My heart is torn
Honey il suo nome significava miele.
Perche lei era dolce come il miele.
Non lo dimostrava,era chiusa.Non parlava
-Harry,caro.-sussurra mia madre sorridendo
-Dimmi.-
-Io e tuo padre abbiamo deciso di adottare una ragazza.-dice stringendo la mano a mio padre -Lei è…uhm…problematica non parla,ma è una brava ragazza,dovrebbe arrivare tra un po’.-finisce sorridendo
-Perc-.- non finisco la frase che il campanello suona
-E’ arrivata.- squittisce mia madre sorridendo,mio padre mia guarda annuendo per poi darmi una pacca sulla spalla.
Mia madre apre la porta sorridendo,appena la vedo rimango senza fiato.
Cos’è un angelo?
I capelli biondi sono adagiati sulle spalle,gli occhi color ghiaccio guizzano da me ai miei genitori,le labbra sottili non esprimono alcun sentimento,è bassina ed ispira tenerezza
-Ciao!Dai entra.-mia madre si scosta di lato trascinandosi mio padre mi scosto a destra mentre lei entra terrorizzata,la osservo meglio.
E’ bellissima
-Harry,tesoro,fai vedere la camera ad Honey.-
Lei non si faceva toccare,lei aveva paura.
Io volevo aiutarla.
Entrai nel bagno delle ragazze,aprii ogni singola porta finché non ne trovai una chiusa.
Sospirai finalmente l’avevo trovata.
-Honey!Honey!Aprimi sono Harry.- da sotto la porta uscì un foglio
‘E’ il bagno delle ragazze,non puoi stare qui,esci!’
Risi -Honey esci,giuro non ti tocco.-
La porta si apri con lentezza rivelando una Honey terrorizzata.
Gli occhi rossi erano sgranati,terrorizzati e rossi,le guancie bagnate e i capelli biondi erano arruffati
Probabilmente aveva pianto.
-Honey cos’è successo?.-non rispose,le feci segno di sedersi su un lavandino e lei così fece.
-Honey mi dici cos’è successo?.-Ritentai.
Mi avvicinai e lei cercò di indietreggiare ma non ci riuscì,ovviamente.
-Apri le gambe.- arrossì alla mia richiesta e divaricò di poco le gambe,mi sistemai in mezzo ad esse stando attento a non toccarla.Abbassò lo sguardo facendomi sospirare
-Honey sono 5 mesi che abiti con me e i miei genitori,perché no parli e non ti fai toccare?.-
Non rispose mi morsi il labbro inferiore guardando le sue labbra sottili,teneva lo sguardo basso cercando di evitare il mio
-Honey.-alzò lo sguardo incatenando i suoi occhi color ghiaccio ai miei -Ho voglia di baciarti.- sussurrai per poi alzarle il mento con due dita e unire le nostre labbra.
-Honey.-alzò lo sguardo incatenando i suoi occhi color ghiaccio ai miei -Ho voglia di baciarti.- sussurrai per poi alzarle il mento con due dita e unire le nostre labbra.
Per un po’ eravamo felici.
Lei non parlava,stava sempre in silenzio.
Da me si faceva toccare e,a volte,mi sorrideva anche.
Era sabato e lei non faceva altro che dormire.Mentre i miei genitori erano in viaggio
-Honey.- esclamai -sono l’una svegliati.-
io.
Mi misi a cavalcioni su di lei dopo averle sfilato la coperta da dosso,iniziai ad accarezzarle una guancia con la punta delle dita.
Sorrise,mi chinai a lasciarle un bacio a stampo sulle labbra.
-Harry.-la sua voce morbida mia arrivò alle orecchie,sorrisi
Finalmente mi parlava.
-Harry ti amo.- sussurrò
-Anch’io,Honey.-
Dopo quel giorno uscì,da sola.
Non tornò più.
Dopo pochi giorni che i miei la cercarono disperatamente.
La trovai,la trovai morta in un vicolo cieco.
Si era uccisa.
Affianco a lei trovai un piccolo foglio.
Lo presi,con le lacrime agli occhi per poi scappare via,dopo averle sfiorato la mano,ormai fredda,che fino a pochi giorni fa mi dava calore.
‘Scusami HarryTi amo,mi dispiaci non averti parlato tutto questo tempo. Volevo dirti la cosa più importante,Ti amo. Addio Harry’