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Autore: PeppaPigandNow    15/05/2013    3 recensioni
Questa storia è incentrata sulla RudiXAlice,e in modo secondario sulla MarcoXEva diciamo che ho voluto un po' cambiare tutte le long fiction,infatti qui Rudi e Alice si troveranno mille problemi di fronte,per quanto riguarda Marco ed Eva,verranno un po' messi in secondo piano,ma ci sarà il tempo anche per loro.
Leggete la fanfiction,vi sorprenderà.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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"Allora dove mi porti?".Disse lei appena uscita,l'aria soffiava fresca e Alice era eccitata all'idea di un intera giornata con Lui.
"Beh,visto che a Roma siamo sotto lo sguardo di tutti,pensavo...Di portarti,beh si a Venezia,che ne dici?".
"Si,ma mi sa' che è un po' troppo lontano".Disse lei poco convinta coprendosi dai raggi solari.
"Che entusiasmo sardina,beh in verità avevo pensato di restare li per la notte".
"Emh,ma come facciamo con Giulio e mamma?".Disse la ragazza rossa in viso.
"Non preoccuparti Alice,devi vedere,Sardina,che Rudi,qui,ha tutto sotto controllo!".
"Si,e che gli diciamo;andiamo a correre e ci sequestrano?".Disse lei in tono sarcastico.
"Beh,non pensavo esattamente a un sequestro,più a una "gitarella" tra amici...".
"Che vuoi dire?".Disse lei confusa,doveva condividere Rudi con qualcun altro?.
Il ragazzo non rispose subito,esitò,dopo di che si senti un macchina che accostò a pochi metri da casa Cesaroni.
"Ciao Ragazzi".Disse egli facendo girare un mazzo di chiavi e pulendosi la mano sinistra nei larghi pantaloni.
"Ah,Diego eccoti finalmente".Escalmò Rudi felice per il tempismo.
"Mi aspettavi prima,perchè no,ho avuto un contrattempo in officina,che oggi ho dovuto riparare un'auto di mio nonno,che non riusciva a partire".
"No,no anzi sei arrivato in pefetto orario".Rispose Rudi marcando la parola perfetto,come è di suo uso fare.
"Ah,ok,allora pronti,per la vacanza più bella di sempre,guardate due camere da letto,doppie,con bagno incluso in un Hotel,vicino a piazza San Marco,e di sotto c'hanno pure un centro estetico,che dopo tutto sto stress vi fa pure bene."
"Perfetto,ma Miriam?".
"Ah,sta arrivà,allora hai gia' detto ad Alice,che faremo a Venezia,oltre a visitare la città?".
"Diciamo,voglio che sia una sorpresa".Disse Rudi,non lasciando trasparire nulla.
"Che mi state nascondendo,dai voglio saperlo".
"Vedrai Sardina...".Rispose Rudi,deciso a non dire nulla alla sorellastra.
"Dai Rudi".Lo pregò lei,cercando di raccimolare qualche informazione in più.
"Ah,c'è Miriam,eccola".Disse Diego frettolosamente cercando cosi,di far dimenticare la sopresa ad Alice.
"Ciao".Dissero tutti e tre insieme chiundendo cosi il precedente discorso.
"Ciao a tutti,sono stanchissima,amore,Rudi potete portarmi le valigie in auto?".Esordì Miriam,stanca in volto.
"Sicuro piccola,tieni Rudi tu prendi questa".Rispose Diego,trascinandosi Rudi,e due grossi bagagli verso l'auto.
"Allora?Come va Alice,pronta per il viaggio?".Domandò Miriam,facendosi più serena in viso.
"Diciamo,quei due mi nascondono qualcosa".
"Dai,vedrai che sarà tutto perfetto".
"Speriamo".Disse Alice,sottovoce,guardando allontanare l'altra giovane verso la macchina.
"Vieni su".Incitò Miriam,pronta a partire.
"Allora,che facciamo?Partiamo nudi Rudi?".Disse Alice,mentre Rudi posava nel bagagliaio una delle valigie di Miriam.
"Alle valige,per tua informazione,ci penseremo dopo aver chiamato papa',Diego ci sta gia' pensando...".
"Bene,quindi mentre Diego fa questa telefonata io vado su a cercare qualcosa da mettere per il viaggio".Rispose Alice,quasi in tono arrabbiato.

"Ah,Sardina,le valigie,le ho gia preparate sono nella mia camera accanto all'armadio".
"Ma come hai fatto a fare tutto in un giorno,poi cosa?Come sei entrato nella mia stanza?".
Domandò sorpresa Alice arrivata quasi sul ciglio della porta.
"Trucchi del mestiere,e poi chi te l'ha detto che ho preparato tutto questo in un giorno?".Disse Rudi provocando una smorfia sul volto di Alice,che nel frattempo era entrata in casa.
"Ciao Eva".
"Ciao Ali,ma la corsa?".Rispose la sorella,ancora occupata a mangiare del gelato.
"No,è che c'è stato un fuori programma,poi ti spiego devo prendere le valigie".
"Come le valigie,dove vai?".
"Si,vado a Venezia insieme a Rudi,Miriam e Diego".
"Capito la sorellina che se ne va a Venezia,e mi lascia tutta sola".
"Beh,dai non sei completamente sola,c'è Marta".
"Ah,si è vero,chissa' forse io e Marta vi verremo a trovare".
"Non ci pensare nemmeno".
"Dai scherzo,prendi le valigie su,che ti aspettano".
Mentre Alice,saliva nella camera da letto dei ragazzi per prendere le valigie nel frattempo gli altri cercavano di convincere Giulio a partire.

"Pronto signor Cesaroni sono Diego,senta,c'hanno offerto un viaggio a Venezia,e siccome abbiamo quattro posti,chiedevamo,se possono venire anche Rudi e Alice,tanto loro viaggio di maturità non ne fanno,quindi motivo in più per accettare".Disse tutto d'un fiato Diego.
"Si,si,certo,no,no non si preoccupi tutto pagato".Continuò Diego cercando di essere il più convincente possibile.
"Ma sti due stanno nella camera insieme?".Domandò Giulio dal telefono con tono un po' preoccupato.
"Eh,beh le camere so due,ma se proprio si deve,c'è Miriam che puo' anche stare con Alice".
"Eh,se proprio si deve,sai mi sembra male falli stare tutti e due insieme".Rispose Giulio,cercando di essere delicato.
"Non si preoccupi signor Cesaroni,allora,se per lei va bene,partiamo anche subito,che tanto Ezio,sa gia tutto e me presta pure la macchina".
"Eh,se Ezio è d'accordo,e anche io sono d'accordo,non vedo perchè non partire,dai andate che ve la meritata na vacanza,dopo tutto".Concluse Giulio con tono bonaccione.
"Grazie,e faccia anche lei una vacanza".Concluse Diego,sotto gli sguardi esaltati dei ragazzi.
"Te l'avevo detto,tutto liscio,e adesso moviamoce và".
"Aspetta,dobbiamo aspettare ancora Alice".Disse Rudi un po' preoccupato.

"Do sta?".
"è andata a prendere le valigie per il viaggio,non dovrebbe metterci molto".
"Ah,eccola guarda".
Disse Diego indicando Alice che si muoveva verso di loro.
"Ecco la tua valigia Rodolfo".
"Grazie Alice Sardina".
"Bene,ora che siamo tutti moviamoce che so sei ore di macchina".
Le prime ore di viaggio furono esaltanti e giocose,radio a tutto volume,grida,scherni,erano tutti davvero eccitati per il viaggio.Le successive invece,furono ben più tranquille,infatti le ragazze si addormentarono nei sedili posteriori,mentre Rudi guardava nervosamente l'orologio,pensando che fosse arrivato il momento di una pausa.
"Ah,Diego accosta che fra qualche metro c'è sta un benzinaio,che le ragazze si sono addormentate".Disse Rudi,osservando le due dallo specchietto retrovisore.
"Ok,Rudi,però te avverto non più d'un ora,senno salta tutto".
"Non ti preoccupare Diego,c'è la facciamo".
"Allò,senti le svegli tu?".Disse diego spegnendo l'auto.
"Che?!Siamo gia arrivati?".Domandò Miriam svegliandosi improvvisamente davanti ai due.
"Eh,no siamo in una stazione di servizio se volete scende insieme a noi".
"Che c'è?Siamo arrivati?".Domandò anche l'altra ragazza ancora assonnata.
"No,facciamo una pausa".
"Ok,io ne approfitto per dormire un altro po'".Disse Miriam sistemandosi un cuscino da viaggio sotto la testa.
"Embè,scendiamo,stanno tutte e due cotte".
"Ok dai,prendiamo qualcosa da mangiare,che c'ho una fame".
"Ma che farete con i vostri?".Domandò Diego una volta arrivati tutti e due all'auto-grill.
"Non lo so,è che sai,pensare che possono prenderla male,che possono separarci,ora che era tutto perfetto".
"Beh,devi ammettere che fa un po' effetto vederti con la tua sorellastra"."Che poi anche i vostri dopo quello che è successo con i vostri fratelli".
"Si,ma non è la stessa cosa Diego,io non tradirei mai Alice".
"Embè,questo è anche vero però sai come si dice..."."Ao Rudi ci sei?".Domandò Diego facendo dei segni a Rudi.
"Stavo sentendo la telefonata di quel cassiere".
"Ma che te frega,cosa dice quello,scusa?".
"Zitto!".
"Cosa?Una bomba,Lorenzo c'è uno qui al telefono,che dice di una bomba,qui nel nostro locale".Disse il cassiere dell'auto-grill rivolgendosi a un suo superiore.
"Ma che sarà quel pirla dei riformimenti,mandalo a cacare,va".Rispose il superiore dall'accento romagnolo.
"Ma li senti a quelli,c'è la concorrenza farebbe di tutto,cosa si fa per campare,una bomba,pessima".Disse Diego a Rudi mentre l'altro era ancora assorto nei sui pensieri.
"Diego,mi sa che quella,non era la concorrenza".
"Non me di,che è Budino che ci sta a fa uno scherzo".
"Non era budino,era mio padre,ha inventato la stessa scusa per i nostri fratelli sei anni fa'".
"Ah,Rudi ti fai troppe paranoie,mangia che t'arriva l'aria al cervello".
"Aspetta,stai zitto che stanno continuando la telefonata".
"Le sue minacce,mi fanno soltanto ridere,adesso dobbiamo anche pagare senno venite armati,ma senti un po' te".Continuò la telefonata il cassiere.
"Dai,non me di che adesso entra pure tuo padre armato e ve piglia a te ed ad Alice e ve fa magna lo scopettino".
"Lo vedremo subito".
"Che vuoi fare Rudi?".
"Chiamo a mio padre,se è lui che chiama,allora mi risulterà occupato".
"Beh,scometto il conto che non è tuo padre".
"Allora?".
"Squilla"."Non è mio padre".
"Bravo scemo,paga e andiamo".
"Però dai ora che c'è penso c'è lo vedo tuo padre farti magna lo scopettino,datemi i soldi o alzo lo scopettino".Disse Diego mentre si dirigevano verso il parcheggio.
"Spiritoso,senti invece,dove sono Alice e Miriam?".Rispose Rudi aprendo lo sportellone dell'auto.
"Come sono uscite dall'auto?".
"Beh,qua non c'è stanno".Rispose Rudi ricontrollando i sedili posteriori.
"Saranno ritornate in auto-grill,vieni andiamo".
"Datemi i soldi o sparo,nessuno puo' entrare tutti fuori,chiudete le porte".
"Che cazzo?!".
"Ao,Rudi non c'è fanno entrà,ma do stanno queste?".
"Diego,guarda sono li,vicino a quella con la gonna rosa acceso".
"Merda,e adesso come facciamo,sto pazzo criminale le tiene in ostaggio,altro che scopettino".
"Senti,un idea la troviamo".
"Qua c'è ne vuole una geniale,però".
"Cazzo,come faccio per la sopresa ad Alice,porca,senti Diego tu stai qui,che forse m'è venuta un idea".
"Ma n'do vai?".
"Vedrai".
"Stai fermo,non muoverti".Disse il rapinatore puntando con una pistola Rudi,che nel frattempo era riuscito ad entrare nella struttura usando una piccola finestruola del bagno dell'auto-grill.
"Io,muovermi chi ci pensa?".Rispose quasi pietrificato il giovane usando quel che restava della sua voce immatura.
"Ecco bravo,se stai fermo non ti succederà niente".Ordinò il rapinatore mentre egli dava ordini al complice di riempire la sacca di denaro.
"Rudi che ci fai qui?".Bisisbiglio una delle ragazze,Alice.
"Emh,non mi sembra questo il momento per parlare sarei un tantino occupato".Rispose allora Rudi,usando anche quella volta una voce impaurita e immatura.
"State zitti voi,tu metti tutti i soldi qua dentro veloce".Contestò il rapinatore con fare deciso,ma la rapina non durò a lungo,bensi proprio mentre egli pronunciava quelle parole arrivò vicino alla stazione di servizio una pattuglia di polizia,chiamata da Diego che nel frattempo aveva osservato l'amico in difficoltà.
"Siete stati circondati uscite il prima possibile".Disse uno dei poliziotti in servizio con un altoparlante.
"Cazzo c'è la polizia,ci serve un palo,tu vieni con noi".Ordinò uno dei due rapinatori a Rudi,che nel frattempo aveva avuto soltanto il tempo di deglutire nervosamente e di rivolgere un espressione di paura ai rapinatori.
"Io,veramente sarei occupato,sai come'è devo studiare,devo sposarmi o tante cose da fare".Rispose nervosamente dicendo le cose cosi velocemente che quasi non si capiva quello che dicesse.
"Zitto e vieni".Disse il più alto puntando ancora una volta una pistola sulla tempia di Rudi.
"Ok,ok se proprio insisti".Rispose lui vedendosi arrivare un omone grande e grosso verso di lui.
"Posate le armi a terra e alzate le braccia,contiamo fino a tre".Ordinarono i poliziotti dall'esterno dell'edificio.
"Se fate quello che vi dico non succederà niente a questo ragazzo".Disse allora il rapinatore avendo preso come ostaggio Rudi.
"Posate le armi e fatemi avanzare alla prima macchina".Continuò l'imponente uomo avanzando con cautela verso una macchina.
"Ma cazzo quella è la mia macchina,cazzo Rudi".Lanciò un urlo un ragazzo bassino quasi sgolandosi.
"Sentite,lascierò l'ostaggio,se mi arriva una palottola lo faccio secco".Impose l'uomo mollando un po' la presa da Rudi.
"Cazzo Rudi corri".Disse Diego quando vide il ragazzo finalmente libero.
"Ma che cazzo?La nostra macchina quel coglione è andato via!".Esclamò sconcertato Diego a Rudi che nel frattempo era corso verso l'amico vedendo cosi sparire la loro macchina sotto i suoi occhi.
"Beh,grazie della considerazione,e comunque sto bene".Rispose un po' insultato Rudi credendo che forse era più importante la sua vita che un mezzo.
"Si,Rudi Ok,ma la macchina,cazzo Ezio mi ucciderà".Continuò Diego lasciando un po' da parte l'amico,e prestando la sua attenzione sulla macchina e sulle conseguenze di ciò.
"Cazzo Diego,mi hanno puntato una pistola in testa e tu pensi alla tua macchina?".Disse esasperato Rudi che non potè fare a meno che rimproverare l'amico egoista.
"Ragazzi state bene?".Domandò una ragazza arrivando correndo verso di loro insieme all'amica.
"Beh,no si sono rubati l'auto,cazzo sono nella merda".Disse Diego spostando l'attenzione ancora una volta sull'auto.
"Tu Rudi?".Domandò Alice,finalmente rivolgendo qualche parola di conforto verso Rudi.
"No io sto bene,in fondo che mi è successo,apparte avere uno che mi alitava sul collo con una pistola in mano".Disse sarcasticamente quest'ultimo,sentendosi ancora una volta insultato.
"Allora adesso che facciamo,non abbiamo niente,le valige e i soldi erano dentro l'auto".Disse Rudi,una volta assimilato ciò che era successo.
"Dai,non ti preoccupare Rudi,a Venezia c'andiamo lo stesso!".Rispose Diego,pensando nel frattempo un modo per arrivarci.
"Si e come? Mi sa che era meglio se arrivava veramente mio padre con lo scopettino,c'aveva scoperti ma almeno non eravamo morti".Disse sarcastico Rudi ancora scosso dall'accaduto.
"Cos'è sta storia dello scopettino?".Domandò Alice guardando perplessa Rudi.
"Niente,niente,allora un idea la dobbiamo trovà".Disse Diego capendo che lo scopettino era l'ultimo dei loro problemi.
"Telefoniamo hai nostri,è l'unica soluzione".Rispose Rudi,tristemente,guardando se nel frattempo la situazione era cambiata.
"Ma che,Ezio mi ucciderà,e ci rispedirà tutti a casa a calci in culo,e poi Rudi non t'è dimentichi qualcosa?".Rispose Diego,accennando a Rudi della sorpresa.
"Ormai è tardi Diego,sempre la solita sfiga,ci sono abituato,chiamiamo a papa'".Disse Rudi,vedendo che la polizia era ormai volata via all'inseguimento della loro auto e del criminale che la conduceva.
"No,ormai t'ho promesso che andiamo a venezia,e c'arriviamo".Continuò Diego,promettendo a lui e all'amico che in un modo o nell'altro sarebbero arrivati in quella città.
"Ma come facciamo Diego?".Domandò Rudi,ancora una volta.
"Autostop".Rispose Diego muovendosi verso la strada.
"Allora ragazze,scollateve un po',fate un po' che so qualche mossa e vedete che s'è fermerà prima o poi qualcuno".Ordinò Diego mentre tutta la comitiva si spostava verso la strada.
"Sarebbe questo il tuo grande piano,usare la donna come un mezzo?".Rispose Alice,rifiutandosi di fare autostop in quel modo.
"Eh,dai Alice,Diego a ragione e poi che ti costa,dai ci divertiamo".La incitò Miriam cominciando a tirare su il pollice e spingendo Alice a imitarla.
"Eh,dai su vieni".La incitò dinuovo Miriam cominciando ad agitare anche le mani e i fianchi.
"No,dai non mi va cerchiamo un altro modo per arrivare a Venezia".Rispose la cudicini,restando in disparte.
"Dai guarda quello mi sa che si sta fermando".Disse Miriam,rivolgendo lo sguardo verso la cabrio nera che si avvicinava verso di loro.
"Buongiorno,ragazze".Disse un giovane fermandosi a pochi centimetri da loro.
"Ehy,ciao cerchiamo un passaggio fino a Venezia,puoi darcelo?".Domandò Miriam scrutando il giovane dall'aspetto curato.
"Sicuro,salite pure".Rispose lui,guardando le ragazze.
"Senti ci sono anche loro insieme a noi,sono i nostri...".Disse Alice venendo interrotta da Miriam.
"Fratelli,si Diego e mio fratello,invece Rudi è il fratellastro d'Alice".Si affrettò a concludere Miriam,capendo la situazione.
"Ok,se è cosi voi è i vostri fratelli siete i benvenuti,salite pure".Disse lui aprendo la portiera alle giovani ragazze,e guardando frettolosamente il cellulare.
"La mia ragazza è un genio,un genio".Sussurò Diego a Rudi,entrando in auto.
Miriam si sedette a fianco al conducente,cosa che fece un po' ingelosire il ragazzo Diego,invece il resto della comitiva si sedette nei posti antecedenti,il conducente,il cui nome era Christian li intratteneva di tanto in tanto con delle storie sulla sua vita.Le ore trascorrevano piano per i ragazzi,per tutti tranne che per Miriam che si divertiva insieme a Christian,raccontando le più bizzare storie successe nella loro vita e sembrando interessata al dire del ragazzo,sembravano cosi affiatati che a guardarli sembravano degli amici di vecchia data,mentre per gli altri le cose erano ben diverse,infatti cominciarono ben presto ad annoiarsi,ma le ore di viaggio erano ormai rimaste poche,e per quanto gli costava ammetterlo dovevano ringraziare quel giovane per lo strappo a Venezia.
"Sei stato gentilissimo e grazie ancora per il passaggio".Disse Miriam una volta arrivati rivolgendosi a Christian.
"Di niente e se sei nei pressi chiama pure ti ho gia dato il mio numero".Ammiccò il ragazzo alla bionda,congedando cosi la compagnia.
"Se sei nei pressi chiama,si attaccati bello".Disse Diego una volta lontani da lui,provocando una grossa risata tra loro.
"Eh,dai in fondo era simpatico".Disse Miriam provocando un espressione innaturale nella faccia del ragazzo.
"Simpatico con un ago conficcato in culo,anzi quasi più divertente della sua auto,che cazzo c'era sotto i sedili,ho il culo che ha assunto la forma della piastra per cucinare i tost".Rispose Diego provocando ancora una volta delle grasse risate.
"Dai,ormai siamo arrivati,non pensiamoci più".Disse Alice,
"Cazzo,Rudi guarda che ore sono".Ricordò Diego all'amico.
"Sono in ritardo,dobbiamo andare".Affermò il ragazzo guardando l'orario sul telefono che teneva in tasca.
"Dove?".Risposero le ragazze un po' sbigottite.
"Venite andiamo".Disse il govane cominciando a correre per le vie della periferia di Venezia.
La loro meta era la stazione degli autobus che collegava Venezia Terraferma con l'altra parte di Venezia,quella collegata ai canali.
L'atmosfera era magica,l'acqua dei canali,i piccoli porti,i gondolieri,sembrava una cartolina.
Arrivarono cosi in un canale,dove erano costeggiate delle  imbarcazioni,con dei gondolieri al loro interno,probabilmente prenotate,gia da molto.
Quando Alice le vide gli venne in mente un piccolo Flash-Back,tre anni prima,infatti,Alice era stata a Venezia,e aveva anche conosciuto un bel giovane a cui aveva dato un bacio in gondola,ma tornando alla sua vita normale,non aveva più avuto l'occasione di rincontrarlo.
"Gondole?".Domandò sopresa Alice come se fossero nel centro di New-York.
"Gia'"."Sono per noi Alice,per te".Rispose Rudi cercando di essere calmo e di compiacere alla ragazza,ma Alice si mostrò titubante,aveva sicuramente qualcosa che non andava.
"Che c'è Alice?".Domandò il giovane leggendo lo sguardo perplesso della ragazza.
"No,sono solo ricordi".Rispose lei,ancora pensierosa.
"Spero siano belli".Disse il giovane cominciando ad avvicinarsi ad una delle gondole.
"Diciamo".Rispose la cudicini vedendo Rudi avviarsi verso il canale.
"Allora,saliamo?".Domandò lui gentilmente,porgendo come un galantuomo una mano verso di lei.
"Buongiorno signore".Disse il vecchio gondoliere dall'aspetto cordiale,gli anni passati e i solchi della sua vecchiaia non sbiadivano quel dolce sorriso,probabilmente denoto dal fatto che amava davvero il suo lavoro.
"Buongiorno a lei,ci porti a fare un giro di questa città".Rispose Rudi con uno sprizzo d'energia,alzando poi le mani per mostrare la sua gioiosità.
"Subito".Rispose il signore,contrariamente al significato della sua affermazione egli disse quelle parole in tono calmo e pacato,come se quel subito significasse un "con piacere,non voglio che attendiate".
La piccola imbaracazione cominciò poi a distaccarsi dal canale nella quale era situata,per essere poi navigata in modo tranquillo verso piccoli ponti decorati e verso casuole che avevano la funzione di risaltare il viaggio dei turisti e far vivere a loro quella sensazione di calma e di pace che in poche città si trovava.
"Allora?Ti piace?".Domandò poi Rudi una sorpassato un piccolo ponte.
"Si,carino".Rispose lei con lo sguardo fisso verso quel paesaggio.
"Beh,mi aspettavo un po' più di entusiasmo,so che è stato fatto tutto all'ultimo e dopo quello che c'è capitato oggi,beh si però credevo ti sarebbe piaciuto".Affermò il giovane girando lo sguardo verso la ragazza dai capelli castani.
"Si,mi piace Rudi".Ridisse la giovane avendo però ancora quello sguardo distaccato,come se la sua testa forse in un altro mondo.
"Beh,non sei molto brava a mentire".Affermò lui,dopo pochi attimi di silenzio.
"Senti Alice,io lo so che stai pensando perora,ma ti prometto che farò di tutto perchè funzioni".Disse lui guardandola negl'occhi.
"In verità non stavo pensando a questo".Rispose lei una volta uscita da quello stato di trans.
"Ah,no e a cosa allora?".Domandò lui titubante della veridicità dell'affermazione.
"Stavo pensando che sono nella più bella città del mondo con il più bel ragazzo del mondo".Rispose lei guardando finalmente negl'occhi il ragazzo in cerca d'attenzioni.
"Davvero sono il più bello del mondo?".Disse lui toccandosi i capelli e pavoneggiandosi davanti alla ragazza che nel frattempo lo guardava divertita.
"Per me lo sei".Rispose lei,guardandolo dritto negl'occhi e cogliendo il suo sguardo innamorato.
"Dai,non limitiamo il campo,sono il più bello,per minimo tutto l'universo!".Disse lui distaccando lo sguardo da Alice,in una rapida mossa,per poi porgerle un sorriso.
"Ah,si?Beh,allora trovati un Aliena come ragazza,sai che bello".Disse lei divertita al pensiero di vedere Rudi con un esile essere verde.
"Eh,dai scherzavo Alice,io sarò il più bello dell'universo ma per me la più bella sei solo tu".Rispose lui,riscaldando dinuovo l'atmosfera.
"E Senti,io so che sarà difficile,insomma con gli amici,i parenti e tutto,ma noi c'è la faremo,con i nostri fratelli è andata male,ma con noi andrà bene Alice,perchè io so che te l'avrei dovuto dire da tanto tempo,forse se solo te l'avrei detto qualche mese fa tutto questo non sarebbe successo,e che aspettavo il momento giusto,però quello che ho capito è che non esiste,quindi Alice,io...aspetta,guarda,un minuto".Disse Rudi cercando frettolosamente nelle tasche,ma non trovando niente fuorchè delle graffette annodate.
"Cazzo!".Esclamò al fine della sua ricerca.
"Che c'è Rudi?".Disse preoccupata lei dopo aver visto la faccia del giovane.
"L'ho lasciato in macchina!".Continuò lui cambiando ancora una volta espressione del viso.
"Cosa?".Domandò lei,capendo si trattasse di una cosa importante.
"Non puo' essere c'è li avevo,cazzo siamo arrivati fin qui,merda".Continuò lui guardando fisso nel vuoto,come un lottatore dopo aver perso una battaglia.
"Come,cosa spiegati?".Domandò dinuovo la ragazza un po' preoccupata.
"Rudi!".Chiamò Diego dalla costa sbracciandosi per far si che lui lo potesse vedere.
"Rudi,ao scendi".Chiamò dinuovo sgolandosi,tanto da essere poi osservato da tutti i passanti che sbigottiti lo guardavano come se provenisse da un altro pianeta.
"Penso voglia che tu scenda".Disse Alice,facendo pensare a Rudi che cio' fosse ovvio. (You don't said?)
"Bene,scendiamo".Disse lui pensando quasi ad alta voce.
"Gondoliere,ci porti sulla riva".Continuò ordinando all'anziano di scendere a terra.Sarebbero bastati pochi minuti all'anziano per costeggiare la gondola arrivando cosi da Diego ma l'anziano era cosi pacato e non curante che quel piccolo lasso di strada sembrava per Rudi interminabile.Ma poi alla fine arrivarono là dove le case erano più visibili costeggiando finalmente l'imbarcazione.
"Cosa faresti senza di me?".Domandò poi Diego,lasciando uscire come per magia dalla sua tasca una piccolo bauletto grande poco meno di una mano.
"Ma che era in macchina,come hai fatto?".Rispose lui come se quell'oggetto fosse un forziere di un pirata.
"L'avevi lasciato in vista sul cuscrotto dell'auto,ho pensato fosse stato meglio prenderlo".Rispose lui,porgendolo al ragazzo dai capelli da super saiyan.
"Grazie,grazie,grazie".Disse eccitato il giovane quasi saltando dalla gioia.
"Sai penso di essere il più sfigato di questo mondo,prima la macchina,poi a Venezia su un auto che più che un auto era un tosta-culo,poi questo,ma se ci penso forse non è cosi,perchè ho te".Disse Rudi,cercando forse il modo migliore per porgere quel significante dono alla sua ragazza.
"Rudi è bellissimo".Rispose lei,una lacrima toccò quel prezioso regalo.
 
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"Come due anelli più che fratelli".
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Inanzitutto Ciao ^*^
Poi vi devo dire moltissime cose,allora avevo pensato ad un altro tipo si sorpresa organizzata in maniera più calma (?) e no tutto cosi di fretta,ma poi ho pensato,ma che cosa sono i cesaroni senza il loro mare di guai,e allora ho fatto si che ogni piccola cosa che trovassero fosse un caos colossale,e devo dire che l'avevo immaginato molto più lungo,però poi ho dovuto comunque accorciare visto che lo dovrò unificare,infatti il prossimo capitolo che farò sarà distaccato,e ogni storia a se,salvo eccezzioni,sarà a se stante,mi spiego meglio,non ci saranno continui o parti antecedenti alla storia.
Io non so boh,secondo me è brutto D: Non so perchè forse perchè con tutto sto stress magari scrivo male,oppure appunto perchè sono stressata non mi vengono idee,o sono più precisina,non so però dai,se lasciate un commentino cosi mi dite dove ho sbagliato? Grazieee :D
Ah,e poi grazie a tutti quelli che hanno commentato e aspettato ansiosamente,vi voglio bene,peace and love.
Thara <3
  
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