Spuntino di mezzanotte

La luce della luna filtrava dolcemente nella piccola cucina di casa illuminando la porzione di tavolo occupata da alcuni piatti.

Non voleva che Neville scoprisse il suo piccolo segreto e cercava di fare meno rumore possibile mentre mangiucchiava quello spuntino di mezzanotte.

Da quando era incinta capitava sempre più spesso che si svegliasse in piena notte con delle strane voglie, così si alzava e andava a prepararsi qualcosa da mangiare.

«Che stai facendo?» la voce di Neville la fece sobbalzare sulla sedia.

Luna si voltò lentamente verso di lui: «Nulla», disse con un’aria innocente alzando le spalle.

Neville accese le candele per illuminare meglio la cucina e scoprì così il disastro combinato da sua moglie: stoviglie, pentole, tazze e tutto ciò che fino a qualche ora prima era disposto ordinatamente sulle credenze, si trovava nel lavadino e sul tavolo.

«Nulla, eh?» disse il mago alzando un sopracciglio.

«Solo uno spuntino», si giustificò Luna.

Neville fece qualche passo verso la moglie e lo spuntino, prima di tornare indietro inorridito.

«Luna, cosa stai mangiando?» chiese mentre sul suo viso si faceva strada un’espressione schifata a causa dell’odore che quella “cosa” emanava.

«Avevamo voglia di qualcosa di gustoso», iniziò lei con calma. «E così ho pensato di mescolare gli avanzi della cena di ieri, più qualche spezia».

Neville agitò la bacchetta e fece sparire dalle mani di Luna quello che si era preparata; e con un altro incantesimo spazzole, spugne e sapone iniziarono a lavorare per sistemare la cucina.

«Ehi, stavo ancora mangiando...», cercò di protestare Luna, ma lui la zittì.

«Tesoro», iniziò Neville con dolcezza avvicinandosi a lei. «So che ora sei in... una situazione particolare, che devi mangiare per due, ma non pensi di esagerare? Quella cosa era schifosa, come hai fatto a mangiarla?»

Luna lo fissò con sguardo colpevole. «Fame», sospirò dopo averci pensato su qualche istante.

Neville sorrise, alzò una mano ad accarezzarle una guancia: «La prossima volta dimmi cosa vuoi e mi occuperò personalmente del “Reparto Approvvigionamento”, a costo di girare il mondo per soddisfare qualsiasi tuo desiderio».

Luna annuì e lo guardò negli occhi. «Sarà fatto», sorrise infine.

«Molto bene», disse Neville posandole un bacio sulla testa. «Che ne dici di andare a dormire?»

«Sì», asserì mentre si stringeva al marito. «Ma io avrei ancora una certa voglia di fragole con panna montata, cioccolato e grissini al formaggio».

Neville alzò gli occhi al cielo e sospirò: «Ok, vedo cosa posso fare», disse scoccandole un bacio sulle labbra. Appellò la giacca e si smaterializzò.

Luna guardò ancora per qualche istante il punto in cui il marito era sparito, poi accarezzandosi la pancia, si diresse verso la camera da letto.