Erano circa le 2 del mattino, Matt stava stringendo il caldo corpo di Rebekah che si trovava nel suo letto. In quel momento Matt ripensò alla prima volta che avevano passato  una notte d'amore: Rebekah quella sera aveva aveva avuto un'accesa discussione con Klaus al Mystic Grill e Matt aveva sentito una piccola parte del litigio.

-Rebekah, smettila di fare la sciocca! Sembri una bambina.-

-No, Klaus! Smettila tu! Sono stufa di essere trattata come una stupida!-

Matt aveva visto solo questa scena da dietro il bancone, dopo quest'ultime parole Klaus se ne andò lasciando Rebekah da sola... e in lacrime. A quel punto Matt le si avvicinò chiedendole:

-Ehi, tutto bene?-

-Ti sembra che vada bene!- urlò lei alzando il capo e mostrano le lacrime. -Scusa, Matt... io...-

-Tranquilla, non c'è bisogno di scusarti. Ti capisco...-, le sorrise, -tieni offre la casa- e le porse una bottiglia di birra.

-Grazie, Matt. Sei sempre così gentile- e si asciugò le lacrime dal viso.

-Dovere...- rispose Matt sorridendole di nuovo.

Rebekah rimase al bancone sorseggiando la birra e guardando Matt lavorare, in quel momento capì quanto forte fosse il suo interesse per lui, non era semplice attrazione fisica, Matt le piaceva davvero, davvero tanto.

Il turno di Matt era finito e Rebekah era ancora lì, lo osservò mentre salutava i colleghi e si avviava verso l'uscita, a quel punto decise di alzarsi e raggiungerlo. Mentre avanzava verso di lui si domandò se lei, una vampira originaria, sarebbe mai potuta interessare ad un bravo ragazzo come Matt, l'avrebbe scoperto tra poco, dopotutto tentar non nuoce...

-Matt, aspetta!- e lo fermò vicino all'uscita del Mystic Grill.

-Rebekah, hai bisogno di qualcosa?- chiese Matt sorpreso, ma sempre con quel suo tono gentile.

-No, ecco... Volevo chiederti... Hai da fare?-

-No, perché?-

- Ehm... Non so, pensavo che magari avremmo potuto fare una passeggiata...- si azzardò a dire lei leggermente imbarazzata.

Matt rimase quasi sbigottito, ma dopotutto Rebekah aveva appena litigato con il fratello e forse voleva solo un po' di compagnia, così disse: -Certo, se ti fa piacere- e sorrise di nuovo, quel sorriso che incantò un'altra volta Rebekah.

Stavano passeggiando tranquillamente, chiacchieravano e per la prima volta Matt trovò qualcuno che lo capiva e così fu anche per Rebekah. Parlarono, si sfogarono, raccontarono entrambi della propria solitudine, si scoprirono l'un l'altra e probabilmente fu in quel momento che si trovarono. Con la Luna alta nel cielo si baciarono e fu una cosa spontanea, come se non fosse stata nemmeno la prima volta. Poco dopo si trovarono a casa di Matt, su un letto, a fare l'amore.

Erano passati pochi mesi da quella sera, ma il legame tra loro due era molto forte.

Rebekah si svegliò e guardò gli occhi blu e sognanti di Matt.

-A che pensi?- gli chiese lei.

-Alla prima notte che abbiamo passato in questo letto- le disse sorridendo, poi la baciò e lei sorrise a sua volta. Quello era uno dei rari momenti nella lunga vita di Rebekah in cui si sentì davvero felice.

-Ascolta Matt,- disse a un certo punto lei facendosi seria, -ti giuro che riuscirò a prendere la cura, farò qualsiasi cosa per riuscirci e così un giorno potremo vivere insieme come una coppia normale e potremo dire "finché morte non ci separi"- fece una pausa, poi aggiunse con ironia: -avremo un casetta in una zona di periferia, un cane e tanti bei bambini...-, fece un sorriso malinconico.

Matt non aveva mai distolto lo sguardo dal suo volto, l'abbracciò, l'avvicinò di più a sé e, sussurrandole all'orecchio, disse: -Ti amo.- La baciò sulla fronte.

-Ti amo anch'io-, poi gli occhi di Rebekah si riempirono di lacrime e Matt, percependo le lacrime che le stavano scorrendo sulle guance, la strinse ancora più forte nell'abbraccio.

Entrambi sapevano che il loro sogno era quasi impossibile, tutti avrebbero cercato i impedire a Rebekah di prendere la cura per il vampirismo e tornare umana, nessuno era dalla loro parte.

Poco prima che entrambi cadessero in un sonno profondo Matt le sussurrò queste parole: -Vedrai che un giorno riusciremo a dire "finché morte non ci separi"- poi entrambi si addormentarono, quasi nello stesso istante.