12/05/2013
9 recensioni
Sono così felice di poter postare di nuovo qualcosa!
E' stato un periodo troppo, troppo indaffarato e non avevo più ispirazione, poi ho trovato un'immagine ed è scoccata la scintilla!
Spero vi piaccia e vi prego, recensite!
Next to me.
Quello non era previsto.
Decisamente non l’aveva previsto.
Quando Morgana sbadigliando aveva chiesto “potrei stendermi un attimo?”, Merlin si era immaginato che avrebbe preso una brandina tra quelle che Unith aveva messo a disposizione, o si sarebbe sdraiata vicino a Gwen, che dormiva profondamente nella stessa camera di Arthur.
Invece la ragazza si era lentamente appoggiata al suo petto e chiudendo gli occhi, borbottando “Buonanotte”, si era addormentata. A quel punto non aveva potuto fare altro che prendere la coperta più vicina e appoggiarla al suo corpo, nel timore che prendesse freddo.
Poteva sentire chiaramente il respiro caldo sul suo collo, i capelli solleticarlo, il profumo della sua pelle inebriarlo.
Sarebbe impazzito.
Stava letteralmente dormendo accanto a Lady Morgana, tutti gli uomini di Camelot avrebbero ucciso per poter essere al suo posto! Ma doveva rimanere calmo. La calma era la via.
Era la notte prima della battaglia per salvare il suo popolo, pensò, e lui non sarebbe riuscito a chiudere occhio. Sarebbe stato uno stupido se non si fosse goduto ogni singolo minuto di quel momento, dato che non sarebbe capitato mai più.
Non osava neanche muoversi quel poco che gli avrebbe permesso di guardarla. L’aveva osservata abbastanza per quel giorno, era splendida mentre impugnava la spada e insegnava alle altre donne come combattere, fasciata in un’improvvisata divisa da guerriera che le stava meglio dei vestiti da principessa – ed era squisita in quegli abiti. La divisa la faceva apparire più forte, però, ed era attillata. No, non doveva pensare a cose del genere mentre lei era così vicina e lui troppo stanco per controllarsi.
Quell’anno aveva baciato Ginevra, ma prima non gli era mai importato molto delle ragazze. Tutti lo evitavano quando ancora non era il servitore di Arthur, e aveva avuto molte altre cose a cui pensare. Morgana però era il pensiero fisso di tutta la città, andava oltre il semplice interesse.
Si era innamorato di lei dal suo primo sguardo, quando angustiata soffriva alla finestra e lui era appena arrivato in strada. Non sapeva chi fosse, ma era rimasto folgorato. Così affranta, eppure bellissima. Era stato amore fin da subito, ma non sarebbe mai stato corrisposto.
«Merlin? Perché non stai respirando?»
Si sentì preso dal panico quando la voce impastata di Morgana, assonnata ma divertita, gli arrivò all’orecchio.
Si era dimenticato di respirare, in una situazione come quella.
«Io... ero in imbarazzo.» La ragazza rise, coprendosi la bocca con le mani, e si strinse più al suo braccio quasi a sfidarlo.
«Cerca di dormire, domani dovremo combattere.» Gli ricordò, e chiuse gli occhi.
La faceva facile, lei.
Sì, cercò di convincersi, sarebbe bastato poco. Avrebbe chiuso gli occhi, e... Morgana appoggiò la testa sul suo petto, le mani sulle sue gambe.
Sarebbe stata decisamente una lunga notte.
*Non conosco il creatore dell'immagine. Se lo conoscete, ditemelo! :)