Cosa succede dopo il lieto fine?
Ogni storia può essere speciale, e le migliori sono proprio quelle che hanno un lieto fine. Ti regalano la strana sensazione di essere arrivato alla fine di un viaggio; giri l’ultima pagina, scorri lentamente le ultime frasi, arrivi al punto finale, chiudi il libro e sospiri.
Era questo che Martha ripeteva sempre a Richard quando, da piccolo, gli leggeva le favole nelle ultime ore del giorno.
Eppure c’era ancora qualcosa che non lo convinceva… c’era sempre una domanda che lo attanagliava: e poi? Cosa succede dopo il lieto fine? Dopo che Margaret ha trovato la sorella oppure dopo che John e Margot si sono sposati? Cosa accade?
Sua madre gli rispondeva sempre che stava al lettore immaginare un seguito… e per quanto la riguardava la storia finiva lì.
Lui annuiva e poi si addormentava cercando altri possibili avvenimenti successivi.
Fu esattamente questo che lo portò a diventare il famoso scrittore.
Adesso aveva quarant’anni, ma quella convinzione non era mai sbiadita.
Ed era proprio a quella domanda che stava ripensando mentre parcheggiava davanti all’ospedale.
“Cosa succede dopo il lieto fine?”
Non sempre ciò che si spera, pensò afferrando i fiori.
- Salve, come sta oggi? – gli chiese l’infermiera.
- Come ieri Caroline, e come l’altro ieri o i giorni passati… - era sempre quella la risposta, a volte accompagnata da un sospiro, a volte da un ombra perenne di tristezza, a volte semplicemente dalla stanchezza.
- E Allison?
- Lei sembra cominciare a farci l’abitudine: la notte non piange più e riesce di nuovo a finire i compiti prima di sera. Ha ripreso a mangiare sa? Anche se ogni tanto ha ancora qualche attacco di panico…
- E’ normale, non si preoccupi. Vedrà che ne uscirete, lei e sua figlia.
- Io spero che ne usciremo tutti e tre…
- Che il Signore la aiuti.
- Grazie, ne ho davvero bisogno. – rispose tirando un sorriso, per poi trascinarsi fino all’ascensore.
Stanza 52. La sua seconda casa.
Entrò silenziosamente come al solito e sostituì i fiori.
Si sedette sulla scomoda sedia e le prese la mano.
Oggi non era un giorno come gli altri, oggi era il giorno. Oggi avrebbe dovuto scegliere, e non sarebbe stato facile.
Avrebbe cambiato la sua vita per sempre, la sua e quella della sua famiglia.
Chinò la testa e si concesse una lacrima, una delle poche rimaste.
- Non posso scegliere Amore… non posso eliminare una vita con te così, come se niente fosse… - mormorò.
Non ricevette risposta.
La sua mente continuava a torturarlo e affliggerlo per quella responsabilità. Ma ciò che lacerava davvero era il senso di colpa.
Mentre era assorto nelle sue riflessioni si immaginò da bambino, quando ascoltava le storie della madre.
Si accorse che la sua vita era stata la storia migliore di tutte, una di quelle che avrebbe dovuto meritare un lieto fine.
E improvvisamente fu investito da un’ondata di ricordi.
Solo dopo si sarebbe concesso di ripensare a quella scelta.
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Note dell'autrice
Ciao ragazze!
Ecco la nuova long di cui ho parlato in giro.
Questo è solo il prologo, per questo è così corto; ma a breve arriverà il vero inizio.
E' diversa dal solito, ma magari vi piacerà lo stesso.
Ci sentiamo all'ultimo capitolo.
Un bacio, Giuli