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Autore: Pollock    15/05/2013    5 recensioni
Dal testo:
"Aveva capito, in molti secoli di vita, che l’uomo, con la sua vita breve, effimera come il battito d’ali di una farfalla, lo avrebbe reso infelice, perché l’essere umano era come un cristallo, bello e splendente, ma infinitamente delicato."
* c'è all'interno dalla storia una frase che dice Jem in CP2*
Lettore avvisato (comunque non darà spoiler)
spero di avervi incuriosito.
Pollock.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Alec Lightwood, Magnus Bane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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[1] è una frase di Jem, su CP2. (non sto qui a dire altro, sennò spoilero!)
la storia è ambientata in un ipotetico futuro in cui Magnus e Alec non hanno chiarito quello che è successo con Camille e non si incontrano mai più. (se succedesse una cosa del genere mi uccido!)

Bè, buona lettura. 

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Alla mia Parabatai.
 

 

Battito d’ali.
__________________________________________________________________________

Una volta un amico aveva detto a Magnus queste parole:

-Credo nella reincarnazione. Tornerò, anche se non in questo corpo. Le anime che si amano, le une le altre, sono destinate a ritrovarsi anche nelle prossime vite. - [1]

Magnus avrebbe potuto trovare queste parole colme di una poeticità tutta loro.
Avrebbe potuto non notare il sapore dolceamaro di quelle parole.

Ma si era ripromesso di non sottovalutare mai le parole di un uomo, mondano o cacciatore che fosse.
Aveva capito, in molti secoli di vita, che l’uomo, con la sua vita  breve, effimera come il battito d’ali di una farfalla, lo avrebbe reso infelice, perché l’essere umano era come un cristallo, bello e splendente, ma infinitamente delicato.

Magnus, però, non rinunciava alla sua felicità, anche se questa avesse portato anni ed anni di dolore.

Ma ogni volta, ogni volta lui, cercava la sua anima fra le altre.
Perché lui ci credeva  in quelle parole, ascoltate, in una vita precedente, dalla bocca di un giovane uomo in fin di vita. Ogni anno che passava, girando per il mondo, tra nascosti, mondani e cacciatori, lui cercava solamente gli occhi azzurri di Alec.

Voleva rivedere giusto per un attimo, il tempo di un battito d’ali di una farfalla, quegli occhi sorridergli ancora.

Perché Magnus provava una strano piacere nel sentire gli occhi pizzicare per le lacrime, lo stomaco in subbuglio contorcersi per l’emozione, il cuore perdere battiti, per il troppo dolore, per il troppo amore.

Gli sarebbe bastato un attimo, e ne avrebbe goduto per tutta la vita.
Gli bastava un attimo per cancellare definitivamente l’ultima occhiata che aveva lanciato ad Alexander, nella caverna in cui aveva smesso di avere fiducia in lui.

Sarebbe bastato il tempo di un battito d’ali di una farfalla per rendere quello che era il sommo stregone di Brooklyn ancora felice.

Ma non tutte le farfalle vivono tanto a lungo da far scorgere i propri colori brillanti in un battito d’ali.

***Pollock***
Spero vi sia piaciuta, io momenti mi metto a piange pure mentre la scrivevo!
poi quando ho visto la foto della farfalla blu, è stato il colpo di grazia!
Bè, volevo ringraziare tutti gli angeli che hanno recensito : 
Per lei sarebbe stato l'oblio.
Grazie mille.
Baci Pollock.

  
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