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Autore: Angels_99    17/05/2013    5 recensioni
Un parco, un uomo, una donna e delle domande a cui rispondere.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kate Beckett, Richard Castle | Coppie: Kate Beckett/Richard Castel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più stagioni
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A Sarah che mi supporta ad ogni problema con i lunghi e confortanti papiri e per ogni sclero che facevo quando usciva Castle ed io nn potevo vederlo, a Reb che poverina detesta il giorno in cui ha lasciato una recensione alla mia prima storia xP e a Dai, che mi ha mandato alle 6.30 le news sull' ultima puntata di Castle:) un grazie speciale a tutte *-*




Decisions to the park


Il sole era appena tramontato, e i fiochi raggi di sole rimanenti filtravano luce attraverso gli enormi secolari di Central Park, creando dei deliziosi giochi di luce. Le grida dei bambini che correvano giocando spensierati poco a poco diminuirono, fino a scomparire, lasciando il parco vuoto e quasi buio.
Solo un'altalena era ancora occupata, infatti un uomo era chino su di essa, con la faccia buia e spensierata. Quell'uomo era Richard Castle! Dopo aver saputo da Kate la notizia di una proposta di lavoro dall'FBI, lui aveva detto che gli serviva del tempo per pensare a mente fredda, così aveva preso la Ferrari sostando al parco e sedendosi sulla stessa altalena dove si era seduto, con Kate, due anni prima, dopo la riabilitazione. I pensieri negativi gli confluirono diretti alla mente provocandogli un forte mal di testa. I suoi occhi cominciarono ad inumidirsi, solo il pensiero di perdere la sua Kate, dopo quasi un anno, che stavano insieme, gli faceva scombussolare lo stomaco. Kate Beckett era diventata il suo ossigeno, la sua ragione di vita, il sangue che scorre nelle sue vene, la sola donna della sua vita, il suo giglio sempre in fiore. Teneva molto a Kate ma non voleva, con il suo amore, condizionare la sua decisione. Amava troppo quella donna per fargli avere il rimorso per non aver esaudito il suo sogno. Era così immerso nei suoi pensieri che non si accorse di una mano delicata che si posava sulla sua spalla.
"Castle..." Un esile sussurro. "Sapevo che eri qui, ti cercavo..." Disse Kate Beckett.
"Beh mi hai trovato."
"Ho bisogno di parlarti!" Sussurra seria. "Ho pensato molto alla proposta del nuovo lavoro..."
"E cosa hai deciso?" chiese immaginando la risposta.
"Andare all'FBI sarebbe il culmine nella mia carriera. Il posto di lavoro è ottimo e lo stipendio pure... sarebbe bello lavorare là, ma ... è proprio per questo che ho rifiutato l'offerta! Disse tutto d'un tratto.
"Cosa? No Kate non voglio che tu faccia questo per me, perché sai che rimarrei deluso... voglio che tu prenda questa decisione secondo i tuoi desideri... non in base ai miei sentimenti per te"
"Castle..." Disse sedendosi sulle sue gambe. "Io non ho fatto questa decisione secondo i tuoi sentimenti, ma secondo quello che è giusto o meno per me"
"Kate io voglio solo che tu sia felice, ma se per renderti felice devo rinunciare a te... sono pronto a farlo!"
"No...non hai capito. Se vado all'FBI devo rinunciare a tutte le cose che sono importanti per me. Non potrò più lavorare con Esposito, Ryan, Lanie e con tutti i miei colleghi al distretto, e non avrò più la Gates, come capo ma soprattutto perderò te. Non ti avrò più al mio fianco, non potrò più ascoltare le tue folli teorie sulla CIA, non potrò perdermi nei tuoi occhi alla mattina quando mi porti il caffè, non vedrò più il tuo sorriso non potrò sfiorare la tua mano quando soffro o abbracciarti per trovare conforto tra le tue braccia... non potrò più tornare a casa distrutta e trovarti sveglio sul divano ad aspettarmi con un sorriso stupendo e non potrò più addormentarmi al sicuro insieme a te. Io voglio averti al mio fianco per sempre, voglio averti vicino quando troveremo insieme l'omicida di mia madre, voglio ritrovarti accanto a me la mattina e sentire il tuo odore sul cuscino, voglio che tu mi porti ancora la colazione a letto e voglio che mi svegli, per andare al lavoro, con un bacio... non voglio rinunciare a tutto questo, perché ormai il mio sogno sei tu... stupendo e non potrò più addormentarmi al sicuro insieme a te. Ti amo Richard Alexander Rodgers, amo te, lo scrittore e anche il tredicenne che è in te."
"Ti amo anch'io Kate... amo i tuoi occhi, il tuo carattere e il tuo modo di vedere la vita. Hai illuminato il mio cammino, ero in una strada buia e tu... hai accesso la lampadina al mio cuore, e ora insieme a te... non mi perdo più"
Lei sorrise, i suoi occhi grondavano lacrime, lacrime sincere, d'amore... mentre quelli dello scrittore erano pieni di gratitudine e felicità.
"Ehi" sussurò Castle "Basta piangere ok? Io sono qui... e ci sarò sempre, always!"
"Always Castle!" aveva sussurrato la detective prima di baciare il suo scrittore, che l'aveva presa tra le braccia e la stava portando verso la macchina.
Perché come diceva quella canzone, chi ama, amerà altri mille anni per poi amare per sempre.
Due persone quando nascono si dice hanno già un destino programmato, ma l'unica cosa che non puoi programmare... è l'amore, perché arriva all'improvviso e ti rapisce il cuore.


Angolo autrice.
Ok piano, prima che mi tiriate pomodori per la mia lunga assenza abbiate almeno la pietà di ascoltare la mia versione... ero senza conputer da febbraio e da cellulare nn si può pubblicare senza htlm -.-' così ho aspettato che mio fratello andasse alla fiera dell'elettronica a prendermi il pezzo nuovo e finalmente ha finito il lavoro. Datemi una settimana e finisco la long... è gia pronta basta scriverla su pc... riguardo a questa storia l'ho scritta ancora prima di vedere ogni promo, mi è venuta in mente dopo aver visto le prime foto promozionali, spero sia di gradimento fatemi sapere... :)
   
 
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