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Autore: London_forever    12/05/2013    1 recensioni
Penso di essere una ragazza normale, con una vita normale di cui Alice, la mia migliora amica, cercherà di stravolgerne il ritmo. Sapete come? Bhè non intendo dirvelo, però dovete sapere che solo un semplice incontro riuscirà a catapultarmi in un'altra vita, piena di sorprese e avventure.
Che aspettate?
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Era la strana notte del 26 gennaio 2013 … mi ritrovavo all’ aeroporto di Londra..eh si..è proprio Londra… vi chiederete perché? Nemmeno io lo sapevo! La mia amica Alice mi obbligò ad andarci,proprio la notte prima. Mi fidavo completamente di lei… quasi.. 
Eravamo sedute in delle piccole poltroncine rosse, ad aspettare che qualcuno ci venisse a prendere. Alice era euforica:- Finalmente a Londra! Eccoci qua!! - .
La fissai sbalordita :- ma che hai da essere così tanto felice?. Stiamo qui sedute a guardarci in faccia ,ad aspettare che chissà chi ci venga a prendere!- dissi molto velocemente ma lei non mi rispose,stette in silenzio a fissare il vuoto – odio quando fai così Alice.- Poi, guardai il telefono,e rimasi per un attimo imbambolata allo schermo … Harry (il mio idolo,il mio amore,il mio tutto, la mia VITA!). Avevo come sfondo una sua foto … mi ripresi e guardai l’ orario: le 23.00 spaccate. Abbassai la testa annoiata dicendo:-ma almeno facciamo qualcosa di costruttivo?- mi guardò facendo un sorriso da scema ed esclamò:- No! Aspetta, che sta arrivando -. Non ne potevo proprio più… buttai lo zaino a terra, mi alzai e le gridai:- ma chi? Chi sta arrivando? Sei così misteriosa, sai che odio le sorprese, le ho sempre evitate… stiamo qui alle 23.00 di notte…sole in aereoporto, come pazzi sedute su una sedia tutta rotta e devo sentirmi ogni 6 secondi tu che sussurri che qualcuno sta venendo a prenderci.-
Alice mi guardò perplessa, occhi spalancati, bocca socchiusa e arricciata come se stava per lanciare una risata enorme … e non mi sbagliavo! La fece:- puahahahahahahahha… sei sempre la solita Impaziente Ro…! forse volevi dire COSA sta arrivando?!- 
Vi giuro in quel momento stavo per ucciderla! Però era sempre mia amica e non avevo voglia di prendere quel collo e storcerlo piano piano per poi rischiare qualche condanna. Feci un respiro:- Allora Alice, cara e dolce Alice! Cosa sta fabbricando quella tua mente diabolica? –
Mi fece di nuovo quel sorriso da emerite deficiente!!  -Niente! Sono tranquilla!- fece un piccolo momento silenzio, poi continuò con voce squillante:- Ah, eccolo arrivato!!!- e io –Ma chi?Cosa?-. Guardò l’ orologio e poi mi rispose:- ecco arrivate le 23.05! Stavo aspettando proprio loro, prendi valigie e valigette ,cappotti e cappottini e.. seguimi…veloce però!!-. Stavo per aprire la bocca per urlarle in faccia quattro male parole,ma non feci in tempo che lei mi precedette:-… e non domandarmi il perché di tutto ciò! Muovi quel sedere e vieni!-. Mi arresi involontariamente, perché il mio cervello sapeva che non mi avrebbe detto nulla! Ha la testa troppo dura. Misi lo zaino in spalla e la seguì con lo sguardo basso mentre lei saltellava verso l’ uscita cantando Live while we ‘ re young a squarciagola!
-Dovresti sbrigarti … let’s go crazy crazy crazy …- mi disse urlando Alice, il suo eco si propagò per tutto l’aeroporto. Ero sempre più sbalordita, non sapevo dove volesse arrivare. Aveva un faccia da angioletto ,ma non me la raccontava giusta. Oltretutto a una ragazza non viene improvvisamente l’idea di andare a Londra, se non per una causa ben precisa, sempre che quella ragazza era normale, ma su Alice avevo qualche dubbio!
- Alice aspettami un secondo, ho lo zaino in spalla troppo pesante e la valigiona… non sono Superman!!-
Alice si girò di scatto e urlò :-somebady need help?-. La guardai e le feci un sorriso… - Oh alice come farei senza di te?- lei alzò le spalle e disse:- sicuramente non saresti qui- e subito fece una piroetta su se stessa.
Finalmente ci trovammo fuori dall’aeroporto. La strada era deserta, c’era un freddo cane e non mi sentivo più le mani, indossai il giubbotto di alice, che, stranamente, teneva caldissimo. Un secondo guardai la mia amica tutta euforica e le chiesi :-Ali, ma ci sono 10 gradi, come fai a non sentire freddo?- 
E lei -Secondo te? Sono felicissima … preparati a ringraziarmi.- Io potevo capirla, ma non credo che quando una persona è felice ha anche caldo, però ripeto che Alice è nata da qualche miscuglio di alieni di non so quale galassia, quindi è particolare!! (hahahahahah)
-Sisi.. lo farò..- le risposi alzando gli occhi al cielo, poi di colpo, vidi una macchina rossa davanti a noi che si stava parcheggiando e una voce con un perfetto accento inglese disse:
-Su, venite! Entrate!-.
La storia si faceva sempre più strana, ma ero obbligata a fidarmi di Alice, ero sicura che non mi avrebbe deluso, non l’ha mai fatto con me!
Dentro la macchina c’era l’ aria calda, ci sedemmo su un sedile di pelle nero e devo dire anche molto comodo. Davanti a noi, al posto del conducente vi era una ragazza mai vista in vita mia.
-Ciao Alice ! Come va?- chiese calorosamente con un sorriso stampato sul volto tutto truccato.
- Bene…grazie-  rispose Alice fecendomi un cenno, poi riprese il suo discorso -questa è Rosalba, lei non sa nulla di ciò che ci aspetta. Quindi shh!!- concluse avvicinando l’indice alla bocca. Di nuovo con questa storia, mi stavano salendo i nervi, ma facevo finta di non ascoltare e mi accovacciai stanca, guardando dal finestrino la città che sotto la nebbia si poteva intravedere, LONDRA.
-Piacere, sono Jessica- la ragazza si voltò facendomi cenno col capo, era molto carina, aveva degli occhi stupendi e dei lineamenti inglesi perfetti. 
- Ciao! Sono Rosalba, ma chiamami Rosy per piacere. Almeno tu puoi spiegarmi cosa sta succedendo, già questo essere che mi ritrovo come amica mi ha mandato in bestia?-conclusi facendole una smorfia.
Purtroppo stette in silenzio, si sporse di nuovo per controllare Alice che però stava dormendo: ronfava già… mi guardò e disse:-Non posso dirtelo, me l’ ha proibito, ora dormi che sarà un mese lunghissimo per voi-.
Un mese???- dissi stupita con gli occhi spalancati -non dovevamo stare solo una settimana??- non mi rispose neanche stavolta, si vedeva che Alice l’aveva obbligata a non parlare. Allora mi chiusi bene il giubbotto, ora sì che ero al calduccio e mi potei rilassare guardando il cielo scuro, fantasticando su cosa mi sarebbe potuto succedere in quella città da sogno...



EHI,
sto pubblicando questa seconda storia anche se la prima è iniziata da pochissimo, perchè un bel pomeriggio io e una mia amica abbiamo deciso di buttare giù un testo e ora, abbiamo pensato che sarebbe bello renderlo pubblico. Ed eccolo quà..speriamo tanto che vi appassioni. E' un po' cortino, ma prometiamo che gli altri saranno più lunghi ed a poco a poco compariranno tutti e 5 i ragazzi. Ah, un ultima cosa: in questa storia i ragazzi sono famosi. Ora vi lascio veramente ciaooo, al prossimo aggiornamento!!
  
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