Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: BogartBacall    15/05/2013    2 recensioni
[Questa storia partecipa al contest "Taglia, cuci, sfila!" indetto da Nisipulchra sul forum di EFP]
Così, si erano cercati, ritrovati e, infine, presi per mano, decisi a superare tutto insieme, nella bizzarra convinzione di poter creare insieme quel qualcosa che sarebbe riuscito a prendere il posto di Fred nelle loro vite.
Avevano percorso insieme tutte le fasi di elaborazione del lutto, quasi all’unisono, isolandosi dal mondo che li spronava a reagire, tendendogli la mano.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelina Johnson, George Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le cinque fasi di elaborazione del lutto
NOME: Sweet Cupcake (sul forum), BogartBacall (su EFP)
TITOLO: Le cinque fasi di elaborazione del lutto
PERSONAGGI: George Weasley, Angelina Johnson
COPPIE: George/Angelina
RATING: Verde
GENERE: Introspettivo
CONTENUTO PACCHETTI SCELTI: Fiocchetti - storia introspettiva
BREVE DESCRIZIONE DELL’ABITO: abito in raso rosa, lungo al ginocchio, con piccoli fiocchi che delimitano l'orlo della gonna
AVVERTIMENTI: nessuno
NdA: la storia è basata sulla teoria dell'elaborazione del lutto della psichiatra Elisabeth Kubler Ross e consistono in: negazione, rabbia, contrattazione o patteggiamento, depressione e accettazione. (http://it.wikipedia.org/wiki/Elisabeth_Kübler_Ross)


La sposa avanzava sorridente verso l’altare. La sua carnagione d’ebano era messa in risalto dall’abito in raso di una delicata tonalità di rosa, con piccoli fiocchi a delimitare l’orlo della gonna al ginocchio. Guardava felice il suo sposo, gli occhi che brillavano.

George aveva gli occhi incollati su di lei. Era bellissima, non c’era che dire. Eppure, non si sentiva a suo agio, in quella situazione. Cosa piuttosto insolita, visto che si trattava del suo matrimonio.
Si sentiva una persona orribile, eppure, ogni volta che guardava Angelina e lei gli restituiva uno sguardo carico d’amore, come in quel momento, non poteva fare a meno di chiedersi cosa, o meglio, chi vedesse in lui. Sapeva di essere un essere spregevole, anche solo a pensare una cosa del genere, ma davvero gli sarebbe piaciuto sapere se quella che di lì a pochi istanti sarebbe diventata sua moglie fosse davvero innamorata di lui, di George Weasley, o di quello che lui, involontariamente rappresentava: il suo doppio, il suo defunto gemello Fred.

Quando avevano iniziato a frequentarsi, aveva davvero pensato che potesse essere la soluzione al dolore che li attanagliava. Erano entrambi alla ricerca di qualcosa, qualcuno che potesse colmare quel vuoto immenso che la sua scomparsa aveva creato e chi meglio del suo doppio o, nel caso di Angelina, della sua metà perfetta, poteva riempire quel baratro di tristezza e disperazione?
Così, si erano cercati, ritrovati e, infine, presi per mano, decisi a superare tutto insieme, nella bizzarra convinzione di poter creare insieme quel qualcosa che sarebbe riuscito a prendere il posto di Fred nelle loro vite.

Avevano percorso insieme tutte le fasi di elaborazione del lutto, quasi all’unisono, isolandosi dal mondo che li spronava a reagire, tendendogli la mano.

Avevano negato che potesse veramente essere successo. No, Fred non poteva essere morto. Era impossibile. Non poteva essersene andato davvero. Non in un modo così stupido. Colto alla sprovvista da una ridicola esplosione. Sicuramente c’era una spiegazione, probabilmente uno dei suoi pessimi scherzi. Sarebbe tornato, irridendoli perché avevano creduto ad una burla così ben congegnata, e loro l’avrebbero accolto a braccia aperte, maledicendosi per essere stati così tremendamente ingenui.

Poi, era stata solo rabbia. Una volta compreso che non si trattava di uno scherzo, non quella volta, avevano riversato fiumi d’ira su tutto e su tutti. Era stato lì, che la loro relazione da semplice amicizia era divenuta qualcosa di più. Una sera, lei l’aveva raggiunto al negozio, in lacrime. Continuava a gridare che non era giusto, che non sarebbe dovuta andare così e George non trovava argomentazioni con cui controbattere: se c’era qualcosa di fronte a cui si trovava sempre in enorme difficoltà, erano proprio le lacrime. Così, su due piedi, s’era ritrovato a baciarla, più che altro perché era l’unico modo che gli era balenato in mente per riuscire a zittirla. Inaspettatamente, però, Angelina aveva risposto al bacio. E quel bacio rubato e disperato gli era piaciuto. Si erano ritrovati quasi senza accorgersene nell’appartamento di lei, i vestiti gettati sul pavimento, incarcerati in un amplesso fatto di dolore, frustrazione, ma soprattutto rabbia. Rabbia perché lui non c’era più, rabbia perché tutto quello era ridicolo e sbagliato, rabbia perché nonostante tutto riusciva a donare loro sollievo.

Da quel momento, per George e Angelina tutto era stato più semplice, almeno in apparenza. Entrambi sapevano di essersi immischiati in una storia malsana e a nulla erano valsi i tentativi delle loro famiglie e degli amici di far capire loro che quello non avrebbe riportato in vita Fred. A loro non interessava quello che dicevano gli altri, ormai ognuno aveva l’altro su cui contare, degli altri non gli importava un accidenti. Passavano tutto il tempo libero insieme e, quasi per gioco, iniziarono a elaborare strani pensieri ed elucubrazioni, delle specie di voti, patti stipulati con Dio, il fato, qualunque Essere Superiore ci fosse al di là della vita e della morte, per far sì che Fred tornasse. Fino a che, una sera in cui l’alcool era scorso più generosamente del solito, George aveva formulato la sua folle proposta.
“Sposiamoci” aveva detto, deciso “Se Fred davvero tiene a noi due e alla nostra sanità mentale, allora tornerà per impedircelo!”

Quella proposta, avventata e stupida, era riuscita a trascinarli lontano dalle grinfie della collera, portandoli, però, su binari diversi.
Se Angelina era estasiata all’idea del matrimonio, George ne era terrorizzato. Mai avrebbe pensato che, al loro risveglio, la ragazza riprendesse la questione sollevata la sera precedente, dimostrandosi più che favorevole alla loro unione. Quella che lei vedeva come una naturale prosecuzione del sodalizio instauratosi fra loro in quei mesi, per lui era un plateale tradimento perpetrato ai danni del suo gemello. Per la prima volta da mesi, si trovarono in disaccordo, finendo per litigare e passare al successivo stadio: la depressione. Entrambi, di fronte a quella proposta, avevano dovuto confrontarsi con la realtà, spietata e innegabile: Fred se n’era andato per sempre e loro non potevano fare nulla, se non andare avanti.

Accettare quella perdita era il loro modo di dichiararsi sconfitti dal destino, ma, se George era più che deciso ad accettare quella sconfitta e andare avanti come se nulla fosse, Angelina, invece, voleva prendersi una rivincita su quel fato crudele. Rivincita che, ai suoi occhi, aveva lo stesso volto di colui che aveva amato e perduto, ma rispondeva al nome di George Weasley.
Con il passare dei giorni, vedendo Angelina così determinata, George finì per lasciarsi convincere che, forse, quella soluzione non era poi così sbagliata. Lei, dopo tutto, era stata parte di lui e solo lei sarebbe stata in grado di ricordarglielo, di tenere vivo il suo ricordo. Inoltre, pensò che lo doveva a Fred. Era stato un fratello meraviglioso, un compagno di vita fedele e premuroso. Il minimo che potesse fare era prendersi cura dell’altra persona che aveva amato, cercando di renderla felice, anche se questo avrebbe significato rinunciare alla propria felicità.

Le parole del celebrante lo riportarono alla realtà.
“George Weasley, vuoi tu prendere in sposa la qui presente Angelina Johnson, promettendo di esserle fedele sempre, finché morte non vi separi?”
Guardò ancora una volta la sua sposa, che gli restituì uno sguardo carico di aspettative e di amore per qualcuno che lui non avrebbe mai potuto essere.
“Lo voglio” esclamò, la voce spezzata dalla consapevolezza che, con quelle parole, aveva definitivamente seppellito il ricordo di suo fratello.
Angelina gli saltò al collo e lo baciò, abbracciandolo stretto.
Gli occhi di George incontrarono quelli tristi di sua madre, colmi di lacrime che non poteva certo dire essere di gioia.
Non era così che sarebbe dovuta finire, di quello era più che certo.



   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: BogartBacall