Fanfic su artisti musicali > Jedward
Segui la storia  |       
Autore: Owen    11/05/2013    17 recensioni
John ricorda il giorno più brutto della sua vita.
Quando ha perso la sua battaglia.
Quando ha perso la sua felicità, la sua voglia di vivere e di andare avanti.
Il suo tutto, Edward.
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Edward , John
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Image and video hosting by TinyPic

* John P.O.V *

Stavo scappando.

Scappavo dalle mie paure, senza affrontarle.

La pioggia colpiva il mio viso.

Misi il cappuccio della felpa sul capo, iniziando a correre più veloce.

Il vento e l'acqua mi limitavano la vista, ma non mi fermai.

Volevo solo tornare a casa e chiudermi in camera mia.

Avrei ascoltato della musica, per ricompormi.

La musica.

L'unica in grado di capirmi davvero.

L'unica in grado di ascoltarmi.

L'unica in grado di descrivere le mie emozioni.

Urtai improvvisamente una persona, non mi girai.

Sentì un gemito di dolore non appena egli finì a terra.

Mi fermai, sentendomi improvvisamente in colpa per quello che avevo appena fatto.

Ritornai indietro e, porgendo una mano in segno di aiuto, gli feci le mie scuse.

Non vedevo il suo volto, lo teneva basso.

Il ragazzo a terra si irrigidì non appena sentì la mia voce.

Un singhiozzo improvviso scosse il suo corpo e io fui preso dal panico.

"Ti ho fatto male?" chiesi insicuro, mentre la pioggia scendeva più forte.

Poi il tempo si bloccò.

Il mio cuore smise di battere per qualche secondo.

Le mie gambe incominciarono a tremare.

La mia vista venne annebbiata dalle lacrime, non di dolore.

Il mio labbro inferiore prese a tremare.

Trattenni il respiro per un tempo indefinito.

Aveva alzato lo sguardo.

Non mi trovavo di fronte ad uno specchio.

Era forse un'allucinazione?

Riuscivo a trovare quelle piccole differenze che non vedevo da anni.

La cicatrice sul suo labbro.

Ero in uno stato di shock e confusione, come lui.

Stava ancora a terra, seduto sul terreno bagnato.

Stavamo immobili, a fissarci.

Si alzò lentamente, tremante e senza distogliere lo sguardo dal mio.

Allungò la mano, fino a sfiorare il mio viso.

Tracciò con un gesto delicato la mia guancia, scendendo fino alla mia cicatrice.

Le lacrime gli solcavano il viso, gli occhi rossi e spalancati.

"John." soffocò in un singhiozzo.

Era da tanto tempo che non sentivo quella voce.

Poi, all'improvviso, mi ritrovai tra le sue braccia.

Stringeva talmente forte che rendeva difficile la respirazione.

Non mi importava.

Iniziai a piangere anche io, dopo aver superato lo shock.

Sentivo il suo corpo tremante, scosso da forti singhiozzi.

"Dimmi... Dimmi che non sto sognando." ha sussurrato contro il mio collo.

"Dimmi che tutto questo non finirà, dimmi che non mi sveglierò nel mio letto." ha continuato, stringendo la presa sulla mia spalla.

"Edward io..." non riuscì a terminare la frase.

Rimanemmo in quella posizione per minuti.

Tenevo gli occhi chiusi.

Avevo paura.

Paura di aprirli e di non trovare nessuno con me.

Mi feci coraggio.

Abbassai lo sguardo, era leggermente più basso di me.

Notai i suoi cambiamenti.

Il suo corpo era cambiato, era diverso rispetto a tanti anni fà.

Era meno robusto di me, riuscivo a sentire le sue ossa sotto il sottile strato di pelle.

Aveva sempre avuto problemi con il cibo.

Eravamo nati prematuri.

Il suo viso era più sottile del mio.

Ma i suoi occhi, quelli erano sempre gli stessi.

Potevo leggere la felicità e lo stupore di quel momento.

Ma potevo immaginare tutto il dolore passato in questi ultimi anni.

"Ho sognato questo momento da tutta la vita." pianse sulla mia spalla.

"E'...E' tutto finito Ed'ard." lo tranquillizzai, con voce tremante.

Quanto tempo è passato dall'ultima volta che l'ho chiamato così?

Tanto, troppo.

"Non voglio passare più un secondo lontano da te." ha detto, allontanandosi per guardarmi in viso.

Sorridevi.

Quel sorriso che non vedevo da anni.

Quel sorriso che mi ha dato la forza per lottare ogni giorno.

Quel sorriso che era diventato il mio traguardo.

Quanto mi è mancato.

Mi sei mancato.

"Scusami." ho sussurrato, prima di ricominciare a lottare contro i singhiozzi.

Mi hai preso di nuovo tra le tue braccia, mi hai cullato.

"Per cosa?" mi hai chiesto una volta calmo, accarezzandomi la guancia.

"Non sono riuscito a mantenere la promessa." risposi, abbassando lo sguardo.

Mi alzasti il viso, stringendomi forte le mani.

"Jawn, non importa più il passato. Pensiamo solo al futuro."

Avevi ragione.

Ti strinsi ancora più forte.

"Auguri Edward." sussurrai al tuo orecchio.

"Auguri John." dissi, baciandomi la tempia.

La pioggia era passata in secondo piano.

Rimasi immobile a studiarti.

Emanavi gioia.

Tutto era ritornato come prima.

Dovevamo dimenticare il passato.

Siamo destinati a stare insieme.

Ora.

Per sempre.

Spazio Autrice:

Ehilà gente! Anche questa Fan Fiction è terminata....

Voglio ringraziare tutti i lettori, tutti quelli che hanno lasciato una recensione ad ogni capitolo, tutti.

Grazie mille, mi avete reso davvero felice c:

p.s. Sò che a nessuno importa ma volevo sfogare la mia felicità con qualcuno... Forse mia zia, se lavoro quest'estate, mi porta a Dublino a Gennaio per vedere il musical dei Jedward! Non voglio fare filmini mentali ora, sarò davvero felice quando avrò quei biglietti tra le mie mani c:

Alla prossima Fan Fiction.

Owen.






John: "Edward is my best friend and he means everything to me."

   
 
Leggi le 17 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jedward / Vai alla pagina dell'autore: Owen