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Autore: Roman zolasky    13/05/2013    0 recensioni
"E' solo quel momento che ti fa capire che la vita non riserva solo favole, ma anche drammi".
Questa è una frase della mia storia (senza un vero inizio e una fine) che narra di questi 4 ragazzi e da un piccolo insegnamento... E per il resto non vi anticipo nulla!Spero vi piaccia.
Genere: Dark, Malinconico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Il camino brucia, la tazza di tè è finita e giace vuota e fredda sul tavolino vicino a Roman, lo spirito libero, che guarda le fiamme danzare nel cunicolo. Lo aveva sempre attirato il moto stravagante e persuasivo delle fiamme, nonostante fosse stata la causa delle sue disgrazie iniziali, all'età di 11 anni la sua casa aveva preso fuoco, perse tutti. Aveva  deciso di iniziare una nuova vita e ora si trovava lì, in quel monolocale nei pressi di Londra con i suoi amici Chad,Aurora e Amy. Anche loro non avevano vissuto una vita facile: Chad era sotto sfruttamento all'età di 10 anni, Aurora fu abbandonata, Amy non aveva condizioni familiari molto comode così scappò, ritrovata dalla polizia fu portata collegio  e si ritrovò con tutti loro , per diventare amici e scappare. Non fu facile nemmeno la fuga da quell'inferno, erano ancora ricercati in tutta Londra e si ottennero quella casa attraverso giri di vecchi amici...
Piove,le gocce sbattono quasi all'unisono, il vento tira forte e in casa regna il silenzio più assoluto e nessuno osa parlare. Non c'era un motivo preciso,ma da quando stavano per essere ricatturati dagli sbirri le tensioni e le ansie erano ritornate in gioco, nessuno voleva ritornare in quell'inferno. Roman si alza dalla poltrona per andare in cucina a preparare qualcosa per tutti ma in dispensa non c'è molto:patatine,tonno in scatola, marshmallows, coca cola, sandwich confezionati e qualche lattina di birra. Roman rompe il silenzio "Allora che si fa questa sera?" all'inizio nessuno risponde.Sono tutti troppo sconvolti, stanchi, persi e spaventati.Fin ora non era successo niente, e vivano in pace.Roman si arrese e ritornò alla sua poltrona in pelle che lo aspettava calda e confortevole come l'abbraccio di qualcuno che non aveva mai avuto.
Iniziò a riflettere..."Perché ci si rende conto delle cose gravi solo quando ci capitano?Perché le persone si fanno le domande giuste solo nel momento del bisogno?E' quel solo momento che ti fa capire che la vita non riserva solo favole, ma anche drammi".
  
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