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Autore: Makie Kojima    30/11/2007    3 recensioni
Una breve OneShot sugli Antic Cafe, dopo l'abbandono di Bou, con protagonisti Miku e Teruki..
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Allora.. Premetto che non é da molto che conosco gli Antic Cafe e che ho cambiato alcune cose >.< o meglio, non sapendole, le ho immaginate ò.ò quindi... gomen >___< !!!!!!!!! uhn.. vi lascio alla ficcy^^"
aspetto commenti *ò*

Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere e dell'orientamento sessuale di queste persone, nè offenderle in alcun modo

§******Solitude******§

Guardò il cielo oltre la finestra. Il sole era sorto da un pezzo, eppure la luce era molto fioca. Le nuvole, bianche e pallide, oscuravano la stella, che appariva indistinta. Forse avrebbe nevicato.
La malinconia lo colse alla sprovvista. Quel colore, quella freddezza seppur calda, quella lontananza... Tutto gli faceva pensare a lui.
Si rintanò ancor di più sotto le coperte, cercando di sfuggire a quei tristi ricordi. Ora lui non c'era più, doveva farsene una ragione ed andare avanti. Non era solo e non era l'unico a soffrire.
Scosse lentamente il capo. Poteva, doveva reagire; non aveva altra possibilità. Per sé, per il gruppo, per i fans e... Per lui. Doveva farlo anche per lui. Non avrebbe mai voluto che si riducesse in quello stato, ne era sicuro.
Quel giorno avrebbero anche dato un netto taglio col passato: avrebbero iniziato a discutere della sua sostituzione e la cosa lo atterriva terribilmente.
Si voltò nel letto. Accanto a lui dormiva Teruki. Da un po' di tempo aveva preso l'abitudine di dormire con lui. Forse c'era qualcosa tra loro, ma al momento semplicemente non riusciva a dormire e andava da lui a parlare. Anche se all'inizio faceva sempre l'indispettito, a Teruki non dispiacevano quelle chiacchierate notturne. Alla fine, però, succedeva sempre che Miku si addormentasse nel suo letto e non poteva far altro che giacere accanto.
In fondo si capivano alla perfezione; si conoscevano da anni e da loro era partita l'idea del gruppo. Poi avevano sentito suonare Bou e avevano capito che era il chitarrista che faceva per loro. Erano ancora alle scuole superiori. Lo avevano avvicinato, gli avevano spiegato la loro idea e lui, con uno dei suoi sorrisi, aveva accettato subito. Era disarmante la sua naturalezza. Avevano iniziato così, in tre. Poi era venuto Kanon, poco più tardi, e si erano decisi a debuttare, loro quattro assieme.
Si accostò al corpo caldo dell'amico. Avrebbe voluto abbracciarlo, ma se qualcuno, e conoscevano bene quel qualcuno, fosse entrato senza bussare avrebbe potuto fraintendere. Sospirò. Per le ragazze era tutto più semplice, pensò amareggiato. Non si pensava male se si abbracciavano, dormivano assieme o cose simili. Mentre per i ragazzi c'era una sola ed unica conclusione.
Non aveva voglia di alzarsi, aveva freddo, così si accoccolò contro l'amico, passandogli una mano attorno ai fianchi.
Purtroppo in quel momento il più grande dei due si svegliò. << Miku..>> mormorò, ancora assonnato. Quando si accorse della loro posizione alzò un sopracciglio, chiedendogli silenziosamente di lasciarlo andare.
<< Ho freddo... >> rispose, soffocando il viso nell'incavo del collo dell'altro. Aveva paura che lo avrebbe abbandonato anche lui. Lo abbracciò del tutto.
<< Miku...>> ripeté il nome dell'amico. Che cosa gli era preso? Lo abbracciò a sua volta. << Forza, alzati >> provò a convincerlo, ma il vocalist scosse il capo in segno di dissenso. Emise un flebile sospiro. Non che gli dispiacesse poi molto. Tentò di nuovo, invano, una, due, tre volte. Decise quindi di passare a qualcosa di più convincente. Sorrive, stavano giocando; lo avrebbe accontentato.
Con un rapido scatto, si portò sopra di lui, guardandolo con malizia. << Potevi dirlo subito che era questo che volevi.. >> gli soffiò ad un'orecchio, portando una mano alla vita del leader. Con quella libera gli bloccò le mani, portandogliele sopra il capo.
Miku arrossì vistosamente, chiudendo gli occhi. Se fosse sceso di poco con la mano... Non voleva immaginare la sua reazione. Lo avrebbe allontanato da sé, in tutti i sensi. Ma gli piaceva quella sensazione, sentire le mani dell'altro quasi a contatto con la sua pelle, che lo sfioravano da sopra il pigiama. Ne era innamorato da parecchio e si era sempre ripromesso che non si sarebbe mai dichiarato, a costo di soffrire in eterno. Aveva paura che lo abbandonasse, che lo guardasse in modo diverso. Quando sentì il fiato dell'altro sul proprio collo, non riuscì a trattenere un gemito. Divenne ancora più rosso e gli occhi gli si riempirono di lacrime. Era fatta, lo avrebbe perso. Si maledisse tra sé e sé per la sua debolezza.
Teruki si fermò. Cosa significava quel comportamento? Perché era arrossito e teneva gli occhi chiusi? Lo lasciò andare; non pensava di spaventarlo così tanto << Miku... Stavo scherzando...>> sussurrò, dispiaciuto. Non riusciva comunque a capacitarsi di quel gemito. Non ricevendo risposta, constatò che non si era spaventato,piuttosto era.. Eccitato. Si era eccitato; la spiegazione poteva essere solo una per riuscire ad eccitarsi con un ragazzo. Sorrise, prendendogli il mento tra le mani e facendolo voltare verso di sé. << Apri gli occhi >> gli impose dolcemente.
Miku aprì gli occhi e ciò che vide lo sorprese: Teruki gli stava sorridendo. Non capiva perché... Forse non gli avrebbe voltato le spalle così semplicemente. Incontrò i suoi occhi e capì. Si guardarono per qualche istante, che a Miku sembrarono infiniti.
Il maggiore prese coraggio e lentamente avvicinò il proprio viso a quello dell'amato. A pochi millimetri prese fiato. << Watashi... Aishiteru, Miku.. >> mormorò. Si maledisse quando vide gli occhi dell'altro spalancarsi per la sorpresa. Come aveva potuto fraintendere fino a quel punto?! Per pochi minuti si era illuso che lo ricambiasse, che finalmente non avrebbe più dovuto nascondere i propri sentimenti, invece lo aveva preso in giro. Lasciò il suo viso con un gesto secco, stizzito, e chinò lo sguardo. Come poteva guardarlo in faccia ora? Come poteva aggiustare quella situazione? Fece per allontanarsi, quando il gesto di Miku lo sorprese: lo stava baciando.
Comprese subito la ragione del suo sbalordimento: non era da tutti i giorni che lui mostrasse i propri sentimenti.
Senza aspettare oltre chiuse gli occhi, approfondendo il bacio. Passò la lingua sulle sue labbra, molto lentamente, mentre si metteva a cavalcioni di Miku. Sorrise tra i baci, sentendo l'eccitazione dell'altro, a malapena coperta dalla stoffa leggera dei pantaloni.
Il batterista portò le mani alla vita del castano, solleticandola appena, ed iniziando la risalita del petto, senza fretta. Il vocalist, da canto suo, diede un'improvvisa spinta col bacino, facendo sfregare le loro erezioni.
Fu Teruki ad ansimare questa volta, arrossendo subito dopo. Gliel'aveva fatta pagare per prima? Sorrise, dispettoso.
Fece per dire qualcosa quando Miku diede un'altro colpo di bacino e questa volta ansimarono entrambi. Purtroppo però, nessuno dei due si rese conto che la porta veniva aperta proprio in quel momento, facendo comparire il terzo membro degli An Cafe.
Kanon stette in silenzio per qualche secondo, per vedere se uno dei due compagni si accorgeva di lui, ma nulla. Erano troppo presi tra ansiti, gemiti e baci per badare a lui. Ridacchiò << Avete intenzione di andare oltre? >> disse, facendoli sobbalzare.
I due amanti si voltarono a guardare il bassista, che continuava a ridacchiare. Il batterista si tolse dalla propria posizione, rosso in volto. Perché non imparava a bussare? << Che cosa vuoi? >> domandò, spazientito.
Kanon alzò le spalle. << Sono già le dieci... Tra meno di dieci minuti dovremmo essere in sala, ricordate? >> aveva un tono retorico, scontando il fatto che se lo fossero dimenticati.
<< Già le dieci?...uhn, andiamo... >> il nero guardò l'amante, infondendogli coraggio. Gli prese una mano e gli baciò le nocche, quando notò lo sguardo malinconico dell'altro.
Miku alzò lo sguardo su di lui e sorrise. << Andiamo >>. Si alzò.
Sì, si disse, sarebbe andato tutto bene

§******OWARI******§
   
 
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