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Autore: surfs_louis    12/05/2013    3 recensioni
una ragazza senza amici che passa i suoi pomeriggi all'arena, fino a quando fa un incontro che le cambierà la vita
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Josh Devine, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Valeria è una ragazza che vive a verona, non ha amici e appena esce da scuola si rifugia nel suo posto preferito: l’arena, dove Lei spende tutte le sue paghette per entrarci (visto che bisogna pagare l’ingresso). Per lei quel posto è il paradiso tranne per il fatto che vengono i turisti, ma a lei non importa perché ormai va sempre in alto all’ultimo piano dove non c’è nessuno e strimpella qualcosa con la chitarra. lei ama quello strumento, perchè quando  suona o ascolta la musica si dimentica di tutto e di tutti. Lei ha 19 anni alta, magra, capelli lisci neri, insomma è una ragazza bellissima. Voi vi domanderete adesso perché non ha amici anche se è una bellissima ragazza,  ma la risposta è molto semplice: lei è molto timida. sta sempre zitta; quando entra a scuola ha sempre la testa bassa e parla solo quando viene interrogata,perché ha paura di dire cavolate o fare figuracce.
È una domenica mattina di maggio, il sole splende e il cielo è azzurro e visto che non c’è scuola esco di casa verso le otto e mi avvio all’arena con la chitarra sulle spalle, pago l’ingresso e mi metto a sedere sulla solita gradinata. Ogni volta che entro in quel posto per lei è come se fosse la prima volta. Inizio a suonare i primi accordi che mi passano per la testa e visto che suonano bene insieme prendo dalla custodia della chitarra un quaderno con il pentagramma e inizio a scrivere le note appena riprodotte. Dopo un po’ di tempo vedo che tutte le persone vengono fatte uscire ma non ci faccio molto caso e continuo a suonare. Dopo una decina di minuti vedo nove ragazzi che entrano nell’arena vuota e sono seguiti e circondati da omoni vestiti di nero. Continuo a scrivere le note che produco con la chitarra; a casa ho un cassetto pieno di quaderni con testi e pentagrammi; io non parlo e le persone pensano che io sia una sfigata senza emozioni, mentre invece ce ne ho molte e le esprimo scrivendo canzoni, che non faccio leggere a nessuno così non mi possono giudicare. Mentre appoggio la penna alzo lo sguardo e vedo questi ragazzi sul palco con un microfono in mano e iniziano a cantare. Appoggio la chitarra sulla gradinata di fianco a me e inizio ad ascoltarli. Scherzano, ridono e si prendono in giro a vicenda… sono solo io nell’arena insieme a questi, e ad un certo punto vedo che un’omone mi sta guardando, ma io riprendo la chitarra e continuo a suonare.  Mi accorgo che mentre cantano questi ragazzi fuori dall’arena ci sono delle ragazzine urlanti che cantano a squarciagola. Verso le due infilo la chitarra nella custodia con i fogli e mi alzo iniziando a scendere le gradinate. Mentre scendo l’ultimo gradino mi si avvicina un omone vestito in nero.
X:mi scusi ma lei non può uscire, devo vedere prima se ha scattato foto o video a questi ragazzi.
Io:non so nemmeno chi siano, stavo solo suonando la chitarra; mi scusi ma oggi pomeriggio vorrei tornarci qui si può o no
X: lei non conosce i one direction? E comunque può tornare, basta che stia in un angolo e non disturbi.
IO:ok, arrivederci e comunque non ho nemmeno il cellulare con me.
Appena esco dall’arena mi trovo in mezzo a centinaia di ragazzine che mi stanno guardando. Sono in imbarazzo così accelero il passo ed entro in un bar davanti all’arena e mi prendo un panino mangiandolo al mio solito tavolo, quello vicino ad una finestra da dove si vede l’arena in mezzo agli alberi verdi. mi piace sempre questo posto, mi da tranquillità e mi rilasso.  La piazza è piena di ragazzine e non capisco come mai, chi potranno mai essere questi ragazzi…
Riprendo la chitarra e rientro nell’arena mettendomi allo stesso posto. Questi ragazzi continuano a fare rumore e a divertirsi, ma io ricomincio suonare.
Ad un certo punto sento qualcuno che sta salendo gli scalini  per raggiungermi.
X: ciao scusa mi potresti dare la tua chitarra perfavore?- è un ragazzo alto con i capelli corti sui lati con un ciuffo alto.
IO:si, ma come mai?
X: la mia chitarra si è rotta e dobbiamo provare per stasera e intanto Paul provvede a recuperarne un’altra. È un problema per te?
IO:no, tieni.- dico io porgendola.
X:grazie e comunque mi chiamo Sandy, tu?
IO: mi chiamo valeria.
S:ok grazie mille allora, te la riporto tra poco.
 




SPAZIO AUTRICE:
ciao a tutti, sono stata appena a verona e mi è venuta l’ispirazione. Valeria è una delle persone a cui voglio più bene al mondo e infatti è dedicata a lei. Commentate e ditemi quello che pensate
xxxx
gaia 










  
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