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Autore: Lavandarose    16/05/2013    11 recensioni
Lucius si girò piano nel grande letto matrimoniale. Era mattina, questo lo aveva intuito dalla luce che entrava fioca dalla finestra a fianco del letto. Era passata solo una settimana dalle nozze con la giovane Black, ma si era abituato quasi subito a dormire ogni notte insieme a una donna, anzi alla sua donna, a svegliarsi nel riflesso degli occhi di lei ogni mattina, a giocare tra le lenzuola ancora qualche attimo prima di alzarsi.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucius Malfoy, Narcissa Malfoy | Coppie: Lucius/Narcissa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Autore: Lavandarose (su Efp e Nick)

Titolo:Arancia e cannella

Raiting:arancione

Genere: Romantico

Avvertimenti:Nessuno

NdA: Missing moments nella vita dei giovani Lucius e Narcissa Malfoy, a una settimana dal loro matrimonio. Fanfiction partecipante al contest "L'incommensurabile fascino di Lucius e Narcissa Malfoy" di Sweetcupcake

 

 

Lucius si girò piano nel grande letto matrimoniale. Era mattina, questo lo aveva intuito dalla luce che entrava fioca dalla finestra a fianco del letto.

Ancora assonnato iniziò a stirarsi per cercare di svegliarsi del tutto. Allungò un braccio sicuro di trovare una schiena morbida e calda dove appoggiare la sua mano.

Il letto gli restituì però solo il freddo delle lenzuola.

L'uomo aprì del tutto gli occhi e si scostò i lunghi capelli biondi dal viso.

Era passata solo una settimana dalle nozze con la giovane Black, ma si era abituato quasi subito a dormire ogni notte insieme a una donna, anzi alla sua donna, a svegliarsi nel riflesso degli occhi di lei ogni mattina, a giocare tra le lenzuola ancora qualche attimo prima di alzarsi.

Da sette giorni a questa parte Lucius non si era mai svegliato solo. E allora, dove diamine era finita ora Narcissa?

Distrattamente l'uomo passò ancora la mano sul posto vuoto accanto a lui. Era freddo, questo significava che la ragazza si era alzata da un bel po'.

Mugugnando qualcosa tra i denti, il giovane Malfoy buttò all'aria le coperte e cercò di recuperare la vestaglia da camera che la sera precedente era volata sul pavimento assieme al resto dei vestiti.

Si fermò un attimo per aprire la finestra e ordinare all'elfo domestico la colazione.

- Tra poco io e mia moglie faremo colazione qui in camera. Porta tutto il necessario e poi non disturbare più -

- Sì, signor Malfoy padrone -

Lucius guardò il piccolo servitore, poi si decise a porgergli una domanda.

- Sai dov'è la padrona? -

- E' andata la quella parte, padrone -

Quella parte a Palazzo Malfoy era un'indicazione un po' vaga, ma l'uomo sapeva che dall'elfo domestico non avrebbe saputo tanto altro.

Sospirando si diresse verso quell'ala della casa che gli era stata indicata.

Ragionando un attimo, però, capì immediatamente dove Narcissa poteva essere. In quella zona c'era la grande sala da bagno e molto probabilmente lei si era rifugiata lì quella mattina.

Aguzzando l'orecchio e cercando di sentire se captava il rumore dell'acqua scrosciante, Lucius arrivò davanti alla porta del bagno azzurro.

Lo avevano sempre chiamato così in famiglia, era una stanza che era stata pensata come regalo di nozze da Abraxas Malfoy per la sua giovane moglie. Aveva voluto che quella stanza riprendesse le fattezze di un lago e di una cascata. Quando si entrava pareva di essere davvero in mezzo alla natura.

Lucius sapeva che sua madre aveva tanto amato quella stanza e quasi senza accorgersene aprì solo un poco la porta, per assicurarsi che Narcissa fosse lì dentro.

E fu in quel momento che la vide. Gli dava le spalle e non si era accorta che lui la stava spiando.

La sua schiena bianca e perfetta era avvolta da un asciugamano azzurro.

La scena, seppur molto eccitante, non fu però la prima cosa che colpì di sensi del giovane Malfoy. La prima sensazione che ebbe, infatti, gli venne dall'olfatto.

Che cosa è questo profumo?, si domandò mentre una zaffata di odore dolciastro gli colpiva le nari.

Chiuse gli occhi per un momento.

Era...sì non c'erano dubbi, era profumo di arancia.

Quell'essenza gli fece tornare alla mente alcuni momenti passati della sua adolescenza appena trascorsa, quando durante l'estate tornava al Palazzo nei momenti di vacanza da Hogwarts. In giardino c'era un aranceto dove lui spesso si sedeva per leggere all'ombra. Ecco, quel profumo gli riportava alla mente i pomeriggi trascorsi all'ombra di quegli alberi da frutto, leggendo, pensando e formulando ipotesi per il suo avvenire.

Già sapeva che avrebbe sposato una ragazza Black e che avrebbe dovuto occuparsi degli affari di famiglia, diciamo così, ma nulla comunque gli impediva di decidere in autonomia come sarebbe stata la sua vita.

Sorrise Lucius al pensare che fino a quel momento la sua vita era stata più che discreta e anzi in netto miglioramento da qualche giorno a questa parte.

Piano, senza farsi sentire, il ragazzo aprì la porta ed entrò nel bagno fatato.

Rimase per un attimo a guardare la schiena di sua moglie, quella parte del suo corpo che lo attirava così tanto, poi decise di avvicinarsi a lei, senza fare rumore, quasi per non disturbare quel momento di intimità che lui le stava rubando.

Aspirando ancora quel profumo di arancia che lo faceva stare bene, si diresse verso di lei.

Dal canto suo, la giovane Narcissa aveva appena finito di godersi un bagno rilassante, quasi ritagliato a forza a tutti gli impegni che l'aspettavano quella mattina. E ora si stava asciugando con un grande e morbido asciugamano azzurro di spugna, ripensando alle sue mosse di quella mattina.

Si era svegliata presto e molto lentamente si era sciolta dall'abbraccio del marito. Si erano addormentati così quella notte, dopo essersi presi più volte, ridendo e sentendosi liberi l'uno con l'altra. Non voleva svegliarlo,ma era comunque rimasta a fissarlo a lungo, grata alla sorte per averlo trovato.

Avvolta solo da una vestaglia di seta bianca, la nuova signora Malfoy aveva attraversato il corridoio per arrivare a questa stanza da bagno per rilassarsi un poco.

Aveva aperto la bottiglietta di vetro viola, vicino alla vasca da bagno. Era uno dei regali di nozze di qualcuno, non ricordava più di chi.

Appena l'aveva aperta aveva sorriso. Arancia e cannella, le sue essenze favorite. Soprattutto la seconda. Le riportava alla mente alcune feste di Natale,da bambina, quando tutti gli elfi domestici di casa sua erano occupati a cucinare biscotti che lei e le sue sorelle avrebbero mangiato durante i giorni di vacanza.

L'odore di cannella che dalla cucina arrivava fino alle stanze di soggiorno era per lei associato a qualcosa di caldo, di famigliare, di bello.

A questo stava ancora pensando mentre si asciugava dopo il lungo bagno ristoratore. E fu in quel momento che sentì due mani che si appoggiavano alla schiena.

Si voltò, un po' titubante, anche se le era chiaro che solo una persona poteva entrare lì.

- Lucius! - lo salutò con un sorriso mentre si alzava sulle punte dei piedi nudi per dargli un rapido bacio sulle labbra.

- Non c'eri quando mi sono svegliato -

- Scusa - gli sorrise lei mentre sentiva le braccia del marito che la stringevano un po' di più a sé. Gli scostò con una mano i capelli dal viso.

- Sei più bello quando non hai capelli davanti agli occhi! -

- Allora mi trovi bello, Narcissa? - rispose lui prendendola in giro.

Lei sbuffò e lo guardò un po' arrabbiata. Era un po' permalosa e non accettava di buon grado le prese in giro. Lui le prese una mano e se la portò alle labbra. E la curva della bocca della donna si schiuse in un sorriso: non poteva arrabbiarsi con quell'uomo.

- Non voglio più svegliarmi senza di te - Sorrise ancora, la giovane donna, non poteva immaginare quanto lui trovasse bello e sensuale quel sorriso. Così dolce, così vero.

- Volevo solo farmi un bagno prima di iniziare la giornata -

- Sì, ma io voglio trovarti accanto a me quando apro gli occhi. Ti spiace? -

- Sì, Malfoy, mi spiace tanto, davvero -

E Narcissa gli dimostrò quanto le dispiacesse svegliarsi ogni giorno assieme all'uomo che amava.

L'asciugamano scese lentamente verso le sue caviglie e Lucius si trovò tra le braccia la moglie nuda.

Sorrise e si aprì anche lui la vestaglia. Il profumo di arancia e cannella, foriero per entrambi di ricordi piacevoli, si spandeva tutto attorno.

E anche il loro amore era così, dolce anche se a tratti pungente.

Si abbracciarono e lui iniziò a passare piano le dita su quella schiena morbida che tanto amava.

-Narcissa... - le sussurrò mentre sentiva l'eccitazione salire in lui. Abbassò gli occhi e lesse lo stesso desiderio negli occhi di lei.

Solo un momento e la donna si trovò a terra, spinta dolcemente dalla forza del desiderio di Lucius.

Vestaglia da camera e asciugamano volarono via senza troppi indugi e i due amanti si lasciarono trasportare dalla voglia reciproca.

Lucius lasciava piccoli segni rossi sul collo di lei, alternando baci a qualche pizzico sul collo fatto a fior di labbra. Gli piaceva sentire la moglie ridere a ogni piccolo morso che lasciava .

Con le mani le carezzava i seni che, risvegliati, mostravano i segni dell'eccitazione. Anche le mani di Narcissa non stavano ferme e andavano avanti e indietro sulla schiena del marito, tracciando dei cammini immaginari.

A quel punto Lucius scese con le dita a sfiorare l'intimità della moglie. La trovò calda, bagnata, già pronta per lui. Non poteva resistere, non voleva resistere e, con gentilezza, la penetrò.

Si baciarono a lungo, entrando uno nell'anima dell'altra. Poi lui la prese, piano senza fretta, cercando di non far finire troppo presto quella magia che li stava ispirando.

Lei assecondava i movimenti di lui, muovendo il bacino e cercando di sentire il suo uomo completamente dentro di lei.

Si amarono così, semplicemente, sentendosi e volendosi esattamente per quello che erano.

Si amarono così, tra le essenze e la natura, tra la cascata e la magia.

Tra arancia e cannella.

   
 
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