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Autore: ossigenato    12/05/2013    1 recensioni
Niger era il suo nome, anzi per lui quel nome era diventato una vera seccatura voleva essere un uomo intrigante agli occhi delle donne ma ciò che lui dimostrava ai loro occhi non era che solo una bugia. Viveva a Lons Dali una città di 1000 abitanti in USA, i suoi genitori morti entrambi lo faranno crescere dalla nonna materna con lei scopre un nuovo mondo, una nuova vita lo aspetta ... Si sente sempre più libero e lascia la casa di sua nonna ormai deceduta anch'essa per nuove avventure nei mondi oscuri della NEW YORK moderna piena di vicoli bui, motel grezzi, casinò di lusso, turisti ingenui, loschi trafficanti e tanta morte che per lui diventa vista quotidiana.
Innamoratosi però di Yony una ragazza conosciuta in un casinò inizia a vivere una vita serena che li regala due bambini e tre nipoti anche se nessuno di loro tranne uno saprà mai la oscura verità sul nonno che sul punto di morire dirà tutto al nipote... La storia sarà ricca di colpi di scena amori sogno e realtà con un velo di mistero e tanto brivido che emozionerà il lettore solleticandone il lato più profondo dello spirito umano e non.
Genere: Generale, Suspence, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lons Dali 29 APRILE 1956, era la notte più scura che io ricordi da ormai trentanni, Megan e Lao avevano da poco avuto il loro primo figlio e avevano deciso di chiamarlo Niger in onore di un personaggio a me sconosciuto.
Quella sera il solito pranzo al Restaurante Giorg era stato un po’ scialbo e insolitamente insignificante, una antipasto italiano, spaghetti alla americana e un dolce per finire in bellezza, poi arrivato il conto i coniugi pagarono e lentamente si incamminarono verso l’auto.
Una serata normale di sabato sera potreste pensare, il bambino da i nonni e i freschi sposi che tornano tardi da una cenetta romantica ma la notte era giovane e quella mezza luna inquietava non poco gli occhi dei passanti, la macchina si accese e con un lento cigolio pian piano intraprese la strada che gli avrebbe portati a casa.
Per le strade c’erano solo cani e gatti che si attaccavano su gli orli dei marciapiedi di quella sgangherata cittadina di poco più di 1000 abitanti, c’era un solo dottore, una sola chiesa, una sola scuola per tutti i ragazzi, un solo supermercato, una sola bancarella di gelati per le giovani coppiette di adolescenti eppure le strade erano cosi larghe e cosi fastidiosamente buie.
Non c’era paura negli occhi di Megan e Lao solo tanta voglia di riabbracciare il loro pargoletto ma ciò non avvenne, perché proprio in quello stramaledetto momento in quel determinato punto a quell'ora della notte ……………
Le giovani esistenze di Megan e Lao si erano bloccate li, i loro respiri soffocavano il buio mentre il grido lontano di Niger si alzava nell'aria nelle braccia di sua nonna diventata in un attimo il centro della sua esistenza.
   
 
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