Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |       
Autore: Bad Devil    02/12/2007    4 recensioni
"...Le tenebre della notte si avvicinano ed ora, guidato dalla luce della luna un bacio di sangue cremisi..."
Una storia come purtroppo se ne sentono tante. Un dilemma interiore, legato alla scelta 'stare bene per soffrire', e 'soffrire per stare bene'.
Una fanfic difficile, con la quale spero di non deludervi.
[ItaNaruSasu]
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Itachi, Naruto Uzumaki, Sasuke Uchiha
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

†~ [ Sadistic_Maddnes ] ~†

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~

Genso no naka de samayoeba.
Anata wa kono mama setsubo no sekai e...

Me ni utsuru kono subete kowaseba i.
Yume sae mo kono subete nakuseba i.

Kanji au shirabe ni.
Koyoi yami no utage.

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~


Un giorno.
Era passato un altro maledettissimo giorno, e di lui nemmeno l'ombra.
Gettò nervosamente lo sguardo sull'orologio digitale posto sul mobile che segnava le tre del mattino passate...
<< Dove sei deficiente?! >> Mormorò col tono che lasciava trasparire un'intensa preoccupazione.
Preoccupazione per la persona amata...
In quello stesso istante la serratura della porta scattò, lasciando che quest'ultima si aprisse con un cupo quanto inquietante cigolìo, mostrando la figura di colui che l'aveva aperta.
Sasuke entrò barcollando nell'appartamento, gettando poi distratamente il mazzo di chiavi e la giaccia che teneva tra le mani sul divano vicino all'ingresso e superando senza problemi la soglia della cucina, ignorando lo sguardo adirato del proprio ragazzo.
<< Dove sei stato?! >> Domandò atono Naruto.
Quello si voltò lentamente verso il biondino, fulminandolo dapprima con lo sguardo, per poi sogghignare nel modo più malefico concessogli dal suo viso.
<< Eri preoccupato? >>
Gli occhi del biondino diventarono due fessure nel momento in cui l'altro aveva mosso qualche passo in sua direzione.
<< Sparisci per giorni, non ti fai sentire e poi... >>
Non riuscì a concludere la frase perché una mano dell'Uchiha gli strinse la gola con forza.
<< Poi cosa...? >>
Aumentò la stretta costringendolo ad incrociare il suo sguardo, maligno.
<< Sei ubriaco. >>
Fu un solo sussurrò, ma fu sufficiente per mandare fuori di testa il ragazzo dai capelli corvini; infatti quello bruscamente lasciò la presa salda che aveva al collo dell'altro, spingendo poi il biondino contro la parete alla sue spalle.
<< Sei sempre ubriaco!! >>
Urlò ancora quello ignorando il dolore della botta appena ricevuta, ben consapevole della reazione che avrebbe portato una frase simile.
Il pugno arrivò con forza contro il suo viso senza che lui avesse il tempo materiale per schivarlo o difendersi.
A nulla servì il suo tentativo di ripararsi il volto dagli altri, perché sì, sapeva che ne sarebbero arrivati altri, e a nulla servì nemmeno il suo tentativo di reagire: Sasuke era più veloce.
In breve le ginocchia cedettero, facendolo finire a terra.
O almeno quello sarebbe successo se l'Uchiha non l'avesse trattenuto per i capelli.
Avvicinò il volto a quello del biondino e leccando via un rivoletto di sangue dal suo labbro oramai spaccato lo lasciò andare.
<< Non voglio più sentirti parlare. >> Mise in chiaro, posandogli poi un violento bacio sulla bocca.
<< Mi hai capito idiota? >>
Rise della sua stessa frase, ignorando volutamente lo sguardo d'odio e al contempo ferito che Naruto gli aveva lanciato.
Con un ultimo leggero ma ugualmente doloroso colpo sulle costole, già reduci dalle botte subìte nei giorni precedenti, Sasuke si dileguò nella camera da letto, lasciando il biondino solo con i suoi pensieri.
Non appena sentì la porta sbattere Naruto poté finalmente crollare.
Si abbandonò con la schiena contro la parete e incurante di rovinare inevitabilmente a terra, si portò le mani al volto e pianse.
Le lacrime scorrevano quasi inarrestabili sul suo bel viso, portando via le tetre scie di sangue che ne sporcavano la carnagione lattea.
Silenziosamente.
Era sempre così.
Sasuke tornava a casa di cattivo umore (o semplicemente sbronzo), se la prendeva con lui e poi se ne andava a letto senza che l'indomani si facesse scrupoli.
Senza che gli chiedesse scusa...
Più volte era stato sfiorato dal pensiero che potesse tradirlo, ma quello, prevedendo la domanda aveva sempre dichiarato di non voler nessun altro che lui...
Cosa piuttosto divertente, dato che non stavano più insieme da tempo...
In quel senso, almeno.
Aveva smesso di fidarsi di lui lo stesso giorno in cui tornando a casa gli aveva sentito addosso del profumo di donna...
Non gli aveva detto nulla.
Si era limitato a sorridergli come al solito, ignorando quella vocina dentro di sé che voleva imporgli di mettere in chiaro le cose.
"L'avrà addosso per un altro motivo... Non mi ha tradito, no..."
Se lo ripeteva fino alla nausea.
"Lui mi ama..."
Ma ogni volta che lo diceva quelle parole perdevano di significato.
Sasuke non lo amava, o se lo amava aveva un pessimo modo per dimostrarlo.
Da mesi oramai il biondino viveva un incubo giornaliero senza fine.
Tutto era cominciato quando Sasuke aveva iniziato a bere considerevolmente, fino a perdere il controllo delle proprie azioni...
Già...
Perché a Naruto piaceva dimenticare il particolare in cui lo picchiava anche quando era sobrio...
Ritrasse la mancina umida di sangue, posando il volto sulle ginocchia.
Era troppo anche per lui sopportare una situazione del genere che andava avanti da troppo tempo.
Troppi mesi in cui subiva senza dire nulla a nessuno, anche se molti ormai avevano intuito.
Ad esempio il suo unico amico e confidente Kiba, non perdeva occasione per metterlo alle strette e fargli ammettere l'accaduto, costringendolo, anche se per il suo bene, a sfogarsi.
Più volte gli aveva consigliato di lasciarlo, dicendogli che non si meritava un ragazzo come lui, o che Naruto stesso poteva avere di meglio, arrivando persino a offrirgli di abitare per un po' a casa sua in attesa di un posto dove andare, ma era sempre stato inutile.
Naruto aveva sempre rifiutato la gentile offerta dell'amico...
Perché?
<< Sono un idiota... >> Mormorò tra le lacrime, soffocando un singhiozzo nel palmo della mano.
Solo così riusciva a definirsi.
"L'amore che proviamo per una persona è direttamente proporzionabile al male che quella ci ha fatto."
Non ricordava chi l'avesse detto, ma dovette riconoscere che non aveva torto, almeno nel suo caso.
La loro era sempre stata una storia complicata, fin dall'inizio.
Dal loro primo incontro, da ragazzini, avevano deciso che sarebbero stati rivali.
Cercavano sempre di fare l'uno meglio dell'altro, di superarsi in tutto, finendo inevitabilmente per conoscersi meglio.
Fino al momento in cui le cose cambiarono.
Accidentalmente si baciarono.
E quel bacio, col tempo, venne seguito da molti altri, più caldi e passionali.
Vogliosi.
Poi senza nemmeno sapere cosa avesse innescato un concatenarsi simile di eventi, avvenne il declino.
Un brivido di freddo gli scosse le spalle.
"Chi me lo fa fare di restare qui?"
Si domandò stringendosi le braccia.
"A lui non importa come sto..."
<< Mi ama... >>
"No, non mi ama..."
<< No... >>
"Ti usa e basta..."
Pianse più forte, stando comunque attento a non farsi sentire dall'altro ragazzo, temendo l'ennesima reazione violenta.
O l'ennesima umiliazione.
Stremato strinse tra le mani un lembo di stoffa della maglia, e così si addormentò.

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~

Tsukiakari no naka de odoru.
Yoru no yami ga tsutsumikonde.
Yuragu omoi ni shinku no kuchidzuke wo.

Anata wa kono mama hukai nemuri no naka…
Me ni utsuru kono sekai ni owari wo tsuge.
Yume sae mo kono sekai ni owari wo tsuge.
Koyoi yami no utage ima…

[†]

Tsukiakari no naka de odoru.
Yoru no yami ga tsutsumikonde.
Yuragu omoi ni shinku no kuchidzuke wo.

Anata wa kono mama hukai nemuri no naka…

Itoshi anata to towa no naka de...

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~


Quando l'indomani Naruto si svegliò non ci mise molto a ricordare gli avvenimenti della notte ormai trascorsa.
Nel momento in cui aveva provato ad alzarsi era stato colto da una poderosa fitta all'altezza dello sterno e da un incredibile mal di testa...
Aveva pianto tanto.
O forse troppo a lungo, e come al solito la colpa era di Sasuke.
Osservò con nervosa minuzia l'appartamento, verificando con un certo sollievo l'assenza del fidanzato.
Si alzò con l'intento di dirigersi verso il bagno, decisissimo a ripulirsi dal sangue secco che sentiva sul viso, ma il suono del campanello lo bloccò.
"Che sia...?"
No, non era possibile, Sasuke aveva le chiavi.
Con passo incerto si avvicinò alla porta, decidendo solo dopo lunghi istanti di esitazione ad aprire.
Si trattava di...
<< ...Itachi... >>
Si strinse un braccio alla vita, abbassando poi lo sguardo.
"Fa che non noti i lividi..."
Mero eufemismo, dato che risaltavano sulla lattea carnagione del suo volto.
<< Cos'hai fatto in faccia? >>
Bruscamente quello superò la soglia della porta, afferrando il mento del biondino tra le dita, forse con un po' troppa forza, costringendolo involontariamente a lamentarsi dal male.
<< Itachi, mi fai- >>
<< Chi è stato?! >>
<< Lasciami! >>
<< E' stato Sasuke, vero?! >>
<< Itachi... >>
<< Dov'è quel maledetto? >>
Il biondino colpì leggermente la mano dell'altro con la propria, liberandosi da quella stretta divenuta quasi insopportabile.
<< Mi stavi facendo male... >> Si giustificò tenendo lo sguardo basso.
L'Uchiha sospirò, davvero mortificato.
<< Scusami, non volevo... Sai che non volevo... >>
Naruto scosse leggermente la testa, abbozzando poi un sorriso che ebbe il solo risultato di far inorridire l'Uchiha...
Il biondo non sapeva ancora le condizioni del suo labbro...
L'altro cautamente gli poggiò una mano sul braccio, come a voler manifestare la propria presenza.
<< Sono opera sua, vero...? >>
Naruto non ebbe la forza di negare.
<< Vieni... >>
Senza curarsi di essere l'ospite e non il padrone di casa, Itachi si diresse verso il bagno, portando, o meglio trascinando il biondino con sé, con l'intenzione di medicarlo.
Una volta nella stanza interessata lo fece appoggiare al muro, voltandosi poi alla ricerca di una spugnetta con cui ripulirlo.
Lo sguardo color cielo della Kyuubi si posò sulla propria immagine riflessa, lasciandolo quasi senza fiato...
Quasi non si riconosceva...
I capelli erano disordinati e arruffati, mentre il resto del viso...
Beh...
Un grosso segno violaceo sporcava il candore della sua pelle all'altezza dello zigomo, mentre il resto era ricoperto da incrostazioni di sangue, che evidentemente aveva perso in grande quantità dal naso.
Il labbro inferiore spaccato e quello superiore dolente, così come il lato destro della mandibola.
Avrebbe voluto dire qualcosa, ma tutto quello che riuscì a fare fu scoppiare in lacrime, portandosi le mani all'orrore che era il suo viso in quel momento.
<< Hey... >>
Sentì una stretta salda all'altezza della vita.
L'inconfondibile stretta di Itachi...
<< Naruto... Va' tutto bene... >>
Quello in risposta pianse più forte.
Nella sua mente vi erano molti pensieri, tutti incentrati su un unico argomento.
"E' stato Sasuke..."
<< Naruto... >>
"Sasuke non mi ama..."
<< Naruto apri gli occhi. >>
"Lui non-"
<< Uh... >>
Una mano gli accarezzò dolcemente la testa, sistemando le sottili ciocche dorate della frangia, separandole dal resto dei capelli, dando così una parvenza di pettinatura.
<< Non piangere... >>
Incrociando lo sguardo del maggiore degli Uchiha vi lesse un unico sentimento.
Odio.
Ma non per lui, di quello era certo.
Lo aveva percepito dalla dolcezza con cui quella mano gli si era posata sui capelli.
"Così diverso dal tocco di Sasuke..."
<< Non ti agitare... >>
Sussurrò Itachi bagnando leggermente la spugna per poi passarla sulla fronte del ragazzo più giovane.
Il biondino soffocò un gemito quando quella piccola spugnetta scese, ripulendolo con estrema delicatezza dal sangue rappreso che occupava la zona del naso e poco più sotto, venendo risciacquata più volte da Itachi, poiché satura di quella vermiglia sostanza.
Satura?
Fantastico, sanguinava di nuovo...
Il ragazzo dai capelli corvini imprecò a bassa voce, ponendo una mano a fermare il leggero fiotto, mentre con l'altra era occupato a pulire la spugnetta, in modo da poter ripetere le operazioni appena compiute.
<< L'ho passata con troppa forza? >>
Naruto esitò prima di rispondere, sentendo qualche rivoletto di quel liquido scarlatto invadergli le labbra, riuscendo a percepire l'inconfondibile suono che le gocce producevano contro la stoffa della sua maglia, colando dal suo mento.
<< No... Probabilmente non si era ancora rimarginata bene, ed è bastato poco... >>
<< Nh, scusa... >> Disse, portando di nuovo la spugna contro il suo viso, assorbendo così le ultime gocce di sangue.
Il resto della medicazione procedette senza intoppi, e in breve il viso del biondino fu pulito ed incerottato.
<< Ecco, abbiamo finito. >>
Mormorò Itachi, gettando via la plastica protettiva dei cerotti.
<< Grazie... Non so cosa fare per sdebitarmi dell'aiuto che mi hai dato... >>
<< Una cosa ci sarebbe. Voglio sapere cos'è successo ieri. >>
Il ragazzino volse lo sguardo altrove, rifiutandosi per codardìa di incrociare le iridi purpuree dell'Uchiha, insostenibili per lui.
<< Naruto...? >>
<< L'ho provocato, ecco tutto... >>
Non era la verità...
Era una mezza verità...
<< Non ti credo. >>
Naruto sbuffò.
<< E' tornato a casa tardi, ubriaco e non c'ho più visto... >>
Itachi scosse la testa con un'espressione quasi schifata sul volto.
<< Perché gli permetti di farti questo? >>
Il biondino ridacchiò istericamente.
<< Sai cosa succede a quelli come me se reagiscono, no? >>
Allora Itachi tacque.
Aveva dimenticato che l'Uzumaki in questione fosse anche un jinchuuriki, o meglio...
Non che l'avesse propriamente dimenticato, solo che conoscendolo ormai da tempo vedeva il ragazzo 'Naruto Uzumaki', non lo spirito di Kyuubi che ospitava nel suo corpo...
E purtroppo aveva anche scordato che provvedimenti aveva la legge per i casi specifici come il suo.
Se un jinchuuriki aggrediva, o veniva coinvolto nell'aggressione di un abitante del villaggio, scattava direttamente la pena di morte.
Perché un jinchuuriki non è umano...
Era solo l'ospite in forma umana di un bijuu, e come tale non aveva il diritto di essere messo sullo stesso piano delle altre persone.
Senza contare la sua impossibilità a lasciare Konoha, siccome quelli come lui dovevano essere tenuti sotto stretta sorveglianza di un capovillaggio, o comunque non potevano lasciare i centri abitati, poiché era credenza che il bijuu potesse influenzare le scelte dell'ospite, inducendolo ad attaccare il villaggio stesso.
Una legge contradditoria.
Un mare di idiozie.
Naruto non era un pericolo, e la volpe a nove code dentro di lui si limitava ad essere un inquilino fastidioso ma tranquillo, non una bestia affamata perennemente di sangue, come tutti la dipingevano.
<< Itachi... >>
Non fece intempo a parlare che quello gli prese le mani tra le proprie.
<< Vieni via con me. >>
<< Cosa? >>
<< Lascia perdere Sasuke, mi occuperò io di te... >>
<< Itachi, non credo che... >>
Ma quello non lo ascoltava, perché si sa, un rifiuto viene digerito più lentamente...
<< Insomma... >> Sussurrò con voce rotta, portandosi una mano del biondino al viso.
<< Lo ami nonostante quello che ti fa passare? >>
Alcune lacrime fecero di nuovo capolino dagli occhi cerulei della Kyuubi, che senza nemmeno rendersene conto aveva annuito.
<< Mi dispiace Itachi... >>
Quello scosse la testa, nascondendo la delusione appena provata.
<< Non fa niente... Lo so che per te esiste solo lui... >>
"Che è così idiota da non capirlo."
Baciò teneramente la mano del ragazzino, uscendo poi dalla stanza e lasciando l'abitazione.
Non disse una parola.
Non salutò nemmeno.
Si limitò ad andarsene con passo felpato e l'animo in pezzi.



~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~

Tsukiakari no naka de odoru.
Yoru no yami ga tsutsumikonde.
Tsukiyo ni michibikareta mama.

Shinku no kuchidzuke wo...

~[~~~~~~~~~~~~~~ † ~~~~~~~~~~~~~~]~



Salve...
Due parole su questa fanfic.
Mi rendo conto del fatto che una fanfic così complessa non possa essere affrontata in due capitoli, ma questo è stato il meglio che sono riuscita a fare...
Ho preferito lasciare in sospeso alcune cose, in modo che voi che leggete possiate interpretarle a vostro piacimento.
Lasciate un commentino, per favore.
Il titolo del capito, 'Front et Baiser' è preso da una canzone dei MoiDixMois, e la fanfic ne presenta il relativo testo.
Nella presentazione la frase tra virgolette è la traduzione della frase finale.
Dedicata come al solito al mio amore e al mio Niisan.

Chu, a presto il secondo capitolo.
  
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: Bad Devil