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Autore: Pollon98    17/05/2013    0 recensioni
Denna Hollis è una ragazza diciassettenne con due migliori amici: Zoe e Dustin. Se nella vita è sempre stata piena di certezze, arriverà a dover affrontare una situazione che non credeva possibile. E se aveva creduto di conoscere i suoi amici, si sbagliava. Amore, avventura, paura e azione diventeranno i suoi migliori amici. Per sempre.
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando entrammo nella tenda le guardie si misero subito sull’attenti e si chinarono in un profondo inchino, fino a sfiorare il terreno con la fronte. Non sapendo cosa fare rimasi immobile, paralizzata dalla confusione che avevo nella testa. Pochi secondi dopo capii che il gesto di non inchinarmi non fu una delle mie più grandi genialate.

<< Inchinati al tuo Re! >> mi ordinò la guardia anziana, spingendomi in basso la testa con la forza. Cominciavo a sospettare che non fosse un sogno, pareva tutto troppo reale. E al fatto che stessi impazzendo non ci credevo troppo neanche io. Ma allora cos’era tutta questa storia? Cosa stava succedendo?

<< Soldato Miereth. Prego alzatevi. >> L’uomo che parlò comparve dal fondo della tenda, era alto e bello, anziano, sì, ma aveva un’aria imperiosa che incuteva rispetto e timore. I capelli erano neri e gli occhi profondi, tanto che ti ci potevi perdere dentro. Erano occhi saggi, che avevano visto tutto ciò che poteva vedere un uomo, erano occhi attenti e vigili.

<< Maestà. >> il soldato che mi aveva costretto ad inchinarmi, Miereth, si alzò per poter parlare con l’uomo che gli stava davanti.

<< Maestà, abbiamo trovato questa ragazza ai confini del campo. Sospettiamo sia una spia, dato che non era fornita di alcuna autorizzazione e che non ha saputo dirci da dove viene. >>

Feci per protestare, ma appena cercai di proferire parola, l’uomo, il Re, da quanto avevo capito, cominciò di nuovo a parlare.

<< Dubito sia una spia di Lord Testrha. >> che razza di nome era Testrha? << Non trova, consigliere Frysian? >>

Chiese il Re rivolgendosi a un uomo che non avevo notato, siccome stava nascosto in un angolo della tenda. Ehi, ma… Un momento! Frysian! Non era mica il nome che avevo letto sul libro? Ma certo! Frysian Amifus… Aringus… Amixus… Amixus, sì!

<< Non saprei, Signore. Sappiamo quanto possa essere astuto Lord Testrha, è plausibile che abbia investito su una nuova rete di spie composta da donne. In effetti sarebbe molto ingegnoso, Sire. >>

<< Certo, certo. Ma questa è particolarmente giovane. Dovremmo farla interrogare, giusto consigliere? >>

<< Credo sia un’ottima idea, Sire. >>

Si scambiarono questo dialogo con tutta calma, mentre io ribollivo di frustrazione e rabbia.

<< Un momento! >> strillai più di quanto intendessi fare veramente. << Non sono una spia! Non so nemmeno dove mi trovo. Io non dovrei trovarmi qui e di certo non è colpa mia se sono finita in questo dannato posto! >> Mi sarei aspettata un pugno, una scrollata o almeno un urlo di rimprovero da parte delle guardie, ma con mio stupore si limitarono a guardarmi.

<< Sì? >> mi incitò il Re.

<< Ah…ehm… stavo dicendo che io non faccio parte di questo posto, ci sono finita per un motivo che non conosco! E tra l’altro conosco il vostro consigliere, si chiama Frysian Amixus. L’ho letto nel libro in cui… >> non sapevo se fosse il caso di dire veramente quello che volevo dire, ma se volevo farmi credere dovevo raccontare la verità << … sono entrata. >> Appena terminata questa stupida, imbarazzante e improbabile frase, abbassai gli occhi a terra, incapace di sostenere lo sguardo penetrante di Sua Maestà.

Seguì un silenzio che durò circa tre minuti, poi il consigliere Amixus prese parola.

<< Credo proprio che sia lei, Sire. >>

<< Credi? >>

<< Confido nel fatto che questa ragazza stia dicendo la verità, perciò da quanto dice, direi proprio di sì. >>

Di cosa stavano parlando? Ma soprattutto, mi credevano?

I miei pensieri furono bruscamente interrotti. All’improvviso l’ingresso della tenda si spalancò lasciando entrare un ragazzo seguito da una mezza dozzina di soldati. Si inchinarono.

Non li degnai che di uno sguardo indifferente e poco interessato, saranno stati servitori o altri consiglieri. Comunque fosse, non gli prestai troppa attenzione.

<< Padre. >> disse il ragazzo a capo del gruppo di soldati.

Padre? Riportai subito lo sguardo sul piccolo gruppo che era appena entrato. Quel ragazzo era il figlio del Re? Be’, in effetti se lo guardavo meglio riuscivo a trovare una vaga somiglianza. Il ragazzo aveva capelli neri scompigliati, dei grandi occhi azzurri e dovevo ammettere che anche il fisico non era male.

<< Aron! Che piacere rivederti! Com’è andata la ricognizione? >> domandò il Re con apparente entusiasmo.

<< Bene padre, abbiamo scoperto dove si nascondono i superstiti di Brehar, Stief e Benher. Si trovano sulle Colline di Cimera, sono davvero pochi, ma ci hanno assicurato che prenderanno parte alla guerra. >> il tono del ragazzo, Aron, era serio, troppo serio per uno della sua età. Avrà avuto, sì e no, diciassette anni. E poi come cavolo si chiamavano quelle città? Sarei scoppiata a ridere, se non mi fossi trovata chissà dove e soprattutto spaventata com’ero.

<< Mmm… sempre meglio che niente. >> commentò il Re.

<< Se posso permettermi padre, non credo che sia una buona idea reclutare soldati inesperti appena scampati alla distruzione della propria casa. Si muovono per vendetta, e tutti sappiamo quanto essa possa rendere stolto e impulsivo l’uomo. >>

<< Lo so, Aron, lo so. E credimi quando ti dico che non mi piace affatto reclutare uomini che non hanno la minima idea di cosa stiano per affrontare. Ma il nostro è un caso disperato. Lord Testrha sta radunando truppe su truppe e siamo venuti a conoscenza di un’alleanza con le Terre del Nord. >> il Re si passò una mano sul viso, e per quanto poco lo avessi visto, notai per la prima volta paura e disperazione nella sua espressione.

<< Capisco >> dichiarò Aron.

<< Ora se non ti dispiace vorrei andare a riposare, e vorrei che tu e il consigliere Frysian interroghiate questa bella fanciulla. A quanto pare è la nostra viandante. >>

L’aria di Aron era di uno sbigottito assoluto, la bocca e gli occhi erano spalancati al massimo e le mani pendevano inerti lungo il corpo.

<< La nostra… la nostra… la nostra… >> balbettò con scarsi risultati.

<< … viandante, Aron. >> concluse il consigliere.

<< Ma allora dovremmo addestrarla? >>

<< Proprio così. Sei stato preparato per questo no? >>

Vidi Aron annuire convinto. Non ci stavo capendo niente. Io ero una cosa?

<< Allora credo che dovremmo spiegare alcune cose a questa ragazza e non abbiamo molto tempo. >> annunciò Frysian Amixus con aria soddisfatta.

<< Addestrarmi? E cos’è che dovete spiegarmi? >> chiesi confusa più che mai. Per quanto mi sforzassi, non riuscivo a dare alcuna risposta alle mie infinite domande. Cavolo!

<< Ogni cosa a suo tempo, mia cara. Tutto ti verrà spiegato. >> mi rassicurò il consigliere << Soldato Miereth la ringrazio da parte di Sua Maestà per la lealtà dimostrata. >>

<< Dovere. >> rispose in modo professionale la guardia, che si era decisa a lasciarmi il braccio.

<< Ora se volete scusarci. Seguici… >> Il consigliere assunse un’aria perplessa.

<< Oh! Scarlett, signore. >> cercavo di risultare sicura di me stessa e dare alla mia voce un tono deciso e saldo. Non mi riuscì.

<< Andrà tutto bene. Vedrai che saprai tutto al più presto, te lo prometto. >> disse Aron e dopo mi fece un fugace sorriso, che per quanto mi sforzassi, non riuscii a cambiare. Così risposi con un frettoloso: << Okay. >>

<< Seguici. >> disse caldamente.

E io li seguii.

  
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