libri.

Si', quella era una cosa che non era minimamente cambiata.

La sua piu' grande passione non sarebbe mai cambiata. Mai.

I libri.

Se avesse potuto quella donna avrebbe speso ogni centesimo dei suoi soldi per riempire la casa di Draco di libri. Si', avete capito bene: di libri.

-Eccoli...- il biondo sbuffo' sonoramente, mentre un'Hermione con gli occhi luccicanti lo trascinava verso il camion.

Draco Malfoy non voleva vedere quei libri.

Erano valanghe, di questo ne era consapevole.

Migliaia di libri, anche Babbani, che sarebbero dovuti stare nella biblioteca del Maniero.

Tutti gli antenati della famiglia Malfoy si stavano rivoltando nella tomba, ne era certo.

Per fortuna il castello non era infestato dai fantasmi! Altrimenti quei libri, o i fantasmi stessi (visto l'attaccamento che la donna aveva nei confronti di quegli oggetti)... avrebbero fatto una brutta fine.

I due poveri traslocatori ai quali era toccata l'ardua impresa di scaricare i libri della riccia, aprirono il portellone del camion.

Draco alzo' lentamente la testa, molto lentamente.

E per poco non gli venne un infarto.

Il camion era stracolmo di scatole di cartone, piene di libri. Riempivano ogni singolo millimetro di spazio. Erano... il “minimo indispensabile” di Hermione.

La riccia, invece, sorrideva radiosa. Il suo sguardo sembrava ancora piu' luminoso del solito, anzi: lo era veramente. Ora che il suo paradiso stava per tornare a portata di mano.

-Draco... dov'e' la famosa biblioteca di cui mi hai tanto parlato?-.

-Be'... Hermione...- il biondo sbianco', cosa difficile visto il suo colorito gia' pallido.

-Dove appoggiamo queste scatole?- quella scena, quei due Babbani che portavano una scatola a testa... normalmente avrebbero fatto scoppiare a ridere Draco, ma non quella volta. Era troppo preoccupato.

Un mare di libri, voluminosi, pesanti. E totalmente inutili.

In casa sua.

Chissa' quante volte lei gli avrebbe proposto di leggerne uno.

E non aveva Blaise a portata di mano ventiquattrore su ventiquattro... non che ci tenesse ad averlo accanto sempre e comunque, pero' un bersaglio gli avrebbe fatto comodo!

-Hermione...- inizio', cercando di mantenere la calma.

-Dimmi.- gli sorrise.

-Quei libri, ecco... devono per forza entrare tutti?- degluti' sonoramente.

-Certo.- rispose tranquilla, andando verso la porta.

Draco comincio' ad immaginare. Si vedeva, a cinquant'anni, accanto al caminetto acceso. Con Hermione. E con un libro. Vedeva pile di libri di fronte a lui. Ed un Hermione iper-arrabbiava che gli ordinava di leggerli tutti, uno per uno.

Scosse la testa, per scacciare quel pensiero negativo.

-Hermione!- la raggiunse e le prese un braccio.

-Ehi... cosa c'e'?- gli domando', calma.

-Sono troppi.- rispose lui, preparandosi ad un cataclisma.

-Troppi? Cosa sono troppi?- scosse la testa, senza capire.

-Noi abbiamo finito.- i due traslocatori avevano fatto in fretta.

Ed avevano lasciato Draco in balia della furia omicida di Hermione.

-Ok, grazie...- rispose la riccia, prima di tornare a guardare Draco e di dirgli: -Allora... cosa sono troppi?-.

-I tuoi libri, Hermione.- prese un respiro profondo -Non entrano nel maniero.-.

-Scusa?- mormoro', mordendosi il labbro inferiore.

-Sono troppi.-.

Draco non ebbe il tempo di alzare lo sguardo: Hermione si era gia' materializzata.

Almeno non aveva cercato di colpirlo con uno dei suoi preziosi libri.

Il biondo si guardo' intorno ed entro' nel Maniero. Gli mancava qualcosa, lo sentiva. Scavalco' gli scatoloni, ma inciampo' in uno, e i libri caddero. Si chino' e ne prese in mano uno.

Era uno dei libri che Hermione gli aveva prestato, uno dei libri che lui le aveva ricomprato.

Non era quello di pozioni, per fortuna.

Era un romanzo, quello veramente molto significativo.

Draco Malfoy fece una cosa che non aveva mai fatto, una cosa che non avrebbe mai creduto possibile.

Draco Malfoy, quel giorno, lo passo' a leggere.

Per Hermione.

Per capire cosa l'aveva spinta a prestarglielo, cosa l'aveva fatta riflettere.

Per capire, solo per questo.

Hermione, quel giorno, fece una cosa che non aveva mai fatto.

Smise di pensare.

Smise di chiedersi i motivi che spingevano Draco a comportarsi in determinati modi.

Smise di chiedersi perche' e come si era innamorata di lui.

Smise di chiedersi se stava facendo la cosa giusta.

Aveva sbagliato a scappare.

Stava per tornare da Draco, quando un gufo arrivo' alla sua finestra.

***

-Draco! Draco!- Hermione correva per i corridoi del maniero -Draco!-.

-Sono qui.- Draco giro' l'angolo e l'abbraccio' di scatto. Assaporo' il profumo dei suoi capelli, le poso' un bacio sulla fronte, prima di scendere a posarle le labbra sulle sue.

-Ehi!- gli sorrise -Mi dispiace, io...-.

-Non dire niente, vieni con me.-.

La trascino' per corridoi e corridoi, interrompendola ogni volta che cercava di parlare.

-Eccoci.- le disse e le poso' le mani sugli occhi -Non guardare.- le sussurro' in un orecchio.

-Ma... Draco...-.

-Shhh.-.

-Puoi guardare.- Draco tolse le mani.

Ed Hermione rimase a bocca aperta.

-Come? Cosa? Quando? Ma...-.

-Respira.- le sorrise -Respira Hermione, tranquilla. Non scappa.-.

Non sarebbe mai scappata.

La biblioteca del maniero Malfoy.

Era enorme, era stupenda. Gli scaffali arrivavano al soffitto e ce n'erano tanti! Quello era decisamente il paradiso di Hermione.

-E...-.

-Ci sono anche i tuoi libri, sistemati nello scaffale laggiu'...- indico' un punto in fondo alla stanza.

-Ma...-.

-Puoi leggere quello che vuoi, fare quello che vuoi. Questa stanza...- le sorrise -Questa stanza e' tua.-.

-Mi... mia?- chiese, guardandolo con gioia.

-Tua.-.

-Prima io...-.

-Non importa. Prima... e' prima. Anch'io...-.

-Prima e' prima...-.

-Quindi... tutto ok?-.

-Hai letto veramente il libro?- chiese a bruciapelo.

-Si'.-.

-Ma non a scuola...-.

-Si'.-.

Hermione prese in mano il libro e si avvicino' ad uno scaffale. Lo appoggio', rimase a contemplare lo scaffale. Poi riprese il libro in mano.

-No...- rispose -Questo stara' sul mio comodino.- sorrise -Ci sono le tue note.-.

Gia': per dimostrare di avere letto il libro aveva scritto delle note a lato. Note... erano piu' cose tipo “lei e' un'idiota”, “lui pensa solo al sesso”, “sono due cretini”.

Erano... note alla Malfoy.

E lui le aveva colpito il cuore come solo Draco Malfoy sapeva fare.

Lui era lui.

-E se volessi, diciamo... metterci altri libri?- domando', mordendosi il labbro inferiore.

-Fortunatamente c'e' spazio...- rispose, alzando le spalle.

Hermione lo bacio' ripetutamente.

Sarebbe andata a vivere con lui.

L'avrebbe sposato.

Era al settimo cielo.

-Draco...- si stacco' da lui, sorpresa -Draco...-.

-Dimmi.-.

-Ma non hai sfruttato il lavoro di un povero Elfo Domestico, vero?-.






Note dell'autrice: una breve shot, scritta di getto. Fatemi sapere se vi piace, se avete consigli o suggerimenti o critiche costruttive. Commentate, baci, Hermione92.

  
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