14/05/2013
5 recensioni
Fallo, Sherlock
Fallo, Sherlock. Fallo. Non vuoi aiutare Rhys e sua figlia? Non vuoi risolvere questo caso?
Rhys ha ragione: eri più veloce e più bravo prima, quando ti facevi. Hai mandato in galera tante persone, ne hai salvate tante altre, ora cosa cambia?
È solo per questa volta, solo per questo caso. Non sei perfetto e infallibile, Sherlock, ma se ti fai anche solo una piccola dose lo diventerai. Tutti hanno bisogno di aiuto.
Ai cavalli prima delle gare danno lo zucchero, no? È lo stesso principio, Sherlock.
Guardò la polvere bianca nella bustina, mentre una vocina fastidiosa gli sussurrava parole tentatrici. Alzò lo sguardo: Rhys lo fissava, negli occhi rabbia, amarezza e disperazione.
Joan non si arrabbierà tanto, Sherlock, non dopo che avrai risolto il caso. E comunque, potrai dire che Rhys ti ha tentato.
In fin dei conti lei sta aspettando proprio questo, che lui ti riporti alle vecchie abitudini. Ne sarà quasi sollevata, quando le dirai cosa hai fatto. A tutti piace avere ragione, tu lo sai meglio di chiunque altro.
Fallo, Sherlock.
Deglutì, la gola secca. Gli sembrava di avere un vespaio nel cervello, sebbene la vocina fosse una sola. Era spezzato a metà: voleva, doveva trovare la figlia di Rhys, ma non in quel modo.
Ma... ma se il suo amico avesse avuto ragione?
Lui non è tuo amico, Sherlock. Altrimenti non ti farebbe questo. Se fosse davvero tuo amico si fiderebbe di te e del tuo potenziale.
Sussultò impercettibilmente: gli era sembrato di sentire la voce di Joan.
Alzò nuovamente lo sguardo sul suo vecchio spacciatore, vide che l’amarezza nei suoi occhi non era rivolta verso se stesso, ma verso lui, lui Sherlock.
Cosa diamine pensava, che lo facesse apposta a non mettere in movimento le sue capacità deduttive? Credeva che non stesse dando il meglio di sé, come sempre?
Evidentemente sì, altrimenti non lo avrebbe guardato così, non gli avrebbe portato la droga.
La seconda voce aveva ragione.
Fallo, Sherlock. Fallo.
La prima voce, sempre ammesso che esistesse, continuava la sua cantilena, ma si faceva via via più flebile, mentre la seconda, ammesso che esistesse anch’essa, era sempre più forte e... e dolce.
Io credo in te, e anche tu. La soluzione al caso non si trova in quella bustina, ma dentro di te e nelle prove. Gli ostacoli sono fatti per essere superati. Non hai bisogno di aiuto, non sei un debole.
Guardò un’ultima volta la droga, poi si scagliò contro Rhys.
Sono fiera di te, Sherlock
Angolo autrice:
Ciao a tutti! E così sono arrivata anche in questo fandom.
Allora, premetto che non ricordo bene se Sherlock si sia scagliato direttamente su Rhys o abbia fatto volare prima il tavolino con l’eroina: sono un vuoto a perdere, come canta Noemi, e dunque, sebbene non sia passato chissà quanto tempo, la cosa mi sfugge, ma spero che non vi cruccerete (??) per questa mia mancanza.
Detto questo, detto tutto. La fic mi è venuta di getto, perciò o è una totale schifezza o una magnifica perla. Credo la prima, ma lascio a voi il giudizio.
Lasciatemi una recensione!
Luly