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Autore: itsRori    14/05/2013    4 recensioni
Si amavano,ma la fama e la popolarità li ha allontanati per quattro,lunghi,tristi e dolorosi anni.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Max George
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aileen

Mi mancava.
Mi mancava,tanto.
Mi mancava tanto da star male.
Mi mancavano i suoi occhi così scuri e profondi.
Mi mancavano le sue guance morbide.
Mi mancavano tremendamente le sue mani,pronte a bruciare con un semplice tocco ogni centimetro della mia pelle.
Mi mancavano le sue labbra carnose e sottili se spesso venivano inumidite dalla sua lingua.
Era tutto tremendamente difficile.
Non avrei mai pensato che sarebbe riuscito ad abbandonarmi.
Me lo aveva promesso.
Mi aveva promesso che saremo rimasti migliori amici per sempre.
Mi aveva promesso che ci sarebbe sempre stato per me.
Ma adesso che ho bisogno di te,dove sei?

La fama lo ha portato via da me,e speravo che quel momento non succedesse mai.
Lo chiamavo,nessuna risposta.
Gli mandavo dei messaggi,non rispondeva.
La mia speranza di vedere l'unico ragazzo che ho amato,che a mio malgrado,sto continuando a fare,stava diventando vana.
Giorno dopo giorno.
Mese dopo mese.
Anno dopo anno.

Pensavo spesso a lui.
Sarà cambiato?
Sarà lo stesso Max di sempre?
Si ricorderà delle sua migliore amica?
Si ricorderà della semplice Aileen Keller?
Si ricorderà della ragazza che fece perdere la testa a tutti i suoi compagni di band?
Si ricorderà della ragazza con cui ha trascorso tutta la sua infanzia?
Si ricorderà della ragazza con cui ha vissuto momenti speciali?
No,lui non ricorda neanche che esisto.

Max

Un altro messaggio.
Basta. Dovevo risponderle.
Mi mancava,e tanto.
Dovevo sentire la sua voce,ancora una volta.
La sua voce dolce e rassicurante,mi mancava.
Mi mancava tutto di lei.
Mi mancava il modo in cui si sistemava la frangetta.
Mi mancava quando non voleva essere abbracciava e cominciava a sbuffare.
Mi mancava quando l'estate si lanciava addosso a me facendomi cadere in acqua.
Mi mancava quando da piccoli giocavamo al principe e la principessa.
Mi mancava quando si lasciava andare alle mie avance e cedeva ad un mio bacio.
Mi mancava quando cominciava a ballare così dal nulla.
Non le importava dove si trovasse,lei ballava,e velocizzava e battiti del mio cuore di pietra.
Mi mancava avere il suo respiro sulla pelle.
Mi mancava avere le sue mani esploratrici sul corpo.
Mi mancava terribilmente la mia migliore amica Aileen Keller.

Erano anni che non rivedevo i suoi capelli biondi ondeggiare al vento.
Erano anni che non sprofondavo nei suoi occhi verdi smeraldo.
Erano anni che le mie mani non si intrecciavano alle sue.
Erano anni che Maximilian Alberto George non rivedeva la ragazza che ha sempre amato più della sua vita.
-Se abita sempre a Manchester,valla a trovare.-mi suggerì Tom rassicurandomi.
L'avrei rivista,e non avrei saputo chiedere di meglio.

Il tour bus si fermò a Manchester,la mia città natale,il giorno dopo aver espresso il mio desiderio.
“avrà cambiato indirizzo?” cominciai a pensare scendendo dal pullman con velocità per poi cominciare a correre verso la casa sua.
La casa dove ho trascorso gli anni più belli della mia vita.
La casa dove sono cresciuto.
La casa che mi ha sempre ospitato.
La casa che profumava sempre di menta piperita,il suo profumo preferito.
La casa che,nel bene e nel male,mi ha sempre aiutato a prendere le migliori decisioni della mia vita.
La casa dove ridevo.
La casa dove sfogavo le mie lacrime.
La casa di Aileen.

Percorsi quel tratto di strada a velocità supersonica.
Ricordavo perfettamente dove,e speravo si trovasse ancora,casa sua.
Solito portone bianco panna.
Solita ringhiera in ferro battuto.
Solite siepi di gelsomino.
Solito balconcino addobbato di ciclamini.
Solita edera rampicante al lato destro della casa.
Solito tetto di tegole rosse.
Solito campanello intarsiato di ottone.
Solita cassetta delle lettere bianca.
Solita casa,dell'amore della mia vita.

Suonai il campanello con mani tremanti.
Tutto il corpo tremava.
L'avrei rivista.
L'avrei rivista dopo quattro anni.
La porta di aprì lentamente mostrando una ragazza dai capelli rossi con un'asciugamano avvolto intorno al corpo che mi guardava sbalordita.

Era lei,era Aileen.
-Max...-disse ancora palesemente sconvolta.
-Aileen...-imitai il suo tono di voce ancora sconvolto.
I nostri occhi si incrociarono per un'attimo.
Per me quell'attimo fu qualcosa di speciale.
Fu speciale perché rividi Lei.

Rividi la ragazza che per anni mi ha fatto,mi sta facendo e mi farà,battere forte il cuore.

Era cambiata,di bene in meglio.
I capelli lisci e rossi,le cadevano morbidi sulle spalle.
Gli occhi verdi evidenziati dalla sua,ormai fedelissima,matita nera.
Le gambe lunghe e magre erano fasciate da un paio di jeans grigio chiaro tendente all'azzurro.
Il corpo era avvolto da una t-shirt nera dei Linkin Park.
Le labbra carnose e sottili tinte di un rosso acceso,come i suoi capelli.
-Allora,-mi chiese dolcemente finendo di truccarsi-cos'hai fatto in questi quattro anni?
“ho pensato a te,sempre” volevo dirle.
-Prove,concerti,tour,M&G,photoshoot,firmato autografi,le cose che fa una pop star.-le dissi con voce da montato,sapevo che le dava noia quando la usavo.
-Sei rimasto il solito coglione!-esclamò regalandomi un sorriso.
Erano quattro anni che non vedevo le sue labbra arricciarsi in modo dafarmi vedere un minuscolo pezzo di paradiso.

Arrivammo al tour bus ed i ragazzi fecero fatica a riconoscerla.
Era cambiata veramente tanto.
-Andiamo,il concerto sta per cominciare.-ci richiamò Nath aspettando di farci salire per chiudere la porta e partire verso l'arena.
Durante il viaggio,la cosa che mi diede più “fastidio” fu l'interesse dei ragazzi verso Aileen.

In quattro anni a nessuno di loro,è mai mancata come a me.

Eravamo arrivati.
Adrenalina a mille.
Cuore che scalpitava.
Gambe e mani che tremavano.
Paura di sbagliare,di fronte a lei.

Voglia di baciarla.

go on the stage” mi ripetevo mentre cercavo di smettere di tremare.
Non ci riuscivo,
lei mi indeboliva.
-Andate sul man-lift.-ci disse il manager indicandoci la direzione in cui dovevamo andare.
-Buona fortuna.-mi disse Aileen dandomi un appassionato bacio sulla guancia.
Sorrisi istintivamente e mi diressi verso i ragazzi.

Aileen

Forti grida.
Tanta gente.
Tante emozioni.
Ecco cosa provocava,un concerto dei The Wanted.

Canzone dopo canzone.
Grido dopo grido.
Lacrima dopo lacrima.
Brivido dopo brivido.
Il concerto era arrivato quasi alla fine.
-E adesso,-disse Tom accompagnato dalla musica-cantiamo Heart Vacancy.
Altre urla.
Altre lacrime.
Max mi guardò dal palco e mi sorrise porgendomi la mano.
Altre quattro ragazze salirono sul palco,insieme a me.
La musica cominciò facendomi scendere ulteriori lacrime.

I hear your heart cry for love,
But you won’t let me make it right.
You were hurt, but I decided,
That you were worth the fight.
Every night, you lock up,
You won’t let me come inside.
But the look in your eyes,
As I can turn the tide.”

Pensai a tutte le volte che ho pianto per lui.
Faceva male ma continuavo a farlo.
Ogni sera lo guardavo. Poster,foto e video.
Fissavo i suoi occhi e mi perdevo.

In your heart, in your heart, in your heart,
I can tell you can fit one more.
In your heart, in your heart, in your heart,
I don’t care who was there before.”

Nel mio cuore,lo sentivo.
Volevo dirgli che lo amavo.
Nel mio cuore,lo sentivo.
Di me non gli importava come una volta.

I hear your heart call for love,
Then you act like there’s no room.
Room for me, or anyone,
Don’t disturb” is all I see.
Close the door, turn the key,
On everything that we could be.
If loneliness would move out,
I’d fill the vacancy.
In your heart, in your heart, in your heart,
In your heart, in your heart, in your heart.

Sentivo il cuore che chiedeva amore.
Mi muovevo come se non avessi un luogo dove andare.
Avevo paura di disturbarlo,ad ogni chiamata ed ogni messaggio.
Chiudevo la porta e affogavo nelle lacrime.
Mi mancava.
Il mio cuore sperava che tornasse.
Non ero mai stata pronta a lasciarlo,ma ho dovuto farlo per permettere che il suo sogno si realizzasse.

Adesso ero lì,con lui.
Per anni avevo aspettato questo momento.

When I, talk to you, on the phone,
Listen close.”

Non mi aveva mai risposto.
A nessun messaggio.
A nessuna chiamata.

I hear your heart call for love,
Then you act like there’s no room.
Room for me, or anyone,
Don’t disturb” is all I see.
Close the door, turn the key,
On everything that we could be.
If loneliness would move out,
I’d fill the vacancy.
In your heart, in your heart, in your heart,
In your heart, in your heart, in your heart.

Mi faceva male sapere che mi ignorava.
Lo stavo abbracciando.
Stavo cantando con lui.
Le gambe e le mani mi tremavano.
La schiena era percorsa da brividi.
Il cuore mi batteva fortissimo.

Nonostante gli anni ed i km di distanza,al solo sentir pronunciare il suo nome,quel muscolo dalla forma indefinita all'interno del mio petto,nonn aveva mai smesso di battere.

***

La canzone era appena finita quando Max,prese la parola lasciandoci tutti sbaolrditi.
-Qui,in questa arena,c'è la ragazza che amo più della mia stessa vita.-sorrisi abbassando lo sguardo,sapendo che non potevo essere io.
Mi alzò il viso con due dita e mi sorrise.
-Sei tu Aileen.-mi sorrise facendo incontrare le nostre labbra.
Ulteriori urla si alzarono da parte dei ragazzi e della platea.
-Ti amo Aileen Sharon Keller.
-Ti amo anche io Maximilian Alberto George.
Mi sorrise e fece unire ancora le nostre labbra facendo terminare la serata,nel migliore dei modi.

  
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