Harry Potter.

Il grande Harry Potter, il bambino che è sopravvissuto, l'eroe del mondo magico... Il rompicoglioni che le urla nell'orecchio da almeno mezz'ora.

"...Eddai Lily, svegliati! Dobbiamo prepararci! Dai, è ora, faremo tardi per colpa tua!"

Quella mattina, per l'ennesima volta, mandò all'altro paese suo padre per aver interrotto i suoi sogni e si convinse che ormai era il caso di alzarsi.

Borbottò qualcosa come un buongiorno alla sua famiglia, che lì, tutta intorno al tavolo, tra le battutte di Albus, i sorrisi di James e l'amore di Ginny ed Harry, le ricordava tanto una pubblicità babbana di biscotti, ma lei non vedeva l'ora di tornare a scuola, le vacanze estive non le piacevano, si sentiva la pecora nera di quella famiglia, quella diversa; non sopportava i super pranzi, i baci della buonanotte e i picnic tutti insieme. La quotidianità rose, fiori, baci e abbracci non faceva al caso suo.

Oh no, Lily era una che sin da piccola se l'era dovuta cavare con furbizia e forza, prima  a casa, con due fratelli più grandi e poi a scuola, dove aveva dovuto far coscere a tutti Lily, non la figlia di Harry Potter. Spesso era stato difficile, i continui paragoni dei professori, gli strazianti "Oddio, come somigli a tua madre" o "Mi ricordi tanto tuo padre".

Ma lei non era suo padre, lei non era sua madre, non era i suoi fratelli o i suoi nonni. Era semplicemente Lily Luna, un ragazza come tutte le altre, con un cognome forse più importante, una strega brillante e, a dirla tutta, anche bella. 

Tutti la ritenevano bella, tutti l'avrebbero voluta, ma lei era solo SUA.

Nello stesso momento un altro giovane mago si era ritrovato nella sua cucina a fare colazione, la stanza forse era leggerermente più grande e l'atmosfera un tantino più fredda.

Scorpius Hyperon Malfoy, unico figlio di Draco Malfoy e Astoria Greengrass, la copia essatta del padre, fisicamente parlando, ma completamente diverso per tutto il resto.

Lo stesso destino di Lily, un cognome difficile da portare, nipote di Lucius Malfoy, devoto sostenitore di Lord Voldemort, uno dei più famosi tra i mangiamorte e figlio dell'uomo incaricato di uccidere Silente. Ci si era dovuto impegnare anche lui a far capire a tutti che era solo Scorpius. L'essere finito in Serpeverde, inizialmente, non lo aveva aiutato, ma poi tutti avevano capito che non era lì per assurde ideologie sul sangue, ma semplicemente per intelligenza e astuzia.

La prima a capire chi era davvero era stata Lei, forse perchè soffriva per le sue stesse ragioni, forse perchè i pregiudizi li aveva sempre odiati, forse perchè a lei del cognome non importava un accidente, ma sta di fatto che una sera, da perfetti sconosciuti, si erano ritrovati a chiacchierare sulla torre di Astronomia. Entrambi piuttosto freddi, entrambi senza pensare che dalle quella chiacchierata sarebbe nato l'amore.

Erano passati quasi tre anni da quel giorno, ma ancora nessuno sapeva di loro, nessun amico, nessun famigliare.

Cosa avrebbe detto il caro Harry se avesse saputo che sua figlia, ogni notte, dormiva tra le braccia del figlio del furetto?

E Malfoy comel'avrebbe presa? Il suo unico erede con la figlia di Potter! Per quanto Draco fosse cambiato, un bel infarto non glielo avrebbe tolto nessuno.

E, tormentati da questi dubbi, Lily e Scorpius continuavano a vivere la loro storia in segreto, tra gli sguardi durante le lezioni di pozioni e le serate nella stanza delle necessità.

Ma a loro andava più che bene così.

L'unico problema erano le vacanze estive, in quel periodo si vedevano pochissimo, ma fortunatamente l'incubo stava per finire. Già, perchè tra meno di due ore si sarebbe ritrovati entrambi alla stazione di King's Cross.










Hola!
Ciao!
Hi!
Uè Wajjò!
Sono le uniche lingue che conosco, comprendetemi.
E' la prima volta che scrivo qualcosa su Harry Potte, anzi, diciamo che è proprio una delle prime volte che scrivo. Leggo Fan Fiction da tantissimo e allora mi sono detta "Dai, scrivine una anche tu, tanto se fa cagare, ti cancelli da EFP." 
Se lasciate qualche commentino, anche negativo, mi fa tanto piacere.
Ho bisogno di consigli e  mi fido di voi.

Fatto il misfatto.
-F.