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Autore: bananeSPLIT    18/05/2013    0 recensioni
Ho cominciato a vedere oltre i tuoi occhi da quando la marea si è cominciata ad abbassare, o forse ero io che stavo nuotando sopra essa? Non so quanto possa essere importante adesso, perché io riesco a scorgere dietro quelle onde spumose che lente mi spingono a riva, lontano dalla mia meta.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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Oltre la barriera corallina.



Ho cominciato a vedere oltre i tuoi occhi da quando la marea si è cominciata ad abbassare, o forse ero io che stavo nuotando sopra essa?
Non so quanto possa essere importante adesso, perché io riesco a scorgere dietro quelle onde spumose che lente mi spingono a riva, lontano dalla mia meta.
Ma io sto lottando per raggiungerla e continuerò a farlo perché so che la tua resistenza è misera, tanto da non spingermi più addosso una qualche tempesta divina.
Tu sei piombato dal nulla, come una placca di terra che si spinge contro l'altra e crea uno scontro, una vibrazione forte, tanto, da far tremare tutto. E io sto tremando alla tua vista, al mio quieto e monotono ma al tempo stesso sconquassato vivere, che è stato messo sotto sopra da te, la mia fonte di luce, di calore e di chiarezza.
Attraverso le onde ho scorto cosa fosse davvero importante, cosa servisse in quel mare per poter sopravvivere ai pesci che sotto di me stanno tentando di afferrarmi e spingermi in basso, verso l'oscuro e l'ignoto abisso. Ma tu sei sale, sei quella sostanza pungente alla lingua e intossicante, che mi tiene a galla,che mi fa respirare ossigeno.
E disteso sopra questo letto a fissare il soffitto bianco della mia monotona e piccola camera, penso, penso... che se non ti avessi incontrato non so cosa ne avrei fatto di me in questo anno, dopo la festa di capodanno, dopo il bacio della mezzanotte che ci siamo dati per sbaglio o per coincidenza, che in realtà, adesso, penso di averlo voluto. Si, penso di essermi spinto contro di te senza bisogno di gradini su cui inciampare sbadatamente e penso di averti guardato per attimi interi negli occhi, non per disorientamento o sconquasso mentale e orientativo ma perché io mi ci sono perso volutamente. Mi sono perso nel mio stato emotivo, in quell'azzurro troppo chiaro per essere affrontato senza scudi o armature, che adesso mi pare di esserne rimasto sconvolto e invaghito, forse più di quanto già lo fossi. E non è che io avessi involontariamente perso ancora l'equilibrio scivolando dietro la lunga tenda bianca, andando a scontrarmi contro quelle labbra morbide e già bagnate di spumante, anzi, è stato voluto quel gesto, come istintivo. Volevo averti, volevo ispirare il tuo profumo di shampoo per capelli e di bagnoschiuma per la pelle a pieni polmoni, finendo per rimanere totalmente assuefatto da quel miscuglio a quella che era una foresta di frutti e sapori esotici. E credimi, dimenticarmi di quell'odore adesso è come impossibile perché è dentro la mia testa, catalogato in una pila, in una cartella a sé, dove sopra c'è scritto il tuo nome a caratteri cubitali: A.L.E.S.S.I.O.
Ed è anche questo nome serpentesco che mi affascina, la risonanza accentuata della “s” il valzer che costante va a fare la mia lingua contro i denti e le labbra sibilano lascive ogni volta che provo a chiamarti da vicino, con tono basso, caldo, quasi arrochito. E tu sembri calmo, così distaccato da questo mio darti costante attenzione ma dentro, tu tremi. Come una foglia d'autunno, scossa dai brividi e dal freddo, pronta a cadere alla prossima folata di vento. E mi piace il tuo modo di tremare, di sentirti fragile nonostante la grinta che continui a mostrare, nonostante la tua finta sicurezza nel dire e fare le cose andando contro corrente a quello che è il tuo vero stato d'animo.
Avrei voglia di accarezzarti continuamente, di sentire la tua pelle sotto lo strato ruvido delle mie dita e assaporarne costantemente la morbidezza e la consistenza, di sentire quanto forte pulsa il tuo cuore sotto il petto, dentro quella gabbia blindata che hai intorno alla mia meta.
Arrovellati e ruggisci. Cacciami via nonostante tutto e nonostante l'evidenza perché se mai dovessi lasciarmi altro spazio, le tue lamentele sarebbero vane e le tue giustificazioni scarse tanto da non poterle nemmeno chiamare tali. Saresti mio e non ci sarebbero ragioni perché il mio amore per te sarebbe così folle da non badare alle regole, alle giuste cose da fare secondo quella che è la società di oggi.
Sarebbe così malato da non potersi nemmeno definire amore. Sarebbe a un livello superiore, come le alte nuvole che sorvolano la terra, più alte di quelle, la dove l'infinito e s p l o d e.




SPAZIO PLUS:
Scritta da: Ami (quella più accanita e logorroica, insomma una demente come l'altra, solo più figa BD *muore* scherzo.) Questa one-shot è il punto di vista di un mio personaggio (rolè-chat) che -come penso si sia capito- sta pensando al suo sentimento verso Alessio, il personaggio mosso dalla mia collega-amica-socia♥ Che dire? Non c'è molto da dire, forse posteremo tutta la loro storia, per ora fateci sapere (ma sopratutto fateMI sapere) cosa ne pensante a riguardo delle emozioni di questo adorabile ragazzo~♥

See ya!
  
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