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Autore: koorime    30/11/2007    10 recensioni
Dopo giorni di incessanti dubbi, Severus Piton scopre cosa sia preso ai suoi alunni... beccando Draco Malfoy con le mani...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Severus Piton | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PITON CHE ABBAIA NON MORDE

PITON CHE ABBAIA NON MORDE!

 

Da un paio di giorni Severus Piton aveva notato qualcosa di decisamente bizzarro: camminando per i corridoi di Hogwards si era imbattuto più di una volta in scenette decisamente fuori dal comune o altamente improbabili.

Inizialmente non ci aveva fatto molto caso, ma con il passare delle ore e dei giorni, la cosa si era fatta sempre più evidente ai suoi occhi, diventando ben presto impossibile da negare.

Sembrava che lo facessero apposta a farsi beccare da lui in situazioni ambigue…

Cosa diavolo ci facevano Ginny Weasley e Colin Canon nel bel mezzo del corridoio del quarto piano a parlare con Blaise Zabini?

E perché sembrava che il Serpeverde tentasse di convincere l’altro a dargli qualcosa, spalleggiato dalla Grifondoro?

 

Severus si ricordò d’aver sentito qualcosa riguardante delle fotografie compromettenti…

E per quale motivo la signorina Parkinson stava confabulando fitto fitto con il più piccolo dei Weasley, sotto l’arcata del portico interno?

Senza contare di quando aveva assistito ad un patetico tentativo di Theodore Nott di trattenere Madama Bumb fuori dagli spogliatogli di Quidditch, mentre uno stranamente arruffato Draco Malfoy scivolava silenzioso fuori dalla finestra laterale. Da quando in qua l’erede di quella nobile casata se ne andava in giro in quelle condizioni, ma soprattutto perché diavolo era fuggito di soppiatto come un ladro?!

Sempre più accigliato, il professore continuò a camminare. Svoltò l’angolo a passo sostenuto, lasciando che il mantello nero gli svolazzasse ai lati del corpo.

Uno dietro l’altro, anche gli altri ricordi cominciarono a riaffiorare nella sua mente: occhiatine complici e divertite durante i pasti, messaggini volanti e risatine sommesse durante le lezioni, scontri decisamente ambigui tra Potter e Malfoy.

Quante volte li aveva beccati troppo vicini per due che non si soffrono da quando si conoscono? E quante volte aveva avuto il sentore che quei litigi fossero improvvisati?!

Qualcosa decisamente non quadrava e lui aveva tutte le intenzioni di scoprire cosa si celasse dietro quegli strani avvenimenti!

Il riecheggiare di una risata attirò la sua attenzione. Si fermò di scatto, facendo dietro front e dirigendosi a passo deciso verso la porta dietro la quale aveva sentito il sibilo allegro e malamente trattenuto.

Osservò il quadro dietro il quale si celava il bagno dei Prefetti e dopo aver scambiato due chiacchiere con la custode della cornice, entrò nell’anticamera. Analizzò la stanza, vagliandola in tutta la sua interezza, tendendo le orecchie per carpire qualsiasi altro suono sospetto. Spostò lo sguardo sulle poltrone color caramello e su una di queste notò una divisa maschile con i colori scintillanti della proprio Casa, Serpeverde; la spilla di Prefetto brillava accarezzata dalla luce che filtrava dal rosone alle sue spalle.

Un’altra risata più fragorosa della precedente, richiamò la sua attenzione verso la porta socchiusa di legno chiaro, dalla quale fuoriusciva un leggero vapore caldo.

Fece qualche passo verso quest’ultima, tendendo fino allo spasmo i suoi sensi acustici, prima d’abbassare la mano sulla maniglia di ottone, spingendo l’infisso per poter entrare nella stanza.

Il denso vapore acqueo, condensato in quella camera, lo investì in pieno, seccandogli l’ossigeno nei polmoni. Arrancò qualche passo nella bianca nebbiolina che si spandeva tutto intorno a lui, seguendo il vociare lievemente attutito dal rumore dell’acqua che scendeva copiosa dai rubinetti.

-Signor Malfoy!-

Il rumore dell’acqua spostata con forza fu l’ultima cosa che sentì, prima di intravedere la figura del suo allievo preferito seduto in una delle vasche interrate.

-Si, Professore?-

Draco Malfoy si presentava ai suoi occhi con le braccia tese sott’acqua e troppo impettito per uno che si sta concedendo un bagno rilassante. Davvero troppo teso.

Severus Piton assottigliò gli occhi trafiggendolo con il suo sguardo da “non me la fa Signor Malfoy nonostante quello sguardo da innocentino!”.

Draco di tutta risposta sorrise, forzando le due braccia, ancora sommerse nel mare di schiuma, e trattenendole giù con una leggera fatica.

Piton gli scoccò un’altra occhiata severa quando dal fondo della vasca risalirono varie bolle sospette. Il biondo spinse con maggior forza, continuando a sorridergli con fare assolutamente tranquillo.

Il professore sostò un’ultima volta sul biondino, prima di voltarsi ed apostrofarlo dicendo:

-La prossima volta che vuole rilassarsi avvisi la Sirenetta nel quadro di non far passare nessun altro  o almeno si assicuri di chiudere a chiave questa porta!-

-Ma certo, mi scusi Professore…- Un altro strattone sott’acqua –E’ stata una leggerezza che non commetterò più, gliel’assicuro-

-Lo spero signor Malfoy. Non ammetto certi comportamenti dagli studenti della mia casa!- Sbottò alla fine, prima di richiudersi la porta alle spalle. Draco aspettò ancora qualche attimo, sospettoso che l’arcigno professore fosse ancora nella stanza attigua. Poi, convinto che non ci fosse più pericolo, rilasciò le braccia.

Una testa mora spuntò fuori dall’acqua, boccheggiando in cerca di ossigeno…

-DI UN Po’ SEI IMPAZZITO DRACO?!?!?!?- Scoppiò quando aveva ricominciato a respirare adeguatamente

-Sta zitto scemo! Era entrato Piton, ho dovuto farlo, non potevo mica farmi trovare a fare il bagno con te!!!- Si giustificò lui. L’altro lo guardò in cagnesco ancora per un attimo, ringhiandogli contro

-Io non capisco perché la fai tanto tragica. Diglielo e basta!-

-Non è così facile! Potter tu non lo conosci!..- Soffiò indispettito. Il sopracciglio inarcato di Harry bastò per far capire al biondino di aver detto un’emerita cazzata! Se non lo conosceva lui il carattere di merda di quell’uomo chi lo doveva conoscere? – Ok, vabbè come non detto…lo conosci! E quindi dovresti sapere com’è fatto. Non prenderà certo bene questa cosa!!!-

Harry sospirò stancamente, prima d’avvicinarsi il più possibile al suo ragazzo e accarezzargli piano una guancia.

-Draco non puoi tenerglielo nascosto per sempre, non è giusto…-

Il biondino mugugno, chiudendo gli occhi a quel dolce contatto

-Lo so…- Rispose Draco allacciando le braccia dietro la schiena del moro e stringendolo a se con la fronte appoggiata sulla sua spalla.

-Inoltre Piton non è stupido: prima o poi capirà  ed allora si arrabbierà per come l’ha scoperto…-

-Per una volta mi trovo d’accordo con lei, Signor Potter!-

I due giovani s’irrigidirono quando la voce melliflua del loro professore di Pozioni li investì come una doccia fredda. Si voltarono contemporaneamente verso la porta, dove un accigliato Severus Piton li guardava a braccia incrociate, con l’espressione più granitica che gli avessero mai visto in volto.

-Uscite di lì e filate nel mio ufficio, immediatamente!- Soffiò dandogli le spalle ed avviandosi lungo il corridoio

-Si professore!- Risposero prontamente i due, saltando fuori dall’acqua e cercando di destreggiarsi il più in fretta possibile tra i vapori che ancora li circondavano.

Dieci minuti dopo i due studenti erano asciutti, vestiti e muti di fronte la scrivania del loro professore nei sotterranei della scuola.

Rigidi ed immobili i due ragazzi aspettavano inermi la sfuriata dell’uomo che  li fissava serio, seduto dietro la propria cattedra. Un brivido freddo percorse le loro schiene quando il silenzio si prolungò ancora :quello non era un buon segno, soprattutto quando si trattava di Severus Piton!

-Ehm professore…- Cominciò Harry, deciso a spiegare la situazione una volta per tutte

-Faccia silenzio Potter!-Lo fulminò subito l’uomo, continuando a fissarli con quei suoi occhietti neri e profondi

-Da quanto, Signor Malfoy?-

Draco  scambiò uno sguardo apprensivo con il suo ragazzo, prima di rispondere:

-Dieci mesi quasi-

Severus parve rifletterci un attimo, poi sospirò

-Dieci mesi… quindi da poco prima che la guerra finisse-

I ragazzi non risposero, consci che quella fosse nulla di più che una semplice constatazione. Gli occhi del professore sostarono nel vuoto per qualche istante ancora, prima di ritornare sui due studenti

-Deduco che i vostri compagni ne fossero a conoscenza-

-Si, Signore- rispose la Serpe mascherando la sua apprensione sotto un velo di apparente calma

-Tutti quanti?-

- Solo i nostri compagni di camera-

Harry osservava silenzioso lo scambio di sguardi e parole tra il professore ed il suo ragazzo. Era una situazione delicata e preferiva evitare di dire o fare la cosa sbagliata nel momento meno opportuno, come suo solito…. Meglio starsene buoni  in disparte!

-Abbiamo preferito tenere la cosa riservata il più possibile…-

-Oh, lo vedo! In fondo non vi ho mica beccati nel bagno dei Prefetti  insieme e in atteggiamenti tutt’altro che fraintendibili, vero signor Malfoy?!- Strascicò la voce sul nome dell’alunno.

Draco non ribatté, ben conscio di essere nel torto. Quello che Piton non riusciva assolutamente a tollerare era la mancanza di logica e lucidità e lui se n’era macchiato in più di un’occasione!

-Non ammetto che i miei studenti intacchino il decoro della mia Casa con le loro stupide bravate!-

Harry e Draco si guardarono allibiti.

-Scusi professore, ma lei è arrabbiato solo per questo?- Chiese tentennando il giovane Grifone. Piton lo guardò severo

-Sono consapevole, Signor Potter, che per lei il decoro è solo una mera illusione, ma NON per i Serpeverde!- Ribatté l’arcigno professore.

-Quindi lei non è arrabbiato perché noi due…- Indicò se stesso ed il biondino accanto a se – … ci frequentiamo?- Chiese alquanto scettico il giovane Grifondoro.

Piton spostò lo sguardo dall’uno all’altro

-Queste sono scelte private in cui io, per quanto non le condivida, non ho voce in capitolo! Tuttavia…- Fissò il suo pupillo dritto negli occhi -Mi meraviglio della poca fiducia che nutri nei miei confronti, Draco-

Il biondino si morse un labbro al suono del proprio nome pronunciato, segno della seria e profonda delusione del suo Capo Casa. Draco obbligò se stesso a non distogliere lo sguardo da quello dell’adulto.

-Io non sapevo come affrontare la questione. Avevo… paura di deluderla, signore-

Per interminabili attimi nessuno disse altro, ognuno perso nei propri pensieri e constatazioni. Alla fine l’arcigno professore domandò

-Ti sei mai pentito, Draco, di aver cominciato questa cosa?- Sputò quest’ultima parola come se fosse veleno, regalando ad Harry il suo miglior sguardo disgustato

-No!- Rispose convinto quello

-Quindi tutta questa assurdità non è il risultato di un attimo di leggerezza?- Rincarò l’adulto

-Assolutamente no signore!- Affermò perentorio il Serpeverde, sostenendo lo sguardo indagatore del suo Capo Casa che alla fine lo abbassò sui fogli sparsi sulla scrivania, cominciando a scrivere

-Allora non vedo come lei avrebbe potuto deludermi, signor Malfoy!-

Draco accennò appena un sorrisino, sentendo di aver superato a pieni voti l’esame del suo padrino. Questi riportò i suoi occhi neri sui due

-Dieci punti in meno per entrambi, per la vostra mancanza del comune senso di pudore!- Li squadrò un’ultima volta -Ora andatevene  e cercate di evitare di mettervi nuovamente in ridicolo!- Soffiò, prima di ritornare a concentrarsi sulle pergamene davanti a lui.

I due studenti non osarono aggiungere altro, voltandosi e dirigendosi spediti verso l’uscita,ma appena varcarono la soglia la voce di Piton li raggiunse nuovamente.

-Ah, quasi dimenticavo: altri dieci punti le verranno tolti, Signor Potter, per essersi intrufolato clandestinamente nel Bagno Dei Prefetti!-

Harry lo guardò scocciato: ma quanto poteva essere bastardo quell’uomo?

Draco, invece ridacchiò vedendo quel sorrisino sadico increspare le labbra sottili del professore. L’aveva presa meglio del previsto se gli era bastato togliere al moretto altri dieci punti  per ritrovare il sorriso.

Allora era vero quello che dicevano: quando qualcuno ti vuole bene per davvero, anche se non condivide le tue scelte  ti resta accanto comunque, accettandoti per quello che sei realmente.

***

Lo so è una cazzata, ma che volete farci? mi stava tormentando da giorni e dovevo pur farla uscire dal mio cervellino in qualche modo! u_u …

Spero vi abbia fatto sorridere e vi stimoli a lasciare un commentino, ma visto che siete arrivati qui, perché non lasciarlo comunque? Così se c’è qualcosa che non vi piace o non vi convince me lo dite e mi aiutate a screscere^^.

Bye bye.Yu

   
 
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