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Autore: stoneheart23    16/05/2013    1 recensioni
Lui aveva lasciato che il suo viso si immergesse tra quei capelli rosso fuoco, quei capelli che come raggi di sole in un tramonto d’estate entravano fino alle profondità più intime del cuore, fluendo come un fiume purpureo nella sua immaginazione che prontamente portava a galla immagini uniche: distese di papaveri accarezzati dal biondo sole di maggio, fiamme di falò che spegnendosi regalano la penombra alla coppia di innamorati, sangue di una ferita che gli amici si fanno in quattro per risanare.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Camminava, anzi lievitava verso casa dopo averla vista e si sentiva il cuore gonfio fino a scoppiare di insensata e stupenda gioia, gioia di vivere. Ma sentiva ancora un peso, un piccolo cruccio dentro l’animo che impediva al suo cuore di spiccare il volo e planare tra le braccia di le braccia di Vale. Stava per arrendersi quando una brezza a raffica gli schiaffeggiò la guancia, facendogli girare lo sguardo: subito si rese conto e immediatamente dopo, mentre scendeva a falcate lungo la strada, si chiese come aveva fatto a essere così scemo: si era dimenticato di dirlo al mare. Così il ragazzo scese di nuovo sul bagnasciuga e cercò con una mano di accarezzare le onde che, come a farlo apposta, per poco non gli bagnarono le scarpe. “ Ehi senti mi dispiace che non vengo da tanto ma sono successe un casino di cose sai? Te le devo raccontare assolutamente..”. E così il ragazzo si sedette di nuovo sulla montagnola di sassi che tanto pazientemente le onde avevano accumulato e sciolse il cuore al pensiero di lei.
Vale era abbracciata a lui e teneva la testa appoggiata sulla sua spalla e il viso nascosto nel collo mentre il ragazzo gli dava dei delicatissimi baci tra i capelli, fermandosi di tanto in tanto due attimi per inspirare a fondo il profumo di lei. Come da prassi lui era uscito e l’aveva trovata lì ad aspettarlo con le braccia leggermente alzate per accoglierlo in un abbraccio e, scendendo le scale della scuola, la sua mente aveva eliminato tutte le persone, macchine, cani, motorini e pali contro cui rischiava di sbattere per lasciare come in un cerchio di luce questa sua immagine che, come il vento di lasco ad un veliero, lo trascinava dritto tra le sue braccia. Poi una volta vicini si erano scambiati due parole lasciando che i loro sguardi riempissero quell’apparente vuoto con emozioni che le parole sminuiscono. E lui aveva lasciato che il suo viso si immergesse tra quei capelli rosso fuoco, quei capelli che come raggi di sole in un tramonto d’estate entravano fino alle profondità più intime del cuore, fluendo come un fiume purpureo nella sua immaginazione che prontamente portava a galla immagini uniche: distese di papaveri accarezzati dal biondo sole di maggio, fiamme di falò che spegnendosi regalano la penombra alla coppia di innamorati, sangue di una ferita che gli amici si fanno in quattro per risanare. Il tutto solo per preparare la mente a reggere alla luce delle più intense stelle del firmamento: gli occhi di Vale, lucidi specchi di un sentimento puro che riflettendosi nello sguardo irradiava il mondo e gli occhi di lui di un sentimento unico e indescrivibile che toglieva il fiato e fermava il cuore. Come non contenta di illuminare il mondo con tanto fascino, lei lo guardava dritto negli occhi e poi faceva la cosa più bella: rideva. Era come se tutti gli uccelli del mondo avessero fermato il loro canto, come se tutte le orchestre avessero smesso di suonare, tutte le campane avessero fermato i loro rintocchi e il tempo stesso avesse fermato la sua melodia per tendere l’orecchio e il cuore a quella che era l’armonia di sensazioni più bella del creato, quella risata, che nel piccolo cuore di lui faceva esplodere ogni sentimento che la felicità, la gioia e l’amore ritenessero loro simili. E il suo viso, che il naso arricciato faceva diventare ancora più bello, veniva abbagliato dal candore del suo sorriso, massima espressione della purezza dei sentimenti che solo il cuore di Vale poteva contenere senza rovinare.
  
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