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Autore: La Mutaforma    14/05/2013    2 recensioni
“Prima o poi riuscirò ad insegnarti a leggere, che tu voglia o no. Non si dica mai che Leonardo Da Vinci si accompagna a persone di malaffare” disse il biondo grattandosi da un lato la barba più ispida.
Salaì rise e gli si sedette di fianco. “Già lo dicono” disse “Ci scommetto!”
[Leonardo/Salaì]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Leonardo da Vinci
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Leonardo sapeva dove trovarlo qualora il cielo si oscurasse senza che lui fosse di nuovo tornato a casa.
Veniva a prenderlo alla solita locanda e lo trascinava via per i capelli.
“Maestro! Che il diavolo che vi porti!”
“Guarda caso, piccolo demone. Mai sentito dire che il denaro è lo sterco di Satana?”
Gian Giacomo sbuffò, annoiato. “E’ facile giudicare, ma tanto lo so che nemmeno voi siete religioso”
La sua avventata affermazione gli costò un’altra tirata di orecchie.
Fortuna che Leonardo non poteva dirsi violento.
“Piccolo diavolo irrispettoso”
“Scusate maestro” si affrettò il ragazzo, ma Leonardo gli aveva già lasciato l’orecchio.
 
Leonardo era irreligioso, ma in quel ragazzo vedeva il demonio. Non in senso cattivo, ovviamente.
Era demoniaco e innaturale il suo modo di mettersi (e metterlo) nei guai e farsi perdonare.
Probabilmente per quel viso efebico, per quel modo di fare senza colpa, come un bambino a cui si perdonerebbe di tutto. Per quei boccoli da angelo.
Dopotutto, Lucifero era un angelo del mattino.
 
“Cosa fate, maestro?”
Leonardo chiuse il suo libro con un sorrisino. “Leggevo. Mai sentito parlare del Morgante?”
“Preferisco i dadi”
“Prima o poi riuscirò ad insegnarti a leggere, che tu voglia o no. Non si dica mai che Leonardo Da Vinci si accompagna a persone di malaffare” disse il biondo grattandosi da un lato la barba più ispida.
Salaì rise e gli si sedette di fianco. “Già lo dicono” disse “Ci scommetto!” aggiunse poi, con più entusiasmo.
Leonardo gli passò una mano tra i suoi boccoli, pensando già a quale misto di colori avrebbe scelto per dipingerli, quale pennello avrebbe avuto la punta migliore per quei ricci.
“Per oggi basta con l’azzardo. Hai già tentato troppe volte la fortuna”
Salaì gonfiò il petto d’orgoglio.
“La fortuna dovrebbe desiderare di essere fortunata quanto me”
“Come sei ostinato” sospirò Leonardo alzandosi e sistemando alcune tele in giro. “Dopotutto, la fortuna premia gli ostinati
 
Era scaltro, furbo, ostinato, falso, bugiardo, ladro.
Un mascalzone.
Con la faccia d’angelo e gli occhi da demone.
Ma dopotutto, Salaì non aveva mai fatto nulla che Leonardo non potesse perdonargli.
 
 
 
 
 
 
Angolo del bisogna-fare-chiarimenti.
Questa fanfic è la rovina. La posto come monito perché “se pensi di avere un’idea, non è vero, non hai un’idea, hai solo poca voglia di diventare un tutt’uno con la chimica”.
Tutto nasce dal fatto che a me Salaì non piace, ma Tumblr ha la magica abilità di trascinarti nel lato oscuro.
Ovviamente io mi rifiuto.
La mia mente magnifica è superiore a questo genere di cose.
Adesso vado a cercare il loro ship su tutti i motori di ricerca esistenti.
È stato un piacere. 
   
 
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