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Autore: Hermione Weasley    07/09/2004    8 recensioni
Questa è la traduzione della mia ff preferita su Ron e Hermione. Spero vi piaccia perchè è fantastica! Una tempesta di neve, la capanna di Hagrid vuota e un ballo in arrivo! Cosa si può desiderare di più? Riuscirà Ron a conquistare il cuore di Hermione? Leggete e recensite!
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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6



La prima cosa che fece appena svegliata, fu sentire il cuore che le batteva a mille. Tenne gli occhi ben chiusi. Si ricordava fin troppo bene dove si trovava, e chi ci fosse accanto a lei, ma si sentiva stranamente spaventata. E se fosse stato tutto un sogno? E se fosse tutto vero, cosa gli avrebbe detto? E se Ron avesse cambiato idea? A quest'ultima possibilità lo stomaco di Hermione fece un tuffo con salto mortale all'indietro carpiato.


E poi sentì un rumore. Proveniva dall'altro lato della capanna e sembrava....


"Ron?" Hermione aprì gli occhi. Il posto di Ron accanto a lei, era vuoto, e il rumore continuava. Veniva dal bagno ed era l'inconfondibile suono di qualcuno che non sta molto bene. "Ron, stai bene?" Hermione saltò giù dal letto e si fiondò davanti alla porta del bagno. Ron stava vomitando, chiuso dentro. "Vuoi dell'acqua? Sono sicura che è colpa della torta di mele, e te l'avevo detto che era andata a male, ma adesso, stai bene?" gli chiese.


La risposta di Ron provenne da dentro. "Mi pare il momento giusto per un te-l'avevo-detto" mugugnò. Sembrava che stesse piuttosto male e Hermione si pentì subito di quello che gli aveva detto.


"Oh...lascia che ti aiuti, apri la porta."


"No"


"Su Ron, è solo vomito. Ti ho visto vomitare lumache, non può essere peggiore."


Non ci fu risposta ma solo un suono alquanto preoccupante. Hermione afferrò la sua bacchetta e aprì la porta da sola "Alohomora!" Ron era in ginocchio sul pavimento. Allungò un braccio cercando di chiudere la porta, ma Hermione fu più veloce e entrò nel bagno prima che Ron potesse chiuderla fuori. Prese un asciugamano dalla cucina e glielo diede. Ron lo prese e ci affondò la faccia per un momento, prima di fare un altro orribile suono e tornare a voltarsi verso il water per vomitare. Quando sembrava che gli attacchi fossero finiti, Ron si mise le mani sulla testa in segno di totale disperazione.


"Finito?" gli chiese Hermione, dandogli delle confortanti pacche sulla schiena "Hai fatto?".


Ron scattò in piedi e si fece abbondanti sciacqui d'acqua per la bocca. Poi si voltò verso Hermione e annuì. Lo aiutò a tornare sul letto e gli portò un enorme bicchiere d'acqua. Dopo averlo bevuto Ron fece una faccia terribile. "Devo solo togliermi il sapore di bocca." le disse. Hermione corse in cucina finchè non trovò quello che cercava. Gli porse una mentina e Ron la prese riconoscente.


"Grazie" disse sedendosi sull'estremità del letto e cominciando a fissare il muro. Hermione lo raggiunse, il suo sguardo andò da Ron alle finestre. Dalla luce si poteva dire che era giorno, tarda mattinata. Sicuramente qualcuno li stava cercando per tutta Hogwarts.


"Tutti si preoccuperanno" disse anziosamente, tornando a posare il suo sguardo su Ron. Il ragazzo si portò una mano sullo stomaco "Non posso camminare ancora" disse mentre l'alito alla menta raggiungeva Hermione "Aspettiamo un altro po'." Hermione tornò a sedersi al centro del letto e afferrò un cuscino.


"Allora ti serve qualcosa?" gli chiese timidamente "O stai meglio?"


Ron non rispose, si alzò e camminò verso il muro della capanna. Era diverso di giorno, riflettè Hermione, sistemandosi i capelli dietro gli orecchi. Sapeva che era stupido, si erano baciati e addormentati insieme la sera prima, ma non poteva fare a meno di sentirsi nervosa e in imbarazzo. Era lo stesso Ron che l'aveva baciata. Al solo pensiero Hermione si sentì avvampare, e si controllò, non si sa per quale oscuro motivo, la maglietta-tenda constatando che era tutto a posto. Voleva stare accanto a Ron, non era questo il problema. Non sapeva come comportarsi con lui adesso... Cominciò a parlare tranquillamente


"Bè suppongo che non sia un problema aspettare un po'..." Incrociò le gambe "Fino a che non si riscalderà, fuori. Non eravamo vestiti adattamente per una bufera."


"Hai ragione" asserì Ron "Potevamo ammalarci sul serio" continuò avvicinandosi al letto e sedendosi nella sua parte.


"E tu stai già male" disse Hermione muovendosi verso di lui.


"E' vero" commentò lui avvicinandosi al centro del letto dove si trovava lei.


"Allora possiamo stare qui per qualche altro minuto" disse Hermione mentre il respiro le mancava, muovendosi verso di lui, finchè non sentì le sue gambe urtare contro quelle di Ron.


"E riscaldarci" aggiunse Ron, ormai niente li divideva. Hermione intrecciò le sue gambe con quelle di Ron, e poggiò la testa sulla sua spalla, come la sera precedente. Lui sospirò e Hermione mormorò contro la sua maglietta-tenda. Sentiva odore di mente e un po' di quell'odore che si ha quando si è malati. (A/N QUESTA L'HO TRADOTTA, MA BACIARE UNO CHE HA APPENA VOMITATO MI FAREBBE UN PO' SCHIFO!!!) Ma non le importava, sperava solo che l'avrebbe baciata di nuovo. Poggiò il braccio sul petto di Ron e nascose il viso tra la spalla e il collo di lui. Ron si voltò verso di lei, la bocca feramemente chiusa, indeciso se baciarla o meno, date le circostanze. Sapendo che stava facendo tutto di sua iniziativa, Hermione si alzò un po' verso di lui, avvicinò il suo viso a quello di Ron e...e poi si ricordò di una cosa che le aveva detto la sera prima. Si allontanò e lo guardò con gli occhi ridotti a fessure.


"Che c'è?" le chiese aprendo la bocca per far uscire le parole.


"Quando mai mi sono lamentata di essere una ragazza?" gli disse curiosa.


"E'?" la guardò Ron confuso.


"L'altra sera hai detto che io mi lamento di essere una ragazza ma che in realtà sono fortunata. Quando mai l'ho detto?"


"Oh, quello" sorrise Ron dimenticando di tenere la bocca chiusa. "Sai, fuori nella bufera, quando stavi andando avanti. Hai detto qualcosa a proposito del fatto che io e Harry non ti ascoltiamo e bla bla bla e tutto perchè sei una ragazza, e bla bla bla bla..."


La bocca di Hermione si aprì. Non voleva crederci "TU" scattò in piedi sul letto e lo fissò. "Riuscivi a sentirmi! Tutto quel tempo..e tu riuscivi a sentirmi?" Si sforzò di ricordare tutto ciò che aveva detto, ma non importava, stava per ucciderlo.


"Non ti arrabbiare" le fece Ron "Eri troppo divertente quando cercavi di fare l'incantesimo di orientamento. Non ti puoi immaginare..."


"Tu...tu..." Hermione balbettava "Tu..."


"Cosa!?" le chiese Ron confuso.


"Tu..." continuò Hermione.


"sei un genio Ron" completò Ron la frase per lei, tentando si essere simpatico ma Hermione non era in vena.


"Tu, incredibile idiota, eravamo in una bufera, rischiavamo di morire e tu facevi gli scherzi? DEFICENTE!"


"E' stato divertente." commentò lui.


"Divertente?" ribattè Hermione incredula "Stavamo morendo congelati! Stavamo per morire e tu ti divertivi a prendermi in giro!" Hermione gli era praticamente saltata addosso dalla rabbia: non le interessava il fatto che Ron avesse fatto ironia in un momento tipo quello, ciò che la preoccupava era ciò che aveva detto e che lui aveva chiaramente sentito, le tornò a mente tutto ciò che aveva detto ringaziando la sua buona stella di essersi fermata prima di dire qualcosa di veramente stupido e irragionevole.


"Suvvia, Hermione. Non stiamo per morire in una tempesta. Abbiamo cose più importanti nella vita" gli occhi di Ron si serrarono all'istante. "Ehm..la tua maglietta." Hermione si strinse la maglietta-tenda attorno al petto e solo allora si rese conto di essere praticamente distesa su di Ron. Il suo petto premuto contro quello di Ron.


Il suo respiro sapeva di menta e stava cominciando ad aumentare. "Hermione" cominciò lui, i suoi occhi fissi sulla bocca della ragazza. Non poteva muoversi. Doveva muoversi. Si decise, fece un bel respiro e...


"Torni qui, Signor Potter. Vi ho detto di stare con me, non voglio che qualcuno di voi due cominci a correre nella Foresta Proibita. Se quei due sono qui, allora li troveremo."


Hermione trasalì. Ron le spiaccicò la testa sul suo petto per farla stare zitta.


"Stai zitta" le disse "E' la McGrannit!" continuò.


"So chi è!" tentò di parlare lei. "Smettila di zittirmi!"


"Cos'è questo rumore?" chiese una voce familiare proveniente da fuori


"C'è qualcuno nella capanna di Hagrid."


"Oh no" inveì Ron "Harry. Dobbiamo vestirci!" aveva gli occhi splancati dal panico.


"No! non dobbiamo. Scendi da me e mettiti disteso sul pavimento!" gli ordinò Hermione. "Scendi da me? Sei tu che sei sopra di me e non il contrario" le fece notare Ron, anche se questo non era il momento più opportuno per questo tipo di constatazioni.


"Vai sul pavimento, Ron!" Ron fece rotolare Hermione sulla sua schiena, e ormai libero si gettò sul pavimento, il respiro affannato.


"Fai finta di dormire" gli bisbigliò "muoviti!"


"Alohomora". Harry era appena entrato. Hermione chiuse gli occhi, tentando di respirare normalmente, pregando che il suo miglior amico non notasse niente di strano. Aspettò che Harry dicesse qualcosa, ma non disse o fece nulla. Allora decise di prendere l'iniziativa. Lentamente, aprì gli occhi, si stiracchiò, facendo finta di vedere Harry per la prima volta quella mattina.


Scattò a sedere "Oh, Harry!" disse, cercando di far sembrare la sua voce adeguata ad una ragazza che si era appena svegliata. Sbattè le palpebre un bel po' di volte, facendo finta che la luce le desse fastidio.


"Ci hai trovati!" Harry sorrise e incrociò le braccia, come per dire che non era una grande attrice. Guardò il suo "pigiama" e poi Ron che stava disteso con un innaturale sguardo stampato sulla faccia. Scoppiò a ridere.


"Potete svegliarvi, tutti e due" disse Harry. "E mettetevi qualcosa addosso, la gente vi sta cercando."


"Sono lì dentro?" chiese la voce preoccupata di una ragazza. "Li hai trovati, Harry?"


Ci fu un flash di luce mattutina su dei capelli rossi e Ginny Weasley apparì dietro ad Harry. Guardò nella stanza e tirò un sospiro di sollievo.


"Dove siete stati?" chiese loro arrabbiata con le mani sui fianchi.


Ron si sedette "Dove pensi che siamo stati?" le disse "Gli occhi ce l'hai no?!"


"come avete fatto a venire qui? Perchè non siete tornati al castello?" continuò Ginny imperterrita.


"Sono nella capanna di Hagrid?" la voce della professoressa McGrannit provenì da un punto molto vicino alla porta. "Non fatela entrare" piagnucolò Ron afferrando i suoi vestiti e schizzando nel bagno a tutta velocità. Hermione balzò giù dal letto diretta alla sedia dove la sera prima aveva messo ad asciugare i vestiti.


"Harry, esci, mi devo cambiare" disse rivolta al suo migliore amico "Ginny rimani davanti alla porta del bagno così Ron non può uscire!" Dopo pochi minuti Ron e Hermione erano entrambi nelle loro uniformi scolastiche, era andato tutto secondo i piani a parte un grido della McGrannit che proveniva fuori dalla capanna


"Cosa significa, 'si stanno vestendo'!???" Sia Ron che Hermione avevano una incredibile faccia paonazza quando uscirono sui prati, raccontarono tutta alla professoressa, che li ascoltò scoccando occhiate mortali a entrambi con le braccia conserte sul petto. "Bene" disse quando ebbero finito. Sembrava che volesse dire qualcos'altro ma tenne le labbra talmente unite che diventaro bianche, si voltò e cominciò a camminare verso il castello. Ron soccò a Hermione uno sguardo disperato, per poi seguire Harry che a sua volta seguiva la McGrannit. Hermione rimase indietro, fissando la testa di Ron e il sole sui suoi capelli e si chiese cosa Harry pensasse di loro. Sperava con tutto il cuore che la McGrannit non li mettese nuovamente in punizione e cercò di ricordare con estrema precisione come era stato baciare Ron. Aveva appena chiuso gli occhi per dar spazio ai ricordi, quando Ginny balzò al suo fianco afferrandole un braccio.


"Allora" disse la piccola Weasley dopo un po' "E'....successo qualcosa?" chiese a Hermione. Gli occhi di lei si spalancarono allarmati, la gola le diventò secca.


"Cosa intendi dire?" chiese rapidamente. "No certo che no!" assicurò a Ginny prima ancora di avere la risposta alla domanda precedente.


"Oh" Ginny sembrava delusa. "credevo che forse lui...ma non importa"


"Lui cosa?" le chiese Hermione. Ma la Weasley scosse la testa, lanciando un'occhiata verso Harry.


"Non posso dirlo, ho promesso, è un segreto"


"chi, Harry?"


"Shhhh!Ti sentirà!" Hermione si chiese che cosa tutto ciò volesse significare. E poi si ricordò qual'era stato il segreto tra Harry e Ron.


"Oh, intendi dire se mi ha chiesto del Ballo?" Ginny sembrò sollevata.


"allora l'ha fatto!" esclamò eccitata. "sapevo che ce l'avrebbe fatta, io lo sapevo di già, Harry me l'ha detto appena Ron ha annunciato che aveva intenzione di farlo" le disse Ginny.


"Oh" fece Hermione, sorrise guardando il collo di Ron


"Ma Ginny, come mai siete finiti a parlare di quest'argomento con Harry?" Ginny sorrise.


"Bè dopo, che Harry mi ha chiesto di andare con lui, era impossibile non parlarne." Hermione si bloccò.


"Cosa?" mormorò. "Gli hai..gli hai detto che eri già impegnata con Colin?"


"Certo, poverino mi ha fatto un po' pena" Nessuna della due parlò negli attimi successivi.


"Erm, Hermione" Ginny interruppe il silenzio "è successo...qualcos'altro?" le chiese.


"Non so di cosa tu stia parlando" rispose lei un po' troppo velocemente.


"Oh, lo so che lo sai, avete fatto...qualcosa?"


Hermione si morse le labbra e guardò la Weasley che la fissava impaziente. Si voltò verso Ron che la stava fissando, scossero entrambi la testa, come in una sorta di silenzioso accordo.


"No" disse fermamente Hermione a Ginny.


"No" sentì dire Ron a Harry. "Oh" disse Ginny dopo un po'.


"Va bene" Afferrò la mano guantata di Hermione nella sua. "Ti credo" le disse con un sorriso.


Felice per il calore della mano di Ginny, ma immaginando che fosse quella di Ron, Hermione lo seguì fino alla Torre di Grifondoro, cercando di capire cosa Harry gli stesse dicendo, e provando un'incredibile soddisfazione ogni qual volta i suoi orecchi diventavano rossi...

  
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