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Autore: PSunshine    18/05/2013    2 recensioni
« Beh, è vuoto, sì, ma… hanno portato alcuni attrezzi. Tu dovrai semplicemente entrare, rubare qualcosa che possa farci guadagnare del denaro, lasciare il nostro Tag su una parete e sarà fatta. Sarai dei nostri. » puntò gli occhi chiari nei suoi, mentre un bagliore d’eccitazione si faceva largo in essi. Il pericolo era ciò che da sempre alimentava la vita di quei ragazzi. « Ci stai? »
« Sì. »
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Kaulitz, Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Prologue

 
Amburgo. Quartiere di St. Pauli. Una giornata come un’altra per la maggior parte della gente residente in quella che era una delle zone più malfamate della bella città tedesca, ma non per Abigail - Abbie - Bennett. Diciassette anni, capelli color miele ed occhi azzurri, pelle bianca come il latte. Non molto alta a dir la verità, ma agile come un felino.
 
Era da mesi, ormai, che cercava di avvicinarsi ai cosiddetti “T4”, soprannome con cui i ragazzi di quel gruppo erano soliti identificarsi, dall’omonimo esplosivo. Di questa crew facevano parte writers e skaters che popolavano le vie di Amburgo creando non pochi guai e diventando celebri persino per la polizia locale. Nessuno era mai riuscito ad avere prove concrete contro di loro, anche se tutti riconoscevano i volti di quei ragazzi.
 
Un paio di mesi prima, Abbie aveva iniziato ad uscire proprio con il leader della crew, Mathias. Matt aveva notato subito delle buone “potenzialità” nella ragazza, che era particolarmente strafottente nei confronti di qualsiasi regolamento o divieto. Avrebbe potuto dare molto al gruppo. Per di più, i suoi graffiti non erano così male. Tuttavia, per entrare ufficialmente a far parte della crew avrebbe dovuto affrontare una particolare prova, che avrebbe mostrato anche agli altri componenti di che stoffa era fatta.
 
« Nervosa, baby? » fece Mathias, cingendole i fianchi da dietro e posandole un bacio veloce sulla spalla. Stavano aspettando gli altri, poi sarebbe stata annunciata la prova da superare, che per la prima volta non era stata scelta dal leader, essendo lui troppo “di parte”.
 
« Un po’ » ammise Abbie « Se non supero la prova, cosa succederà? » voltò il viso verso quello del ragazzo, appoggiandosi con la schiena al suo petto ed osservando i suoi lineamenti squadrati, duri… insomma, con quel volto, quei capelli biondi e quegli occhi azzurri, Mathias era il prototipo perfetto di ragazzo tedesco. Su questo non c’erano dubbi.
 
« Nulla. Non ti vorranno nella crew, su questo sono sincero. Lo sai già. Ma vedrai che riuscirai a superarla… non hanno così tanta fantasia da inventare qualcosa di complicato. »
 
« Lo spero. » fece la ragazza, stringendosi appena nelle spalle mentre vedeva Klaus e Brigitte avvicinarsi a loro. Sarebbero stati quei due ad annunciare la prova e ad osservarla mentre la svolgeva, il che era molto, molto preoccupante. Brigitte odiava Abigail praticamente da sempre. Il motivo era, ovviamente, Mathias. Bri gli andava dietro da quando erano piccoli, ma lui non l’aveva mai degnata di uno sguardo, e quando aveva iniziato ad interessarsi ad Abbie, lei non si era mostrata molto entusiasta.
 
« Allora… » Klaus cinse le spalle della biondina con un braccio, con uno strano ghigno dipinto sul volto. « Abbiamo deciso la tua prova, baby. »
 
« Devo preoccuparmi? »
 
« Non eccessivamente. » il ragazzo rise, scoccando poi un’occhiata divertita a Mathias. « Sai che quel gruppo di frocetti, i Tokio Hotel, hanno spostato il loro studio musicale poco lontano da St. Pauli? È ancora vuoto. »
 
« Sì, lo so. » Abbie voltò il viso verso il suo, assumendo un’espressione interrogativa. Qual era il punto? In città tutti sapevano che la band aveva cambiato studio. I quattro ragazzi avevano deciso di trasferire la loro roba in una sala che non era esattamente nel luogo più tranquillo di Amburgo, ma era decisamente più spaziosa ed attrezzata.
 
« Beh, è vuoto, sì, ma… hanno portato alcuni attrezzi. Tu dovrai semplicemente entrare, rubare qualcosa che possa farci guadagnare del denaro, lasciare il nostro Tag su una parete e sarà fatta. Sarai dei nostri. » puntò gli occhi chiari nei suoi, mentre un bagliore d’eccitazione si faceva largo in essi. Il pericolo era ciò che da sempre alimentava la vita di quei ragazzi. « Ci stai? »
 
«Sì. »

  
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