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Autore: FlyfreeflyFly    16/05/2013    0 recensioni
Raccolta di pensieri, parole, sentimenti, che credo tutte le persone si portano dentro!
I pensieri di un'adolescente in crisi, arrabbiata con il mondo e con se stessa.
Piccoli sfoghi, non sa come tirarli fuori da sè... e ha trovato solo la scrittura!
Genere: Drammatico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Fine.


Aveva pensato tante volte a mettere la parola fine alla sua vita.
Ma mai pensava che quel giorno fosse arrivato.
Oramai non le rimaneva nessuno nella sua vita, niente amici, niente ragazzo, niente di niente.
Le uniche persone che erano con lei erano i suoi familiari se c’erano veramente, perché a vederli così, sembravano solo due fantasmi in una grande casa.
Ha lottato tanto per non farsi risucchiare nello sconforto, ma è impossibile scappare.
Quando ti prende è finita, non pensi più a come sarà la vita senza di te, le persone se ti abbandonano hanno un motivo, e a volte scoprirlo ti fa male.
Voleva piacere alle persone per quella che era, non per la ragazza solare che faceva finta di essere, ma per la ragazza che si chiude spesso in sé, la ragazza irascibile, lunatica, scontrosa, la ragazza che si crea un muro attorno a sé per non far vedere a nessuno cosa l’affligge, la ragazza a cui piace leggere, scrivere e studiare.
E forse è stato proprio lo studio a portarla a questo punto?
Che sia stato lo studio a farla cadere in questo baratro? La voglia di sapere, di conoscere, di comprendere?
No, è impossibile, non è la classica secchiona che passa la maggior parte del tempo sui libri, è una ragazza “normale” non le piace studiare, ma se vuole fare qualcosa nella vita deve farlo, e quando studia e prende un voto alto si sente benissimo, perché sa che si è impegnata e che il suo sforzo non è stato vano; è così che va avanti non le piace lo studio (ma a chi piace veramente?), ma vuole diventare brava nel suo futuro lavoro e quindi si impegna.
Però che senso ha lavorare, faticare se non hai nessuno accanto, se nessuno ti ama per quella che sei.
Troppe persone la vogliono cambiare, ma perché dovrebbe farlo? Perché fa comodo a loro? Se cambia lo fa per sé non per gli altri.
Che poi questi “altri” chi dovrebbero essere? Quelle persone che l’hanno lasciata da sola? Quel ragazzo che le aveva promesso che sarebbe stato per sempre, che faceva finta di amarla? Quelle persone che l’hanno sempre presa in giro, fin dai tempi dell’asilo?
Se sono quelle le persone allora meglio che non cambia.
Perché fare quello che le dicono.
Lei sa pensare con la sua testa, non ha bisogno degli altri.
Lei aveva solo bisogno di amiche.
Ma tutto questo come è successo? Solo perché lei aveva iniziato a essere più sé stessa? Perché aveva iniziato a essere quella di sempre? Quella che il suo migliore amico vedeva?
Già il suo migliore amico, forse lui veniva addirittura prima dei genitori. Era come un fratello, non sarebbe mai andato via, la aiutava, la sosteneva, ma questa volta neanche lui c’era riuscito a risollevarle il morale. Le continuava a dirle di essere come era normalmente, come la vedeva lui quando erano insieme… ed era quello che lei faceva da oramai molto tempo… essere sé stessa.
Non lasciava che nessuno abbattesse il suo muro, si estraniava, voleva solo silenzio e pace… se le persone volevano veramente lei sarebbero venute lì, invece no, se ne andavano, piano piano vedeva che scomparivano.
Come faceva a cambiare, passi graduali okay, però non era semplice, perché se sei stata la stessa persona per 17 anni, ora cambiare è difficile, e tutte le persone che conosci? Ah giusto, lei non conosce persone, lei è sola. L’unica persona è il migliore amico che non le può stare vicino e quindi alla fine, era veramente sola.
Ma come è successo tutto questo, lei ancora non lo capisce.
Non voleva rimanere da sola, lei odiava stare sola, forse perché lo era stata sempre, una vita da sola, ma ora che aveva delle amiche pensava che tutto andava bene invece come un fulmine a ciel sereno si ritrovò da sola, senza nessuno.
Aveva tanti progetti. Li stava realizzando piano piano stava per portare a termine tutto…
Ora che ne sarà di tutto questo?
Lei non lo sa, non lo può sapere.
Lei ha bisogno di chiarirsi le idee. Ma chi la può aiutare a capire cosa è successo per renderla così?
Forse era predestinata per essere una esclusa. Forse non doveva far parte di questa società.
No, non era predisposta per questa vasca di squali.
E ora si ritrova per l’ennesima volta sola, quanto era passato? 6 anni? Passare da sola la propria vita non va bene, ma lei è abituata, da quando è nata. Tutti la snobbavano, non la consideravano, la prendevano in giro per i suoi modi di fare, per com’era. Anche la sua famiglia non le risparmiava sofferenze, sempre pronti a criticarla. Molte volte ha tentato di andarsene , ma non ce la fece. Ma ora forse è il momento migliore.
Un colpo secco no?
Nessuno sentirà le sue urla, non c’è nessuno in casa, come sempre.
Nessuno potrà arrivare da un momento all’altro a fermarla.
Sì ce la fa, è il momento perfetto.
Le lacrime le solcano il viso, non se ne pentirà appena sarà andata non sentirà più nessuna mancanza.
Ecco è perfetto, come ogni volta.
Sì un po’ fa male, ma il dolore scompare presto.
Sta per andarsene definitivamente quando sente dei passi.
No, non è possibile, non ora, non è ancora morta definitivamente, non possono vederla ancora viva.
I passi si avvicinano, e accelerano. Solo ora capisce di stare urlando.
Vede tutte le persone che l’hanno trattata male fin da quando è nata, ridono di lei continuano a insultarla.
Lei urla sempre di più.
Sulla porta del bagno si ritrova un ragazzo che lei conosce bene, alto occhi scuri e pelle pallida.
Si avvicina a lei… le sussurra delle dolci parole, mentre chiama l’ambulanza.
Lei non sente più nulla e dopo poco chiude gli occhi.

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Piccolo pensiero fatto in un giorno difficile...

   
 
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