Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: __KillTheQueen__    17/05/2013    2 recensioni
Amare una persona alle volte può spingere a fare del male alla stessa fonte dell'amore.
Genere: Dark, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Le mie mani stanno tremando. Le mie gambe probabilmente sono rotte e non riesco neanche più a ricordare cosa mi sia successo, dopo aver sentito per l'ultima volta quella tua risata. Ma l'ho sentita davvero alla fine?
Non me lo ricordo e la cosa mi sta iniziando a spaventare. Sono qui senza poter fare nulla.
Cosa mi è accaduto?
Perchè sono qui? Cosa pensavo di trovare venendo?
Immaginiti di te che mi lasci, corrono nella mia mente. Allora è epr questo che sono venuto qui? Per dirti di non andare? Ma probabilmente era troppo tardi e tu eri già andata via per sempre, senza darmi modo di spiegare.
Forse inizio a ricordare qualcosa.
Ricordo di averti dato più di quello che chiedevi.
Probabilmente è stato questo a farti scappare. Non perchè non mi amassi o io non ti amassi, ma perchè eravamo arrivati al punto di ricevere più di quello di cui avevamo bisogno.
E' questo che ti ha spaventata? Per questo mi hai lasciato?
Sono venuto fin qui per chiederti queste cose; adesso ricordo.
Poi è successo qualcosa e adesso mi trovo in queste condizioni. Non so neanche se sono ancora vivo o se semplicemente sono morto e il mio inferno è ricordare quello che ti ho fatto.
Anche l'amore allora può uccidere.
Inizio a sentire qualcosa. Un odore stano, dolciastro, mischiato a qualcosa come di vecchio.
Se posso sentire questi odori allora ancora non sono morto.
Mi giro anche se ho dolore ovunque e in quel momento tocco qualcosa in terra. E' freddo.
Nel buio di quel posto non riesco a vedere nulla, ma quella pelle liscia e l'odore di ciclamino appena colto non lo potrei mai confondere.
Cosa ci fai li in terra, fredda come il marmo?
Provo a muovermi e rimuovermi, finchè non ti raggiungo e allora capisco che la notte scorsa è successo qualcosa.
Cosa mai ti ho fatto?
Ancora non riesco a ricordare tutto e questo mi sta facendo impazzire.
Qualsiasi cosa sia successa ormai sento che non c'è più neanche un alito di vita dentro di te.
Davvero ho potuto farti del male? A te, che eri tutta la mia vita?
Non voglio crederci, deve esserci sicuramente una spiegazione a tutto questo. Sono sicuro che è solo un brutto sogno, che appena mi sveglierò, sarà tutto normale. Tu sarai fuori da questa stanza buia e mi sorriderai dicendomi "vieni qui stupido...baciami" e io ti prenderò tra le braccia stringendoti per non farti scappare.
Lentamente mi stendo accanto a te e poi sento nuovamente quell'odore dolciastro.
Anche il tuo sangue ha un buon odore.
Chissà quanto devi essere bella anche così.
Ti toccò il viso e sento che hai gli occhi aperti. Due splendide gemme di un verde intenso.
Quegli occhi non saranno mai più di qualcun altro, solo miei.
Chiudo gli occhi e ti stringo la mano.
Improvvisamente sento le lacrime scendere lungo il viso.
Adesso ricordo tutto.
Avevi detto che te ne saresti andata, anche quando ti ho pregata di rimanere con me. Mi hai voltato le spalle e sei scappata via, ma io ti ho seguito e ti ho portata qui. Non so come nelle mie mani si trovasse quel coltello, ma ho iniziato a colpirti, mentre ti insultavo, chiamandoti in tutti i modi che mi venivano in mente. Non saresti mai andata da lui, non lo avrei permesso. Eri solo mia, lo sei ancora e non sarai mai di nessun altro. Ti avevo detto che non avrei sopportato un tuo abbandono, che ovunque saresti andata ti avrei seguito e viceversa.
Adesso andiamo nuovamente entrambi nello stesso posto. Ci incontreremo presto, quindi per piacere aspettami. Non ci vuole ancora molto sento le forze che mi stanno abbandonando.
Passo le mani lungo il mio corpo.
Anche adesso il nostro sangue si sta mischiando. Tu non hai mai voluto credere che eravamo fatti l'uno per l'altra, che eravamo per sempre. Ho dovuto ricordartelo.
Chissà, forse lui ti sta ancora aspettando.
Ormai sono vicino, la vita sta abbandonando anche me.
Risate.
Ecco cos'erano quelle risate che sentivo in lontananza, sfocate.
Ero io che ridevo, pensando a quanto saremo ancora felici una volta che ci ritroveremo.
Risate nel buio di una stanza che sa di vecchio e di sangue.
Neanche un grido. Nessuno saprà mai che siamo qui. Questa è la nostra tomba.
Ti amo. A presto amore mio.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: __KillTheQueen__