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Autore: Horan_Styles    12/05/2013    4 recensioni
una professoressa un po' troppo giovane e un alunno estremamente sexy.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bel lavoro del cazzo!
Professoressa a 20 anni, che poi mi hanno assunto senza una laurea, il motivo non lo so! C’era l’avviso che diceva “Prendiamo anche senza laurea”  e ho provato, e il bello che hanno preso me e non altri!
- Ma prof! 4? -
e la cosa ancora più brutta è che insegno tecnica ed informatica, quindi mi faccio 5 ore nelle due 5°.
E nelle 5° le cose sono davvero brutte, è terribile avere alunni che sono anche più grandi di te.
- Si 4, hai fatto una merda, già è tanto che non ti abbia messo 0! -
- Ok si calmi. –
Quanto è brutto quando ti danno del lei, ma perché? Sono una ragazza normale!
Il rumore della porta sbattuta, sussultai e sistemai meglio i miei occhiali.
- Buongiorno Prof -
- Tomlinson di nuovo in ritardo? –
La cosa ancora più brutta di fare la prof a 20 anni, è innamorarsi di un proprio alunno.
Mi scappò un sorriso.
Si non so perché, ma è davvero brutto, insomma.. quale alunno si innamorerebbe della proprio professoressa di informatica?
- Mi scusi – disse sedendosi al primo banco, l’unico rimasto, si raccattava sempre il banco più sfigato, ma insomma, a me non dispiaceva.
Non era un alunno modello, ma se la cavava con i 7.
Bello, alto, occhi.. beh è difficile da descrivere i suoi occhi, si insomma, perché le donne ci tengono agli occhi, più che altro noi crediamo in quello che vediamo all’ interno di essi, ma con lui era così difficile, perché nei suoi occhi non potevo leggere. Nei suoi occhi vedevo solo l’immensità dell’ oceano e il colore della sera, quell’ azzurro inteso quasi blu, ma io non dovevo pensarlo.
- Prof!! Mi può dare anche la mia di relazione????-
- Certo Louis, scusa! –
A volte penso che dovrei farla finita andarmene e ripresentarmi come una ragazza normale.
A volte lo penso? Scherzo quasi sempre.
Ma credo che sia la cosa giusta da fare, non va bene, e mai andrà bene.
- 9? FANTASTICO!! -
- Basta che non urli! –
- Scusa Helly –
Si Helly era il mio nome, nome del cazzo, me lo dico sempre anche io.
- Prof! -
- Scusi prof –
- No scherzo, datemi del tu non ce la faccio più a stare qua dentro –
Sbottai, la classe si mise a ridere credendo la mia fosse una battuta ma non lo era.
- NON ERA UNA BATTUTA!!! Sono una ragazza e qualche volta anche più piccola di voi – dissi riferendomi a Louis.
- Non ha senso se ci pensate! Cazzo sono una ragazza normale e voi una classe di normali studenti, io potrei essere li invece qui a questa stupida cattedra! –
- In effetti – ecco la sua voce, la sua voce era qualcosa di fantastico, come muoveva le labbra e mi scrutava attentamente quando mi faceva qualche domanda.

1 Mese dopo…

Mi sento bene, anzi ancora di più. Il rapporto con i ragazzi era cambiato ed era molto meglio!
- Ciao Helly! -
- Ciao Louis!! –
- Io ti devo parlare, oggi puoi venire a casa mia? Alle 16.30 –
Morta annegata nei suoi occhi.
- Louis io esco da scuola alle 18.00 -
- Venga alle 18.00 –
- Vieni! –
- Si scusa Helly, vieni alle 18.00 –

(…)

Bussai e mi apri lui, mezzo assonato e con solo dei pantaloni di una tuta in vita.
- C-ciao – balbettai.
- Ciao Helly –
- Cosa dovevi dirmi? – chiesi mentre entravo in quella casa molto accogliente, ma anche molto vuota, aveva deciso di vivere da solo all’ età di 19 anni.
- Vieni andiamo in camera, non mi piace il salotto –
sorrisi, si lo amavo, ma non era possibile, non potevo amarlo, una professoressa non può amare il proprio alunno (anche se estremamente sexy), e poi.. come diavolo fa un alunno ad innamorarsi di una professoressa?
Entrai nella sua camera, era fantastica, le pareti chiare con appesi milioni di poster, da una parte c’erano un sacco di steri, il computer MAC DELLA APPLE! Il mio piccolo sogno! A dir poco meravigliosa.
- Bella camera! -
- Grazie, se vuoi puoi sederti dove vuoi –
- No tranquillo –
- Ok –
- Allora? –
Si girò e mi guardò negli occhi, abbassai lo sguardo, non potevo sostenerlo.
Si avvicinò a me e mi tirò su il viso.
- Perché ogni volta che ti guardo abbassi lo sguardo? Anche in classe -
Cupido.. cambia lavoro, non sei bravo!!
- Perché.. affari affarosi..-
Sorrise, quel sorriso che mi ha aperto le porte del paradiso..
- Smettila Helly, per favore, guardami -
si avvicinò ancora di più, fece combaciare le nostre labbra, mi feci trasportare da quel bacio, schiusi la bocca per dare libero accesso alle nostre lingue.
Dopo un po’ mi staccai.
- Louis.. non possiamo -
- Oh andiamo! Siamo solo dei normali ragazzi Helly! –
Senza dire nulla mi fiondai sulle sue labbra facendolo cadere sul letto.
Sorrise nel bacio, impazzi, ero pazza, era pazza di lui fino allo svenimento. Ero pazza di noi.
Le mie mani passarono veloci dal suo collo hai suoi addominali appena accennati accarezzandoli come fossero fatti di vetro dorato.
Poggiò le sue mani sui miei fianchi fino a farle salire e sbottonarmi la camicia, che in poco cadde a terra.
Ribaltò le posizioni mantenendosi sui gomiti per non pesarmi troppo.
Passai le mie mani lungo la sua spina dorsale, fino all’ orlo dei pantaloni.
Sorrise di nuovo.
- Sai solo sorridere? -
- So che impazzisci quando lo faccio, quindi si –
riprese a baciarmi ancora, lasciai cadere i suoi pantaloni all’ orlo del letto.
Sbottonò i miei jeans e fece raggiungere a quel pezzo di stoffa i suoi pantaloni.
Passai una mano sul rigonfiamento nei suoi boxer.
Gemette sulle mie labbra, questa volta sorrisi io.
Ribaltai di nuovo le posizioni, questa volta ero io sopra di lui.
Lasciai piccoli baci sul suo collo per poi passare sul petto, agli addominali, dove lasciai qualche morso qua e là.
Ribaltò di nuovo le posizioni. Gli tolsi i boxer, e lui fece la stessa cosa con il mio reggiseno e i miei slip.
Lascio qualche baciò sul mio seno e poi fece entrare in me un dito.
Gemetti, non ero vergine, ma faceva sempre un certo effetto.
- scusa -
Infilò il secondo, e poi il terzo.
Iniziò a muoverli, ed in poco tempo il poco dolore si trasformò in puro piacere.
- Pronta Helly? -
Annui, divaricai meglio le gambe e con un colpò secco entrò dentro.
Urlai, un urlo strozzato, dopo un po’ iniziò a muoversi con movimenti regolari di bacino.
Prima di venire usci e si riversò sulle lenzuola bianche.
Portò di nuovo due dita dentro di me, ed inziiò a baciarmi finchè non venni anche io. Si accasciò accanto a me.
- Ti amo – sussurrò sulla mia guancia.
- Anche io –

10 anni dopo:

- Louis!! -
- Si Prof? –
- Quando la smetterai? –
- Mai, che c’è? –
- A Jenny serve una mano in matematica –
Jenny, NOSTRA figlia, occhi azzurri, capelli mossi e castani, come i miei, ha 9 anni.
- Mamma, ma perché papà ti chiama Prof? -
- ehh bella mia, quando sarai più grande te lo racconterò!! –


IO SONO QUI!
Eccomi con un Os, non sapevo se metterla arancione o rossa, e la ho messa arancione.
Come va?? Mi fate sapere cosa ne pensate? Grazie mille! Vi voglio tanto bene!!
Spero vi sia piaciuta! È cortina, ma non mi veniva più lunga! Scusate!
Grazie!
Xx M-


   
 
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