DANTE

Il paesaggio passava veloce come un cortometraggio, e così i miei pensieri occupavano la testa ,pensando cosa mi aspettasse nella nuova città..

disse mia madre con il suo solito ottimismo,il contrario di quello che ero io, dissi bisbigliando affinché mia madre non mi sentisse, e infatti per mia sfortuna non mi sentì mia madre bensì mio padre

brontolone? Brontolone io?? Si come no! E mi misi le cuffie dell’ipod ,chiusi gli occhi e alzai il volume al massimo per non sentir parlare mamma e papà.

Mi sentì scosso aprii gli occhi e comparve mia madre < Dante,ci fermiamo per mangiare scendi.> frastornato mi alzai , entrai in un Autogril e mi sedetti al tavolo più vicino alla mia unica via di uscita.

disse papà , lo guardai torvo, possibile si scordasse ogni singola volta il mio così detto "disgusto" per la carne? ,così optai per una pizza e patatine.

Mi guardai intorno al locale , notai che era piuttosto pulito ,c’era un tipico odore di fritto.

L’orologio a forma di uovo, segnava le 13.30 in punto ,possibile che io abbia dormito per 4 ore di fila senza problemi? Non mi piace tanto viaggiare in macchina , come avrò fatto a dormire così tanto? Forse perché la notte prima di partire, non ho chiuso occhio per colpa di tutte quelle preoccupazioni che mi passavano per la testa.

Rivolsi lo sguardo ad un tavolo in fondo , li c’era seduta una ragazza , una bella ragazza che rivolgeva il suo sguardo fuori dalla finestra e intanto giocherellava con una ciocca dei suoi lunghi capelli scuri, aveva una carnagione dorata .

Si voltò bruscamente verso di me è noto che la stavo fissando .

Mi sorrise,e si giro di nuovo verso la finestra , in quella frazione di secondi in cui lei mi aveva sorriso senti un brivido gelido sulla schiena ,e abbassai lo sguardo al mio tavolo , cavolo! Cosa era successo? Cosa era quel brivido!? ,arrivò mia madre con due vassoi in mano

< ecco fatto , ora possiamo mangiare!!> e si sedette < allora la pizza è tua , te ne ho prese due ,hai fame vero? > e mi porse un vassoio < si , ho fame > , presi la pizza e cominciai a mangiare .

Rivolsi un ultimo sguardo a quel tavolo in fondo, e con mia sorpresa non vidi nessuno. Allarmato mi guardai intorno, la ragazza era dietro di me stava uscendo dalla porta , e li ci scambiammo un ultimo sguardo.

io e papà ci guardammo e poi guardammo mamma , avevo stampato sulla faccia un sorriso a 32 denti , ma che avrà tanto da sorridere?,ci alzammo e mi infilai in macchina < Via! > disse papà con entusiasmo.

Aprii il mio portatile e mi misi a navigare su internet cercando qualcosa da fare , dico la verità , mi stà cominciando a stuzzicare un po’ l’idea che stavo andando in una nuova città , chissà .. forse sarà una città simile a Roma? O forse completamente il contrario?...< e quale sarebbe la città in cui ci trasferiamo papà?>, Lamezia Terme mmmm mai sentita in vita mia! < tesoro perché non cerchi qualche informazione su questa città? Che ne dici?> .

Così andai a cercare …< Nicastro ,Sambiase o Sant’Eufemia?,papà?> disse mamma con aria entusiasta < se lo dici te!> e cadde il silenzio.

Decisi di andare a vedere se c’era qualche e-mail,7 e-mail ,me ne aspettavo di meno!

Lessi la prima era di Elettra…"Ciao Dante! Lo so che io e te non abbiamo avuto un gran rapporto di amicizia,maaa..volevo salutarti per l’ultima volta in un modo per lo più originale" andai alla fine della pagina e c’era una grande foto con tutti i miei compagni di classe, sorrisi e bisbigliai , andai all’altra e-mail tutte erano dei miei amici più stretti e mi fece piacere che qualcuno mi pensava ancora anche se non ero la con loro.

disse mamma papà rispose .

C’era un traffico tremendo, aprii il finestrino e misi la testa di fuori,una macchina rossa fiammante si fermò in corrispondenza con la mia, Stupenda..in quella macchina riconobbi una figura…quella ragazza dell’autogrill, si era lei e stava imboccando la mia stessa strada, chissà se l’avrei rivista e magari abita nella stessa mia città! dissi, rispose mamma ,non le risposi pensando che non l’avrei mai più rivista, e non sapevo quanto mi sbagliavo…

CONTINUA

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