Sii uomo, Neville.
Queste parole ti rimbombano nella mente mentre ti inginocchi sulla terra fresca, il respiro affannoso come se avessi corso per chilometri.
Il lago nero, davanti ai tuoi occhi, emette un gorgoglio, ma non ci presti attenzione.
Le lacrime riempiono i tuoi occhi e le tue orecchie sono piene di urla che vorresti emettere.
Scavi con le mani nella terra, affondandole dentro, cercando di strappare a questa, un po’ dell’ energia che ti serve per andare avanti.
Nessuno sa quello che stai passando, nessuno sa che cosa ti è successo quando eri solo un bambino.
Nessuno sa cos’ hai provato nel vedere quel volto nella gazzetta del profeta.
Le lacrime ormai scendono impetuose dai tuoi occhi, percorrono le tue guance e si fermano nel tuo mento, prima di staccarsi e finire nelle tue mani ancora affondate dentro la terra.
I suoi occhi spiratati e diabolici ti appaiono davanti al viso e tu vorresti strapparglieli, togliergli quel ghigno sadico dalla faccia, farla soffrire un decimo di quanto lei ha fatto soffrire te.
Non ricordi neanche com’ era la vita con loro, ma sei sicuro che era una vita felice, protetta.
Fino a quando, quella maledetta non ti ha strappato tutto.
Senti la rabbia invaderti e sai che potresti placarla solo vedendo il suo sangue scorrerti davanti.
Ma come potresti farlo? Sei una nullità, un piccolo ragazzino indifeso che non è neanche capace di disarmare il suo avversario.
Quando un singhiozzo ti si ferma in gola, capisci che non sei neanche in grado di piangere correttamente, di disperarti per quello che è successo.
Ma forse, in fondo, non è quello che vuoi.
Piangere, disperarti, non è abbastanza.
Togli le mani e te le guardi, sono tutte sporche di terra e quasi sorridi, saresti perfetto ad insegnare Erbologia, forse solo questo è il tuo destino.
Non puoi importi sul destino, cercare di essere qualcuno che non sei,  provare ad essere un guerriero.
Prendi un respiro, sei ancora in ginocchio, il viso rivolto verso la terra e improvvisamente nelle tue orecchie esplode la risata di quella maledetta.
E’ evasa. E’ libera di fare ad altri quello che ha fatto a te.
Il cuore ti batte freneticamente, non vuoi che nessuno provi quello che hai provato tu, non vuoi che nessuno veda gli occhi vuoti del proprio padre o quelli pieni di confusione della propria madre.
Tiri fuori la carta di caramella rosa che porti sempre con te e la guardi con le lacrime agli occhi.
“ E’ il momento di cambiare” sussurri a te stesso e già queste poche parole, hanno un effetto calmante sulla tua anima.
E’ il momento di smettere di essere il ragazzino perdente e di diventare un uomo.
L’ uomo che avrebbe reso orgoglioso i suoi genitori.
L’ uomo che potrebbe uccidere Bellatrix Lestrange e impedirle di nuocere ancora.
Senti la forza scorrerti nelle vene come se fosse una linfa vitale.
Ti alzi. Adesso sai quello che vuoi.
Aiuterai Harry e fermerai quei maledetti.
Sarai uomo.
COMMENTO: TUTTI SAPPIAMO QUANTO SIA STATO DIFFICILE IL QUINTO ANNO PER HARRY…MA IO MI SON DETTA ANCHE PER NEVILLE NON DEV’ ESSERE STATA UNA PASSEGGIATA…MI HA SEMPRE FATTO MOLTA TENEREZZA NEVILLE, PERCHE’ COME CI DICE LA ROWLING E’ STATO SFORTUNATO QUANTO HARRY E IL SUO CAMBIAMENTO AVVIENE AL QUINTO ANNO E QUINDI E’ NATA QUESTA STORIA !!  QUESTA FLASH PARTECIPA AL CONTEST “ ESSERE UOMINI NEL MONDO MAGICO” DI RISA SLYTHERIN E APPENA CI SARA’ IL GIUDIZIO LO INSERIRO’ QUA SOTTO…MA VE LO DICO, CREDO DI ESSERE UN CASO PATOLOGICO, SOTTO LE 500 PAROLE UNA PROLISSA COME ME NON CI SA PROPRIO STARE E MI SEMBRA CHE MANCHI QUALCOSA…VABBE’ GRAZIE A CHIUNQUE LEGGERA’ E SOPRATTUTTO A CHI MI FARA’ SAPERE !! UN BACIONE !!