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Autore: bao    04/12/2007    8 recensioni
Draco Malfoy è un Grifondoro del quinto anno disperatamente innamorato della regina di Serpeverde, Hermione Granger. Il desiderio di conquistarla lo porterà ad attuare un piano malefico, coinvolgendo i suoi due migliori amici: Blaise e Theo. Non ho la presunzione di ritenerla comica nel vero senso della parola. Spero solo di riuscire a strapparvi un sorriso. Buona lettura.
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Hermione Granger, Theodore Nott
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Il P.P.P.


Passeggiava per il giardino di Hogwarts, cogliendo margherite e ripassando la lezione di Rune Antiche per il giorno dopo. Adorava quella quiete che si formava la mattina presto, all'alba. Con i fiori nella mano destra ed un libro di Erbologia (trasfigurato 2 secondi prima dal libro di Antiche Rune) nella sinistra, si sedette all'ombra di un pesco in fiore, nonostante fosse quasi inverno e facesse un freddo cane. Prese il libro ed iniziò il suo passatempo preferito: spararsi un tomo di 4000 pagine tutto in una volta. Ad un certo punto sentì un rumore provenire da dietro una quercia. Erano suoni insoliti: sembravano quasi gemiti. In qualità di Prefetto, si alzò dalla sua postazione e si diresse a controllare. Oddio!!! L'oggetto dei suoi più intimi desideri si stava "accoppiando" con due dei Rosci Malefici!!! NO!!! Quello proprio NON lo poteva accettare!!!
- Granger, Weasley & Weasley!!! 50 punti in meno a Serpeverde a testa!!!- Draco era incazzato nero questa volta!
- Eccoci! E' passato a rompere i coglioni il furetto psicopatico ossigenato!- sbuffò Hermione, riinfilandosi la gonna. I gemelli Weasley annuirono.
- Hey Malfoy! Ma per chi sono quelle belle margheritine che hai in mano?!- lo schernirono i pezzenti Weasley, allacciandosi la cintura contemporaneamente, incazzati per non aver nemmeno finito il loro lavoretto.
- Non è colpa mia se siete degli emeriti idioti insensibili!- disse il Grifondoro offeso, con la voce rotta dal pianto che cercava invano di trattenere, prima di scappare via.
I Serpeverde si guardarono infastiditi, poi Hermione disse con sguardo alquanto malizioso: - Chi è che vuole ricominciare?-
Gli altri due si lanciarono uno sguardo d'intesa e si fiondarono sulla bella Serpuccia, denudandola dalla sua, già fin troppo corta, gonna a quadri della divisa.


Intanto, a Grifondoro, un'anima addolorata ed offesa si disperava e piangeva, strozzando il povero Albus, il suo logoro orsacchiotto di peluches.
Draco Malfoy, quando era arrivato in camera sua, si era buttato sul letto e non si era mosso di lì per tutta la giornata, saltando perfino le lezioni tanto amate. Ora, in uno stato comatoso, si aggirava per la sala comune della sua Casa, mormorando parole incomprensibili e mandando affanculo chiunque gli passasse vicino.
Lui non sapeva perchè corresse tanto dietro a quella baldracca della Granger. Poteva avere qualunque ragazza desiderasse, tutta la fauna femminile della scuola cadeva ai suoi piedi, ma aveva deciso che la sua prima volta sarebbe stata con lei, la sua cattiva e perfida Serpeverde.
La amava anche se lei lo snobbava e lo offendeva tutte le volte con allusioni alla sua famiglia. Non era colpa sua se suo padre era fornaio e sua madre batteva su una tangenziale del Surrey! Era figlio di babbani, e con questo? Se lei era purosangue ben per lei! Non c'era affatto bisogno di ricordarglielo ogni santa ora!
Poi quelle Serpi proprio non le sopportava! Soprattutto i Rosci Malefici che facevano da guardia del corpo alla sua bellissima Hermione! No, no, NO! Proprio non andava bene così! Solo lei era in grado di fargli venire le farfalle nello stomaco quando si incontravano. Ogni volta si perdeva nei suoi occhi dorati, alteri e sprezzanti. Andava in crisi di astinenza se non incrociava il suo sguardo almeno dieci volte al giorno! Lui, una ragazza già l'aveva. Stavano insieme da due anni e lui aveva qualche sospetto sul fatto che lei lo tradisse. Ma, ormai, Pansy era stanca di essere la fidanzata di uno che nemmeno glielo voleva dare, quindi era normale che cercasse altre compagnie... Ma non era questo il punto. Lui doveva conquistare l'amore della sua vita, e lo avrebbe fatto, questo era poco, ma sicuro!
Così, come risvegliatosi da un profondo sonno, con gli occhi argentei che luccicavano, si diresse, correndo, verso la sua stanza, chiudendosi in bagno appena l'ebbe raggiunta.


A Serpeverde la situazione era ben diversa. Harry Potter aveva organizzato uno dei suoi soliti festini pomeridiani (alias: un'orgia). Ronald Weasley se ne stava stravaccato in poltrona a bersi due dita di whisky alle more, mentre Hermione Granger si era chiusa in camera con il solito sconosciuto di passaggio. I Gemelli si aggiravano per la sala comune in cerca della loro preda. Ginny Weasley, la ragazza (la solita troietta di passaggio) di Harry, si era barricata nella sua stanza a piangere dopo la furiosa litigata avuta con il fidanzato nel pomeriggio. Harry, invece, se ne sbatteva altamente di tutto e di tutti.
Nessuna Serpe era andata a lezione. Era un giorno importante quello. Piton, o meglio conosciuto come Sev fra di loro, compiva gli anni ed aveva deciso di esonerare tutti gli studenti della sua Casa dall'entrare in classe. Quindi, praticamente tutti, erano rimasti in sala comune a sputtanare i Grifondoro e, in particolare, il loro paladino della giustizia, nonchè sanguesporco: Draco Malfoy.
Nessuno, e dico NESSUNO, lo sopportava. Sinceramente non sapevano nemmeno perchè lo detestassero tanto. Era diventato un principio fondamentale dell'essere Serpeverde. Tutto compreso nel pacchetto.
Perfino gli intelligentissimi Corvonero ed i dolci Tassorosso lo sopportavano a mala pena. Sempre con il naso fra i libri, quell'aria da insopportabile So-Tutto-Io... Faceva venire il nervoso. Era bello, certo. Era sexy, certo. Era intelligente, certo. Ma null'altro. Decisamente le ragazze facevano la fila per entrare nel suo letto, certo, ma lui nemmeno se ne accorgeva. Le respingeva tutte. Molti pensavano che fosse finocchio, e la storia delle margherite, che avevano spifferato i Perfidi Rosci, non faceva altro che incrementare questa convinzione.
Intanto, in una camera da letto singola del dormitorio femminile di Serpeverde, Hermione Jane Granger, soddisfatta, fissava annoiata colui che stava cacciando in malo modo dalla sua camera.
- Grazie del servizietto, .... -
- John -
- ... ecco bravo, ma ora sparisci che ho sonno.- disse Hermione, del tutto indifferente alla faccia stralunata del suo simpatico intarttenitore.
- Ma, Hermione... Io ti sogno da secoli... -
- E chissenefrega.-
- Ma... No, ti prego, non me lo merito!-
- Senti, ma... sei sordo?! Ti ho detto che ho sonno! Fuori!- e così lo congedò, come fu detto prima, in "malo"(dire malo era solo un eufemismo) modo.
James, no John, o come si chiamava, uscì dalla stanza piangendo come un disperato, ferito nel profondo del cuore.
"Ecco cosa succede a scoparsi un Tassorosso! Sempre così! Lagne, lagne e lagne!" pensò la bella Prefetto verde-argento, prima di cadere in un sonno profondo, appagata e distrutta.


Verso le 20.00 di quel martedì d'autunno, molti ragazzi si diressero verso la Sala Grande per consumare la cena.
Perfino i Serpeverde erano riusciti ad alzare il loro regale culo dalle poltrone, prepararsi e salire le scale per recarsi a cenare. In fondo, per quanto perfetti e bellissimi fossero, erano esseri umani anche loro, e non DEI come pensava il resto di Hogwarts, quindi avevano bisogno di nutrirsi.
Alle 20.30 erano tutti presenti, o almeno QUASI tutti. All'appello mancava solo quella mezza sega di Malfoy. Ormai tutti si erano abituati all'idea di non avere in mezzo ai piedi quella checca petulante di Draco, ed un silenzio colmo di stupore li travolse quando, con sguardo alto, duro e sprezzante ed un ghigno malefico stampato sul volto, fece la sua regale apparizione Draco Lucius Malfoy.
Appena passava, le ragazze iniziavano letteralmente a sbavare e ad avere fantasie erotiche su di lui. I ragazzi lo invidiavano, e si erano ripromessi che, appena fuori dalla Sala Grande, avrebbero preso a pugni quel suo bel faccino, in modo che la fauna femminile di Hogwarts non ne fosse più interessata. Ma non sapevano che il faccino era quello che meno attirava le loro belle.  
Tutti guardavano verso il tavolo di Grifondoro, per cercare ogni sintomo di incantesimo o pozione che gli fosse venuto rispettivamente lanciato o somministrata per scherzo dalle serpi. Ma nulla. Non aveva nulla.
Era impossibile! I Grifoni non sarebbero mai potuti essere così... fighi! Era un'eresia!
Draco era semplicemente meraviglioso... aveva i capelli spettinati e resi più morbidi da una crema babbana. Erano lucenti... sembravano raggi lunari che illuminavano quella sala tetra e scura. Portava una camicia nera di Armani, con i primi tre bottoni slacciati in modo da far intravedere il petto scolpito. Indossava un paio di jeans di Dolce & Gabbana che gli fasciavano perfettamente le gambe muscolose ed il fondoschiena perfetto. Ai piedi calzava le Gucci nere con intarsi rossi e oro(chissà perchè?!) con tacco basso da uomo. Oooohhhhh... sì! Sembrava veramente un Dio Greco! Possedeva già una corporatura spettacolare: spalle larghe, petto muscoloso, ma non troppo (non certo da culturista), gambe tornite e sedere tonico. Ma così vestito era... uuuuuuuuuhhhhhhhhh! Non trovo aggettivi adatti per descrivere tale bellezza! Era veramente da stupro!
Gli studenti, allibiti, si erano dimenticati di cenare e stavano studiando ogni mossa del bel Grifondoro, che, seduto a tavola, si era messo a confabulare con Blaise Zabini, suo fido compagno di sventure.
Perfino la Granger, sempre menefreghista, aveva provato un moto(anche se per solo mezzo secondo) di ammirazione per quel comportamento da tipico Serpeverde.
Hermione non si sapeva spiegare perchè quella sottospecie di Platinato aveva un atteggiamento così...come dire... non mi viene la parola... ah! Sì! Superbo. E la cosa le puzzava, eccome se le puzzava...
- Hey Ron, hai scoreggiato di nuovo? -
-...hehe... mi è scappata... scusa... -
Al tavolo del caro vecchio Zio Salazar, era alle prese con un Harry nevrotico con istinti omicidi rivolti alla coscia di pollo che stava torturando nel suo piatto, e un Ron con seri problemi intestinali.
- Hermy? Mi accarezzi il pancino? -
- Senti Weasley... -
- Ma dai! Hermy! -
- Ma vuoi morire all'alba dei tuoi 16 anni? -
- Herm, non fare la cattivona! -
- Ok, io ti avevo avvertito... Avada Kedav... -
- Ok Hermione, adesso basta! Rilassati. Stai scialla. Fatti una canna, su! Ma non mi rompere i coglioni! - intervenne Potter.
- Ma vaffanculo a tutti e due! - così, Hermione si alzò e, baciando a stampo i suoi due migliori amici come se nulla fosse successo, se ne andò annoiata verso la sua Sala Comune.


Terminata la cena, Blaise e Draco tornarono al dormitorio di Grifondoro. Il primo si coricò a letto e si addormentò quasi subito, mentre il secondo, accertatosi che il suo migliore amico stesse dormendo, iniziò a sviluppare su carta il suo malefico piano segreto.


Erano le sei di mattina quando il moro Grifondoro si svegliò. Scostò la tenda del baldacchino per scendere dal letto e svegliare il biondo con un secchio d’acqua. Come poteva intrattenersi da solo alle sei di mattina? Era ovvio che doveva assolutamente rompere a Draco, se no che gusto c’era? Ma, con sua sorpresa, trovò Malfoy già sveglio e con occhiaie che gli arrivavano fino agli zigomi. Scriveva e delineava progetti incomprensibili su migliaia di pergamene. Ormai il pavimento era scomparso, totalmente ricoperto da carta.
Blaise, curioso come solo lui sapeva essere, tentò di capire cosa stesse facendo, cercando di leggere una pergamena, ma, appena allungò un braccio per prenderne una, gli arrivò dritta in mezzo agli occhi una boccetta di inchiostro, trasformando il suo bel visino da purosangue babbanofilo, in una grande macchia nera.
In preda a un'ira omicida, chiese, anzi ordinò:
- Cazzo Draco! Guardami in faccia e dimmi che cosa vedi! -
- Uno schizzo d‘inchiostro di seppia (alias: la tua faccia), il dormitorio di Grifondoro e una figura di merda - così tornò alle sue carte con un sorriso malefico stampato sul bel faccino d'angelo che Madre natura gli aveva concesso, ma subito dopo si rigirò. Vide il suo migliore amico, che ora fumava come una pentola a pressione; l'inchiostro era stato rimosso e la sua faccia era dello stesso colore della loro divisa, se non più scura.
Malfoy si stava cagando sotto per la paura; conoscendolo bene, se non lo avesse fermato, Blaise sarebbe stato capace di radere al suolo Hogwarts con un semplice, ma letale, colpo di bacchetta. L'unica maniera per far calmare Zabini era svelargli il suo piano segreto.
Spiegato il progetto, il biondino tornò a dedicarsi ai suoi scarabocchi.
Ora, Blaise, più che sollevato od adirato, sembrava estremamente preoccupato.
- Tu credi veramente di riuscirci? -
- Devi ammettere che è un piano infallibile ed è pensato nei più minimi particolari -
- Sì, ma sei veramente sicuro con tutta l'anima di riuscirci?
- Ti ho già detto di sì. -
- Ma sei sicuro al 100%? -
- Al 110%. -
- Al 120%? -
- Anche al 130%! -
- Al 150%? -
- Al 200%! -
- Al 250%? -
- All'infinito! - sbottò Draco esasperato.
- Allora sei proprio sicuro! -
- Ma va?! È da un’ora e mezza che cerco di dirtelo! Però ho bisogno del tuo aiuto! -
- Io non ti voglio aiutare a mettere in pratica questo folle piano! -
- Fallo o dirò a tutti il tuo segreto! -
- Ok. Lo farò. -
- Giuralo sul mignolo -
- Giuro sul mignolo -
Così, intrecciando i mignolini, sancirono un patto ETERNO.
- Bene -
- Posso farti una domanda? -
- L'hai appena fatta. -
- Posso farti due domande? -
- Spara -
- Come fai a sapere il mio segreto? Non l‘ho mai detto a nessuno! -
- Io non so il tuo segreto -
- Allora perchè hai detto che... ah! Capito! Era per fregarmi! Complimenti! Molto furbo come piano! -
- Grazie, lo so, sono un genio -
- Modesto! -
- La modestia è la virtù dei modesti! -
- E questa dove l’hai trovata? -
- Su Topolino! -
- … -


Durante la notte, la Sala Comune di Serpeverde si era trasformata in una camera a gas e colui che aveva generato la materia prima, Ronald, si giustificò così:
- E' vero, mi piacciono i fagioli, e gli elfi sono molto bravi a cucinarli! -
Poche ore più tardi di questa rivelazione trovarono due cadaveri di studenti del primo anno che stavano studiando ed erano stati colti alla sprovvista dal puzzo tremendo che girava per la Sala Comune. Come dimostrano i fatti, non ce l’avevano fatta ed erano morti asfissiati.
Per non fare la stessa fine di quei poveri primini, gli altri studenti dovevano far arieggiare i vari locali. Il problema era che, stando nei sotterranei, non avevano le finestre, quindi era un tantino problematico far aerare una stanza senza l’aiuto di aria pulita. E non dite che gli insegnanti avrebbero potuto usare qualche incantesimo perché, prima che ci arrivino, Saddam Hussein sarà diventato Papa. Perciò, le Serpi non avevano la Sala Comune e tanto meno dei dormitori.
A questo punto avevano due opzioni:
_ Appropriarsi ingiustamente di quella dei compagni di altre case
_ Condividere con qualcuno la Sala ed i dormitori
Dato che il verbo “condividere” non esisteva nel vocabolario di un Serpeverde, presero in considerazione la prima opzione.
Non potevano procurare danno ai Tassorosso od ai Corvonero, erano persone comuni LORO, quindi si accontentarono della Torre di Grifondoro.
Sfrattarono “molto gentilmente”, ovvero a calci in culo, i giovani Grifoni e si sistemarono nel loro accogliente dormitorio.
Vi state chiedendo dove sono finiti i Grifondoro? Alcuni furono ospitati nel bagno di Mirtilla; altri fecero compagnia al dolce animaletto domestico delle Serpi che abitava lì vicino. Bibo-Bibo, il basilisco, fu felice di ricevere finalmente delle visite, così, scodinzolando (ve lo potete immaginare un basilisco che scodinzola, no? Uno spettacolo!), agguantò uno studente (un biondino platinato a caso) e lo usò come elemento di svago per tutta la durata della settimana.
Trascorsero sette giorni e finalmente poterono tornare nel loro tanto agognato dormitorio.


Draco trascorse l’intera settimana seguente in infermeria a causa di giganteschi sfregi su tutto il corpo forniti da una specie di verme gigante con fauci talmente grandi da mettere in soggezione perfino un T-Rex. Non soffriva solo fisicamente, ma anche moralmente. Non era ancora riuscito a perdersi nell’osservare quegli occhi color dell’oro fuso tanto amati.
Si stava per mettere a piangere, quando, dalla porta, fece la sua apparizione la sua (sicuramente) futura dolce metà. Gli si illuminarono gli occhi e pensò che forse lei era giunta fino all’infermeria per dirgli che lo amava e che in un futuro non molto lontano sarebbe stata disposta a sposarlo. A questo pensiero gli si inumidì la vista dalla commozione e dalla felicità.
La ragazza, pian piano, si avvicinava al suo capezzale, con una mano dietro la schiena. Magari era un mazzo di rose, augurio di buona guarigione! Mmm… no, non sarebbe una cosa fattibile. Infatti, Hermione, appena giunta al cospetto del suo spasimante, tirò fuori da dietro la schiena il pugnale di Salazar Serpeverde e lo lanciò verso il Grifondoro, mirando alla sua fronte. Draco, con uno scatto fulmineo si scansò e, in preda ad una crisi isterica, chiese con voce stridula:
- Ma per quale maledetto motivo, a me ignoto, l’hai fatto?! -
- Bibo-Bibo non ha apprezzato la tua compagnia. - rispose lei pacata.
- E ti sembra un valido motivo?! -
- Naturalmente. -
Così, come era arrivata se ne andò, lasciando un Draco alquanto allibito a cercare una spiegazione per quel tentato omicidio.


Erano trascorsi sei giorni dall’ “incidente” e Draco era ancora turbato. Ma doveva rallegrarsi. Quello era un giorno importantissimo per la scuola. Si stava per affrontare la sfida finale, l'ultima battaglia. Alla fine di quella giornata si sarebbe decretato il vincitore assoluto. Finalmente, dopo battaglie perse e vinte, vinti e vincitori, sarebbe giunta l'ora del giudizio universale. Perchè, sì, il Campionato di Gobbiglie scolastico era il più brutale e crudo sport mai indotto da Hogwarts. E i partecipanti ne risentivano. Già, perchè Voldemort non si occupava più di stermini... A proposito... Vi ricordate di Lord Voldemort? Ecco, sì, Quel-Demente-Che-Non-Deve-Essere-Nominato... Sapete che fine aveva fatto? No? Lo volete sapere? Ma ne siete proprio sicuri? Ma sicuri sicuri? Ok...
Tom Orvoloson Riddle, stanco di uccidere babbani perchè passato di moda, dal Satanismo si convertì al Cristianesimo. Divenne un Cristiano Cattolico praticante, ma così praticante che decise di provare con la carriera ecclesiastica. Entrò in seminario, fece quattro anni in uno e divenne Prete Semplice, Prete Operaio, Prete Opinionista, Arciprete, Vescovo, Arcivescovo, Cardinale, un po' di apprendistato allo I.O.R (Istituto Opere Religiose), al primo Conclave si candidò, fumata bianca e divenne Papa.
In quel momento era stravaccato tranquillo sul suo trono al Vaticano. Aveva ancora dei contatti con Harry Potter, diventato suo migliore amico in seguito alla conversione. Nonostante Harry fosse Protestante e Voldy Cattolico, andavano a messa insieme e l'ex Signore Oscuro insegnava il Catechismo al Bambino Sopravvissuto tutte le domeniche.
Vi starete chiedendo cosa centra Zio Voldy con il Campionato di Gobbiglie... Beh, lui era l'ospite d'onore ed il campione indiscusso per due anni di seguito!


Il Campionato fu duro ed alla fine solo due persone arrivarono in finale: Tom Riddle e Clarissa McDugall, una sventola di Corvonero, con delle gambe chilometriche e curve prosperose al posto giusto.
Tom, condannato al voto di castità, invece che concentrarsi sulla partita, ammirò per tutto il tempo le curve della giovane Ravenclaw e, naturalmente, vinse quest'ultima.
Theodore, infatuato da quell'oca starnazzante di Lavanda Brown, distolse lo sguardo dalla partita e lo posò sul "suo Pulcino". Rimase a fissarla per circa cinque ore senza sbattere le palpebre. Ormai i capillari dei suoi occhi erano rotti e per questo avevano preso la tonalità di uno strano rosso acceso.
A fine partita, Theo, corso in infermeria appena resosi conto dello stato pietoso dei suoi occhi, venne raggiunto da un Draco felice come una Pasqua ed un Blaise ansante per la corsa sfrenata appena fatta.
I due ragazzi gli esposero il loro piano malefico per conquistare la bella Serpeverde.
- Allora? Ci aiuti? - Draco era impaziente di sapere la risposta.
- Non so, è pericoloso. Sei sicuro al 100% di riuscirci? -
- Non ricominciamo con questo gioco infame, vi prego! Sì, sono sicuro all'infito% di riuscirci! Però ora dimmi se ci aiuterai! -
- No, non voglio aiutarvi! E' troppo pericoloso! -
- Se non mi aiuti dirò a tutti il tuo segreto! -
Blaise, in perfetto stile Jean Cloude, urlò:
- NOOOOOOOOOOOOOOOOOOO! Non farti fregare! Ha cacciato in questa impresa assurda anche me in questo modo! -
- Ok, accetto. -
- Cioè, ma allora sei un emerito coglione! T'ho appena detto di non farti fregare! -
- Allora... da dove iniziamo? -
Blaise prese Theo per le spalle ed iniziò a scuoterlo.
- Amico... è inutile. Gli ho fatto un incantesimo. Sapevo che avresti provato a dissuaderlo e per questo ho preso le precauzioni. -
- Sciogli subito l'incantesimo! -
- Ok, Ok... sta calmo, però! -
- Sta calmo una sega! -
- Nervosetti oggi, eh? - e, con quest’ultimo commento, sciolse l'incantesimo.
Theo, come risvegliatosi da uno stato di trance, salutò l'amico chiedendogli perchè non fosse arrivato prima e spiegandogli il piano di Draco.
Nott barcollò e finì in braccio a Blaise.
- Scusate ragazzi, penso di essere allergico all'erba cipollina che mi sono fumato quest'oggi... comunque... pensavo che... -
- Ah, certo, perchè tu pensi... - Malfoy adorava prenderlo per il culo.
- Zitto Draco! Perchè devi sempre essere cattivo con me?! - così, offeso e piagnucolante, se la squagliò, lasciando i due amici a guardarsi in cagnesco.
- Perchè hai tirato dentro anche lui? - Blaise era furioso.
- Non è dentro. Non ha giurato sul mignolo... - Draco era affranto e ferito.
- Perdindirindina Draco! Sei una checca! - così dicendo, anche Zabini corse via.
Il bel biondino dagli occhi di ghiaccio rimase di stucco. I suoi amici lo avevano abbandonato. Era solo. All'improvviso si mise a singhiozzare. I suoi gemiti sembravano scuotere la terra. Albus Silente diede l'ordine agli studenti di rientrare nel dormitorio, per paura di un improvviso attacco nemico.


Draco si rifugiò nel suo dormitorio e per quattro giorni saltò le lezioni e proibì l'accesso delle camere a tutti i suoi compagni. In pratica, per quattro notti, la fauna maschile di Grifondoro dovette accamparsi in Sala Comune. Il bel biondino, a forza di piangere, aveva letteralmente generato un lago di lacrime. I letti galleggiavano e per raggiungere il bagno, se non ti volevi bagnare, dovevi usare un canotto a motore.


I ragazzi di Grifondoro aspettarono quattro giorni prima di chiamare i professori.
Questi ultimi, dopo aver constatato che il dormitorio si era trasformato in una palude, decisero di chiamare i pompieri babbani e di far costringere Draco ad uscire, per ripulire il tutto. Dato che il ragazzo si era barricato in camera e non aveva intenzione di muoversi di lì, dovettero portarlo via con la forza e lo depositarono in infermeria.
La Chips era seriamente preoccupata per la salute mentale di Malfoy e chiese il permesso al Preside di tenerlo, per dieci giorni, rinchiuso nel reparto “Malattie Mentali” del San Mungo. Le sue richieste risultarono vane ed alla fine il biondo tornò alla torre di Grifondoro.
Il Grifone riuscì a chiarire con i suoi amici ed insieme decretarono che quella sera stessa avrebbero messo in atto il famoso piano segreto.


Ormai era giunta la sera ed i tre ragazzi erano pronti ad effettuare il piano malefico di cui tanto avevano parlato.
Erano in un corridoio del terzo piano, nascosti dietro ad un'armatura.
Blaise, tranquillissimo, senza preoccuparsi di non far rumore, si incamminò verso un'altra armatura situata sull'altro lato del corridoio. Naturalmente, per merito della sua "innata grazia" e della sua goffaggine, inciampò e cadde addosso all'armatura, facendola cadere e procurando un casino bestiale. Questo era puro inquinamento acustico!
- Fai piano pirla! Se Gazza ci scopre ci chiude nella sua sala delle torture! - Draco si stava incazzando di brutto! Perchè Zabini aveva voluto partecipare a tutti i costi al suo piano?! Ah, no... Scusate... Lo aveva costretto a partecipare.
- Calmo! Gazza è vecchio e sordo come Salazar Serpeverde! Non ci sentirà! -
- Sì, ma se sta facendo la ronda notturna sicuramente ci becca! -
- T'ho detto di no. -
- E io ti ho detto di sì -
- No! -
- Sì! -
- No! -
- Sì! -
- No! -
- Sì! -
Andarono avanti così per circa mezzora, finché Blaise, stremato, non gli diede ragione e gli concesse la vittoria.
Finito di battibeccare, Draco e Blaise si lanciarono uno sguardo d'intesa e, dimostrando il frutto dei suoi cinque anni di ginnastica artistica, il bel biondino si lanciò in tredici capriole di seguito. Si ritrovò spiaccicato al muro opposto, in una posa che avrebbe fatto invidia a James Bond.
Theo stava cercando di non scoppiare a ridere come un perfetto idiota.
- Guarda che non siamo le Charlie's Angels! -
- E fammi sognare! -
E ripresero il cammino.
Ad un tratto Blaise si fermò.
- Ma dove minchia stiamo andando? -
- Hem… cavolino! È vero! Il dormitorio di Grifondoro è dall’altra parte del castello! Sbaglio o dovevamo andare a recuperare le scope ed a comprare la roba per il P.P.P. da Pansy? - disse Theo.
- P.P.P.?? -
- Piccolo Perfido Piano! -
- Aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhhhh… -
- Porca puttana vacca di quella troia Eva lurida! - esordì Draco.
- Azz… Oxford! -
Così ripercorsero i loro passi, tornando alla torre.
Giunti, corsero nei dormitori maschili per prendere le loro Firebolt.
Beccarono Pansy uscire dalla stanza da letto di Vincent e le chiesero subito di mostrar loro la merce.
- Avete fatto un ottimo affare! - disse la ragazza.
- Bene… ok, ciao! - i tre ragazzi la liquidarono così.
Uscirono in fretta e furia dalla finestra con le scope. Atterrarono vicino alla capanna di Hagrid e si cambiarono lì.
Decollarono di nuovo e volarono fino al comignolo di Serpeverde. Decisero di calarsi da lì, ma non avevano previsto una cosa.  Il camino era acceso. Appena i loro deretani sentirono caldo, ne appresero la consapevolezza.
Balzarono fuori velocemente, atterrando col culo sul freddo pavimento della Sala Comune di Serpeverde.
Gli studenti verde-argento erano allibiti. Gli unici del quinto erano Hermione Granger, Harry Potter, Ginevra Weasley e Ronald Weasley.
- E tu chi sei? - chiese la moretta rivolta a Draco
- Non lo vedi? Sono vestito di rosso! -
- Ma… allora… sei un comunista! Sev, aiuto! Un comunista! -
- Ma no… non lo vedi che ho la barba? -
- Sei un talebano! Sei Bin Laden travestito! Aiutoooooooooo! -
- Ma no… sono Babbo Natale! -
- Ne ho sentito parlare… - fece la Granger pensierosa - Che cosa mi hai portato? -
Draco tirò fuori dalla sacca che portava un rossetto viola di Versace.
- Cos’è ‘sta merda?! Io avevo chiesto l’intera collezione autunno-inverno di Gucci! - la Serpeverde fece esplodere il cosmetico - Senti, tu! Se non te ne vai ti uccido e lo faccio passare come gesto di legittima difesa! -
- No, senti Hermione, devo assolutamente dirti una cosa! -
- Come fai a conoscere il mio nome?? Mi hai spiato fino ad ora? -
- No! Hermione io TI AMO! Sono Draco, il Prefetto di Grifondoro! -
- Oddio… Bleah! Sei la checca! - urlò schifata prima di svenire.
Il biondo, affranto, salutò tutti con un cenno del capo e uscì dalla stanza, passando attraverso il quadro ‘sta volta.
I due aiutanti di Babbo Natale, ovvero Blaise e Theo, decisero di fermarsi a fumare una canna in compagnia, lasciando solo il povero Malfoy.


Il giorno seguente tutta la scuola venne a conoscenza dell’accaduto.
Hogwarts non fu clemente con lui. Per tutta la giornata gli studenti lo perseguitarono con disegnini riguardanti il “misfatto” e foglietti con sopra scritto: “Hermione, io TI AMO!!”.
Fu un vero strazio. Per questo prese in considerazione il suicidio, ma l’amore che nutriva verso la Serpeverde lo fece desistere.


Finalmente venne giugno e con la fine dei G.U.F.O. venne anche la fine del suo quinto anno.


I due anni seguenti li trascorse nel migliore dei modi, fino a che, verso aprile del suo settimo anno, scoprì che la sua amata voleva diventare suora. E stranamente lo accettò.


I M.A.G.O. furono un disastro e la commissione decise di bocciarlo.
Contrario a ripetere l’anno, non finì la scuola ed aprì con Pansy una bancarella natalizia per tutto l’anno, facendo da mascotte travestendosi da Babbo Natale, in ricordo dei vecchi tempi.

Hermione Granger si fece suora, ma, non essendo molto coerente e, soprattutto, essendo stanca del voto di castità, sedusse il Papa, ovvero Tom Riddle e rimase incinta.

Blaise Zabini a sedici anni scoprì le gioie del sesso e gli piacque così tanto che decise di diventare una pornostar. Da famoso venne denominato Blaise “Siffredi” Zabini.

Harry Potter e Ginny Weasley appena fuori da Hogwarts decisero di sposarsi ed Harry venne denominato sul Settimanale delle Streghe “il più dolce e Sexy padre di famiglia del nostro secolo”. Dopo aver avuto il ventesimo figlio decisero di aprire una scuola materna.

Theodore Nott sviluppò un anallergico per l’erba cipollina e comprò 10000 ettari di terra nel Montana e lì vi creò il suo impero, ovvero una estesissima coltivazione di quanta più erba allucinogena ci fosse sul pianeta.

Ronald Weasley decise di diventare un barbone, tanto per provare il gusto di chiedere monetine babbane alla gente.

E Bibo-Bibo che fine ha fatto??
Alcuni affermano di averlo riconosciuto nell’ultimo film di Blaise… ma credo che l’abbiano confuso con qualcun altro, o meglio, qualcos’altro… (^^ sorrisetto malizioso Nd A)

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Bene… siamo giunti alla fine.

Devo rendere omaggio a colei che ha ideato metà della trama di questa fanfic.
Grazie Becca… Non so come avrei fatto senza di te!

Ringrazio tutti coloro che hanno avuto il coraggio di leggere fino alla fine.

Come sempre spero in una vostra recensioncina.
Grazie ancora.
Besitos a todos
Vallly


  
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