Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Sunbreathe    13/05/2013    1 recensioni
Primo settembre 2022, il giorno in cui iniziano i cambiamenti.
'Con un sospiro, Albus soffia via l’aria che aveva trattenuto fino a quel momento.
Si, aveva ragione.
Quella era la quiete prima della tempesta.'
Genere: Commedia, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Lily Luna Potter, Lysander Scamandro, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Primo settembre 2022.
 
 
-
 
I capelli bruni gli ricadevano sulla fronte disordinatamente, ignorando qualsiasi sforzo di riordinarli, e gli nascondevano le sopracciglia marcate e le ciglia spesse, ogni tanto anche gli occhi nocciola, che osservavano curiosi il lungo corridoio affollato. Il rumore dei suoi passi, il battito ansioso del suo cuore occupavano il rumoroso silenzio e coprivano il chiacchiericcio, ma probabilmente era la sua immaginazione, oppure l’ansia.
Le spalle larghe, la schiena diritta, tentava di camminare in maniera diritta, ma quello non era uno dei numerosi corridoi di Hogwarts e, per quanto fosse un irrimediabile sbruffone, essere lì, circondato da persone adulte e senza la minima traccia di spirito ironico, lo metteva in soggezione.
Sentiva lo sguardo di alcuni degli impiegati bruciargli la pelle, le mani, il viso, si sentiva quasi corroso, sotto gli occhi di tutti, nudo.
Nudo.
Ironico il fatto che ‘nudo’, ad Hogwarts così come a casa, era il suo abbigliamento preferito.
Ma lì, al Ministero, con gli occhi di pietra di Harry Potter, Ron Weasley ed Hermione Granger che avevano sostituito la statua costruita durante la Seconda Guerra Magica che lo seguivano e con le aspettative dell’intero mondo magico che gli gravavano pesantemente sulle spalle, beh, non si sentiva esattamente a suo agio.

-Non vi accompagno alla stazione, vado al Ministero ad iscrivermi all’Addestramento.-
-Vuoi che ti accompagni?-
-Meglio ritornare a studiare gli Schiopodi Sparacoda con Hagrid.-


Doveva aggiungere alla lista delle cose da non fare il ‘declinare sgradevoli e imbarazzanti inviti dei propri genitori’. Probabilmente essere affiancato dal viso conosciuto di suo padre avrebbe evitato tutti quegli sguardi. O probabilmente li avrebbe aumentati?
Sua madre sarebbe andata bene. Forse.
No. Dopo cinque minuti avrebbero iniziato a chiederle autografi e si sarebbe ritrovato sommerso da fans, giornalisti e amici di troppo.
Una ragazza gli arriva accanto, superandolo di qualche secondo, indirizzata anche lei all’ascensore. Perso com’era nei suoi pensieri da homo novus (che poi tanto ‘homo novus’ non era. A meno che non si considerasse ‘homo novus tra i suoi fratelli’ ovvio), non si era accorto di essersi bloccato con un piede in avanti, immobile, nella folla. Ripresosi aveva avanzato il passo e si era decisamente ‘lanciato’ nell’ascensore, che, per pura –come si dice in maniera fine?- botta di culo, si era chiuso precisamente cinque nanosecondi dopo con un pericoloso crack. Curvo ancora in avanti e con le mani poggiate sulle ginocchia, per non sembrare troppo indecente decide di raddrizzarsi, portando velocemente le mani al collo a raddrizzare la cravatta scura sul petto, aprendo le labbra in un sorriso affascinante che considerava abbastanza ‘professionale’, assumendo l’aria di uno che aveva programmato tutto, entrata scenica e cravatta allentata comprese.
E di nuovo, per l’ennesima volta, come sempre, lo sguardo dei molti impiegati rinchiusi in quell’ascensore come tonno in scatola premevano sul suo viso carichi di aspettative e appena scettici.
Maledizione’ si era ritrovato a pensare, rassicurando con lo sguardo chiunque incrociasse con i suoi occhi, il sorriso sghembo che sarebbe rimasto lì sul viso per tutti i secoli dei secoli.. fin quando non sarebbe sceso dall’ascensore, almeno.
-James Sirius Potter.-
La voce era arrivata dall’angolo dell’ascensore esattamente dietro di lui, limpida e tagliente, precisa e lenta. Come una freccia infuocata, aveva colpito il cervello del ragazzo, azzerandogli i neuroni, bruciandoli uno per uno.

-Ormai dovrei essere abituata alle tue entrate poco convenzionali.-
James si era ritrovato ad alzare il mento pericolosamente, le sopracciglia spesse corrucciate dietro i capelli e gli occhi che fissavano la parete del corridoio con una luce pericolosamente nervosa negli occhi. Si affretta a nascondere il nervosismo, dietro un velo di poi non così finta sorpresa, gira sui talloni lentamente, ostacolato anche dalla massa di persone che premevano le une contro le altre per racimolare un po’ di spazio. Una volta girato completamente, preme i talloni con forza sul pavimento, tanto che si sarebbe potuto formare un buco, aveva lo sguardo basso, fisso sul legno lucido, alza lo sguardo lentamente, analizzando le caviglie magre e il tailleur blu notte e poi puntando gli occhi nei suoi.
Senza neanche volerlo, il figlio maggiore dei Potter sorrideva, in quella maniera assurdamente accattivante per un da poco diciottenne che, per quella mattinata, aveva deciso, invano, di abbandonare.

 
-




Rose Weasley aveva la testa piena di Nargilli.
Lysander Scamander ne era sicuro al cento per cento, anche se era imbarazzato a parlarne con Lorcan.
Il suo gemello diceva che la sua ossessione per quella ragazza era decisamente malsana, ma era mica colpa sua se voleva salvare tutti?
Gli faceva quasi pietà, Rose, sempre con un libro stretto al petto e con tutti quei Nargilli che le nascondevano l’esistenza dei Nargilli. Una teoria stramba e un po’ in antitesi ma.. Lysander ne era fermamente convinto.
Troppo a contatto con la madre, comunque.
Bella intelligenza non sfruttata.
Accanto alla madre, il giovane Scamander, osservava i capelli ricci della ragazza, tenuti in alto, lontani da collo pallido, stretti dalla bacchetta, e contava le pallide lentiggini che si sistemavano in maniera omogenea sul tutto il viso: qualche volta avrebbe dovuto provare ad unire tutti quei puntini con l’inchiostro, per vedere quale forma nascondevano. Sicuramente qualcosa di bello.
Avvertiva lo sguardo di suoi fratello gemello che seguiva la sua traiettoria, poteva immaginare il sorriso divertito di Lorcan, il naso appena arricciato, gli angoli delle labbra verticalmente verso l’alto.
-Il mio interesse verso di lei è puramente professionale.-
Si era ritrovato a giustificare, per l’ennesima volta dall’inizio di quell’estate, mentre le guance gli bruciavano di imbarazzo. Gli occhi della Weasley gli si piantano nei suoi e, fingendosi distratto e indifferente, si volta verso il fratello, continuando poi a parlare velocemente e senza interruzione, elencando i motivi per cui Rose Jean Weasley gli interessava ‘professionalmente’.
-E’ l’unica della famiglia Weasley che non abbiamo convertito al nostro credo!-
Esclama accalorandosi ancora di più, alzando le braccia in gesti teatrali, cercando di sotterrare con le parole il ghigno immobile del suo gemello, che non ribatteva e si limitava a ridacchiare come una iena. Si, una brutta, stupida, iena. Iena. Iena. IENA.
Continua a parlare e parlare, fiumi di parole che scorrono velocemente dalle sue labbra, in piena, spesso senza senso. Il fischio del treno copre l’ultima frase, tra l’altro quella che Lysander riteneva più importante e che recitava più o meno:
-E, comunque, non potrei MAI essere interessato sentimentalmente a qualcuno che non crede in quel che credo io e, soprattutto, che mette in dubbio qualsiasi cosa esca dalla mia bocca o da quella di mia madre!-
Ovviamente, dopo il fischio, aveva ripetuto la frase per farsi sentire dal gemello, con una voce decisamente un’ottava più acuta del normale, ma l’unico interlocutore era stata la nuca coperta dalla zazzera di capelli biondo sporco di suo fratello.
Con un sospiro, Lysander Scamander aveva lasciato un bacio sulla guancia della madre e aveva trascinato il baule dietro la figura di Lorcan, il rumore stridulo e insopportabile che non gli permetteva di pensare ad altre possibili giustificazioni con cui assillare il fratello per tutto il lungo viaggio verso Hogwarts.

 
-



-Lysander Scamander non smette di guardarti.-
Molly Weasley aveva pronunciato quelle parole mentre tirava i capelli scuri dietro le orecchie più piccole del normale, osservando la cugina con le sopracciglia inarcate in una domanda silenziosa, cui lo sguardo perplesso di Rose non aveva risposto.
Rose aveva indirizzato velocemente gli occhi blu nella direzione del ragazzo, ma poi era ritornata altrettanto velocemente a parlare con Molly, Lucy e le altre cugine, con una voce più sottile e acuta del normale e le orecchie improvvisamente rosse come il fuoco, come i suoi capelli. Ignorando totalmente il sopracciglio chiaro inarcato di Lily, aveva iniziato a parlare a voce decisamente troppo alta di come fosse stata contenta di ricevere la spilla di Caposcuola e di come non avrebbe chiuso un occhio, tanto meno due, sulle infrazioni delle regole.
Soprattutto se ad infrangerle erano i suoi cugini o, PEGGIO, suo fratello.
-Indirizzerò una squadra di prefetti davanti alle cucine.- Aveva intimato, socchiudendo gli occhi, abbassando volontariamente la voce, in modo che la sentissero solo le cugine e che quel commento non arrivasse ad orecchie indiscrete. Soprattutto alle orecchie indiscrete di Hugo. –Ho a cura la dieta di mio fratello.-

Il fischio del treno l’aveva salvata dal suo vaneggiare, ancora più velocemente aveva salutato tutti i suoi familiari e parenti annessi e aveva raccomandato sua zia Ginny di dare un ‘caloroso e appiccicoso irritante bacio sulla guancia’ al suo amato Jamie. Quindi aveva fatto dietro-front e, con la scusa di dover raggiungere il vagone dei Caposcuola il più presto possibile, molto molto velocemente si era eclissata agli occhi di tutti, i bagagli che le levitavano alle spalle ordinatamente.


 
-
 
 
-Malfoy.-
Lo scompartimento si era aperto e gli occhi verdi del suo migliore amico avevano brillato in un sorriso.
Scorpius non aveva neanche alzato lo sguardo sul ‘nuovo arrivato’, si era limitato ad abbassare lentamente le gambe dal divanetto polveroso del treno, poggiando i piedi per terra e a raddrizzare la schiena, poggiando la testa all’indietro, gli occhi chiusi e le labbra pallide incurvate in un sorriso.
-Potter.-
Si era limitato a pronunciare, quindi aveva alzato lo sguardo, finalmente, sul ragazzo, che nel frattempo si era sistemato sul divanetto di fronte a lui, godendosi dello spazio vuoto che dopo neanche cinque minuti di assoluto silenzio era stato riempito dalla figura imponente di Dave Zabini, che aveva poggiato i suoi enormi e scuri piedi sul divanetto di fronte a lui, occupando il posto libero accanto al biondo. Nonostante Dave deliziasse continuamente tutti con i suoi monologhi saturi di complimenti che tendevano solo a gonfiare sempre di più il suo ego (Albus e Scorpius aspettavano ancora il giorno in cui sarebbe volato via come una enorme mongolfiera con due occhi e una bocca), quel giorno tutte le conversazioni che solitamente riempivano la noia del lungo viaggio del treno sembravano attutite da un rumoroso silenzio.
Albus aveva corrucciato le sopracciglia dritte quasi immediatamente, lasciando che due piccole rughe si formassero poco più sopra del naso, quindi aveva alzato lentamente le spalle, gonfiando piano il petto, iniziando a prendere un lungo respiro per inaugurare i discorsi con una domanda che andava alla ricerca di una spiegazione decente sul motivo di quel silenzio quando un boato così forte da far tremare i vetri dello scompartimento lo fa bloccare, i polmoni ancora pieni di quel respiro.
-SCORPIUS HYPERION MALFOY-
La voce di Lily Luna Potter, almeno dieci volte più alta del normale, rimbombava dalla fine del corridoio. Albus riusciva a percepire, solo analizzando la rabbia nel tono e l’acuto urlo della sorella, che un uragano non sarebbe bastato a descrivere la furia che sarebbe precipitata a momenti nello scompartimento dei tre giovani Serpeverde.
Con un sospiro, Albus soffia via l’aria che aveva trattenuto fino a quel momento.
Si, aveva ragione.
Quella era la quiete prima della tempesta.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Sunbreathe