Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Alex___    17/05/2013    6 recensioni
Rosso, il colore del sangue. Rosso è anche il colore dell’amore, già perché il sangue e l’amore sono uguali. Ti fanno provare piacere e dolore. Di solito però si preferisce l’amore. Io preferisco il sangue. Perché ? perché io sono... diversa. Semplicemente diversa, non mi sembra che sia un crimine.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi sento male. Ma non un semplice mal di pancia o mal di testa che si può curare con le medicine o semplicemente mangiando in bianco. Mi sento male dentro. È la mia anima che sta male. Sto soffrendo, sto urlando, sto lottando, sto morendo. Ma tutto questo sta avvenendo dentro di me e nessuno se ne accorge. Nessuno PUO’ accorgersene perché io continuo ad andare in giro con il mio falso sorriso. Ed è dura, è dura tenerlo sempre, in ogni momento della giornata in cui sei in compagnia di qualcuno, i muscoli della bocca dopo un po’ si contraggono e il sorriso non sembra più un sorriso ma una smorfia di dolore e disgusto. E allora a quel punto le persone che ti vedono ti chiedono: “che è successo?”. Cosa è successo? La mia vita fa schifo, sono sola, nessuno mi vuole bene, il mondo mi odia e anche io mi odio, ma non lo vedi quello che succede dentro di me?, non lo vedi che sto male? Che ogni giorno mi chiudo in bagno e guardando la mia immagine riflessa nello specchio piango? Non li vedi tutti i graffi che ho sul corpo? Credi che sia contenta di questo? Credi che mi faccia bene sorridere mentre vorrei soltanto sfogarmi piangendo? Ma tu, chiunque tu sia, tu non le sai queste cose. A volte vorrei che fossi uno dei tanti spettatori della guerra che è in corso dentro di me e che mi sta uccidendo giorno dopo giorno. Non so se faresti qualcosa per aiutarmi o se magari ti divertiresti a vedere quanto soffro, ma vorrei che almeno lo sapessi. E invece mi ritrovo sempre a rispondere: “niente” o “nulla, sto solo pensando” o ancora “mi ero incantata”. Si, mi ero incantata perché immaginavo come sarebbe la mia vita senza tutti questi problemi, come sarebbe poter realizzare i miei sogni. Vorrei soltanto trovare il coraggio di farmi aiutare, di mostrare al mondo i miei graffi che pungono ogni volta che vengono a contatto con i vestiti e che bruciano ogni volta che faccio una semplice doccia. Ma a nessuno importa di me, nessuno vorrebbe mai aiutarmi. Ormai sono persa. Mi sto deprimendo sempre di più. Uno dei miei più grandi sogni è quello di andare al concerto dei miei idoli, gli One Direction. Ci sono andata così vicina ma è stata soltanto un’illusione. Non ho i soldi per potermi permettere di comprare il biglietto adesso. È dura, arrivarci così vicino e poi rendersi conto che non c’è niente di reale, che tutto quello che ti eri immaginata, tutti i tuoi progetti rimarranno incompiuti, rimarranno dei desideri nella tua mente e si accumuleranno alla massa enorme di tutte le altre cose che mi frullano nella mente. Di lacrime ne ho versate tante ma tutte inutili. C’è stato un periodo in cui non riuscivo a piangere, in cui le lacrime restavano nei miei occhi che bruciavano, bruciavano tanto e mi facevano male. A quel punto non sapevo più come sfogarmi. Ma presto ho trovato un modo. Le forbici. Le uniche vere amiche che non mi abbandoneranno mai. La sensazione che provo quando vengono a contatto con la mia pelle è di dolore, sono pungenti. Poi vedo il sangue rosso fuoriuscire dai tagli. È come se la guerra che stavo combattendo con me stessa all’interno della mia testa fosse finita in un mare di sangue, e quel mare di sangue che esce dal mio corpo mi fa sentire bene, mi fa sentire pulita. Ma quando il sangue smette di uscire ecco che la guerra rincomincia e allora i graffi aumentano. Rosso, il colore del sangue. Rosso è anche il colore dell’amore, già perché il sangue e l’amore sono uguali. Ti fanno provare piacere e dolore. Di solito però si preferisce l’amore. Io preferisco il sangue. Perché ? perché io sono... diversa. Semplicemente diversa, non mi sembra che sia un crimine. Mi capita molte volte di aver voglia di diventare subito grande, di non dover più sopportare tutto questo. Ma non è possibile, la vita ha il suo corso e va rispettato. Le persone che non vogliono rispettarlo hanno problemi e la maggior parte delle volte, pur di non sopportare il dolore che provano, mettono fine alla loro vita. Ci ho pensato anche io. Volevo soltanto andarmene, sprofondare, morire. Poi ho pensato alla mia famiglia, ai miei idoli e ho capito che nonostante tutto loro ci starebbero male e non voglio che stiano male per una psicopatica come me che cerca di reprimere il proprio dolore scrivendo parole e parole al vento. È difficile vivere con la consapevolezza di non avere un futuro, perché era questo quello che pensavo, ‘io non ho un futuro, morirò prima’. Ho capito che non avrei sopportato il dolore che si prova uccidendosi. Sopporto bene il dolore, ma penso che questo sia un dolore molto superiore a quello che provo ogni giorno. Ho abbandonato questa idea ma a volte vorrei scappare. Levarmi da questo schifo che mi circonda. Ma per ora l’unica cosa che posso fare è andare avanti con la mia guerra e continuare a portare il mio sorriso finto per far contente le persone che mi vogliono bene nonostante io sia un sbaglio. Quindi grazie famiglia mia, grazie idoli, siete la mia vita, grazie a voi sono ancora qui e ci resterò per sostenervi in tutto quello che fate.
  
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Alex___