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Autore: Bell_Black    15/05/2013    11 recensioni
Un'ospedale, una ragazza rinchiusa li dentro da nove mesi...
Un ragazzo, un cambio di camera e la curiosità verso di lei, impareranno in poco tempo a convivere provando dei sentimenti più forti di una semplice amicizia
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano passati nove mesi ma mi sembrava una vita di essere rinchiusa qua tra queste quattro mura di cemento e agonia...nove mesi da quando mi avevano scoperto il cancro, mi sentivo distrutta priva di forze fisiche e di forza di volontà, odiavo stare rinchiusa in ospedale, la vita andava vissuta in tutto e per tutto per non sprecare neanche un minuto... Eppure io ero sdraiata li in quel letto attaccata a dei macchinari che mi impedivano di vivere la vita che avevo prima di essere segregata come le suore di clausura.
Amavo stare fuori sull'erba mentre il vento faceva risuonare le foglie intorno a me, amavo il cinguettio degli uccelli che si mischiava a quello delle voci dei bambini che giocavano allegri nel parco, mi manca sentire l'aria che mi rinfresca la pelle illuminata dal sole caldo estivo, mi manca sentire le madri urlare ai loro figli, mi mancava la tranquillità che avevo, la sicurezza che sentivo quando ero fuori nel mondo reale dove viaggiavo per puro divertimento per scoprire nuovi paesaggi e nuove persone.
Avere sedici anni ed essere segnata per il resto della vita non é la cosa migliore che esista, vedo gente ogni giorno entrare da quella maledetta porta bianca e uscire poco dopo con fiori vivi e clorati tutti solo per loro e per la loro guarigione così veloce e indolore, mentre io ero qui sola sanza nessuno, niente genitori, niente amici, dopo nove mesi che sono qui si sono dimenticati tutti di me, adesso si trovano in Madagascar, mi mandano continue foto mostrandomi quanto loro si divertano fuori mentre io devo patire le pene dell'inferno qui dentro, gli invidiavo tantissimo, potrei esserci anche io li con loro a ridere e scherzare in mezzo alla natura e alla città ma non potevo per una stupida malattia che mi teneva legata al letto.
La porta della camera si aprì mostrando il dottore col suo solito sorriso felice che non portava mai nulla di buono ne piacevole, aveva quel sorriso ogni volta che doveva darmi una notizia orribile o tremenda mai qualcosa di buono 

" Skay ho un ottima notizia " entusiasto posò la cartellina sul letto vuoto accanto al mio, certe volte mi irritava tutta quella euforia, poi quando diceva ' ottima ' non era mai ottima ma semplicemente una notizia che mi avrebbe reso più triste di quanto non fossi 

" sentiamo questa ' Ottima! ' notizia, sono proprio col fiato sospeso " lo presi i giro sistemandomi sul letto.
Il dottore tirò indietro il capelli brizzolati e si sedette di fianco a me alzando gli occhi al cielo, dopo tutto quel tempo passato in sua compagnia sa bene che mi ero arresa e non vedevo via di uscita in questo turbinio di brutte notizie.

" cara Skay se continui ad essere così negativa non vedrai mai la luce, comunque abbiamo dovuto spostare un paziente per questioni di spazio, quindi fra un paio d'ore avrai un nuovo compagno di stanza " disse eccitato come una adolescente in preda agli ormoni, io non volevo un compagno di stanza, non volevo vedere un'altra persona guarire a andare via, preferivo la più che completa solitudine dei miei pensieri 

" con questa notizia mi hai illuminato la giornata " risposi sarcastica mentre lui si alzava dal letto, per quanto odiassi le sue notizie che considerava straordinarie era l'unica persona che mi era stata vicine e che mi supportava in tutto e per tutto, l'unico che credeva nella mia guarigione mentre io avevo perso le speranze.

" almeno posso aprire la finestra " chiesi sapendo già la risposta ma non mi importava volevo anche solo sentire il cinguettare naturale degli uccelli che volavano sopra il tetto.

" sai di non potere anche se io vorrei fartela aprire ma sei ancora troppo debole, non possiamo rischiare di farti ammalare " precisò carezzandomi la testa amorevolmente.
Mi abbracciò forte e si congedò poggiando la cartellina sul fondo del letto, questo significava che il paziente sarebbe arrivato a momenti, speravo solo che si rimettesse presto la persona il questione così potrò tornare a essere sola in questa camera buia e spenta.
Concentrai lo sguardo sulla finestra fuori si vedevano gli alberi muoversi lentamente per via del vento lento che soffiava all'esterno ma non potevo sentire ne il rumore ne l'aria e la cosa mi rendeva terribilmente triste e malinconica, perché di tante malattie proprio questa il cancro, che non mi Stava dando via di scampo e mi trascinava lentamente via dalla mia vita facendomi soffrire.
Qualcuno bussò lievemente alla porta e mi girai di scatto pulendo la piccola lacrima che rigava il viso segnato dalle notti insonne per colpa del dolore, un ragazzo sulla sedia a rotelle mi sorrise e venne avanti, aveva i capelli marroni scuro perfettamente sistemati come se qualcuno potesse vederlo ridotto in quello stato, la pelle ambrata liscia e curata mentre gli occhi erano di un color nocciola veramente chiaro e stupendo. 

" Piacere sono Zayn Malik mi hanno spostato di camera " esordì il ragazzo portandosi avanti con la sedia, aveva il gesso a una gamba e alla mano destra mentre il labbro inferiore era spaccato e dei graffi ricoprivano la guancia sinistra.

" piacere sono Skay Skendo e ormai io ci vivo qui da più di nove mesi "
Il mio tono non era dei migliori ma non volevo farmi amici ne comportarmi bene, non sapevo se avrei rivisto la luce del giorno, quindi preferivo comportarmi come volevo sapendo che nessuno mi avrebbe pianto ne sofferto se sarei venuta a mancare, sarò solo i ricordo di pochi che nella loro vita mi avevano incontrata e conosciuta per nome la ragazza col cancro che aveva smesso di vivere dopo essere stata chiusa in un camera di ospedale.

" quanta allegria che emani, la tua eccitazione per il mio arrivo é anche troppa ti prego trattieniti " disse sarcastico il ragazzo alzandosi lentamente dalla sedia, avrei voluto aiutarlo ma un mio piccolo movimento avrebbe spostato gli aghi nel braccio e le varie piastrine che avevo addosso.
Il moro si buttò a peso morto sul letto e lentamente si sistemó sotto le coperte, non capivo perché sita in ospedale, avrà fatto qualche incidente ma di solito quelli dopo due giorni vanno a casa.
Accesi la televisione per riempire il silenzio imbarazzante che si era creato in camera, di solito i ragazzi che venivano qui erano accompagnati da parenti a non finire e ci pensavano loro a farmi sentire esclusa e sola ma questa volta era diverso.

" da quanto tempo sei qui ? " chiese il moro prendendo dalla tasca del pigiama un pezzo di cioccolato che sicuramente avrà rubato da qualche parte. 

" nove mesi un tempo infinito a mio parere tu ? " contraccambiai la domanda per non essere troppo scortese, stava cercando di fare conversazione, mentre io sarei solo voluta uscire da qui.

" due anni a quanto mi dicono " sbarrai gli occhi e spostai lo sguardo dalla televisione al moro, due anni sera un tempo più che infinito e io mi lamentavo per nove semplici mesi.
Schiarì la voce e cercai la domanda giusta da fare, non volevo essere troppo invadente in fondo non ci conoscevamo neanche e io mi ero presentata come la depressa e irritabile di turno.

" perché hai detto ' a quanto mi dicono ' ? " chiesi gentilmente cercando di non sembrare troppo curiosa, quella esclamazione mi aveva incuriosita.

" due anni fa sono stato travolto da un pirata della strada e mi sono risvegliato una settimana fa, il gesso e colpa delle ossa fragili mentre i graffi non lo ricordo, da quando mi sono svegliato tendo a dimenticare dei particolari " il ragazzo disse tutto in modo molto disinvolto mentre lentamente si gustava la coccolata e alternava lo sguardo tra me e la tv.
Ho passato nove mesi a lamentarmi di sentirmi in una gabbia e poi arriva Zayn che era da due anni qui e che si era risvegliato da un coma che consideravo peggio di stare chiusi qui dentro, il coma significa saltare anni della propria vita come se avesse dormito ininterrottamente per due anni senza uno scopo preciso.

" tu invece per quale motivo sei qui ? " si concentrò completamente su di me staccando un grosso pezzo di cioccolato, porgendomelo a fatica per la distanza fra noi, lo ringraziai con un sorriso e ne presi un morso, non mangiavo cioccolata da molto tempo e mi sembrava di averne dimenticato il sapore dolce e forte.

" ho un tumore al polmone sono stata operata due mesi fa e da poco ho iniziato la chemioterapia " riassunsi in poche parole al ragazzo che smise di mangiare.
L'ultima cosa che mi serviva era il suo sguardo compassionevole e amorevole di un ragazzo che si trova qui da due anni, non volevo mi trattasse come gli altri, ero una persona normale avevo solo una malattia di merda che mi impediva di vivere.

" bei capelli " mormorò il ragazzo indicando i miei capelli castano scuro, non sapevo perché l'avesse detto so solo che tra poco anche quelli sarebbero scomparsi, già stavo iniziando a perderli e non credo ci vorrà molto prima che la mia testa diventi del tutto pelata.

" grazie ma non ti ci abituare,prima o poi spariranno "

I giorni passavano e Zayn sembrava molto simpatico e socievole, rubava molto spesso la cioccolata e me ne portava sempre un tavoletta intera visto che io non potevo muovermi dal letto, era così gentile e pemuroso con me, non pensavo qualcuno si sarebbe mai interessato a farmi stare bene, un po' mi dispiaceva vederlo ridotto così male e non poterlo aiutare neanche ad alzarsi dalla sedia, per fortuna almeno il gesso alla mano gli era stato tolto e aveva più forza nelle mani per potersi alzare.
Io lentamente perdevo le speranze per la mai guarigione, la chemio non stava avendo un gran effetto e i capelli stavano diventando sempre meno, avevo paura di perderli tutti prima di poter avere una speranza di vita... di proseguire la mia vita.

" Zayn dobbiamo toglierti il gesso al piedie " disse il dottore mentre controllava la cartella di entrambi, allungai il pugno e lui lo batté un po' troppo forte per le sue fragili ossa che si rompevano facilmente.
Si sedette sulla sedia a rotelle e il dottore se ne andò portandolo via con se, ero rimasta da sola, ormai mi sembrava strano non avere Zayn in camera, mi aveva riportato il sorriso e la voglia di vivere anche se non avevo una prospettiva molto lunga di vita davanti a me, se la chemio sarebbe andata avanti di questo passo non avrei avuto nulla in cui sperare, passai una mano fra i capelli e quando la riportai sul letto mi ritrovai un ammasso di capelli caduti, erano veramente tanti anche troppi, non volevo tutto questo, non volevo che i mie capelli cadessero che diventassi ancora più brutta, i miei capelli erano l'unica cosa che mi restava della mia vita fuori da qui e adesso li stavo perdendo contro il mio volere perché la vita deve essere così ingiusta con me.
Le lacrime uscirono dai miei occhi involontariamente, non avevo mai veramente pianto da quando ero qui, prima dell'arrivo di Zayn una lacrima rigava il mio volto ma nulla di più, adesso invece avevo le guance bagnate e i singhiozzi riempivano la stanza vuota e fredda che mi ospitava da undici mesi ormai.
Dalla porta entrò zoppicante Zayn con una stampella per reggersi in piedi, vedendomi in quelle condizioni non esito a lasciare andare il suo sostegno e saltellò verso il mio letto, si sedette al mio fianco e mi avvolse in un caldo abbraccio, non venivo abbracciata da tantissimo tempo troppo forse, lentamente ricambiai l'abbraccio non volevo stringerlo troppo per paura di inclinargli qualche costola, la sua osteoporosi stava migliorando ma era ancora molto debole.

" che succede ti fa male qualcosa chiamo il dottore ? " chiese cercando di guardarmi negli occhi.
Ripresi a respirare normalmente mentre le lacrime rallentavano la loro scesa sul mio volto, con le mani Zayn tolse le lacrime dalle guance e sorrise per tirarmi su il morale, guardando la sua mano notai una fascia nuova che non aveva prima di usciere...

" questa fasciatura per che cosa é ? " tolsi la sua mano dal mio volto tenendola nella mia senza stringerla troppo, non avrei mai voluto fargli del male.

" il pugno di prima mi ha lussato le ossa del medio e l'indice " sorrise ancora una volta passandomi una mano sul volto, abbassò lo sguardo sul lenzuolo dove ancora era adagiato l'ammasso di capelli che mi erano caduti col solo toccarli, lui li prese e li buttò nel cestino in parte al letto come se nulla fosse, i suoi occhi nocciola cercavano i miei azzurri mentre la vergogna mi assaliva per quello che aveva visto.

" sarai sempre e comunque bellissima " mormoró senza staccare gli occhi dai miei, lentamente si avvicinò a me e posò le sue dolci e tenere labbra sulle mie, il mio cuore iniziò a battere fortissimo mentre le su labbra assaporavano le mie, morse leggermente il labbro in modo che le schiudessi, la sua lingua si fece strada per arrivare alla mia e iniziare così una lotto senza sosta.
Non avevo mai baciato e queste sensazioni erano del tutto nuove per me, sentivo migliaia di farfalle nello stomaco che svolazzavano e la testa svuotarsi di colpo, non avevo il controllo delle mie emozioni ne del mio corpo, misi le mani intorno al suo collo cercando di non stringerlo mentre lui mi teneva per i fianchi.

" Skay mi piaci tantissimo " mormorò Zayn riprendendo fiato, riaprì gli occhi e mi scontrai con i suoi così belli e luminosi, sorrisi e gli accarezzai il viso.

" anche tu mi piaci Zayn " ricambiò il mio sorriso e mi stampò un secondo bacio sulle labbra, tolsi le mani dal suo collo e le appoggiai delicatamente sul suo petto, cercavo in tutti i modi di non fargli male ma era difficile non premere troppo sulle sue ossa così fragili.

" Mi dispiace per la mano non volevo farti del male " mi scusai con lui abbassando lo sguardo, mi sentivo terribilmente in colpa per quello che avevo fatto ma non era mia intenzione non sapevo controllare la forza con lui, non sapevo mai quanto le sue ossa erano fragili, lui mi prese con due dita il mento e mi alzò il viso all'altezza del suo.

" non ci pensare neanche, so che non vorresti mai farmelo... Vorrei portarti fuori di qui farti esplorare il mondo, realizzare i tuoi desideri ma questa stupida malattia ti tiene qui " sussurrò costernato il ragazzo.
Solo il dottor Martines che mi segue dall'inizio mi aveva detto queste cose ormai consideravo quell'uomo un padre mentre Zayn era più di un fratello, più di un amico, il mio cuore batteva troppo forte ogni volta che le sue mani mi sfioravano, il cervello fantasticava troppo ogni volta che vedeva il suo sorriso, per me lui era l'amore che non avevo ancora conosciuto.

" grazie Zayn significa molto per me tutto ciò, anche io vorrei vederti fuori di qui a fare ciò che ami " sorrisi e lo abbracciai.

" non mi hai mai detto cosa vorresti fare fuori dall'ospedale, parliamo sempre così tanto io e te " 

" nulla di importante, vorrei solo sentire il rumore delle foglie, l'aria che mi scompiglia i capelli e mi rinfresca la pelle mentre il sole mi riscalda, non credevo di chiedere troppo ma a quanto pare invece é impossibile " appoggiai la schiena sui cuscini e mi misi ad osservare gli alberi dalla finestra era già pomeriggio e le giornate passavano sempre così lentamente solo grazie a Zayn nulla era più veramente noioso.

" ti prometto che andremo insieme in un parco lontano da tutto e tutti solo io è te per goderci il silenzio della natura " si sdraiò vicino a me e lo abbracciai.
Nessuno mi aveva fatto una promessa del genere, nessuno mi aveva mai voluto così bene come Zayn, non pensavo che qualcuno tenesse veramente a me così tanto, potrei avere una speranza in caso questo tumore sparisse, una speranza di ricominciare.
Appoggiai la testa sul suo petto e inizió a carezzarmi il viso dolcemente la testa mi faceva male ma ero felice che Zayn fosse al mio fianco sapevo che lui ci sarebbe stato anche fuori dall'ospedale sapevo che quel giorno era vicino, il gesso gli era stato tolto e le ossa stavano meglio era solo questione di giorni prima che lo dimettessero ma sono più che felice, finalmente stava bene e dopo due anni potrà uscire da questo inferno.

Alzai la testa dal cuscino e come ormai da cinque giorni ero sola, Zayn era uscito dall'ospedale finalmente ed era andato a trovare la sua famiglia a Bradford mi aveva scritto due messaggi così dolci e amorevoli, mi mancava già tanto e speravo che non tornasse qui, sapevo quanto gli pesasse entrare qui dentro dopo aver passato due anni di coma, vorrei solo che dimenticasse anche se sapevo quanto fosse impossibile.
Mi misi seduta sul letto e indossai il cappellino rosso scuro di lana che mi aveva regalato il dottor Martines, ormai avevo perso tutti i capelli e i miei occhi azzurri erano completante oscurati dalle occhiaie, i dolori erano costanti al petto e la sera non mi facevano dormire serena ma stavo bene o almeno così dicevano, finalmente la chemio stava  facendo effetto e se andava avanti in quel modo forse per giugno, il mio compleanno sarei stata fuori da lì.

" ehi Skay come ti sentì oggi ? " chiese il dottore posando la cartella sul letto di fronte al mio, l'ultima volta che l'aveva fatto era Zayn il nuovo arrivato nella mia camera.

" bene grazie anche se sono un po' stanca la notte faccio un po' fatica a dormire " confessai sorridendo a fatica.

" tranquilla questo significa che sta funzionando la cura, presto tutto svanirà... Avrai un nuovo compagno di stanza " disse con meno euforia del solito.

" beh chi é il fortunato questa volta ?!?! " dissi sinceramente curiosa.

" credo tu lo conosco gira spesso per l'ospedale, ha insistito per venire in questa camera, sarà qui tra qualche minuto ma prima vorrei chiederci una cosa... " fece un pausa sedendosi sul mio letto, portò la mano fra i capelli brizzolati e mi sorrise dolcemente, era più strano del solito, di solito era più energico e pieno di vita, mi prese la mano e mi fissò dritto negli occhi.

" stavo pensando che fuori da qui se vorrai, io vorrei... Prenderti in adozione " sorrise e io gli andai dietro, non stava scherzando, lui voleva adottarmi, voleva me come figlia sarei diventata Skay Martines la figlia sedicenne del dottore James Martines, sembrava un sogno che diventa realtà stava andando tutto così bene.

" certo che voglio sarebbe la cosa migliore " risposi saltando al collo del dottore entusiasta.

" bene anzi fantastico, ti lascio da sola per qualche minuto adesso arriverà il tuo compagno " mi lasciò un piccolo bacio sulla fronte coperta dal cappello e se ne andò lasciando la cartella sul letto senza metterla nel suo apposito contenitore, quel dottore se non avesse la testa sulle spalle la dimenticherebbe.
Sistemai il capello sulla testa e uscì i piedi dalle lenzuola, tra poco mi sarei potuta alzare tutte queste flebo sarebbero state tolte e io sarei stata libera, bussarono lievemente alla porta e un ciuffo famigliare spuntò fuori da un cappello, sorrisi immediatamente.

" pacere sono Zayn Malik mi hanno spostato di camera " era bellissimo, il viso ambrato era lucente e il sorriso brillava, con la sua sedia a rotelle si avvicinò al mio letto, stava benissimo non aveva alcun problema ma si stava divertendo a riprodurre il nostro primo incontro.

" piacere sono Skay Skendo e ormai io ci vivo qui " Dissi sorridendo.
Zayn si alzò dalla sedia e si sedette sul mio letto, mi sfiorò la guancia con una mano e posò le labbra sulle mie, avvolse le braccia ai miei fianchi mentre io portati le mani al suo viso, mi mancavano i suoi baci le sue labbra sulle mie.

" quanta allegria che emani, la tua eccitazione per il mio arrivo é anche troppa ti prego trattieniti " sorrise dandomi un secondo bacio sulle labbra.

" dopo cinque giorni non posso " sussurrai abbracciandolo a me.

" ti ho portato un regalo mi dispiace per non essere venuto prima ma cercavo il moneto giusto, chiudi gli occhi e togli il capello sai che mi piace vedere il tuo viso " chiusi gli occhi e sfilai il capello, sentì dei rumori venire dallo zaino che si era portato dietro, subito dopo alle orecchie mi vennero infilate delle cuffie grandi, forse un po' troppo visto che mi coprivano tutte le orecchie, sorrisi quando non sentì più niente solo dei bisbiglii da parte di Zayn che mi pregava di tenere gli occhi chiusi.
Poco dopo dall'apparecchio iniziarono ad uscire rumori famigliari troppo, non li sentivo da un'anno ormai... Il fruscio delle foglie, il cinguettio degli uccelli, le onde che si infrangevano sulla spiaggia e il rumore dei bambini che giocavano, mi sembrava di sentire il vento sulla pelle che mi rinfrescava.

" siccome tu non puoi stare all'aperto o portato l'aperto da te " sorrise e si sedette al mio fianco abbracciandomi.

" Zayn... Grazie é meraviglioso " confessai stupefatta, il mare non si trova qui vicino ma a ben 200 chilometri e lui aveva fatto tutta quella strada per registrare personalmente il mare aggiungendo delle frasi cantante da lui era una cosa fantastica, una lacrima uscì dai miei occhi era una cosa stupenda aveva fatto tutto questo per me, spero solo che non mi lasci andare che tutto questo non finisca.

" tutto per te... Ti amo Skay e sconfiggeremo questa malattia insieme " mi diede un bacio sulla guancia e ci tenemmo abbracciati tutto il giorno mentre il tempo passava ma tutto sembrava fermarsi intorno a noi, i suoni il suo profumo, le sue premure e la notizia che mi aveva dato il dottore James Martines tutto stava andando nel verso giusto.

Le luci del neon stavano illuminado il corridoio mentre dicevo addio a tutto ciò che mi aveva circondata fino ad adesso un anno e nove mesi qui dentro, un anno e nove mesi che mai dimenticherò, che non volevo scordare ne adesso ne mai, James mi aspettava fuori mentre Zayn spingeva la sedia a rotelle, le farfalle nello stomaco mi facevano il solletico mentre salutavo tutta la gente che mi aveva circondato fino a quel momento, misi il cappellino sulla testa, mentre tante emozioni mi si affollavano in testa, non potevo crederci, tutto quel tempo, tutta quell'attesa e adesso avevo pure paura di uscire li fuori e vedere il mondo.
La porta dell'uscita si avvicinava sempre più, mentre il mio cuore batteva sempre più forte, Zayn appoggiòuna mano sulla mia spalla e io la strinsi per darmi forza ormai mancava poco, la porta si aprì davanti a noi e la luce del sole mi accecò gli occhi, gli chiusi qualche istante per poi farli abituare alla luce.

" Zayn voglio alzarmi " chiesi al mio ragazzo che gentilmente mi aiutò ad alzarmi dalla sedia, il sole stava riscaldando la mia pelle fredda e bianca mentre l'aria contrastava il caldo, finalmente potevo sentire con le mie orecchie quei rumori.

" togli il cappello mostra al mondo la tua bellezza " lentamente mi tolse il cappellino rosso scuro facendomi sentire del tutto illuminata dal sole, con l'aiuto di Zayn iniziai a camminare, di fronte a noi c'era un bellissimo parco pieno di alberi e panchine, il ragazzo mi portò proprio li... Tutto era silenzioso nessuna macchia passava di li e neanche un solo rumore molesto sovrastava il rumore delle foglie, mi sedetti sull'erba accanto a Zayn e mi sdraiai a pancia in su per scrutare il cielo azzurro come i miei occhi, ormai tutto era finito, concluso, al capolinea, avrei iniziato una nuova vita, in cui Zayn e io saremo stati i protagonisti.

" ti amo Skay " sussurro Zayn mettendosi di fianco e carezzandomi una guancia delicatamente, spostai lo sguardo su di lui e sorrisi, era la prima volta che mi diceva ti amo e non potevo crederci.

" ti amo anche io Zayn " mi alzai dall'era umida e lo baciai, il sole ci illuminava, il vento ci rinfrescava e scompigliava il ciuffo di Zayn mentre la natura finalmente ci avvolge... Finalmente libera e non lascerò andare nulla di ciò che mi aveva dato e restituito, amovo la mia vita e non la lascerei andare mai.

Ecco la mia seconda One Shot su Zayn...
Era da un po' che mi frullava per la testa una cosa del genere, spero vi piaccia e che recensiate positivamente ma anche le critiche non si disdegnano.
Il banner é stato fatto dalla geniale Sara_Scrive...
Vi ringrazio in anticipo per le recensioni e per chi metterà la storia nei preferiti/ ricordate e seguite 
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