Progolo. Proloo. Prlogo. Cazzo! Prologo.

“Ne sono conscio. E con scio?”
G.

Feh, Gioh e Antoh. Tre nomi normali appartenenti a tre persone normali.  Ma la verità è un’altra.
Cosa nascondono questi  individui all’apparenza del tutto comuni?

Era una Dpoemica.. Dpmei.. Domenica come tante ed  il sole risplendeva solenne sull’antico ministero di Fridgytown. 
I bambini saltavano a corda con il filo spinato, mentre le rispettive Lo Madri annaffiavano le piante con l’acido di brogna gialla. Tutto nella norma, se solo non vi fosse una strana ombra a troneggiare dall’altro lato del Burp.

Antoh se ne stava tranquillamente sbragato sulla sua magica seggiola di mucca ricurva, girato di fianco verso Fdratra.  Antoh e Gioh preferivano occupare il loro tempo in maniera più produttiva, spezzando ghiande con le unghie dei piedi e tirando freccette con le mammelle. Ovviamente il macigno dei condotti fognari non era dello stesso parere.
La giornata trascorreva serena, alimentata di tanto in tanto da qualche brindisi alle pannocchie in culo, quando ad un tratto un  “Pa! Polvere di stelle bloom” fece rinsavire i tre stracchini dal tepore pomeridiano.
La tensione era talmente palpabile *mlml* che si poteva tagliare con un Miracle Blade 3, dotato di forbici trinciapollo.
L’uno fissava l’altro in modo confuso, riuscendo ad emettere solo qualche verso poco chiaro.
-Bottarga. . -  Sospirò il più giovane, lanciando uova ai negri.

Era solo l’inizio.





*AngoloDelloSclero*
Questo breve prologo è dedicato alla dislessiafollia del cafè. Siete belli. Vi amo. Addio.