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Autore: Flavijevaca    15/05/2013    3 recensioni
"-Una sola domanda.- Dissi – Perché la mia stupidità? Perché io e i miei orribili capelli rossi? Perché i miei occhi che amo tanto? Perché le mie labbra? Perché tutto questo? Perché io?-"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Semplicemente una strana ragazza,ma dolce.
 
-C’è scuola,Amu! Svegliati!- urlò mio padre dal piano di sotto.
-Cavolo- sussurrai –non voglio andare oggi a scuola! –
Comunque sapevo che mio padre mi avrebbe costretta,quindi mi alzai dal letto ancora molto assonnata, e mi avvicinai alla parete della mia camera viola, e fissai la foto appesa a quella parete scura.
Era la mia mamma, che era morta quando avevo solo 4 anni.
Aveva origini dei reami della regione, era una famiglia molto importante, e sperava tanto che un giorno sarei diventata un principessa. Ma non di quelle con le gonne lunghe,ampie e con le scarpette di cristallo,ma una principessa di quelle moderne, con il carattere gentile,altruista e solare.
-Non credo sia molto fiera di me- guardai in basso per notare il mio ridicolo corpo –non assomiglio affatto ad una principessa!-
Non ero né carina,né gentile con tutti!
E poi il mio aspetto rovinava tutto.
Avevo i capelli neri … Certo,mi sarebbero piaciuti se erano davvero solo neri. All’età di 7 anni spuntarono sulla mia testolina piccoli ciuffetti rossi,credevo che con il tempo se ne sarebbero andati,  invece poi, dopo qualche anno si trasformarono in ciocche rosse terribilmente grandi. Sembravo un mostro. Non potevo nemmeno tagliarli,costituivano la maggior parte dei miei capelli, e mio padre non voleva che mi facessi la tinta.
Forse l’unica cosa che poteva piacere di me erano i miei occhi,quei grandi occhi neri,tutti tutti neri, pieni di sogni.
-Mi hai stirato i pantaloni,Ross?!- ritornai alla realtà, sfiorando quella bellissima foto con la mano che avevo baciato pochi secondi prima.
Eh già,non sapevo stirare,così ogni giorno lo chiedevo a Ross. Mia sorella maggiore che aveva finito la scuola. Lei si che era una principessa. Capelli marroni,solo marroni però, e occhi verdi. Era sempre gentile,soprattutto con me che ero la sua sorellina. A volte si,si annoiava, ma se le chiedevo un favore lo faceva. Aveva preso un po’ il ruolo della mamma,ma ero sicura che nessuno avrebbe preso il suo posto!
-Potresti venire a prenderli i jeans?- mi domandò,c’erano ancora altre mille cose da fare in casa.
-Arrivo subito!- Corsi da lei,che me li diede con un bel sorriso,come sempre!
A quei jeans tenevo molto,mi ricordavano la mamma,è una cosa strana,come me. Avevo trovato in mezzo alle sue tante foto una dove aveva la mia età,portava gli occhiali, e aveva un paio di jeans. Erano identici ai miei. Sembravano proprio quelli!
Li indossai subito,erano anche molto belli e comodi,con sopra una larghissima maglia rossa, e le mie adorate converse rosse. Scesi sotto.
-Paà, Ross.- urlai -Vado in bici oggi a scuola,mangio per strada! Caio,vi voglio bene!-
Afferrai il mio succo,sbattei la porta(stava per crollare la casa da quanto era forte),presi la bici e in meno di cinque minuti arrivai a scuola.
-Okkey,okkey- mi dissi,posando la bici –Se sono fortunata posso ancora vederlo!-
Ogni mattina arrivavo presto,ma non per le professoresse,se era per loro arrivavo anche alle dieci,per incontrarlo.
Camminavo a testa bassa,come sempre, dirigendomi per la  scuola …
-Ahià, cavolo! – avevo sbattuto ed ero caduta a terra come una cretina – ma non guardi mentre ca.. – alzai lo sguardo e mi fermai,perplessa.
-Scusami,scusami.- Era lui,e chiedeva scusa proprio a me,con la sua voce angelica -Spero non ti sia fatta molto male.-
-No,no,non preoccuparti- diventai tutta rossa,più dei miei stupidi capelli –Scusa tu!-
-A-amu,giusto?- mi chiese dolcemente,mentre mi aiutava a rialzarmi.
-Si,giustissimo- sorrisi,lui sorrise anche. Per qualche secondo mi sentivo in paradiso,semplicemente guardandolo negli occhi.
Mi afferrò il viso,guardandomi ancora gli occhi, e poi le labbra.
Mi baciò. Il quel momento si che ero davvero in paradiso. Anche se non capivo come poteva piacergli una come me,insomma.
Suonò la campanella.
-Dannazione!- pensai. E ci staccammo.
Si stava dirigendo in classe quando lo afferrai dal braccio, e lo riportai da me.
-Una sola domanda.- Dissi –  Perché la mia stupidità? Perché io e i miei orribili capelli rossi? Perché i miei occhi che amo tanto? Perché le mie labbra? Perché tutto questo? Perché io?-
-Mi avevi detto una domanda!- Mi disse,scherzando. –ma preferisco di gran lunga tutte queste. E sai perché? Perché sei bella,amo i tuoi capelli fuori dal normale. Perché la tua stupidità mi fa impazzire. Perché amo anche io i tuoi occhi. Perché non vedevo l’ora di baciarle le tue labbra. Tutto questo perché mi piaci. Tu perché sei bella,speciale. Semplicemente una ragazza strana, ma dolce.
   
 
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