17/05/2013
3 recensioniHave you ever loved someone?
Il motore della range rover nera non ha ancora finito di rombare che la porta bianca si apre e quattro paia di piedi fanno la gara lungo il vialetto di casa Tomlinson. La porta del lato passeggeri si apre proprio mentre le ragazze si fermano sul marciapiede, pronte a saltare al collo del fratello che non vedono da tanto, troppo tempo. Ed è esattamente quello che fanno appena i piedi di Louis si posano stabilmente sul territorio di Doncaster: quattro paia di braccia si stringono intorno al suo petto e finalmente sente molti pezzi della sua anima tornare al proprio posto.
“ Mi siete mancate, pulci!” le saluta cercando di stringerle tutte nel suo abbraccio da fratello orso.
Quando poi con la coda dell’occhio scorge la chioma nera di sua madre salutare calorosamente Harry, si sente completo veramente. Quanto gli era mancata la sua famiglia.
La cena era stata perfetto, come al solito. Jay Tomlinson aveva deliziato tutti con le sue prelibatezze. Il chiacchiericcio non si era mai arrestato, tutti erano così eccitati di essere insieme che quasi Louis non si era convinto che fosse Natale. Cosa avrebbe dato per avere giornate come quella più spesso!
I sorrisi dolci di sua madre gli erano mancati da morire, le chiacchiere a non finire delle gemelle gli avevano fatto scoppiare il cuore, come al solito, e la risata cristallina di Fizzy sembravo non volergli abbandonare la testa per nessuna ragione al mondo. Lottie poi, cresceva a vista d’occhio, diventava ogni volta più bella e più donna e lui non faceva altro che sentirsi un cattivo fratello. Come aveva potuto andare via? Come aveva potuto perdersi la gioia di vederle crescere?
Seduto sul divano con Harry poggiato al suo petto, guarda Lottie sorridere al telefono, tutta intenta a scambiarsi messaggi con quello che non può che essere Martin.
“Perché ridi, pulce?” le chiede, curioso e perché no, geloso della sua sorellina.
“ Fatti gli affari tuoi, Boo!”
“ Oh, andiamo Lots! Sono tuo fratello, devo saperlo!”
“ Ah, Ah! Non ci provare, Tommo! Io non vengo mica a chiederti perché sorridi come un cretino quando guardi Harry” se la ride, sapendo di aver colpito nel segno.
“ Sei una strega, pulce” e mentre carezza i ricci del suo ragazzo addormentato sul suo petto le fa una linguaccia infantile.
Si guardano per qualche secondo, felici di essere di nuovo insieme e Louis non può che intristirsi al pensiero che si sta perdendo gli anni più belli delle sue sorelle e si dispiace così tanto di non poter essere con loro e vederle crescere giorno dopo giorno.
“ Sono tanto felice, Boo” sussurra Lottie quasi imbarazzata.
“ Lo vedo”
“ Ma ho paura..”
“ Di cosa, Lots?”
“ Tu non ne avevi i primi tempi?” chiede indicando Harry con la testa.
“ Ripeto, paura di cosa, esattamente?” è curioso e perplesso.
“ Ma di tutto, Louis! Paura di non essere abbastanza, di andare troppo di corsa e di fare un passo falso, e poi paura che prima o poi…” ma la voce della bionda scompare. Il castano si perde per qualche secondo, gli occhi fissi sulla figura del piccolo accoccolato contro il suo petto e la mente indietro nel tempo, agli ultimi mesi del duemiladieci quando, spaventati, imparavano a conoscersi con tocchi fugaci e baci nascosti.
“ Ma mi ascolti, Louis?” chiede seccata la piccola.
“ Si che ti ascolto! Solo che mi hai fatto tornare con la testa ai primi tempi” ammette il maggiore.
“ Stai sempre a pensare a lui! Perché per una volta non puoi concentrarti su di me, eh?” è accigliata, la piccola più grande di casa Tomlinson.
“ Avanti Lots!” la riprende Louis ma in risposta non riceve che uno sbuffo. Sua sorella gli ha appena voltato le spalle.
“ Certo che siete tutte prime donne voi Tomlinson” Biascica il riccio in dormiveglia.
Non sono neanche le undici quando Louis saluta Harry e sua madre deciso ad andare a dormire e, entrato in camera non è affatto sorpreso di trovare Charlotte accartocciata sul suo letto con in dosso una delle sue felpe giganti.
Sorride, felice di vedere come certe cose non cambino mai. Ogni volta che discutevano, quando ancora viveva a Doncaster e nessuno conosceva chi fosse, tornado in camera la sera trovava Lottie nel suo letto, pronta a chiarire con lui perché, testuali parole, “ Non riesco ad addormentarmi sapendo di essere arrabbiata con te, Boo” le ripeteva ogni volta.
Così si sfila i Jeans e la maglia di cotone e in men che non si dica si butta a fianco della sorella pronto per la notte e per un po’ di dolcezze con lei.
“ Ehi” la saluta coprendo entrambi con le lenzuola azzurre.
“ Ciao” risponde lei senza mai guardarlo negli occhi.
“ Avanti pulce, sfogati”
“ È che… Lou non ci vediamo mai e avrei solo voluto che oggi dedicassi un po’ di tempo a me, piuttosto che a lui.” Inizia la bionda.
“ Lots…”
“ No, fammi finire! Lo so che forse sembra un capriccio, ma davvero, volevo parlare un po’ con te e tu non facevi che guardare lui, accarezzargli i capelli e sorridere come un cretino!”
Louis allora sorride, passandole una mano tra i capelli lunghi e morbidi per toglierglieli dal viso. “ Lottie lo sai che ti voglio tanto bene, giusto?”
“ Ma certo! Solo che…”
“ Ascolta, pulcino” inizia Louis stringendola contro il suo petto “ Sei grande ora, e… penso tu sappia cosa significa amare qualcuno con tutta te stessa, sbaglio?”
La sente sorridere contro la sua maglia e interpreta il silenzio come un invito ad andare avanti “ Ti capita mai di spegnere il cervello quando guardi Martin?” ancora silenzio, ancora sorrisi nascosti “ E ti capita mai che, in un discorso, qualcosa ti ricordi lui e ti venga voglia di rivivere ogni istante?”
“ Si.. “ sussurra flebile la ragazzina, iniziando a capire le ragioni del fratello.
“ Io mi sento esattamente così quando qualcuno mi fa ricordare i primi tempi con Haz. Sento un sorriso idiota sul viso e le guance scottare” le pizzica una guancia rossa trattenendo le risate “ gli occhi… penso che diventino lucidi e sorridenti proprio come i tuoi ora, Lots” continua con il cuore che quasi gli scoppia.
“ Scusa, Boo. Mi sono comportata da bambina gelosa del fratello” ammette strofinando il naso contro quello di Louis per poi lasciargli un bacio delicato sulla guancia.
“ Ma tu sei ancora la mia bambina, Charlotte.”
Sorridono entrambi abbracciandosi forte nel lettone grande che risuona soltanto dei loro respiri felici e dei loro cuori irrequieti.
“ Io penso di amarlo davvero, Boo” scoppia all’improvviso la piccola con gli occhi blu fissi in quelli identici del fratello maggiore.
“ Ne sono convinto anche io, piccola” le carezza una guancia “ Promettimi solo che starai attenta e che al minimo sbaglio suoi mi chiamerai! Dovessi essere oltre oceano correrei qui a prenderlo a calci… Sono un fratellone geloso anche io, sai!”
Stanno ridendo, quasi lacrimano mentre si fanno la lotta a colpi di solletico quando la porta della camera si apre e “ Cosa pensavate di fare senza noi tre?” annuncia la voce ancora bambina di Fizzy.
“ Assolutamente niente!” risponde subito Louis aprendo le braccia in un muti invito a salire sul letto insieme a loro.
Sono stretti tutti e cinque nel letto a due piazze della camera di Louis quando "Boo, per stanotte possiamo dormire con te?" sussurra Phoebe con vocina tenera mentre tocca l'orecchio del fratello come faceva da piccola.
" Dai Boo ti prego! Con Haz ci dormi sempre" le da man forte Daisy accoccolandosi sul suo petto mentre Fizzy e Lottie si stringono di più a loro, fino a poggiare una mano sul petto largo del fratello maggiore.
" Ti preego, ti preego!" Continuano in sincrono le quattro Tomlinson facendo scoppiare a ridere il ragazzo.
"Ma certe che dormo con voi!" sorride loro, felice di essere a casa.
Sono ancora tutti e cinque stretti nello stesso letto e le gemelle ormai sono addormentate profondamente, il sorriso ad illuminar loro il volto. Fizzy quasi le segue e Lottie è felice come poche volte prima.
" Che bello, sembra di essere tornati a prima che tu diventassi Louis Tomlinson, quello famoso." inizia la maggiore delle sorelle socchiudendo gli occhi deliziata mentre la mano di Louis le accarezza i capelli biondi.
" Si! Sembra tutto come quando eri il nostro Boo" le da man forte Fizzy.
" Ma io sono ancora il vostro Boo, pulci” le rassicura “ Vostro e basta”.
“ Nostro e di Harry” lo corregge Lottie in uno sbadiglio prima di rivolgergli un ultimo sorriso e chiudere gli occhi, addormentata.
È ormai mezzanotte passata quando Jay e Harry decidono di salire a dormire. Spengono tutte le luci al piano inferiore e con passi felpati raggiungono la zona notte cercando di fare quanto meno rumore possibile. Non avrebbero mai immaginato di trovare la porta della camera di Louis aperta, l’abatjour accesa sul comò e i cinque Tomlinson addormentati uno addosso all’altro.
Jay per poco non si commuove alla vista dei suoi figli così uniti e le sembra quasi di essere tornata indietro nel tempo, a quando li trovava nella stessa posizione ad occupare il suo, di letto. Harry dal suo canto non si lascia scappare l’occasione. Afferra il suo i-phone e scatta una foto, impostandola immediatamente come blocco schermo.
Felice del momento di tenerezze tra i fratelli Tomlinson, si gira verso Jay e mostrando le fossette chiede: “ Pensi che a Lottie dispiaccia se per stanotte le occupassi il letto?” .
Questa è la cosa più vicina a una Larry che abbia scritto nell'ultimo anno e come vedete il Larry è posto in secondo piano... ma non siamo qui per parlare del fatto che faccio a cazzotti con il mio cervello perchè non riesco a scrivere di quei due come voglio io, quindi passiamo alle cose serie!
Fondamentamente Effy una sere se n'è uscita dicendo " Qualcuno dovrebbe scrivere delle Tomlinsisters gelose di Harry" e la lampadina mi si è accesa.... inutile dire che le piccine festeggiavano pensando che mi fossi sbloccata sul fronte Larry ahahah.
Ok, senza tirarla per le lunghe: i fratelli Tomlinson sono cinque dolcetti alla panna e mentre scrivevo ho miagolato ogni due per tre.... spero abbia intenerito anche voi!
Un bacione a tutti :)