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Autore: saraga98    11/05/2013    0 recensioni
La storia racconta di una ragazza di 14 anni, Yumi Kezaghi, la quale già dal primo giorno di scuola si ritrova a dover sopportare la terribile convivenza con Usuhi Miazaki, il quale cerca in tutti i modi di rendere la vita di Yumi invivibile, semplicemente perchè... gli va.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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Alleluia questo gennaio infernale e’ passato… E’ appena iniziato febbraio e fra un po’ sara’ San Valentino. Sono tutti febbricitanti. Le ragazze fidanzate stanno gia’ preparando i dolcetti per i loro ragazzi, mentre quelle single lo preparano per darlo a qualcuno altrettanto single che gli piace, sperando che loro ricambino. Io invece, me ne sto qui tranquilla a osservare come le varie coppie, anche prima di San Valentino, si vengono a creare e come l’amore possa rendere felici gli altri. Insomma mi annoio sperando che nessuno prepari del cioccolato per Miazaki. La cosa e’ impossibile dato che e’ il piu’ popolare fra le ragazze. Cosa devo fare? E’ ormai piu’ di tre settimane che mi tengo questo groppo alla gola… circa due ragazze ogni due giorni gli si dichiarano e lui, fino ad ora, le ha rifiutate tutte. Anche se io rimango in qualche modo felice nello scoprire che lui le rifiuta, rimango comunque triste del fatto che potrei benissimo ritrovarmi nei panni di quelle povere ragazze. Ma ho deciso, non posso piu’ tenermi questo perso addosso, dichiarero’ e se andra’ male mi adeguero’. Quello era quello che pensava la mia parte sinistra del cervello, la parte destra diceva… Noooo non mi dichiarero’ mai, preferisco stare nel dubbio che dichiararmi e essere rifiutata. Non vorrei mai ritrovarmi a dover piangere di fronte a Miazaki, soprattutto per una delusione d’amore da lui causata. Sono stata con questi due pensieri fissi in mente fino al 13 (il giorno prima di San Valentino) poi mi sono accorta che dovevo decidermi se preparargli un dolce e dichiararmi oppure tacere per sempre nei miei sentimenti, ignara dei pensieri di Miazaki sul mio conto… Ormai m i conoscete, sono la ragazza piu’ curiosa al mondo, cosi’… *** Cioccolato bianco o nero…?? Non so decidermi… bada per tutti e due. Erano ormai le undici del 13 febbraio e io avevo appena messo in forno i miei pasticcini a forma di cuore. Mentre aspettavo, m sono messa seduta a tavolo per cercare un modo per potergli confessare i miei sentimenti senza che lui potesse ridere di me e con i miei pensieri, mi sono addormentata. Mi sono svegliata che era l’una e sentivo una strana puzza di bruciato. La casa sembrava andare a fuoco per troppo il fumo. Poi mi sono ricordata dei dolcetti che erano in forno, l’ho spento e appena l’ho aperto una ventata quasi soffocante di fumi mi ha assalita. I biscotti erano a dir poco obbrobriosi e immangiabili, non sono mai stata una buona cuoca. Avevo rovinato il lavoro di ben tre ore di preparazione… Sono andata a letto distrutta e ho lasciato la cucina tutta in disordine. La mattina seguente come mi sono alzata dal letto, con il mio solito ritardo, mi sono ricordata di dover mettere a posto la cucina altrimenti tutti i pezzi di pasta si sarebbero attaccati ovunque. Mi sono messa a pulire la cucina e verso le 8:30 ho finito era tardissimo… la seconda campanella era appena suonata e io mi dovevo vestire. Di corsa mi sono cambiata e rivedendo quei dolcetti li’, di fronte a me, ho deciso istantaneamente di prenderli e il bello e’ che erano gia’ impacchettati. *** Ora come glieli do ?? non ho il coraggio… glieli metto dentro il suo armadietto. Appena ho aperto l’armadietto di Miazaki era pieno di pacchetti. Allora provo sotto il banco. Mi sono chinata sotto il banco di Miazaki ed era pieno zeppo di regalini STUPITI con dei bigliettini STUPIDI di ragazze STUPIDE che cercavano di provarci con Miazaki. Non avevo la minima idea di come potergli dare il mio regalino assieme al mio bigliettino, senza darglielo direttamente, la cosa sarebbe stata troppo imbarazzante e io, se lui mi avesse rifiutata sarei sicuramente scoppiata a piangere. Mi sono tenuta in mano il pacchetto fino alla ricreazione, cel’avevo in tasca e circa ogni cinque minuti la controllavo. Ero agitatissima… La scuola sembrava essere in un telefilm d’amore. Gente che ovunque si dichiarava e i cioccolatini volavano da ogni dove persino in sala mensa e io che ero li’ e non ero neanche in grado di guardare mentre le altre ragazze gli regalavano dei cioccolatini, per paura del mio irrefrenabile istinto omicida, che in quei momenti piu’ che mai si faceva sentire. Ormai ero convinta… i miei cioccolatini, non sarei riuscita a darglieli neanche volendo, quindi era inutile allarmarsi per nulla. *** Durante il cambio di scarpe… (Non c’e’ piu’ nessuno) Oggi ho passato una giornata infernale… che sonno. Ovviamente non sono riuscita ancora a dare i miei cioccolatini bruciati a Miazaki. Forse e’ un bene, almeno non rischia di morire… mentre la mia mente rifletteva su quelle parole, mi sono accorta che ‘ il pacchetto ‘ mi era caduto per terra, mi sono girata per raccoglierlo e non c’era piu’… PeRpLeSsA… non e’ possibile… mi sono rigirata e davanti a me c’era nient’altri che Miazaki, intento a leggere il bigliettino dei miei cioccolatini. CAVOLOOO…!! S-sta leggendo… e ora che faccio…?? Ero immobilizzata. Volebo che la leggesse da tutto il giorno ma ora che me lo trovavo di fronte a leggere, una forza irrefrenabile mi immobilizzava e allo stesso tempo mi incitava a trappargli dalle mani quel BENEAMATO biglietto… Ho fatto uno scatto, cercando di prendere il foglietto ma lui mi ha presa per il braccio e mi ha sbattuta verso un armadietto e avvicinandosi piano piano a me ha detto…:<< questa e’ per me vero? >> io ero immobilizzata, non sapevo che dire. Stavo aprendo la bocca per dirgli di smetterla, perché mi stava facendo male e per dirgli che quella lettera non era affatto per lui e che non si doveva montare la testa quando… mi ha BaCiAtA… Il cuore mi batteva a mille mentre la sua lingua si univa con la mia. Lui non aveva in bocca il gusto del cioccolato, no, assomigliava piu’ ad una caramella alla fragola. Era dolce e fresco e delicato. Non aveva ancora mangiato nessuno dei suoi cioccolatino. Ero totalmente immobilizzata da lui e non perche’ mi teneva il braccio, ma soltanto perche’ lui, tanto si’ tanto rude che delicato mi aveva tanto attratta, che in quel momento mi sembrava di vivere un sogno… Quando ho ‘ RIPRESO COSCIENZA’, lui mi stava ancora baciando. Gli ho tirato un pugno sul petto, l’ho allontanato dicendogli:<< Ora conosci i miei sentimenti, non prendermi in giro, non mi va che tu ti prenda gioco di me in questo modo. Io-io non resisto a te…>> e sono scoppiata in lacrime…:<< quindi SMETTILA DI BACIARMI COSI’>>lui e’ rimasto come imbambolato sui gradini dell’uscita di scuola, mentre io scappavo verso casa ancora piangendo… *** Un’altra notte passata insonne a pensare a quell’odioso Miazaki che in pochi mesi di scuola mi ha rubato il cuore.
  
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