« Papà,non lo capisci vero? Io lo AMO e TU non mi farai cambiare idea! Te li puoi tenere per te i tuoi stupidi pregiudizi! Pensavo che la guerra ti avesse insegnato qualcosa,MA SEI RIMASTO UN BAMBINO!»

La porta della camera della figlia si chiuse furiosamente dietro la ragazza in lacrime.

 

Hermione non sapeva cosa pensare.

Quella mattina Rose,la loro piccola Rose,aveva detto a lei e suo marito di dovergli parlare. Erano andati in salotto,la ragazza li aveva fatti sedere sul divano e poi,tentennante come Hermione non l'aveva mai vista,gli aveva detto di avere un ragazzo.

Non capivano cosa ci fosse di così strano e preoccupante,Rose aveva 17 anni ed era normale avere un ragazzo a quell'età.

Poi aveva rivelato loro che il ragazzo in questione era Scorpius Malfoy.

Hermione era rimasta basita,ma Ronald era scattato in piedi furioso,chiedendo alla figlia se fosse impazzita. Rose aveva ribadito che fosse vero e allora avevano iniziato ad urlarsi contro,il padre che ripeteva a memoria come una preghiera tutti gli avvertimenti contro i Malfoy che le aveva fatto negli anni,la rossa ragazza sempre più sull'orlo delle lacrime.

Avevano litigato per una manciata di minuti,con Hermione che cercava di calmare Ron,prima che Rose si chiudesse in camera.

Il marito della donna si era gettato sul divano con la testa fra le mani,chiedendosi cos'avesse mai fatto di sbagliato.

 

La donna si sedette accanto al marito,carezzandogli una spalla come spesso faceva quando lui tornava nervoso da lavoro « Amore,non è un problema così grave » 

 

Lui si era girato verso di lei come se avesse detto chissà cosa « Non è un problema così grave? Lui è un Malfoy! Chissà quanto la farà soffrire,te lo ricordi com'era Malfoy ai nostri tempi? » le domandò con voce un po' stridula.

 

Dall'alto si sentivano oggetti sbattere contro i muri,prova che la figlia non riuscisse a sfogare tutta la sua rabbia e frustazione solo con il pianto « Già il fatto che questo ragazzo si sia messo con Rose vuol dire che non è come il padre,no? E poi lui è il migliore amico di Albus,non può essere tanto male » cercò di ricacciare indietro quella parte di lei che avrebbe voluto comportarsi come il marito.

 

« Ma la starà solo prendendo in giro,Mione! Fra qualche settimana al massimo si sarà stancato di lei e ne avrà già trovata un'altra! I Malfoy sono così,suo padre era un Mangiamorte,i suo nonni erano dei Mangiamorte! I Malfoy sono feccia e bisogna stargli lontano! So che nonostante le tue parole anche tu hai dei dubbi su questo nuovo ragazzo! » ribattè lui infervorandosi.

 

Era vero. Hermione lo sapeva e non si aspettava di certo che sua figlia andasse ad invaghirsi di un Malfoy,lei si ricordava cosa le aveva fatto Draco a scuola,come avesse cercato di renderle quei 7 anni un inferno.

Ma Hermione sapeva anche che Rose aveva bisogno di un appoggio,sapeva come avessero di certo reagito i suoi cugini,a parte forse Albus e Dominique,sapeva che nessuno avrebbe approvato questa scelta,ma l'amore non è forse questo?

Amarsi nonostante tutti gli ostacoli?

E se quel ragazzo,quello Scorpius Malfoy,continuava a stare con Rose nonostante tutti i pettegolezzi e il sicuro rifiuto dei genitori,poteva forse esistere un ragazzo migliore per sua figlia?

 

« Ora basta Ronald! Ti stai comportando proprio come quelli che disprezzi tanto! Sei così pieno di pregiudizi da non aver neanche capito quanto a Rose sia costato dirci questo e quanto lei evidentemente ami quel ragazzo! » urlò contro suo marito.

 

« Ma lui è un purosangue! LUI E' UN MALFOY! Fa parte di una delle famiglie che volevano ucciderti durante la guerra! NON CONTA DAVVERO NIENTE QUESTO PER TE? »

 

« ANCHE TU SEI UN PUROSANGUE! MA SAI COSA CONTA DAVVERO PER ME? PER ME CONTA NOSTRA FIGLIA E SE QUESTO MALFOY LA FA STARE BENE,BEN VENGA! »

 

Le sue parole,il suo tono della voce,avevano ridotto il marito al silenzio,così lei salì le scale,seguendo la strada che aveva preso la figlia.

 

Bussò piano alla porta « Rose? Sono la mamma,posso entrare? » 

 

« Vieni pure » la voce che le rispose era rotta dal pianto e dal respiro affannoso.

Aprì delicatamente la porta e lo spettacolo che le si mostrò le spezzò il cuore.

La camera della figlia,sempre ordinata,dava l'impressione che ci fosse appena passano un tornado: i cuscini erano per terra,tirati probabilmente per la frustrazione,come alcune fotografie racchiuse in eleganti cornici,di una bambina dai capelli rossi con suo padre.

Le sedie e la poltroncina erano ribaltate,sul muro un'impronta di scarpa: probabilmente la ragazza aveva tirato un calcio al muro per sfogarsi.

Sua figlia,invece,era rannicchiata sul largo davanzale in marmo,la testa fra le gambe che circondava con le braccia e il corpo scosso da forti singhiozzi.

Sembrava così piccola...sembrava che quei 17 anni non fossero mai passati.

Alzò gli occhi per fissare quelli color miele della madre,il viso era rigato da tracce rosse lasciate dalle lacrime,bagnato e gli occhi lucidi,con il mascara sbavato.

 

« Oh Rose... » le disse avvicinandosi. 

La ragazza tentò di asciugarsi le lacrime,guardando fuori dalla finestra e tirando su con il naso.

« Vieni qui tesoro » esclamò la madre accogliendola fra le sue braccia.

Rose continuò a piangere,bagnando il maglione azzurro a collo alto della donna,che la teneva fra le braccia come quando era una bambina,accarezzandole i folti capelli rossi.

Quando si fu calmata un po' si sedettero entrambe sul letto,sempre abbracciate.

 

« Ti va di raccontarmi di Scorpius? » domandò la madre.

 

Gli occhi della ragazza si illuminarono,come quelli di un bambino davanti ai regali di natale.

« Mamma...Scorpius è fantastico. Ti ricordi quando da piccola ti raccontavo di come avrei voluto che fosse il mio ragazzo? » la donna annuì « Scorpius è totalmente diverso! Lui non è tranquillo,ma sembra sprizzare allegria da tutti i pori,mi fa ridere,è dolcissimo e non sbuffa quando inizio ad impazzire per qualcosa di assolutamente stupido. Mi ascolta sempre e mi guarda come se non volesse nessun'altra ragazza oltre a me,mi guarda come se fossi perfetta. » gli occhi della ragazza erano sognanti e aveva un sorriso ebete sul viso « E poi è bellissimo,ha i capelli biondi,così chiari da sembrare quasi bianchi e i suoi occhi...mi potrei perdere in quegli occhi grigi,che sembrano nebbia come una colata di argento puro. Quando sorride poi...sembra che il suo sorriso possa illuminare il mondo intero. »

Poi prese un grosso respiro « E io lo amo mamma,lo amo come non ho mai amato nessuno e...e lui ama me,capisci? Quando sto con lui,poi,mi sento come se non potessi desiderare nient'altro al mondo,siamo come due pezzi di un puzzle che si incastrano alla perfezione. »

 

Sua figlia era innamorata. Anche se non glielo avesse detto l'avrebbe capito lo stesso. Lo capiva dal luccichio dei suoi occhi,dalla sua emozione quando parlava di lui,quando ne parlava sembrava un fiore appena sbocciato.

 

« Mamma,so che tu,anche se non reagisci come papà,come lui non approvi molto la mia scelta,so che avresti preferito chiunque altro e che i Malfoy ti hanno fatto del male,ma... »

 

La donna la interruppe prima che potesse dire un'altra parola « Roseline Weasley. Tu sei mia figlia. Non importa chi sia il tuo ragazzo,l'unica cosa importante per me è che ti renda felice e non ti faccia soffrire. Tutto il resto non conta,non importa quanto a me,a tuo padre o ai tuoi zii non possa piacere la sua famiglia. » la guardò negli occhi,lei era sua figlia,la SUA Rose.

« E tesoro...io sono tua madre,per te ci sarò sempre. »

 

 

 

In onore a tutte le mamme che oggi si festeggiano,ecco una piccola one-shot! Lo so,lo so,non è proprio bellissima,perché non l'ho scritta in  molto tempo,ma mi sembrava giusto scrivere qualcosa in onore di tutte le mamme.

Visto che ci saranno decine,anzi,centinaia di fan-fiction in questa giornata su Lily,Narcissa,Tonks,Molly o altre madri certamente più importanti di Hermione nella saga,pensavo fosse carino scriverne una sulle reazioni della donna quando la figlia Rose rivela a lei e Ron di essersi messa con un Malfoy.

Ditemi cosa ne pensate!!

Ed infine...UN GIGANTESCO AUGURIO A TUTTE LE MAMME,CHE PER NOI FAREBBERO DI TUTTO!